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Ma costretto, risponde senza [...] «La [...] appar-tiene [...] della conqui-sta sentimentale ed [...]. Claudio Risè, psicoanalista jun-ghiano, [...] Polemologia (la scienza che insegna le cause delle [...] tema con [...] tutta maschile, convinto che [...] è oggi centrale, e gli uomini riflettono, [...] per riappro-priarsi di sè. E i suoi libri [...] sono «Parsifal. [...] alla donna e [...] «Il ma-schio selvatico»; «Il maschio [...] felice» (i primi due editi da Red, [...] da Frassinelli). La seduzione come conquista [...] è definizio-ne senza tempo. Ma i suoi codici [...] si modificano con [...] del costume e della [...]. Oggi [...] la sedu-zione? Sicuramente la cultura [...] una manifestazione così centrale nella vita [...] e dei grup-pi. Il linguaggio della conquista [...] nulla a che vedere con quello della [...] neanche con quello de-gli anni [...]. Negli anni [...] il ma-schio si è proposto [...] dolce: ha evitato gli aspetti [...] visi-bili della conquista, ha esibito un atteggiamento passivo. Quali sono gli aspetti [...] ha nascosto? Non si è presentato come [...] conquistare [...] non si è assunto [...] esplicitare il suo desiderio. [...] privato del padre, matrizzato, ha [...] di re-sponsabilità. E questo è accaduto [...] campi della società. Siamo [...] di questa situazio-ne di difficoltà [...] incertezza ma-schile. [...] ora comincia a guardarsi [...] di sè, per cercare di capire come [...] confronti della vita, e quindi della donna [...]. E ritiene che oggi [...] riappropriarsi del linguaggio se-duttivo nel rapporto con [...] Non dico che oggi ci riesca. Ma mi sembra che la [...] che si sta prendendo sia quella di una rias-sunzione [...] responsabilità, per manifestare ciò che si è e ciò [...] si desidera. Ma così la seduzione [...] del desiderio di con-quista [...]. Non è anche il [...] la conqui-sta come autoaffermazione? È un secondo [...] più o meno importanze a se-condo [...] individua-le. Certo [...] questo aspetto diventa centrale: [...] del don Giovanni che cerca con-ferme. [...] più consapevole della propria identità [...] capacità conquista perchè desidera. Oggi tra i due [...] è molto forte ed aperto, a volte [...]. Si parla spesso di [...] sessi. In questo scenario [...] ancora posto per la [...] Il [...] come soggetto di de-siderio, cioè dire: ti [...] vorrei, non mi sembra una violen-za ma [...] lealtà, al quale tu mi dirai cosa [...]. Io non credo che ci [...] una guerra tra i sessi; [...] semmai una diffe-renza tra i [...]. Il fatto che ogni [...] suo stile di comunica-zione, al quale ritiene [...] fedele, crea una differenza di espressioni e [...] genera conflitto. La guerra tra i [...] chi la vuol fare, non mi sembra [...]. Anzi, oggi mi sembra [...] un gran bisogno di comunicare tra i [...] come si è, senza scim-miottare [...]. Ma il conflitto nasce [...] difficoltà nel definire, ac-cettare e valorizzare le [...]. Sicuramente le donne hanno [...] ad [...] su se stesse: non [...] a volte è costato fatica e dolore. Vedo, per usare le [...] meno donne mascolinizzate e invece molti più [...]. E se [...] maschi-le non riesce a definirsi [...] rischia di avere il sopravven-to [...] negazione e il desiderio di an-nullare [...]. Que-sto genera il conflitto. /// [...] /// Ma allora non è [...] guerra tra i sessi ma di [...] del maschio che ha [...] di sè. [...] questo maschio è [...] ma non può cristallizza-re [...] di guerra tra i ses-si. Questi maschi soft che [...] non sono un esercito, ma una nursery [...]. /// [...] /// Non teme di peccare [...] giudicare il suo sesso? Il termine esercito [...] non dal punto di vista nu-merico [...] ragione lei, sono tan-tissimi [...] un esercito ha un suo obiettivo, una [...] questi uomini non hanno. La seduzione è [...] un processo intellettivo che [...] di linguaggio legati al cor-po. Forte è il rapporto [...] il proprio corpo, giacchè que-sto scandisce il [...]. Non si può diro [...] il maschio. Anche questo può es-sere [...] insicurezza ma-schile? [...] ha sicuramente un rap-porto [...] proprio corpo. Dal punto di vista simbolico [...] che fonda la conquista per [...] quella affettiva come quella politica, [...] e ideologica è [...] della forza fallica, [...] a questo tipo di energia [...] è simbolizzata dal fallo. Sicuramente tutta la vi-cenda [...] ha por-tato [...] del padre dal figlio, [...] matriz-zata di cui parlo nei miei libri, [...] simbolico, fortemente colpito e criminalizzato come ne-gativa [...] forza fallica. Il fallo come simbolo [...] può riferirsi, senza il quale non può [...] direzione di genere. La caduta [...] positiva del fallo, ha comportato [...] forte indebolimento del vissuto corpo-reo [...]