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Sabato 16 gennaio [...] E [...]. Dopo qualche istante sarà [...] Sempre [...] delitti, sempre più terribili, e sempre di [...] giornali torna il [...] con [...] ma è [...] troppo facile che dimentica [...] della nostra delinquenza Si direbbe che la [...] giornalismo italiani approfittino di ogni analogia, per [...] fare a meno di affrontare i problemi [...] buttarsi invece In comparazioni ed equiparazioni avventurose. Cosa significa? È come una [...] affannosa, forse motivata da ragioni anche lodevoli per quanto [...] luogo, di essere «à la page», una sorta di [...] provincialismo a rovescio. Non sarebbe forse neppure [...] se per questa via [...] Italiana non venisse gravemente mistificata, tanto da [...] quasi Irriconoscibile. Può un barbone in Via Vittorio Emanuele Orlando trasformare Roma In Calcutta o [...] là dove la sera [...] centinaia di persone [...] dormono [...] stese allineate sul marciapiedi [...] dopo un attacco della prima guerra mondiale, [...] appoggiata al canestro che è la loro [...] per così dire, «mezzo di produzione» (portare [...] In giro, spicciare qualche faccenda)? Nessun dubbio che [...] sia squallida e deprimente, ma è francamente [...] come fa [...] nel «Corriere della Sera» [...] fa Francesco Perego, alla [...] di Parigi o alle [...] città come Francoforte o Amburgo. Chi non sa che [...] in primo luogo centri produttivi mentre la [...] non ha più neppure la compattezza del [...] è più la «cintura rossa» ma solo [...] sociale dagli ambigui connotati dal punto di [...] di [...] stesso discorso temo che [...] tipo di traffico urbano [...] non basta certo un [...] Colosseo per fare di Roma una Manhattan, sia [...] grado [...] così come vale per [...] criminalità. È vero: anche in Italia, [...] è chiaramente dimostrato dai recenti discorsi dei procuratori della Repubblica [...] dell'anno giudiziario, si assiste ormai [...] Imponente escalation di una criminalità che, rispetto a quella [...] va mutando sia in quantità che qualità. Anche in Italia, ormai, [...] Stati Uniti appare sempre più frequentemente il fenomeno [...] apparentemente immotivata. Ma prima di cedere [...] un panorama sociale degno dell'« Arancia meccanica», [...] sui caratteri specifici della [...]. La criminalità italiana non [...]. Si lega essenzialmente alle [...] modi dello sviluppo economico e sociale [...] degli ultimi [...]. Questo sviluppo non si [...] è avvenuto in forme spontaneistiche e selvagge; [...] ridotto a pura espansione e ha quindi [...] come quello fra Nord e Sud, e [...] vecchie contraddizioni al punto di rottura. In questo senso, è [...] In Italia, e solo in Italia, si [...] sono tipici della società contadina [...] e pre-Industriale e delitti [...] società industriali. In Italia convivono così [...] la persona e 1 delitti contro 11 [...]. Anzi, con tipica genialità Inventiva, [...] delitti sono stati fusi In una unica [...] il sequestro di persona. [...] essa emergono gli antichi [...] delle società pre-industriali, per cui la famiglia [...] stesso tempo, la mentalità acquisitiva di una [...] rapporti di denaro. Altrove la cosa è [...]. Negli Stati Uniti questo [...] più corso perché le famiglie non pagano [...] sequestratori è prevista la pena di morte: [...] vale la candela. Altrove, come nel paesi [...] sequestro di persona ha sempre avuto carattere [...]. In Italia Invece [...] è [...] novità inedita [...] il legame politico c'è, ma [...] organica che si è da [...] stabilita, sfruttando le antiche carenze [...] penitenziario, fra criminalità politica [...] comune. [...] in tutta la letteratura [...] del primo positivismo e in [...] in quella [...] si era soliti affermare che [...] ogni bandito sonnecchia un [...] potenziale. Oggi In Italia si [...] a scopo di autofinanziamento e per procurarsi [...] circolazione soldi sporchi, fornirsi di documenti falsi, [...]