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Tema: partiti e politica [...] «Caro [...] la società viene prima» «Caro Eco, [...] vuole la classe dirigente» Un colloquio serrato, [...] protagonisti attestati su sponde divergenti. /// [...] /// Sullo sfondo il semi-nario [...] Gargonza [...] le discussioni [...]. Ma il discorso va [...]. E alla fine lo studioso [...] dichiara «soddisfatto» Dalla Prima Potrebbe [...] dav-vero «storica». O vale quel che Erenburg [...] Amado: «Non potremo mai scrivere le nostre [...]. Sappiamo troppo». Di Biagi abbiamo già [...]. Ma anche a noi [...] dire «Scusate, dimentica-vo», dal punto di vista [...]. Che pure conta, eccome, [...] e puntuale uscita significa una vendita di [...]. Perché la cosa accada [...] attorno a tanta fortuna editoriale. Che è da attri-buire, [...] sì alle storie che egli racconta, ma [...] apparentemen-te colloquiale, dimesso, di quel racconto, che [...] e là nemmeno qualche interruzione lirica. È quel che solitamente [...]. Se si vuole incominciare [...] primo appunto tocca alla modalità del flusso [...] di fronte addirittura a quasi duecento pagine [...] una divisione in capitoli, una pausa) in [...] ogni storia, confluisce in quello successivo per [...] alcuna comunicazione, nemmeno avver-biale, di quanto sta [...] pagina. Quel che i retori [...] che [...] si di-spiega con naturalezza. Coscien-temente: «Sono come un [...] seguire un filo di racconto». E subito, a correggere [...] la nota che ho detto lirica: «Basta [...] scivola sul vetro, il sorriso di una [...] dei fiori che marcisco-no: si pensa alla [...]. O a un no-me». Grosso modo questo è [...] di Biagi. Altrove mi è accaduto di [...] del «cronista», come ama definir-si. [...] secondo la definizione di queste [...] Quando dice «cronista» vuole in realtà dire «testimone», quindi [...] un livello alto. [...] mi pa-re sia solo una [...] «finzioni», di-rebbe Leopardi, che connotano [...] stilistico di Biagi. Finge [...] un cronista che non [...] dai sentimen-ti e poi trova il tempo [...] residenza, a Kafka e [...] Marilyn [...] che nonno sarebbe? E in questi nostri [...] nonno). Che sia testimone lo [...] con lo stilema più ricorren-te. È ovvio: «A Parigi [...] conosciuto», «Ho incontra-to», «Incontrai [...] Generalissimo», [...] anche quando», «Ho vi-sto», «Quando [...] «An-dai a trovare», [...] mi ha det-to», «Ho [...] «Ho conosciuto anche», «Mi [...] Ka-tia», «Andai a conoscere», [...] visto in Unione Sovietica», «Mi [...] «Una volta mi confi-dò». Mi fermo [...] la campiona-tura è abbastanza ampia. Così co-me [...] il gusto di nominare [...] alberghi, i giardini, i caffé, i teatri. Che non è solo precisione [...] ma un velo di nostal-gia. A questo testimone storico [...] del tutto, almeno quando fa [...]. A non [...] si direbbe che [...] persi-no un [...] il gusto di dipingersi [...] faccia. /// [...] /// Come quando fa [...] delle cose che non [...] o non gli piacciono. Per esempio «Non mi [...] e parte con due pagine sulle balene [...] alle balene, magari mai vi-ste ma filtrate [...]. Perché poi, a forza [...] col cedere, è fatale: «È bello passeg-giare [...] le strade di Le-ningrado, col cielo chiaro [...] fregi del barocco russo, o nel quartiere [...] Dostoe-vskij». E [...] vien fuori [...] ca-ratteristica della [...] scrittura, le ci-tazioni, vale a [...] le sue attive fre-quentazioni letterarie. [...] nelle pagine di Biagi qual-cosa [...] simile a una [...] aforistica, la quale si manifesta [...] la frequenza di citazioni, cui aderisce. Una garanzia? Forse, ma è [...] faccia degli in-contri. Ed è assieme il [...] più affezionati scrittori, direi quasi dei suoi [...]. Da una parte Dolores [...] e [...] e Vladimir [...] la vedova Babel e [...] Mann, la signora [...] e James Baldwin, Faulkner [...] Zavattini, Phi-lippe [...] e Armand [...] Arnoldo Mondadori e Ange-lo Rizzoli, [...] alcuni dei per-sonaggi del libro, in ordine [...] ci sono Stendhal e Byron, [...] e Heine, He-mingway e [...] Par [...] e Erenburg. Il libro finisce con [...] potrebbe essere messa là in quel punto, [...] per il prossimo immancabile appunta-mento. È di Walt Whitman: «La-sciamoci [...] il passato». Più niente amarcord o [...]