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In pri-mo luogo di Giuseppe Garibaldi [...] quale il conte aveva avuto in passato [...] at-ti ostili, del resto ampiamente ri-cambiati. [...] non si presen-tava facile e [...] circondata dal massimo riserbo per non scatena-re le [...] e i sospetti [...] mode-rata e conservatrice del cui [...] Cavour, presidente del consi-glio [...] non poteva fare a meno. La porta mascherata E così [...] futuro capo delle cami-cie rosse fu introdotto nel primo [...] col conte, [...] attra-verso una scala segreta e [...] nello studio da una porta masche-rata nella parete. Un «cerimonia-le» che si [...] vol-te, e non solo per Garibaldi ma [...] altri patrioti che avrebbero poi dato vita [...] Socie-tà [...]. Un classico esempio di [...] alla curiosità della stampa e [...] pubblica. Uno «stato di necessità» [...] in-terlocutori di violare [...] della trasparenza per non [...] che si voleva con-giuntamente raggiungere, e da [...] ritenuto [...] del paese. Nei molti volumi che [...] dedicato a quel periodo non mi è [...] trovare condanne morali o censure di comportamenti [...] adottato da Cavour e da Garibal-di. Quando scop-piò la prima [...] 1914 tra gli Impe-ri centrali di Ger-mania [...] e le po-tenze [...] Francia, Gran Bre-tagna e Russia, [...] paese ri-corse alla dichia-razione di neutra-lità, pur [...] Patto di triplice allean-za con Berlino e Vienna, [...] ad ogni scaden-za. Il governo di allora, [...] Antonio Salandra, presi-dente del Consiglio, e Sidney Son-nino, [...] Esteri, en-trambi irrinunciabili conservatori, cominciò ad essere influenzato [...] che spingevano, con motivazioni non sempre nobili, [...] in guerra a fianco dei nemici di Ger-mania [...] in quel momento ancora [...]. Nacque così il pro-getto [...] si diceva [...] -un «giro di valzer» [...] termini moderni, un gigantesco «cambio di cam-po». Le trattative con i [...] Parigi e di Londra furono lunghe e complesse, [...] dal più fitto segreto. Ne erano a conoscenza [...] cui il re Vittorio Emanuele III, con [...] maggioran-za giolittiana e quindi neutralista, del tutto [...]. Il ministro Sonnino, principale [...] riuscì a firmare un accordo che, in [...] italiana [...] guerra, ot-teneva dai governi [...] notevoli concessioni territo-riali alle nostre frontiere orientali [...] Balcani. Fu il cosiddetto «trattato [...] Londra», [...] base al quale divennero possibili le «ra-diose [...] che se-gnarono il trionfo degli interven-tisti, facilitato [...] «gol-pe» che mise il parlamento di fronte [...]. Ecco un altro clamoroso [...] politica, [...] che commendevole, ma che [...] si insegna da allora ai ragazzi italiani [...] cenno di riprovazione o di condanna. Si dirà al contrario [...] guerra», cui parteci-pammo e che costò la [...] seicentomila soldati, consentì al paese di chiudere [...] con la riunione alla pa-tria di Trento [...] Trieste. Una guerra dunque «giusta» [...] tale non poteva essere messa in di-scussione, [...] di tutti gli italiani, [...] dai metodi utilizzati. I due esempi che [...] potrebbero [...] molti altri, di minor [...] te-stimoniano che in ogni tempo e nelle [...] le scelte politiche non sempre sono avvenute [...] sole, nelle condizioni di valutare e giudicare. Sorprende quindi, da un [...] vista, [...] e lo scandalo di [...] storici di vaglia, per le «ce-ne riservate» [...] segre-ti» di questi giorni. Come se fosse-ro una [...] tempi, il segnale di un improvviso imbarbarimento [...] riduce i suoi attuali protago-nisti al ruolo [...] di «imbroglioni». Come se nelle trat-tative [...] finanziarie, industriali, statuali o politiche, non fosse [...] un momento di riservatezza, di conciliabolo fra [...] di superare gli ostacoli e far con-fluire [...] nel ri-sultato finale del «compromesso», altro termine [...] e sgomento, quasi esso fosse la negazione [...] Virtù [...]. Come se no si [...] «compromesso» è [...] antido-to allo scontro aperto, [...] muro, alla «guerra». È più che indispensabile [...] «segrete» usate dai politici debbano essere utilizzate [...] e non erette a sistema. Come altrettanto logico è [...] adopera non debba poi adontarsi per le [...] tal «contatto» o la tal «riunione», de-stinati [...] vengono scoperti dagli organi di informa-zione e [...]. Di fronte ai moralismi [...] che conta, però, è il fine che [...] se consono agli interessi del paese o [...] di bottega. Il governo Tambroni Nel [...] era creata in Italia una situazione esplosiva, [...] a ri-schio la stessa vita democratica. Il governo [...] guidato da Ferdinando Tambroni, [...] sorretto dal voto determinante dei fascisti del Movimento Sociale, [...] portato il paese alle soglie della guerra [...]