. La criminalità Italiana è [...] ed è alla base [...] italiano». Essa appare strutturalmente legata [...] sviluppo distorto che ha contrassegnato in Italia [...]. I recenti casi di [...] Puglia sono a questo proposito probanti. Lo sviluppo selvaggio fa [...] ruoli, esaspera aspettative, provoca comportamenti [...]. Le vecchie Istituzioni [...] come la famiglia e [...] ce la fanno a tenere il passo, [...]. Sono soppiantate dai mezzi [...] massa, specialmente da cinema e televisione, ma [...] non riconoscono la loro responsabilità pedagogica, la [...] supplenza dal punto di vista educativo, e [...] il male invece di [...]. Il nesso fra criminalità [...] come portato della modernizzazione e dello sviluppo [...] dalla concomitanza fra aumento della criminalità e [...] di urbanizzazione (in senso ampio, ossia città [...]. Vi sono in proposito [...] cui la concomitanza balza agli occhi. La criminalità italiana -in [...] recente e non è quindi comparabile con [...]. Ciò che in USA è [...] è choc. In Italia si registra [...] a-scendente della criminalità che inizia in forma [...] e si Impenna, e-splode a partire dal [...]. Sono due date che [...] corrispondono a momenti di svolta nello sviluppo [...]. Come ho già avuto [...] la transizione dal capitalismo al neocapitalismo coinvolge [...] in tutti i suoi aspetti. Le grandi migrazioni interne [...] industriali del Nord e verso i centri [...] disgregano il sistema sociale [...] a dismisura in poco tempo le città. [...] mentre le cifre assolute [...] di criminalità sono rimasti costanti praticamente per [...] 11 1970 la criminalità comincia una ascesa [...]. È questo parallelismo fra [...] andamento della criminalità che deve far riflettere. Nelle dimensioni odierne la [...] prescindendo dal terrorismo, pone un problema politico, [...] là della normale questione [...] pubblico. Non è più risolvibile, [...] comprensibile, [...] di preoccupazioni puramente organizzative [...] pur necessarie, delle forze di polizia. Occorre rendersi conto che [...] manifestazione più clamorosa di una crisi complessiva [...] le condizioni materiali di vita e il [...] e del valori morali. [...] stasi della situazione politica, [...] ha bisogno e reclama risposte organiche, lasciata [...] non può che risolversi in disgregazione sociale, [...]. La classe dirigente politica [...] di fronte a una responsabilità massiccia che [...] sola a dover affrontare: agli intellettuali e [...] tocca il compito di non schivare i [...] di condurre freddamente fino in fondo la [...]. Franco [...] storia di un partito [...] guerra aveva lasciato la Polonia in una [...] forse neppure la stessa Germania vinta e [...] tante vittime e distruzioni. Sei milioni di morti, [...] milioni di ebrei polacchi, erano stati il [...] e [...]. A seguito degli accordi [...] Alleati vincitori [...] recuperato i territori u-craini [...] le erano stati sottratti e la Polonia [...] con il ritorno alla [...] sovranità delle «terre dei [...] che [...] tedesco le aveva a [...]. Il paese intero era [...] verso Occidente di circa 200 miglia e [...] erano entrati o usciti nel giro di [...] Polonia, che ora si stendeva a Occidente [...]. Il governo chiamato a [...] paese era il risultato di una trattativa [...] che a-veva coinvolto per lungo tempo Stalin, Churchill [...] Roosevelt, a [...] e anche successivamente. Alla fine, i Grandi [...] ministri degli Esteri a-vevano deciso: il governo [...] (nato su i-niziativa di [...] di sinistra sotto il patrocinio [...] nel primo territorio polacco [...] sarebbe stato integrato con uomini del governo [...] Londra», si sarebbe costituito un nuovo governo che [...] riconosciuto, che a-vrebbe ricostruito il paese, tenuto [...]