. I ricordi del futuro, [...]. Le memorie di Pietro Rachele Marina Lucia, i nipoti. [...] quel che aveva dimenticato è [...]. /// [...] /// Che tempo fa diceva [...] ricreduto [...] della spinta propul-siva» [...] teorizzato da Ber-linguer, e da [...] avversato. /// [...] /// E afferma sul «Cor-riere» [...] si era solo «ridotta». E che [...] stilla anco-ra oggi «gocce potenziali». E come ri-vitalizza [...] Presto detto: «Il principio [...] -è che la libertà [...] la libertà di tutti». Un [...] pochino, visto che quel [...] è comune ad un arco di forze [...] dai liberali di sinistra, ai socialisti. Ma quel che che [...] al-tro: un modello politico basato sulla forza. Sulla socializzazione violenta, [...] delle for-ze produttive. Certo la Russia era [...] cieco, le condizioni erano drammatiche, e i [...] energia. Eppure Lenin aveva in [...] ben pre-ciso. E quello attuò. Anche se alla fine [...] qualche dubbio. /// [...] /// Salve-mini -scrive Pigi Battista [...] Stampa [...] 30 -non ha bisogno di essere risco-perto [...] sotto chissà quali insegne. E parlare di de-stra [...] sempre più un esercizio trito e insensato». E perché mai? Non era [...] sinistra Salvemini? Lo era eccome. Veniva dal marxismo. Analizzò lo sfruttamento economico [...] Mezzogiorno [...] parte del nord. Si battè per [...] dei conta-dini. Nemico di ogni totalitarismo, [...] alla fine «un socialista democratico [...] e per giunta ri-formista [...]. Perciò Salve-mini [...] tutto. Ma proprio tutto. Senza [...] «ad usum [...]. /// [...] /// Non sarà un fulmine politico, [...] professor Sartori. E a volte appare troppo [...] ai suoi schemi [...]. Ma [...] giorno sul «Corriere», ha colto [...] segno. Si è chiesto infatti: [...] detto il ministro Napolitano, la con-sultazione «padana» [...] e palesemente al di fuori della legge», [...] si è la-sciato fare, il Bossi? Già, [...] occupato suolo pubblico. Con-cretizzando un [...] manife-stamente illegale: la revoca [...] sovranità italiana. E hai vo-glia adesso [...] misurare i voti «reali»! E per quanto «virtuale», [...]. Proprio come un fatto. CROCE ILLOGICO?« Per Croce [...] è conoscenza . Un [...] impreciso al riguardo, Emanuele Severino, [...] «Corriere» di sabato. Cro-ce si riferiva infatti [...] logica formale. Ma da bravo idealista [...] Logica (dei «distinti») fosse la verità intima [...] Tutto, non già un schema estrinseco. Ed è questo [...] che an-dava spiegato. Un partito deve [...] «a in-terpretare» le sollecitazioni [...] società civile, o de-ve essere «mediatore», «forza [...] unisce e ricompo-ne in progetti, le sollecitazioni [...] E il problema, oggi, è quello di sbarazzarsi [...] è invece capire quale deb-ba essere, in [...] occidentale, il livello di «scambio» utile tra [...] e la società civile? Metti un intellettuale [...] Umberto Eco nel ruolo di intervistatore, e un segretario [...] Massimo [...] nel ruolo di intervista-to, [...] sarà un dialogo, lungo e ricco, su [...] ge-nere si definiscono i «massimi si-stemi». In effetti è così, [...] Umberto Eco ironicamente chiama questi [...] «mini-mi [...] per conto loro e [...] inedito con-fronto che comparirà da venerdì sulla [...] (la nuova serie edita [...] Editori Riuniti), si può definire una spe-cie di [...]. Ossia il ri-torno a [...] a quelle anali-si che avevano fatto da [...] delle varie anime [...] qualche mese fa e [...] intellettuale come Eco, che era stato tra [...] lasciato qualche dubbio. Cu-riosità: alla fine del [...] dice soddisfatto delle risposte e convinto dalle [...]. Non è un esito [...] forma di gentilezza, perchè la do-manda iniziale [...] Umberto Eco esprime una visione di fondo del rapporto [...] vista agli antipodi da quella espressa il [...] Pds. Il di-scorso di [...] a Gargonza non mi [...] convinto -spiega infatti il semiologo -per-chè sembrava [...] il primato della politica sulla società. Nega di [...] riaffermato «in modo brutale [...] politica», ma spiega, ed è il cuore [...] negazio-ne del ruolo della politica, costi-tuisca a [...] specchio di un vizio molto antico e [...] italiana recente. Le formazioni politiche. [...] europea, a diffe-renza di quella [...] gli [...] della società civile -spiega [...] -arrivano attraverso la mediazione dei [...] che, quan-do funzionano, sono in grado di ricomporre in [...] visione più unitaria la frammentazione delle sollecitazioni della società. Nel nostro paese, ecco [...] segretario del Pds, ab-biamo avuto una grande [...] che sono stati la struttura portante del [...] e in questa crisi ha pre-so vigore [...] che è sempre stata molto forte in Italia, [...] critica della poli-tica, delle sue istituzioni, del [...]