. Se il riferimento simbolico [...] a manca-re, il corpo maschile non [...] più. O [...] come corpo fabbricato: dal-la [...] dalla lampa-da abbronzante; ma un corpo fab-bricato [...] regge la ten-sione di una conquista. Questo sul piano simbolico. Ma la conquista non [...] su ar-chetipi Nella seduzione le armi del [...] di tipo estetico. Il corpo è interessante [...] non deve essere necessa-riamente desiderabile. Le femmi-ne si accoppiano [...] che danno loro [...] di avere un corpo [...] psi-chica capace di provvedere a loro. La ricerca del provider [...] tutte le specie, moltissimo in quella umana. Mentre nella se-duzione femminile [...] valore della bellezza è decisa-mente più forte. Lei deve essere bella, [...]. Ma è sicuro che [...] il maschio provider ? Sì, lo cercano. Se sono in corsa [...] palestra e il provider, la spunta [...]. Non sono così certa [...] femminile alla bellezza. Forse [...] una ricerca più complessa che [...] entrare in gioco e dà valore alla seduzione intellettiva. E per [...] Più seduttiva la bellona [...] che dà sicurezza affettiva? Dipende dalle varie [...]. [...] che è staccato dal [...] muove su criteri di pura immagine e [...]. E non per una vera [...] sessuale, ma perchè è la bello-na, cioè colei che [...] estetico fabbricato ed impo-sto. Viceversa, [...] che ha un minimo [...] sè e del proprio istinto si muoverà [...] proprie esigen-ze affettive e passionali. Scusi, ma secondo lei, [...] ancora la seduzione in questa [...] alle soglie del Duemila? [...] ma non ce [...] tanta. [...] ha molta paura e [...] espri-mersi, ad assumersi quella re-sponsabilità del desiderio [...] è alla basa della se-duzione. La donna, invece, da [...] molto impegnata in quella serie di conquiste [...] ma anche la deludono, ma tut-tavia si [...] molto delusa da questo maschio così va-cillante. E quindi, di seduzione og-gi [...] ce [...] un gran chè. È sem-pre [...] del desiderio, ma po-co frequentato [...] questi tempi. Sul comportamento maschile, il [...] Claudio Risè, psicoanalista junghiano: [...] non si è assunto [...] esplicitare il suo desi-derio di conquista». Un maschio incerto e [...] a riflettere e definire la propria identità. Il rapporto la-bile con [...]. CINZIA ROMANO «Donne [...] belle donne» ritratti al femminile «Le donne hanno scoperto il piacere e addirittura la superbia [...] sentirsi e [...] diverse: dagli uomini, ma anche [...]. È con questa premessa che Anna Maria Mori racconta [...] femminile nel libro «Donne [...] belle donne» (Editore Frassinelli, lire [...]. Attraverso una serie di [...] testimonianze, da Alida Valli ad Anna Magnani, [...] Marguerite Duras a [...] Aulenti, da Nilde [...] a Vittoria Leone, da Fanny Ardant [...] Margherita Buy, il volume cerca di indicare [...] le donne hanno compiuto in questi decenni. Ed Eugenio Scalfari, nella [...] distinguere nettamente tra « la donna liberata [...] emancipata». [...] sotto anticipiamo le testimonianze [...] Anna Galiena e Stefania Sandrelli sul tema della seduzione. Steven [...] ANNA GALIENA Il piacere [...] nasce la conquista [...] 1. [...] di un bam-bino che dalla [...] di una porta semia-perta inquadra, [...] da tutto il re-sto, la [...] esagerata e commovente di un seno di donna che [...] sembra una montagna, con i suoi picchi e le [...] valla-te: bianco, grande, generoso. Una massa di ricci [...] su una carna-gione [...] forme e colori che [...] bellezze esagera-te e finte dei moderni Calendari Pirelli, [...] verità antica e ingenua dei minuscoli calendari [...] un [...] unti e ruffiani di [...]. Anna Galiena, o «della [...]. E racconta: «Facevo la pri-ma [...] a Roma. Nella mia classe, [...] ragazze [...] con un fisico da modelle. Io ero sempre lasciata un [...] in disparte: stavo da sola. Un giorno litigo con [...] che mi di-ce: [...] amiche tu non sei [...] quei tuoi calzettoni, il cer-chietto nei capelli [...] anzi, da santarellina, tu piaci ai ragazzi [...] le altre: parlano solo di te. For-se perché tu gli fai [...] occhi dolci. Mia madre era molto discreta [...] me: non en-trava mai nelle [...] cose intime. Però, [...] tornare a casa in lacrime, [...] ha portato in camera [...] e mi ha interroga-to. Tra le lacrime, io [...]. E lei mi ha rassicurato: [...] amiche parlano della civetteria. Che è una vera e [...] arte: non [...] niente di male a [...]