. Presidente della nuova repubblica [...] vecchio dirigente comunista, [...] a Mosca, [...] comunista. Capo del governo diveniva [...] sinistra [...]. Tuttavia, erano i due [...] Consiglio i perni della coalizione, i due [...] per anni accentrato sulle loro persone [...] delta lotta politica. Uno era Stanislaw [...] leader prestigioso del forte [...] del «governo di Londra», anticomunista e antisovietico [...] avrebbe mai riconosciuto un vero leader di Stato [...] suo collega vice presidente: un quarantenne che [...] le carceri dei colonnelli, che era sprofondato [...] contro i nazisti, che da meno di [...] eventi della guerra avevano [...] tato alla massima carica [...] partito: [...] Wladislaw [...]. Il governo appena costituito [...] e rimase per sempre, -un governo di [...]. I rappresentanti delle forze [...] erano state capaci di u-nirsi nella lotta [...] non riuscivano a [...] la guerra i comunisti [...] rappresentare lo «spirito nazionale». Ma Stalin li costringe [...] e il «governo dei [...] una piattaforma di intesa neppure [...] mettere in moto una dinamica unitaria di ricostruzione e [...] ripresa. [...] si credeva più forte del [...] e soprattutto si comportava come il [...] quanto era rimasto in Polonia [...] « interèssi, [...] égli [...] al governo come un leader [...] opposizione, rifiutando nei fatti qualunque lavoro comune con i [...]. I comunisti si trovavano [...] insieme assai forte e delicatissima. Da un lato, essi [...] considerati i primi garanti della politica di [...] amicizia con [...]. [...] lato, essi sentivano ancora una [...] debolezza, numerica e [...] contavano [...] e con risultati già ben [...] di [...] mettendosi alla testa del grande [...] popolare, di spinta al lavoro e alla ricostruzione che [...] era impadronito delle masse. [...] costruiva pazientemente la linea [...] polacca; ricordava ai contadini che in Polonia [...] nessun bisogno di creare i [...] come era stata costretta [...] accerchiata», affermava al congresso del partito che [...] soviet non era una parola d'ordine per [...] Polonia, [...] esisteva la forma di governo parlamentare», dichiarava [...] partito «era la direzione politica e non [...] dello Stato». Ai successi in-terni [...] sociale si era felicemente [...] comunisti un importante risultato internazionale. A [...] i delegati polacchi comunisti sì [...] battuti per il riconoscimento della frontiera [...] appoggiati fortemente [...] tuttavia dai delegati occidentali, i [...] ancora una volta avevano dimostrato che, alla lunga, preferivano [...] una Germania forte a una forte Polonia alleata [...]. [...] era stata una sconfitta per [...] e per i polacchi reazionari [...] contavano [...] i comunisti sentivano di essere [...] difensori autentici dei diritti nazionali del paese, di avere [...] la loro storica posizione di debolezza sulla questione nazionale: [...] frontiera [...] la prova del loro patriot-, [...]. I risultati di quella [...] eccezionali. È arduo esaminare nel [...] un articolo [...] degli avvenimenti che hanno [...] di quella linea di sviluppo della democrazia [...] soltanto in Polonia. È opinione ormai consolidata [...] il via nel 1947, dalla sfida lanciata [...] Stati Uniti [...] e dal modo scelto [...] Stalin [...] dal gruppo dirigente sovietico per rispondere alla [...] dottrina Tru-man e [...] del piano Marshall. Gli Stati Uniti dimostravano [...] e capacità di egemonia internazionale e anche [...] della loro e-conomia. Essi cancellavano con la [...] differenza fra Stati vincitori del nazismo e [...]