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Ci sono secondi posti [...]. [...] Speciale della giuria, a [...] è il se-condo posto. La Palma è il [...]. Ma Roberto Benigni, secondo [...] vincitore morale di [...]. Non [...] mai vista una premiazione in [...] il piazzato sovrasta -come ap-plausi, come emozioni provate e [...] come presenza scenica -il vincitore. Se ne [...] accorto anche [...] Palma [...] per [...] è un gior-no, che [...] serio e au-stero, ma è anche (chi [...] persona, lo sa) un vecchio, sim-patico marpione: [...] dei premiati, quando gli hanno chiesto cosa [...] «Sono molto felice. Soprat-tutto perché sono [...] con Beni-gni». E con questo, si [...] posto [...] alla festa [...]. [...] anche Benigni [...] aiutato. Dicendo che con-sidera [...] «un genio, e anche [...] raccontando che nei pochi minuti trascorsi as-sieme [...] avevano sviscerato i miti greci e si [...] arditi paragoni fra Pla-tone e Michelangelo. /// [...] /// La telefonata del festival [...] Roberto Benigni ieri mattina. [...] è di tornare a [...]. Il cerimoniale prevede che [...] senza sa-pere cosa hanno vinto: può essere [...] Palma, [...] un [...] qualsia-si. Benigni, più tardi, dirà [...] Gilles Jacob «mi aveva già avvertito del [...] fa», e alla domanda su cosa avesse [...] chiamato Scorse-se risponderà: «Proprio quello. Ho pensato: mi ha [...] Scorsese. Uno che, nella vita, qualche [...] pur fatto». Comunque, ecco Benigni mettersi [...] arrivare a [...] nel pomeriggio. Ed ecco la cerimonia. Il cui ceri-moniale viene [...] scozzese Peter [...] che riceve il premio [...] My [...] Is Joe in smo-king [...]. Non sa cosa [...]. Quando il presiden-te della [...] Gran Premio a La vita è bella, [...] in pezzi sotto la spinta irrefre-nabile del [...] in quel momento è più po-tente e [...]. /// [...] /// Abbraccia Isabelle Huppert, madrina [...] la solle-va da terra. Si ingi-nocchia davanti a Scorsese, [...] le gambe, poi si alza e lo [...] giro per il palco. Il pubblico, in piedi, gli [...] che in 15 anni di [...] non avevamo davvero mai sentito. Ma il meglio deve [...]. Comincia il discorso di [...]. Nel suo francese sur-reale, Benigni [...] «Non ho pa-role! A quel punto, [...] viene giù il [...]. Dedico questo premio a [...] non ci so-no più, e che ci [...] la vita, [...]. Ringrazio Nicoletta che con [...] mi ha pri-ma portato dal cielo sulla [...] mi ha riportato in cielo. Vi abbraccio con tutto [...] mi avete fat-to una cosa [...]. Se ne va sal-tando [...] Isabelle Huppert lo congeda citando il ti-tolo [...] in italiano: «Ciao Rober-to, la vita è [...] stasera». Il cammino dalla sala Lumière [...] è svolta la cerimonia, e la sala [...] dove i premiati in-contrano [...] per Benigni la più allegra e scop-piettante [...]. I foto-grafi se lo [...]. I giorna-listi del [...] e dei Tg se lo [...]. Manda a dire a Nanni Moretti [...] ricambia il suo affetto «a sec-chiate», saluta Gérard Depardieu [...] compagno sul set di Asterix -che è [...] brutta caduta in moto. Noi giornalisti lo sbirciamo da [...] una porta, [...]. Finalmente Benigni è nostro. Oddìo, nostro: intorno a [...] calpestio di corpi e di microfoni, sembra [...] spogliatoi del [...] dopo che Ronaldo ha [...] decisivo. Ma per fortuna a Roberto [...] la voce: «Ho baciato Scorsese e tutti [...] -perché un pre-mio così è come un [...] prolungato, bisogna rispondere fi-sicamente, far capire che [...]. Ero tornato a Roma, [...] Francia per Asterix dove faccio una parte e [...] domani, sul set. Non pensavo più a [...]. È come se mi [...] una festa stupenda, con dei pastic-cini meravigliosi, [...] fine, mentre stavo andando via, mi hanno [...] oh Be-nigni, ci si era dimenticati di [...] si voleva [...] questo rega-lo! Poi la domanda, per [...] e Nanni Moretti? E la rispo-sta più [...] «Nanni [...] è molto mancato. È stato bellissimo [...] qua con lui ed [...] peccato non fare tutto il viaggio insieme. Comunque, che volete: una volta [...] sei, [...] volta no. Lui mi ha aiutato [...] Francia è tanto amato che essere in [...] stato un vantaggio. Veni-re in Francia con Moretti [...] andare in Grecia con [...]. Poi si entra in [...]. Sta parlando Elodie [...] francese che ha vinto. Ac-canto a lei [...] più in là Claude Miller, [...]. Tutti ci aspettiamo che Roberto [...] via, invece il nostro eroe ha in [...]. Si siede di lato, beve [...]. È serio, pallido. Poi, [...] fa la battuta che abbiamo [...] e fra i due nasce [...] gag. Benigni: «Sono felice di [...]. [...] basta dire i nomi: [...] contro Benigni, chi vince [...]