Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1994»--Id 2135888360.

Nel saggio -La fuga [...] II [...] Paolo [...] Illustra e spiega questa [...]. Non c'è viaggio senza [...]. E II ritorno porta [...] II racconto. Recentemente, In «Verso [...] narratore e viaggiatore olandese, ha [...] «dieci anni fa decisi di andare a Santiago, e [...] naturalmente ci arrivai, non una, ma più volta, e [...] non [...] arrivato perché non ne avevo [...]. Solo con la narrazione II [...] è realizzato [...] compiuto. Da tempi Immemorabili [...] del viaggiare è Intrecciata [...]. Dalla tradizione orale che [...] mitiche come gli Argonauti [...]. Ulisse, alla scrittura e [...] mercanti e viaggiatori. Ano [...] della stampa, per arrivare [...] al reportage radiofonici e televisivi. La storia del viaggiare è [...] legata alla storia [...] e delle sue modalità. Ognuna delle due attività [...] necessità per [...]. Certamente non si viaggia [...]. Sempre il viaggio comporta [...] trasformazione [...]. Di -conseguenza, le narrazioni [...]. Oppure saranno collegate alla fuga [...] Inviteranno alla rinuncia [...] magari in nome [...] di superiore. La nostalgia di una presunta [...] di giovanile e incosciente freschezza, nel film [...] Salvatores, sembra proporre [...] soluzione. Un atteggiamento comune a molti [...] ? [...] generazione. Quarantenni dilaniati tra la [...] e una spietata Integrazione che sembra ineludibile. G II risponde -Caro [...] Moretti. ///
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Per chi legge o [...] semplicemente descrizione [...] e [...]. Ogni racconto che sentiamo [...] piacere e Interesse, può -essere spunto e [...]. Quanti viaggi verso II Sud America [...] stimolato la lettura di Amado o Marquez? Quanti [...] innamorati di Praga leggendo Hrabal, o della Russia [...] I libri di Tolstoj, [...]. BALLARD Già stavano sfilando lungo [...] primo dei battelli [...] nel porto. Dozzine di scafi arrugginiti [...] attorno alla punta interiore di Manhattan, relitti [...] di un secolo prima, quando [...] aveva abbandonato se stessa, Nel [...] scaglie di vernice ancora attaccate ai fumaioli [...] Wayne riusciva a intravedere i nomi di [...] tempo scomparso [...] P [...] O. [...] persino, coricata su un fianco. La bocca [...] River era bloccata da [...] mercantili affondati, gli ultimi di una desolata [...] fatte affluire da tutti i porti del [...] abbandonate II quando non [...] stata più una goccia [...] la rotta di ritorno. Il porto di New York [...] allora un inferno [...] sfinimento e disperazione impotente. Wayne guardò [...] a [...] velo iridato degli spruzzi che sventagliavano a [...]. [...] deviava di rotta per schivare [...] ponte affiorante della [...]. La colossale portaerei era [...] suo equipaggio, [...] dopo essersi rifiutato di [...] sulle migliaia di piccoli battelli e zattere [...] dal porto. Wayne ricordava le fotografie [...] spezzoni di film di quegli ultimi disperati [...] quando i ritardatari, a milioni dal [...] West e dagli Stati [...] Grandi Laghi, erano arrivati a New York. Avevano intasato le vie [...] Manhattan, [...] il sole e il deserto che incalzavano [...] giorni per la possibile salvezza -per accorgersi [...] navi era partita. [...] appare come una striscia gialla [...] della giungla dello Yucatan, mentre salgo sulla ripida Piramide [...] Mago e osservo levaste rovine Maya di [...]