Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 216128466.

Per il resto Daniel [...] 63 anni, conosciuto in America Latina [...] il «Conrad dei Caraibi» con lo scrittore [...] nulla in comune. Lui scrive romanzi gialli, [...] storici, attingendo alle esperienze raccolte nei venti [...] ha vissuto svolgendo i lavori più strani, [...] di ogni tipo, e militan-do allo stesso [...] i movi-menti rivoluzionari del momento, sempre alle [...] difficoltà economiche e con le persecuzio-ni di [...]. Sorride, ora, [...] pensan-do a quei tempi: [...] scuri, da indio, abbozza un sorriso impercettibile [...] can-dida, [...] come i capelli, [...] candidi e lunghi come [...] sudamericana di un personaggio [...]. Adesso, lo scrittore vive [...] Cuba, [...] una casetta nel [...] il quar-tiere centrale [...] con grandi stanze luminose [...] su un fazzoletto di giardino, e benchè [...] i cubani, dalle pene del Perio-do [...] la grave crisi econo-mica [...] abbattuta sul paese nel [...] conduce una vita final-mente [...] grazie alle vendite dei suoi sette romanzi [...] sessantamila dollari che ha guadagnato tre anni [...] premio Planeta, uno dei maggiori riconoscimenti letterari [...] agli scrittori [...]. È [...] infatti, che [...] ha potuto svolgere un lavoro [...] insegnando latino e greco [...] ha in-contrato [...] della [...] vita e [...] a 45 anni, ha cominciato [...] scrivere, [...] in fretta la fama di [...] degli scrittori più inte-ressanti [...] Latina (la [...] ultima opera «Il rimedio uni-versale», [...] dalla Marco Tropea Editore, è già in libreria). Operaio e contrabbandiere Eppure, fino [...] di 19 anni, quella di Daniel sembrava desti-nata a [...] una vita normale. Nato nel 1933 a San José [...] in Uruguay, passò [...] in seminario dove studiò [...] classiche. Per gli studi, pensavo, [...] tempo». Così, lasciò il suo [...] tre anni se ne andò in giro [...] Nord Africa e infine gli Stati Uniti. Quanto [...] un pae-se che mi [...] di tutti, anche perché un ramo della [...] fosse arrivato pro-prio dalla Calabria, non mi [...] pena di [...] un lavoro, benché, anche [...] un soldo: la girai tutta, da nord [...] per pel-legrino e facendomi ospitare nei monasteri [...]. Ma quando arrivai in Calabria, [...] il paese dei miei avi era spari-to [...] partii per la Spagna, dove lavorai per [...] guida abusiva al mu-seo del Prado». Tornato in Uruguay, il [...] recuperò in fretta il [...] iscrisse alla facoltà di Filologia, cominciò a [...] Partito comunista e si sposò. Il matrimo-nio si sfasciò [...] al Partito decisi di [...] poiché la loro linea [...] ri-spetto alla mia. A quel punto mi [...] avere più nulla da fare nel mio [...]. Così me ne andai». Per due anni visse [...] Bue-nos Aires, poi in Perù e in Brasile. Così, la mia vita [...] si svolse su un doppio binario: quello [...] estrema e quello della militanza politica». E così, mentre in Perù [...] vendendo falsi abbonamenti di una rivista di [...] in Brasile si iscrisse [...] Partito [...] dello Stato di Bahia, fino al colpo [...] che mise fuori legge i comunisti, aprendo [...] militanti di si-nistra. Riuscì a fuggire per [...] frate. Abbandonò lo Stato di Bahia [...] polizia alle calcagna, e si imbar-cò sul [...] trovò, che guarda caso era diretto in Amaz-zonia. [...] scelse la secon-da, e [...] lavorò ri-schiando la vita e le malattie, [...] malaria, [...] al-la fine con meno [...] di oro, un guadagno esiguo che gli [...] comprare un biglietto per la Colombia, trasferirsi [...] un lavoro regolarmente retri-buito e perfino di [...] direttore del [...] free [...] di Bogotà. Gra-zie al mio lavoro [...] i compagni che erano trop-po compromessi nel [...] entrare le armi per la guerriglia. Finché un dirigente del Movimen-to [...] polizia non fece il mio nome, e [...] fui costretto a fuggire. Mi comprai una pistola giocattolo, [...] imbar-cai su un aereo qualunque delle [...] e dirottai [...] a Cuba. Ricordo ancora la faccia del [...] -dice [...] -ma soprattutto quella [...] passeggero [...] che mi co-nosceva come stimato [...] e che non si aspettava di [...] nella veste di dirottatore. Ma tutto si svolse [...] tran-quillo, tanto che sono rimasto in ottimi [...] pilota, con il quale ci scriviamo ancora». Fu nella Cuba dei primi [...] della rivoluzione, piena [...] e di sogni, che Daniel, [...] di 35 anni, mise finalmente radici, cominciando una vita [...] relativa routine. Molti dei suoi romanzi [...] lì, nella Cuba affamata, degradata, ma anche [...] del Periodo [...] «una situazione che ar-ricchisce [...] di co-struire delle storie, poiché fornisce una [...] benché io mi trovi in una [...] comu-nista ma non dogmatico». La [...] Cuba Nei suoi romanzi, [...] de-scrive con crudezza le [...] Cuba [...] «senza che nessun militare, [...] metta i bastoni tra le ruote». [...] non ha mai sofferto di [...] di censura. Sarà per questa liber-tà [...] per la [...] straordinaria capacità di narrare, [...] è uno degli scrittori [...] Cuba e nel Sud America, ed è [...] da autori più giovani come Luis Se-pulveda, Paco Ignacio Taibo II, e [...] Pino Cacucci. Da qual-che anno ha [...] Università, per dedicarsi a [...] a ripassare il greco classico («almeno due [...] mentre passeggia per le via [...]