. Ma soprattutto [...] al di là della funzione [...] dominio che certo si sarebbero assicurati [...] occidentale [...] mettevano fortemente in discussione la [...] solidità dello schieramento [...] orientale. Come è ben noto la [...] facesse come in Francia ROMA [...] «Il grande merito di [...] è stato quello di mettere [...] la vecchia tradizione socialista e la cosiddetta nuova sinistra. Senza le idee della [...] vi sarebbe stata capacità di espansione, ma [...] del vecchio partito non [...] un fenomeno intellettuale». Questa, secondo Gilles Martinet, [...] del socialismo francese, oggi ambasciatore di Francia [...] Roma, [...] chiave del successo [...] presidente della Quinta repubblica. Di [...] esce in Italia una [...] politico, che abbraccia 11 periodo decisivo del [...]. La presentazione di questo [...] («La [...] e il grano», editore Marsilio), con [...] oltre a Martinet, di Vittorio Emiliani, Pietro Ingrao, Claudio Martelli e Mario [...] ha riproposto vecchi e [...] figura del presidente francese e sul futuro [...]. Si è insistito spesso [...] «ambiguità» di [...] per ridurre la misura [...] indubbia abilità tattica. Ma, come dice egli [...] sorta di diario del "75, [...] non sale abbastanza in [...] I grandi destini», «gli ultimi metri si [...] non si può giudicare un uomo che [...] «ci si logora a far carriera, non [...] la storia: non Invidio la sorte di [...] che una lunga Inutilità finisce col rendere [...]. C'è nelle sue parole [...] del proprio ruolo, che Gilles Martinet, Pietro Ingrao [...] Claudio Martelli discutono del diario politico di [...] Dove porta la [...] Ingrao Gilles Martinet Claudio [...] apparire perfino altezzosa ad [...] e traspare una concezione che non sembra [...] dubbi e dai dilemmi di quelle correnti [...] riconoscono una profonda crisi nelle «forme» tradizionali [...]. Martinet ha ricordato i [...] ridurre a puro tatticismo le scelte di [...]. Adesso però vediamo che [...] suo programma e si appoggia sulle forze [...] alle quali aveva fatto appello». Punto fermo per [...] è proprio questa [...] «ambizione di sentirsi il [...] vasta area sociale, al di là delle [...] osservato Ingrao, notando che perciò non «c'è [...] polemica con i [...]. Anche se, guardando al [...] è forse lontana dal vero [...] di Martelli, che cioè [...] ha saputo sommare «1 [...] i vantaggi della rottura». Dalle pagine di diario, [...] francese e internazionale, dal [...] protagonisti della politica mondiale con i quali [...] a Breznev, da Brandt [...] Palme) [...] due costanti della condotta di [...] decennio: la [...] qualità di attento osservatore [...] la [...] capacità di tenere la [...] gli avvenimenti sembrano smentire le sue Ipotesi [...]. Le classi, la borghesia, I [...] non sono concetti per lui desueti, ma [...] fondare [...] del suo pensiero politico. Così quando [...] scandisce in televisione la [...] sembra «staccare questo quattro sillabe come un [...] sue cedole», giungendo a dire che «la Francia [...] sportello bancario per quelli che la governano». Ingrao ha osservato che [...] in Italia [...] di essere scambiato per [...]. [...] naturalmente è importante quando [...] futuro. Emiliani ha affacciato [...] di una Francia «dove [...] cultura dello. Stato, e dello Stato [...] sa produrre anche [...] cultura dello Stato». Martelli ha notato che [...] Italia, [...] si proclama [...] ambizione di «fare come [...] Francia», [...] riflette poco sulle condizioni specifiche di quel [...] borghesia «era rappresentata con spirito proprietario, non [...] delega»: tipico il personaggio di [...]. La sinistra in Francia [...] suo «avversario [...] senza che ciò sminuisca [...] ispirazione unitaria che ha guidato [...]. Ora il punto chiave [...] economica. Le [...] non sono un «fantasma [...] PSI («da noi le ha realizzate la [...] negli anni 50»), ma [...] in Francia si stia abbandonando il tema [...]