. Questa critica ha due facce, [...] democratica e una no, e [...] nasconde un vero e pro-prio [...] della politica, considerata una cosa di cui si ha [...] bisogno, ma che è sporca, e che «va tenuta [...] stato di mino-rità». Infatti, dice [...] «il ce-to politico del [...] sempre stato fortemente subalter-no alle vere classi [...] nella loro funzione». Un esempio? «Il ministro [...] avviso di garanzia se ne deve andare, [...] imprenditore condannato in ap-pello a dieci anni [...] reati gravi non perde nulla del suo [...]. Ricordate? «Lo sbocco di [...] delle istituzioni condotte nel no-me della società [...] rivelata essere Berlusconi». Ecco il punto cruciale [...] «Io [...] credo -dice [...] -alla vulgata secondo cui [...] partiti è dovuta al loro distac-co dalla [...]. La grande crisi dei [...] crisi di progetto [...] i par-titi sono entrati [...] quanto sono diventati troppo simili alla società [...] se ne sono distaccati, ma in quanto [...] la società civile». Insomma è esatta-mente [...] di ciò che molti [...] per i partiti nasce soprattutto quando diven-tano [...] la fotografia dei bisogni sociali e tentano [...] essere loro stessi portatori di un progetto [...] spinte. La storia italiana -ricorda [...] -dice che i partiti del [...] erano fortissimi proprio perchè «non» erano [...] della società civile, ma [...] di una classe dirigente, eu-ropea, [...] che si era for-mata [...] in esilio, nel car-cere, lontano [...] società italia-na: «Era una classe dirigente rien-trata in Italia [...] di rifor-mare trasformare, educare, non [...] la società civile. An-che [...] conclude [...] sul punto, nella [...] versione mi-gliore, non è la [...] civile che si sostituisce ai partiti. Il segreta-rio del Pds ricorda [...] una battuta di [...] «Devo fa-re una nuova giunta [...] voglio dei funzionari di partito, perchè stare quattro anni [...] la società civile è stata una tragedia. La politica dunque «deve» [...] la società politi-ca? [...] per [...]. Da [...] discendono alcu-ne conseguenze «moderatrici». La prima è che [...] di stabilire primati ma di garantire uno [...] società e la politica, nodo che è [...] formazione delle classi dirigenti del paese. Già oggi -ricorda il [...] Bicamerale -la classe diri-gente non viene scelta tutta [...] (che a co-minciare dal Pds sono già [...] del passa-to), ma questi si limitano a [...] che esisto-no nella società. La seconda con-seguenza è che [...] della sto-ria europea recente sembra rendere poco realistica, almeno [...] la prospettiva di costituire una formazione del ti-po del [...] democratico ameri-cano. La terza conseguenza è [...] politica responsabile deve avere antenne sensibili ma [...] solide. Non deve solo assecondare [...] società, e del suo stesso elettorato, ma [...] alcuni convincimenti. [...] indica due punti, [...] di una svolta garantista [...] la necessità di ri-formare lo stato sociale, [...] posizioni del Pds possono incon-trare delle resistenze [...] stessi elettori, ma che rappresen-tano sfide importanti [...] un consenso duraturo. Domanda di Eco: i padri [...] patria avevano idee chiare su ciò che dovevano far [...] alla so-cietà, oggi non è più cosi e lo [...] sempre di meno. Non è una ten-denza [...] Risposta: [...] padri della patria sono stati sem-pre attenti [...] la sfera delle convinzioni morali e reli-giose [...] «la politica deve prendere [...] proprio limite e ri-trarsi di fronte ai [...] e religiosi del-la persona». Bruno Miserendino [...] 3. Un colloquio intervista che [...] e in libreria sul «Ponte» a partire [...]. La storica rivista azionista, [...] Editori Riuniti, contiene anche scritti di Bobbio, [...] e Targetti. Il Ponte Rivista di [...] cultura fondata da Piero Calamandrei Anno L I II [...]