. La maggior parte della [...] la passa al computer, [...] stu-dio. È da lì che [...] storie di avventurieri e omicidi, spie e [...] a 3. Ora Piero [...] regista, sceneggiatore e critico [...] ai quattro venti che contro la droga [...] venditori si fa troppo poco e arriva [...] Stato di «latitanza criminale». ANNA MORELLI ROMA Il [...] dolore e di rabbia vuole ab-battere il [...] lo circonda. Il suo ra-gazzo -lo [...] an-che se Alessandro aveva più di 40 [...] di droga e contro ogni perbenismo ipocrita [...] quattro venti. Perché secondo Piero [...] regista, sceneggiatore, pa-roliere, comunista, [...] ogni giorno non si parla abbastanza, non [...] per stroncare il traffico dei mercanti di [...]. Lui, che insieme con [...] sventurato, troppo «forte» e «invincibile» ha lottato [...] denunciare lo Stato latitante, i governi distratti, [...] e [...]. Ma non ho mai avuto [...] coraggio di [...] e [...] in galera: per-chè [...] non si può resistere. [...] modo è [...]. E invece Alessandro [...] «bel-lo come il sole, [...] sub e giocatore di pallone», brillante diret-tore [...] di registi come Pupi Avati e Nanni Loy, [...] mai smesso, anzi con la morte ha [...] a rimpiattino, anche dopo essersi scoperto siero-positivo [...]. Non era certo un [...] Alessandro, [...] quelli che forniscono alibi sociologici, anzi è [...] della [...] dalla madre, rincor-so da [...] un lavoro di soddisfazione e ben retribuito [...] anni. E allora? Allora [...] pa-dre, che avrebbe preferito [...] a suo tempo avesse buttato le molotov [...] della polizia, oggi dice che forse a [...] Alessandro è stato catturato dalla droga perchè «aveva [...]. Così, per caso, perchè [...] «pu-sher» non aveva fumo da vendere e [...] altra roba. È comin-ciata così [...] durata più di [...] e conclusasi tragicamente due [...] Alessandro non è morto di overdose, ma delle [...] un consumo forsennato di droghe pesanti che [...] una larva. Perchè se è vero [...] sono in realtà malati mentali, a cui [...] di in-tendere e di volere, bisogna [...]. E questo compito in [...] lo deve assumere lo Stato, perchè le [...] ormai entrate [...] in una logica di [...] parte del traffico che la droga alimenta». [...] di Piero [...] nasce [...] diret-ta, dalle peregrinazioni a cui [...] costretti i «pazienti» e i loro familiari, dalle liste [...] e dai tempi lun-ghissimi prima di essere accettati in [...] dalle differenze macro-scopiche fra una struttura [...] e [...] costretta alla carità. Sborsando un bel [...] di quattrini è stato [...] un altro perio-do, in un centro [...] gestito dagli adepti di [...] lo man-dammo perfino in Giamaica. È stato tutto inutile». Come fu inutile una brevissima [...] in carcere quando il padre di una fanciulla di [...] era innamorato chiamò il 113 mentre lui cantava a [...] al-le 5 del mattino sotto le finestre [...] con una dose di cocaina [...] tasca. Gli in-vestigatori si vantarono di [...] sgo-minato la banda della [...] con tanto di conferenza stampa, [...] e foto sui giornali. ///
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Niente processo e se [...] non venne mai comunicata ai tre che [...] guarda caso in carcere». Questo per dire che [...] droga connivenze e co-perture, e che si [...] tante morti piuttosto che affondare il bisturi. Perchè Piero [...] che conserva in salotto [...] di sedicenne arruolato fra i paracaduti-sti della X Mas, [...] un ritratto di Sta-lin e si vanta [...] perso-nale del [...] maximo, Fidel Castro, non [...] in proposito: «Per anni sono stato garantista, [...] reati sono a favore della pena di [...]. Per interessi superiori esi-ste [...] dello Sta-to e io non posso pensare [...] venduto le dosi per i 50 buchi [...] Alessandro [...] è fatto nei suoi ultimi giorni, è [...] piazza, sotto gli occhi di polizia e [...]