. La polizia sparava provocan-do [...] manife-stazioni di massa si succedevano giorno dopo [...] sempre più allarmanti sulla prepa-razione di un [...]. Di fronte alle esitazioni [...] del Capo dello Stato, Giovanni Gron-chi, e [...] che non sembravano in grado di sciogliere [...] che si erano crea-ti, Fanfani, Moro e [...] si riu-nirono in una [...] al di fuori dunque dei luoghi istituzionali, [...]. Fu un incontro «storico» [...] accordo -un «compromes-so» [...] del paese, sca-valcando nella [...] comitati centrali, direzio-ni di partiti. Fu un atto -dal [...] della «trasparenza» [...] che corretto, ma [...] in quel momento particolare [...] potesse consentire di uscire da una torbida [...]. Credo che ancor oggi [...] 1960 debba essere ascritta a merito di [...]. Certo la «cena in [...] Letta» [...] gli «incontri segreti» per la scesa in [...] Antonio Di Pietro non avevano poste così dramma-tiche [...] negli esempi precedenti. Per cui, forse, potevano [...] del sole. Quel che ritengo insopprimi-bile, [...] possibilità per un politico di ricorrere alla [...] clima di esasperata pubblicizzazione che stiamo vivendo. Dove tutto di-venta teatro. Anzi «teatrino». Che con le regole [...] ha da spartire. Gianni Rocca [...] 5. Infatti, Togliatti sosteneva che [...] tra i due mondi non [...] essere basato su un «compromesso ideologico» ma sui problemi [...] ed il suo destino. E Giovanni XXIII fece [...] tra sistemi filosofici, destinati a rimanere rigidi, [...] che, pur ispirandosi ad essi, sono obbligati [...] misurare con i bisogni ed i problemi [...]. La spiegazione di questo [...] metodologica, mi fu data il 26 maggio [...]. /// [...] /// Nel 1963, era docente [...] Collegio Capranica ed era stato incaricato, alcuni [...] Giovanni XXIII di [...] una bozza di una [...] sostegno di quella «ostpolitik» vaticana per porre [...] piano i rapporti tra i due blocchi [...] ed ovest. Nel febbraio 1963, la [...] quasi definitiva e della [...] novità, allora dirompente, mi [...] con grande discrezione, Franco Rodano perchè ne [...] Togliatti. Questi, che aveva intrecciato [...] Rodano [...] rapporto, non si lasciò sfuggire la preziosa [...]. Scrisse il suo discorso [...] Bergamo, dato che [...] le elezioni amministrative in Italia, [...]. [...] fu enorme e lo fu, [...] di più anche nel mondo [...] quando fu pubblicata tre settimane [...] «Pacem in [...]. Ma Togliatti aveva stabilito [...] cordiale anche con don Giuseppe De Luca, [...] legato da grande amicizia a Papa Giovanni. Erano, infatti, periodici e [...] incontri. Da essi nascevano, non [...] di idee e di informazioni, ma anche [...] di rilievo, anche, mondiale. Avvicinandosi [...] di Giovanni XXIII che cadeva [...] 25 novembre 1961, don Giuseppe De Luca scrisse a Togliatti una lettera per [...] ad intervenire perchè [...] gli inviasse un telegramma di [...]. E Togliatti colse anche [...]. Il carteggio tra don Giuseppe De Luca e Togliatti e [...] di [...] per [...] è contenuto nel mio [...] Alessandro Natta del 1989. In una lettera, don De Luca [...] Togliatti di salutare anche Nilde [...] come segno della cordialità [...]. Il messaggio inviato da [...] a Giovanni XXIII provocò [...] pagina in quanto indicava [...] di un disgelo rispetto [...] ancora dominante. Don De Luca morì [...] Togliatti gli dedicò su [...] un articolo [...]. Ma quegli incontri, di [...] saputo anni dopo rispetto ai pranzi [...] di oggi, hanno fatto [...]. Alceste Santini Dietro le [...] Dal [...] privato tra Cavour e Garibaldi alla cena [...] di Tambroni [...] politico è spesso ricorso [...] Può [...] Oltre cento anni di [...] Segretezza e trasparenza [...] della comunicazione totale: parlano [...] e Rosario Villari Il [...] Sconsigliabile, anzi utile. Il giurista: [...] pubblica deve sapere tutto, sempre». Il filosofo: «Ma ha [...] riservatezza?» Lo storico: «Necessaria, purtroppo». Tesi numero uno: il [...] serve. Non è il retaggio [...] ma una necessità, che in fondo, se [...] occulta o nascon-de cose illegali, non è [...]. Perchè, in democrazia, ci [...] strumenti per controllare tutto. Tesi numero due: in [...] da [...] la trasparenza assoluta, e [...] pubblicità della notizia che si vorrebbe riservata [...] guai, questi sono sempre meglio dei se-greti. Tesi numero tre: ma [...] segreti? E soprattutto, nella società della comunicazio-ne [...] dura-re? I corni di un dibattito molto [...] sono più o me-no questi. La storia più recente [...] una storia di rap-porti politici in cui [...] giocato, almeno nella fase ini-ziale, un ruolo [...]