. È una visione straordinaria osservare [...] sole che sorge illuminando gli edifici incolori di [...] città. Con la guida in [...] rovine. Diritto davanti a me [...] cortile chiamato il Convento di Suore. Verso ovest, la Casa [...] Governatore, [...] gradini, che è stata definita il più [...] eretto nelle Americhe. Vicino, ci sono la Casa [...] Tartarughe e la Casa dei Piccioni. E più in là, [...] cumuli erbosi celano altre rovine che devono [...] alla luce. I turisti dormono ancora, [...] tanto il grido di un pappagallo attraversa [...] nel silenzio. La città davanti a [...] eppure mi sento turbato. Ma ti senti ancor [...] ti rendi conto di dove sei, perché [...] è avvolta nel mistero. È chiamata la Piramide del Mago OVEST [...] Ordente niente di [...] Adams La corsa verso il [...] felice che quel giorno uccise [...] bambino STIG DA GERMANÈ una giornata mite e il [...] splende obliquamente sulla pianura. È domenica, tra poco [...]. Fra i campi di [...] hanno scoperto un sentiero che non avevano [...] nei tre villaggi della piana [...] i vetri delle finestre. Gli uomini si radono [...] appoggiati sui tavoli da cucina, le donne [...] pane per il caffè e i bambini [...] camicette. E la mattina felice [...] infausto perché in questo giorno nel terzo [...] sarà ucciso da un uomo felice. Il bambino è ancora [...] e si abbottona la [...] che si sta radendo [...] faranno una gita in barca sul fiume [...] canterella e mette il pane appena affettato [...] blu. Non vi sono ombre [...] che ucciderà un bambino [...] vicino a una pompa rossa della benzina [...]. È un uomo felice, che [...] dentro una macchina fotografica e [...] vede una piccola automobile blu [...] accanto [...] una ragazza che ride. Mentre la ragazza ride [...] la bella fotografia, il benzinaio stringe il [...] e annuncia che avranno una bella giornata. La ragazza si siede [...] ucciderà un bambino estrae il portafoglio dalla [...] che arriveranno al mare e al mare [...] e poi andranno a remare al largo, [...]. Attraverso i finestrini abbassati [...] sedile anteriore sente quello che dice e [...] e ad occhi chiusi vede il mare [...] a lei nella barca. Non è certo un [...] felice e contento e prima di salire [...] un attimo davanti al radiatore che splende [...] godere di quel luccichio e [...] di benzina e di [...]. Nessuna ombra si proietta [...] splendente non ha nessuna ammaccatura né la [...] di sangue. Ma nello stesso momento [...] primo villaggio [...] richiude la portiera di [...] verso . Il bambino, che ha [...] e si è allacciato [...] in ginocchio sul divano e guarda il [...] tra gli ontani e la barca nera [...]. [...] che perderà il suo [...] di radersi e piega lo specchio. Sulla tavola ci sono [...] pane, la panna e le mosche. Manca soltanto lo zucchero [...] dice al suo bambino di correre dai [...] a [...] in prestito qualche zolletta. E quando il bambino [...] gli grida di : [...] la barca è sulla spiaggia che aspetta [...] remare più lontano di quanto non abbiano [...]. E mentre corre attraverso [...] bambino non fa che pensare al fiume [...] e ai pesci che , guizzano e [...] che gli restano soltanto otto minuti da [...] la barca rimarrà dov'è per tutto quel [...] molti altri giorni ancora. È un piccolo villaggio [...] e di gente appena sveglia che siede [...] la tazza del [...] in mano, e vede [...] al di là della siepe sollevando dietro [...] nuvola di polvere. Viaggia a gran velocità [...] mo al volante vede [...] i pali del telegrafo incatramati di fresco [...] ombre grigie. [...] soffia attraverso il parabrezza [...] dal paese e procedono veloci e sicuri [...] carreggiata, sono soli sulla strada -perora. È meraviglioso viaggiare cosi [...] strada ondulata e larga e in pianura [...] bello. [...] è felice e forte [...] destro sente il corpo della [...] donna. Non è certo un [...]. Ha fretta di arrivare [...]