Ha senza dubbio una [...] come prima e per ora unica traduzione [...] sia per il confronto puntuale finalmente istituito [...] redazione. [...] che se ne è [...] consente di dire se risente negativamente, e [...] della scelta di tenere a base i [...] rigorosi di Kiev, e di unire a [...] alle varianti un commento di merito. [...] libro (Ponzio, La rivoluzione [...] / Il pensiero di [...] e [...] contemporanea, Bari, Levante, 1997) «contiene [...] realizzati nel corso della mia ricerca su Michail [...] dal 1975, un anno in [...] credo di [...] far iniziare il mio interesse [...] la [...] filosofia, fino ad oggi». Si deve quindi ripetere che [...] primi venti anni della [...] ricerca, [...] non conosceva, prima naturalmente, poi, [...] i frammenti, sempre meno naturalmente, quel Per una filosofia [...] (o a scanso di nuove crisi allergiche, [...] responsabile [...] che gli è ormai diventato [...] interessante, oltre che per il suo intrinseco valore teoretico, [...] comprendere [...] di [...] e per cogliere il senso [...] del suo itinerario». Nello stesso periodo, non era [...] solito consultare la monografia dostoevskiana del 1929, ora presentata [...] «particolarmente importante per una riconsiderazione [...]. Se Ponzio 1995-1997 non sembra [...] nonostante disposto a fare i conti con Ponzio 1975-1994, [...] lasciando [...] doveroso a suo credito le [...] patrocinate, a [...] in chiaro i preconcetti, e [...] di tutto quello del legame indissolubile con Medvedev e [...] è perché ha in comune [...] lui una insofferenza di fondo per la distinzione che [...] voleva invece ben netta, fra [...] «primo compito», che è di «capire la produzione come [...] capiva [...] stesso, senza andare oltre i [...] del suo intendimento», e il «secondo», che è di [...] nel [...] contesto (estraneo [...]. ///
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Se Ponzio 1995-1997 non sembra [...] nonostante disposto a fare i conti con Ponzio 1975-1994, [...] lasciando [...] doveroso a suo credito le [...] patrocinate, a [...] in chiaro i preconcetti, e [...] di tutto quello del legame indissolubile con Medvedev e [...] è perché ha in comune [...] lui una insofferenza di fondo per la distinzione che [...] voleva invece ben netta, fra [...] «primo compito», che è di «capire la produzione come [...] capiva [...] stesso, senza andare oltre i [...] del suo intendimento», e il «secondo», che è di [...] nel [...] contesto (estraneo [...].