. Avevano sguardi di-versi rispetto [...] e mani diver-se: avrei voluto [...]. Io ero ti-mida, insicura, [...] alta, troppo seria, pensavo di non [...] e così guardavo a [...] che mi affascinava, con lo sguardo della [...] tra il desiderio e la paura. Ma mai, neanche da [...] meno oggi, ho pensato di attuare delle [...] piacere, per con-quistare: io se ho guardato, [...] uomini, è sempre stato con uno sguardo [...] un desiderio, questo sì. La mia è una propensione [...] sogno: non al calcolo». La seduzione, quanto ha [...] con il sesso, la fisicità, e quanto [...] il cervello? «La seduzione, più che mentale, [...] a che vedere con il re-spiro, più [...] pensiero. Io libero il desiderio, [...] la seduzione, quando riesco a respirare bene: [...] plesso solare. Chi sono i seduttori, [...] Anna Galiena? Comincia a elenca-re: «Maria Callas, prima di [...] tutti: ho passato la vita a [...] nelle foto-grafie, a studiare [...] gesti. Solo do-po di lei, metto [...] attrici: Anna Magnani, dotata di una seduzione brutale, comuni-cativa [...] livello [...] Marilyn Monroe, la sorellina che [...] scoperto il dolce, rap-presentato dal sesso, e non sa [...] a me-no; Ingrid Bergman, capace come [...] di trasmettere [...] di sesso come peccato. E poi gli uomini: [...] mi piacevano Gregory Peck e Clark Gable. Dopo mi è piaciuto Cary Grant. Adesso mi piace Fabrizio Bentivo-glio: [...] è di quelli che giocano contro la [...] capacità di sedurre. /// [...] /// Come si coltiva, come [...] ca-pacità di sedurre? «Come ho detto, cerco [...] respiro: respiro per [...] con tutta me stessa, [...] sapere che cosa avverrà con il prossimo [...]. E poi leggo: ho [...] i saggi della mia giovinezza [...] e leggo ro-manzi, ma [...] Sacre Scrit-ture e i [...] laddove nelle Scritture e [...] si parla [...]. Come ha fatto? Co-me [...] attraversare indenne quin-tali di carta che formano [...] per-sonale nei giornali e sono tutti articoli [...] su di lei, alternano inevitabilmente due solo [...] «questa volta non si spoglia?». Ride, e, a voce [...] «In [...] il corpo non è poi una cosa [...] anzi fanno un [...]. La maggior parte delle [...] assomi-glia molto alla persona, così [...] fatta in testa, per [...] parla del mio cor-po, si parla di [...] anche dei miei pensieri». E come assomiglia il [...] suoi pensieri: alla «mente», come dice lei? «Mi [...]. Io sono in un [...] il mio corpo: un rappor-to ironico e [...]. Quando Tinto [...] mi propose La chiave, [...] costumi non poteva che avvenire in un [...] intima: e fu Trep-piedi, a Roma. Io mi misi nuda, [...] defilé, nuda, per lui e [...] moglie Tinta: mi sembrò [...] chiaro e sbrigati-vo di [...] Io sono fatta così, [...]. Nuda, sullo schermo: la [...] piace? «Mah. Ho sempre avuto il [...] troppo grossi. E ho sem-pre cercato di [...] un [...]. Si ferma, pensa, e [...] «Io, è vero, sono molto femminile fisicamente, però [...] difendermi dalla mia stessa femmi-nilità sia stato [...] in me: io mi [...] maschietto, ed è per questo che sono [...] agio in pantaloni». Il suo primo nudo [...] quando aveva poco più di 15 anni: [...] continua a spogliarsi nono-stante qualche chilo in [...]. E così mi tengo [...] ingras-saggio che però mi fa godere su [...]. Meglio gli uomini della [...] quelli che ha amato sullo schermo? «Ci [...] mattina, mentre mi stavo truccando, perché io, [...] penso. E il pensiero di [...] che in fondo, con tutti i registi [...] ho lavorato, io ho vissuto una specie [...]. Come le posso spiegare? È [...] un [...] come se tutti avessero [...] di mettermi un [...] a disagio, per vedere [...] sarei cavata. E per la verità [...] che mi è successa anche nella vita, [...] lavoro. Tutti hanno la-vorato a [...] una specie di debi-to nei loro confronti: [...] premesse perché io dovessi essere piena di [...] devozione nei lo-ro confronti. Ma per carità, io [...]. La mette in crisi, [...] lavorare al fianco delle più giovani, co-me [...] Deborah [...] film della Archibugi, Con [...] o la bellissima Liv Tyler del film [...] Berto-lucci? «Ma no: io, anzi, mi identifico nelle persone [...]. Non provo davvero nessu-na [...] bel corpo giovane e due seni ben [...] posto. [...] detto e lo ripeto, [...] e deve somi-gliare alla mente: il mio [...] più morbido, somiglia alla mia mente, che [...]. Stefania, con quel corpo, lei [...] mai corso qualche rischio? È proprio questa la [...] quale io non posso che essere femmini-sta». /// [...] /// È proprio questa la [...] quale io non posso che essere femmini-sta». (0)
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