. Mentre questa è oggi [...] giusta per la [...]. Per Ingrao c'è indubbiamente [...] Francia, [...] che analizza «una destra [...] suo ruolo sociale e al suo potere», [...] il diario, «c'è una mente che ragiona [...] al di là [...] francese». E anche le [...] a differenza del caso [...] come «strumento per colpire, spostare il potere [...] sociali». Ma anche Ingrao ha [...] che riguarda, in diverso modo, tutta la [...] un processo «di trasformazione sociale, di socializzazione, [...] esprima in una esasperazione [...] ha richiamato una interessante [...] dove si racconta l'incontro del "75 con [...]. [...] chiede a [...] se non tema 1 pericoli [...] burocratizzazione che il suo programma di [...] comporterebbe. Il futuro presidente risponde [...] dei grandi mezzi di produzione e di [...] Occidente la «condizione sine qua non di [...] e che comunque le [...] un passaggio obbligato verso [...] rivoluzione, gigantesca e umile [...] quella che avrebbe fatto [...] un soggetto In senso [...] seguito", di decisione [...]. Ciò che ha colpito Ingrao [...] distinzione così netta tra fini e mezzi: «Se [...] il nodo che c'è dietro quel "in [...] seguito" non verrà [...]. In Polonia la vittima [...] essere altri che [...]. Ancora alla riunione [...] in Polonia nel [...] egli aveva accolto gelidamente le [...] e le proposte di [...] dichiarandosi an-; cora una volta [...] alla collettivizzazione di tipo sovietico. [...] veniva criticato per le sue [...] -nazionaliste» una prima volta [...] 1948. La rottura con la Jugoslavia [...] il livello dello scontro e fatto di [...] il «Tito [...]. Le critiche alla linea [...] popolare dovevano essere variamente ripetute. [...] allontanato dalle cariche politiche [...] pronunciava [...] ma rifiutava di [...] a fondo: difendeva ancora [...] via nazionale. Alla fine sarà arrestato ma [...] allóra rifiuterà di piegarsi. Il processo di [...] coercitiva della Polonia al [...] applicava con fatica e con risultati ampiamente [...]. Nelle campagne la collettivizzazio-ne [...] a camminare. Fra gli intellettuali e [...] danni dovevano essere ancora maggiori. La raccomandazione di [...] di fare della unificazione [...] recupero dei valori di patriottismo e di [...] parte della tradizione socialista polacca per [...] divenire patrimonio di tutta [...] oramai nel vuoto. Sotto la guida di [...] diveniva un momento della [...] vale a dire un mero assorbimento da [...] di alleati socialisti fedeli ma recalcitranti a [...] in un partito che si andava facendo Stato [...] accelerati e imponeva la [...] visione totalizzante. A questo punto doveva [...] una particolare anomalia della situazione polacca. La costruzione del «campo» [...] a liquidare come «deviazione» tutto ciò che [...] quella particolare visione del [...] che con il congresso [...] divenuta [...] dello Stato. Ciò esponeva molti intellettuali [...] e quindi alla repressione ma faceva anche [...] di scontro con una forza che rappresentava [...] Polonia [...] forma di massa veramente imponente di [...] vale a dire la Chiesa [...]. La Chiesa con le [...] e [...] forza del suo magistero [...] culturale e politico si ergeva come uno [...] di omologazione della Polonia [...]. E anche contro la Chiesa [...] abbattersi la repressione che fu di massa [...]. E [...] attendere il [...] per la prima volta [...] fondamentali del paese, il partito comuni-sta guidato [...] e la Chieda guidata [...] trovino [...] base della [...] situazione polacca. /// [...] /// E [...] attendere il [...] per la prima volta [...] fondamentali del paese, il partito comuni-sta guidato [...] e la Chieda guidata [...] trovino [...] base della [...] situazione polacca. (0)
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