. Se mio figlio e [...] di-ventati schiavi, è anche perchè esi-stono gli [...] anzi utilizzati magari come informatori». [...] Sette romanzi e una vita [...] pericolosamente In America Latina lo considerano il «Conrad dei Caraibi». Ma con lo scrittore polacco Daniel [...] non ha niente a che [...] lui scrive [...] «gialli» e romanzi storici. At-tingendo alla [...] vita di comunista irriducibile [...] paesi tra le persecuzioni di governi ostili. Fu proprio per sfuggire [...] che approdò a Cuba, dove vive tuttora. Ci arrivò dopo [...] dirottato un aereo con una [...] giocattolo. GABRIELLA SABA Per un [...] causa contro [...] tumori di Milano e [...] Un [...] del bisturi da 700 milioni Ragazzo fermato [...] verso la Francia per tornare dalla mamma MILANO «Sì, [...] un posto li-bero. Venga che la ricoveriamo». Sem-brava la fine [...] da un ospedale [...] alla ricerca di un mago [...] bisturi che potesse [...] da quel terribile male che [...] per-seguitava. Domenico Morabito era già [...] in sala operato-ria, sempre in ospedali diversi, [...] che lo attanagliava si ripre-sentava sempre. [...] dei Tu-mori, allora ancora diretto [...] Um-berto Veronesi, rappresentava [...] chance. Con la certezza, al-meno [...] di essere curato dai migliori speciali-sti. Invece in quel settembre [...] fa qualcosa non andò per il verso [...]. Durante [...] si ruppe [...] del rene sinistro. Ad operare era un [...]. Un oncologo alle pri-me [...] non [...] ancora quella dimestichezza ed [...] casi simili per un paziente che già [...] di [...]. Immedia-tamente scattò [...] e [...] a sirene spiegate trasferì il [...] al Policlinico. Ogni tentati-vo di recuperare [...] risultò però del tutto vana. Morabito seguì una lunga [...] ma il rene era per-so per sempre. Si rivolse così alla [...] e chiedendo un congruo risar-cimento per i [...] per il danno permanente alla salute che [...]. Per fortuna tre anni [...] 16 dicembre del 1990, dopo altri viaggi [...] gli ospedali stranieri, si presentò [...] giusta. A Bruxelles era di-sponibile [...] con il suo organismo. [...] que-sta volta andò bene e Morabito po-tè riprendere una vita relativamente normale, sempre sottostando alle [...] regole di vita che [...] dei medici belgi gli prescrissero. Morabito ha riacquistato la [...] rene, obiettivo che si sarebbe potuto comunque [...] chirurgo oncologo milanese non avesse reciso per [...]. La prima sezione del Tribunale [...] condannato [...] dei Tumori a risarcire [...] lire, oltre agli interessi [...] alla salute psicofisica, danno biologico e danno [...] spese di giudizio, fissate in 22 milioni [...] lire. La sentenza di risarcimento emessa [...] è una delle più alte mai riconosciute a pa-zienti [...] della mala-sanità. [...] dei Tumori gli attuali [...] scientifici non hanno voluto commentare la sentenza [...] di non ricor-darsi di [...] fallito nove anni fa. Il commissario straordinario [...] Carlo Orlan-dini, in carica [...] anni e mezzo, ha fatto sapere di [...] alcuna comunicazione o avviso da parte del Tribunale. Quasi 700 milioni di [...] dei Tumori di Milano [...]. Nel settembre del 1987, [...] chirurgico, si ruppe una vena del re-ne [...] Domenico Morabito. Il paziente fu trasportato [...] Policlinico [...] tentarono invano di recuperare [...]. Tre anni più tardi Morabito [...] trapiantare il rene in un ospedale di Bruxelles. Il giudice ha condannato [...] risarcire il danno morale e biologico. FRANCESCO SARTIRANA VENTIMIGLIA Fugge [...] impie-gato a Roma, per ri-tornare dalla madre [...] a Bordeaux, in Francia, ma il suo [...] Ventimiglia. Gli agenti del valico [...] Pon-te San Luigi lo hanno individuato mentre [...] lungo i binari della ferrovia e senza [...] tasca. È la storia di [...] di 15 anni, figlio di genitori divorziati, [...] per trascorrere un breve periodo con il [...] ambasciata [...]. [...] adolescente abitava a turno [...] due genitori, divi-si da oltre cinque anni. La madre, ex poliziotta, [...] tempo sulla sedia a rotelle a causa [...] incidente che [...] colpi-ta durante il servizio. Il ragazzino avrebbe premeditato [...] un acceso diverbio con il padre, forse [...] legati allo studio. Uscito furtivamente [...] ha raggiunto la stazione Termini [...] lì è salito su un treno diretto [...] Milano, [...] lo attendeva-no alcuni coetanei. Poi nuovo im-barco in [...] della Ligu-ria. Giunto nella cittadina riviera-sca, [...] opportuno at-traversare il confine a piedi, per [...] di frontiera. La messa in scena [...] poco. I poliziotti gli hanno [...] e il mistero è stato subito sve-lato. Pierre era del tutto [...] speso durante il viaggio. Ora il ragazzo, dopo [...] rito, è tornato dalla madre. ///
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Ora il ragazzo, dopo [...] rito, è tornato dalla madre.