. [...] «Quando ci siamo conosciuti, anni [...] mi è ve-nuto vicino e mi ha chiesto: posso [...]. Benigni: «Theo, faccia-mo un [...]. Io dirigo e tu [...]. Il resto è la [...] Benigni viene trascinato. Il Gran Premio è [...] premio storico per un comico (è sempre [...] anche se ormai Benigni è qualcosa di [...] se non è la Palma. O forse lo è? Basta [...] sogni e ai giochi, come ci crede [...] Giosuè in La vita è bella. Basta ripensare a quando Benigni [...] Benignì, conqui-stando i francesi (era [...] per Il pic-colo diavolo, [...] La voce della luna) annunciando che «per [...] con Fellini è come per un falegname [...] San Giuseppe». Forse, vincere il Gran Premio [...] a suon di risate è come vincere [...] Nobel, [...] il [...] e sette o otto Palme. Basta es-sere Benigni. Alberto Crespi FOTO STORY Da [...] inno al corpo sciolto La [...] La favola di [...] 2. Dopo anni trascorsi tra [...] case del [...] e spettacoli [...] Benigni approda in televisione [...] telegiornale [...] con la complicità di Carlo Monni. Subito dopo vestirà i panni [...] critico [...]. Caro Berlinguer ti voglio bene [...] «Dedico il premio a chi non [...] più alla vita e [...] Nel 1977 interpreta il ruolo [...] Cioni Mario in «Berlin-guer ti voglio bene». È la [...] prima apparizione su gran-de schermo. Lo [...] che del Beni-gni teatrale [...] stato, a lungo, compagno di strada. [...] durante il festival della [...] a Roma, [...]. Con Arbore [...] Co. [...] di Siena, Benigni rilegge Dante. I miei genitori la [...]. E mia mamma, durante [...] Resistenza, [...] teneva nella tasca del grem-biule sempre [...]. [...] la pistola». /// [...] /// Il commento di Gillo Pontecorvo: [...] fiorì come lo racconta Benigni» «Che coraggio filmare i lager» [...] «La voce della luna» sul [...] con Fellini [...]. E ora che è [...] proprio contento. Benigni, il suo film, e [...] se lo meritano». In partenza da [...] Gillo Ponte-corvo accetta volentieri [...] telefono il premio andato a La vita [...]. Una cosa straordinaria. Sono [...] che vengo [...] a [...]. Ne ho vissute di [...] non ave-vo mai assistito a un trionfo [...]. Quindici minuti di applau-si, [...] in piedi a bat-tere le mani, un [...] diventava quasi parossi-smo. Una febbre estetica. E non è vero, [...] qualcuno, che in sala [...] solo italiani pronti a [...]. Per La vita è [...] vera, di quelle che [...] e ti fan-no riappacificare con il cinema». Pontecorvo non parla né [...] da regista. Per una volta gli piace [...] da spettatore puro. /// [...] /// Dopo [...] visto la prima volta, telefo-nai [...] a Roberto per [...] che era proprio un bel [...]. Lieve e tra-gico, finissimo [...] clima nel quale fiorì, quasi dal niente, [...] anni». Pontecorvo non ha consigli da [...] a Benigni, forse solo «osserva-zioni da amico» («Ha una [...] mano, gli suggerirei solo di strin-gere un [...] certe scene, di [...] un [...] quando è in scena»). Quando un regista decide [...] film sui lager -lo so bene, per [...] Kapò -si espone a molti rischi. Basta un niente, una [...] urta-re la sensibilità di chi è sopravvis-suto [...] memoria di chi non è tornato. Roberto è stato bra-vissimo. [...] poetica -la bugia detta al [...] per [...] -poteva restare [...] studiata a tavolino, e invece [...] fine ti torce le budella. La voce di lui [...] per rassicurare il figlio, il passo da [...] essere ucciso. Sono scene che restano, [...] come un giornale fran-cese abbia potuto scrivere [...] film [...]. Ma che vorrà dire, [...]. Toscano come Benigni(« Siamo [...] il cinema», scherza), il regista non vede [...] alle sue amatissime piante, ma prima, in [...] Cinema, vuo-le mandare un [...] agli autori italiani: «Be-nigni, Moretti, Martone, Calopre-sti. Mi è sembrata [...] squadra per [...] il bocca a bocca [...] francesi hanno capito. Dopo anni di crisi [...] vedo fiorire una gene-razione importante di registi. Pen-so, per fare un [...] Teatro di guerra di Martone. Un film splen-dido, [...] straordina-rio, fossi stato ancora [...] Mostra [...] Venezia [...] preso di corsa (e [...] in concorso il suo primo, Morte di [...]. Quanto a Scorsese, presidente [...] Pontecorvo non ha dubbi: «Ero sicuro che Benigni [...]. Martin è un cine-filo [...] senso dello spetta-colo, sa riconoscere il talento. La vita è bella non [...] in-differente». Michele Anselmi Nel [...] Fellini lo chiama per [...] di Paolo Villaggio, il ruolo di Salvini, [...] e siderale. Imprimatur nobile alla carriera. /// [...] /// Imprimatur nobile alla carriera. (0)
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