. E ogni leader, anche quello [...] at-tento [...] si è sempre riservato uno [...] per la segre-tezza del contatto con [...] o [...] a torto o ragione, un [...] diritto. Il camper di [...] memoria fu a suo [...] di questo modo di intendere la politica. E [...] parte proprio il [...] dei tempi [...] e anche di quelli meno [...] non era «piantona-to» da un nugolo di cronisti che [...] seguivano passo passo, nelle ore e nei luoghi più [...] al varco sotto il mi-tico Raphael, controllando chi scendeva e chi saliva [...] piano [...] Su questa realtà «antica» della [...] il giudizio più netto è quello di Stefano [...] giurista e Garante per la [...] «La tra-sparenza è un bene che va salva-guardato in [...] tale. E direi che la [...] rice-ve più danni dalla voglia di tene-re [...] riservato, che dalla trasparenza. Anche se qual-che volta il [...] è che una no-tizia venga data in modo che [...] non far piacere ai protagonisti [...] riservato». Dunque è sempre meglio far [...] pubbli-camente? «Direi di sì. [...] tra politici di rilievo [...] cui i cittadini hanno diritto ad avere [...]. Vuol dire sa-pere in [...] accaden-do, capire meglio ciò che è acca-duto. Non si tratta di [...] ci può essere [...] pubblica che reagisce in [...] a una notizia e questo provoca un [...] interessati. O ci può essere [...] preferisce che tutte le cose vengano fatte [...]. Conclusione: «Senza emet-tere condanne [...] una delle definizioni di democrazia è governo [...] il contrario degli [...] dei segreti. Significa pa-gare dei prezzi, [...] piccoli rispetto al bene comune». Un filosofo della politica [...] Mario [...] dà un giudizio in [...] «Quella della segre-tezza [...] afferma [...] è una condizio-ne molto [...] che si è sempre svolta tra grandi [...] ombre. Era normale e più [...] quando la politica era quella [...]. In epoca democratica le [...] segreto diventa una prerogativa del potere, che [...] la [...] condizione, mentre la rivendicazione [...] della trasparenza. La complicazione è che [...] mondo della comu-nicazione e il segreto, in [...] tiene più. Mi chiedo per-chè i [...] in-contri riservati prima smentisco-no, poi sono costretti [...]. Così hanno detto anche una [...]. Ma è un diritto [...] uno spazio riservato per contattare un altro [...] una possibilità di in-tesa? «Io di fronte [...] ci trovo nulla di strano. Mi sem-bra [...] collettiva gridare allo scandalo, [...] il momento del contatto e la deci-sione [...] interviene [...] il passaggio della trasparenza [...]. Non mi ag-grego al [...] dice [...] cose non si [...] mi sembra un dato [...] solo che. È così inutile e [...] che poi non si riesce a tene-re». Cosa dice della segretezza [...] storico? Rosario Vil-lari non ha dubbi: «Si [...] pensando al passato, senza segreto non [...] politica. Chi non sapeva dissimulare, [...] grado di regnare. La ragion di stato, [...] privati, le permetteva entrambe e [...] corrente era che entro [...] e dissimulazione fossero legittime e necessarie». Ma adesso? «Col passare del [...] è successo che [...] della se-gretezza si è ristretta [...] allarga-ta quella della dissimulazione. Tuttavia direi che la [...] ge-nerale (ma non ovviamente [...] un principio che è stato in qualche [...]. Tuttora la battaglia politica [...] così come la segretezza mantiene un suo [...] fatti politici, anche se le istituzioni e [...] ogni decisione politica a una verifica». Ma il segreto, oggi, [...] «Bisogna intendersi sul segreto. Se pensiamo al caso [...] Pietro, non lo qualificherei nemmeno [...] tale. Dato che era una cosa [...] ad essere conosciuta. I segreti sono altri [...] di molto più complesso di un in-contro. Dunque niente di ma-le? «La [...] opinione personale è che se [...] una forte sostanza di programma [...] di progetto, non [...] bisogno di dissimulazio-ne. Nel senso che la [...] chi la può usare. È la de-bolezza che [...] alla dissimulazione e poichè la debolezza è [...] vita politica. [...] un li-mite a questa necessità? «La linea di confine è tra [...] genera-le e quello particolare. E in demo-crazia, se [...] limite, prima o poi si paga». /// [...] /// E in demo-crazia, se [...] limite, prima o poi si paga». (0)
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