. Stavolta è [...] un poco oscura, al di [...] del grande circuito parigino, ad ospi-tare una mostra eccezionale, [...] giro-ne A. Che ci racconta, tra [...] di [...] che negli anni [...] e [...] an-che in pieno ventennio fascista, [...] a produrre nel campo delle arti figurative cultura [...] che [...] degna dei punti più alti [...] europea contemporanea. Farete forse fatica a [...] questa mostra. Se girate attorno alle [...] nel quartiere del Beaubourg -o, [...] nel dedalo delle gallerie e dei negozi del gigantesco [...] commerciale -pochi sapranno [...] dove si [...]. [...] o della mostra di pittura [...]. Pochi sembrano [...]. Un solo car-tello seminascosto, [...] Porte [...] vi indicherà dove si [...] della «Scuola roma-na [...] programma dal 24 ottobre [...]. Una delle più belle [...] nella capitale francese, nata [...] tra il Comune di Roma [...] di Parigi, ha il difetto di essere [...]. Ed è ingiusto, per-chè [...] di capolavori che non si sono mai [...] in Italia, promette a chi vi si [...] emozioni che non si sarebbe immaginato. Chissà [...] non gli venga voglia di [...] magari al [...] rinnovato del post 2000 [...] sul tema [...] come in questi anni hanno [...] su [...] York», [...]. Può parere paradossale che [...] capitoli più vivi della pittura italiana del Novecento [...] andare a Parigi. [...] mostra paragonabile in Italia [...] stata ormai quasi un decen-nio [...] a Milano. A Roma, arriverà, forse, [...]. E non si tratta [...] che, se uno vuole, può andare a [...] giro dei musei italiani. Gli ottanta dipinti, la [...] e la dozzina di sculture presentati pro-vengono [...] il grosso della produzione artistica degli anni [...] guerre, da collezioni private. Sono quindi in genere [...] pubblico. E chili pos-siede non [...]. [...] il [...] cu-ratori Claudia [...] Netta [...] di-rettrice degli Archivi della Scuola [...] per [...] insieme, uno ad uno. /// [...] /// [...] un kolossal, una retrospettiva me-ga-galattica [...] quelle cui è abituata Parigi. Si sentono delle lacune. Ma ha tutto il fascino [...] una raffica di assag-gi [...] che fa venire [...]. Si può certo discutere [...] la definizione stessa di «Scuola ro-mana». [...] inventata nel [...] il critico francese Waldemar George, [...] Corrado Cagli, Giuseppe [...] Emanuele Caval-li ed Ezio [...] che [...] Jacques [...] a Pari-gi. E da allora ha [...] incon-trastata fortuna, [...] un gruppo di arti-sti [...] tra di loro, che va dai frequentatori [...] Fori impe-riali di Via Cavour di Mario Mafai [...] Antoniet-ta Raphael, Scipione, Francesco Trombadori, al giovane Guttuso, [...] allo psicanalitico Fau-sto Pirandello, [...] Ferruccio [...] al metafisico De Chirico, [...] Cagli. Ciascuno così [...]. [...] e più note correnti [...] co-me quella dei futuristi o [...] altre avan-guardie del Nord che avevano trova-to la propria [...] nella Margherita Sarfatti, [...] e [...] ebrea del Duce. Si potrebbe persino parlare [...] stili. Ciascuno con un proprio [...] avrebbe portati da gradi diversi di convivenza [...] del fascismo [...] politico attivo, sino a [...] esposi-zione organizzata [...] 1944 alla Galleria di Roma, [...] appena liberata, [...] organo del PCI. Da scuola artistica erano [...] scuola politica, ci era-vamo abituati a [...] in base ad [...]. Quel che colpisce [...] parigina è invece che per [...] di questi pittori, accanto ad alcune tele [...] siano riusciti a tirare fuori [...] insieme una sorpresa, [...]. [...] di sala in sala per [...] parata di me-raviglie poco o punto conosciute. Con una straordinaria molteplicità di [...] dai ritratti e autori-tratti (strepitosi, tra [...] quel-lo di Mafai [...] o il ritratto di Luigi Pirandello da parte del figlio) alle na-ture morte [...] il bellissimo Fiasco, candela e [...] di Guttuso del 1940). E una protagonista assoluta [...] tutti gli altri, Roma [...]. A Roma e al suo [...] è legata anche [...] torinese, funzionaria del ministero [...] incaricata di docu-mentare ufficialmente gli [...] dei Fori imperiali, fece delle demolizioni tra [...] e [...]. Erano rimasti sinora [...] archeologica di Roma. Docu-mentano una Roma che non [...] più. A Parigi ne sono [...]. /// [...] /// A Parigi ne sono [...]. (0)
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