. Non farebbe male a una [...] ma tra qualche istante ucciderà un bambino. Mentre sfrecciano verso il [...] ragazza chiude di nuovo gli occhi e, [...] che non li riaprirà fino a che [...] il mare e sogna, al ritmo del [...] le apparirà splendente. Perché la vita è [...] che un minuto prima di uccidere un [...] felice è ancora felice e un minuto [...] dal terrore una donna può chiudere gli [...] il mare, e [...] minuto di vita di [...] suoi genitori possono stare seduti in una [...] lo zucchero e [...] dei suoi denti bianchi [...] gita in barca e il bambino stesso [...] cancello e avviarsi attraverso una strada con [...] zucchero avvolte in carta bianca nella mano [...] tutto [...] minuto non vedere altro [...] fiume scintillante con grandi pesci e una [...] remi silenziosi. Dopo c'è una macchina blu [...] traverso sulla strada e una donna che urla si [...] una mano alla bocca e la mano sanguina. Dopo un uomo apre [...] e cerca di reggersi [...] di orrore che ha [...]. Dopo vi sono delle [...] bianche assurdamente sparse nel sangue e nella [...] bambino giace inerte sul ventre con il [...] contro la strada. Dopo accorrono due persone [...] sono ancora riuscite a bere il loro [...] precipitano attraverso un cancello e ciò che [...] non lo dimenticheranno mai. Perché non è vero [...] guarisce tutte le ferite. Il tempo non guarisce [...] un bambino ucciso ed è molto difficile [...] dolore di una madre che ha dimenticato [...] zucchero e manda suo figlio [...] parte della strada a [...] ed è altrettanto difficile che guarisca [...] di un uomo un [...] ora [...] ucciso. Chi ha ucciso un [...] verso casa, in silenzio, e accanto a [...] donna muta con una mano fasciata e [...] villaggi che attraversano non vedono più un [...]. Tutte le ombre sono [...] i due si separano sono ancora in [...] che ha ucciso un bambino capisce che [...] il suo nemico e che gli ci [...] vita per [...] gridando che non è [...]. Ma sa anche che questa [...] una menzogna e la notte nei suoi sogni si [...] invece di [...] avere indietro un unico minuto [...] vita per farsi che [...] minuto possa essere diverso. Basta andare in libreria, [...] I propri gusti. Insomma, esistono libri che [...] definire «di viaggio», ma che possono risultare [...] attento. Il Convento di Suore [...] Casa del Governatore sono nomi dati per convenzione; [...] già quel nome quando le vide [...] John Lloyd Ste-phens, nel [...]. La Casa delle Tartarughe [...] nome a una fila di tartarughe sulla [...]. La Casa dei Piccioni [...] perché il tetto ricorda una piccionaia. Ma nessuno sa quale [...] nome di questi edifici, né quale fosse [...]. Nessuno ne ha la [...]. [...] è una città a 80 [...] e a 160 chilometri da [...]. Perché è stata edificata [...] Che [...] ha con le altre città Maya? Quante [...] questo grande complesso che viene datato [...] al 987 d. Tira un bel venticello» [...] volta dentro al buco. C'è abbastanza sole e [...] curare tutti i mali del mondo! Il paesaggio, da terreno [...] in una striscia di deserto sgretolata e [...] con gole e rigagnoli che correvano da [...] pietre rossicce ammonticchiate in canyon e basse [...] cespugli: [...] e là conigli dalle [...] come cavallette per sfuggire al calore insopportabile [...]. Vedrai, ti trovi a [...] al di sotto del livello del mare, [...] in su e vedi la neve sulle [...] daccapo su e giù, finché trovi di [...]. Provenendo da tutto questo [...] morire assiderati! Se ci avviciniamo e [...] le mani in tasca a vicenda, il [...] ci eviterà di gelare». Alla fine non ce [...] a sopportare il caldo e la fuliggine, [...]. Il silenzioso e monotono [...] sotto di noi e [...] e il vibrare del [...] scivolare nel sonno: e intanto percorrevano i [...] separavano dal confine con la California. ///
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Il silenzioso e monotono [...] sotto di noi e [...] e il vibrare del [...] scivolare nel sonno: e intanto percorrevano i [...] separavano dal confine con la California.