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E ancora [...] Il vero dramma del [...] precoce formazione culturale e fortissima arretratezza [...] È una contraddizione che [...] indietro nei secoli, a ben prima della [...]. /// [...] /// Presto det-to: è Hans Magnus [...]. Per-ché? Perché tutto quel che [...] è [...] altro che una brillante ri-masticatura [...] cose arcinote. Il che vale per [...] reso fa-moso sul potere [...] Tv. Per le sue recenti [...] di pièce sul Goethe «fili-steo». E pure per la [...] «fine del lusso» consumisti-co, che cederebbe il [...] beni [...] tempo, spazio, tranquillità, [...]. Ne riparlava [...] giorno su «Repubbli-ca» Paola Sorge, [...] occasione [...] tedesca del tanto atteso [...] con incluso il saggio sul [...] già comparso su «Der [...]. Ebbene la storia del [...] non è punto una novità. Gli ottimati roma-ni lo chiamavano [...]. Duemila anni dopo un [...] Ronald [...] disse: i giovani ormai [...] etici ed estetici, non più beni di [...]. Più o meno negli [...] Marcuse di-ceva: il comfort consumista genera rifiuto del [...] di utopie estetiche. /// [...] /// Ovvero, ben copiato vecchia [...]. E rimaniamo in te-ma [...]. Quella che ci pro-pinava [...] «Corriere» consi-steva in un lungo articolo di Alessio [...]. Strabiliato, perché due au-tori, Wilson [...] Eisenman, avevano scoperto, [...] nientemeno che: fu S. Paolo a in-ventare il Cristianesimo; [...] Gesù ave-va un fratello di nome Giacomo. La prima è una tesi [...] Gramsci disse addirittura che Paolo era il Le-nin di Marx! Dare [...] al ri-guardo ai 14 [...] gnostici» com-mentati da [...] (Mondado-ri) e trovati nel 1944 [...] una giara a [...]. Ce ne è una carovana [...] fratelli e sorelle. /// [...] /// E dire che tutti [...] a lungo per un genio. Ma sì, il Miglio [...] Gianfranco! Dice: [...] fu un fatto solo militare, [...] dalla viltà dei lombardi». /// [...] /// E questo sarebbe uno [...]. Altri intellettuali «organi-ci» di Bossi, [...] a parte, non ce [...]. /// [...] /// Le scuole priva-te accederanno [...] (ulteriore). Domandina: sa-ranno gratuite, oppure [...] e denaro dello stato? Già, perché nel [...] «pri-vate» surclasseranno la scuola pub-blica. Saranno più ricche, e [...]. Con tanti saluti alla «parità», [...] e al libero mercato. [...] Uno stato ritardato, sì. Ma anche una nazione eccezionalmente [...]. Da [...] si dipana [...] civile degli italiani» (Manni editore), [...] fatica di Umberto Cerroni. Un volume che si [...] storiche di alcuni tratti [...]. Per Cerroni la nostra [...] linguistica ed arti-stica rispetto agli altri paesi [...] relazione al ritardo con [...] Italia [...] formato uno Stato unitario, [...] tante debo-lezze italiane; la più «tragica»? Quella [...] nostre istituzioni, cioè «dei collegamenti fra vertice [...]. Un problema, affer-ma lo studioso, [...] assolutamente necessa-ria, per «cambiare tono [...] nostra memoria». Di questi temi parliamo [...] Cerroni, [...] proprio dal ti-tolo del libro. Io penso invece che [...] alla [...] storia culturale e politica. E quella degli italiani [...] e per molti aspetti non ancora chiarificata. Al-meno nei nessi che congiungono [...] storia [...]. An-zi, la caratteristica eminente [...] sembra essere proprio il divorzio fra il [...] e quello della quotidianità politica, delle istituzioni [...]. Cosicché qualcuno ha potuto [...] identità è tutta consegnata a [...]. Che [...] rispetto agli altri paesi [...] Stato a [...]. [...] nuova, se non sbaglio, [...] che sta alla base del [...] libro: [...]. [...] di una identità nazio-nale nel [...] di Federico II. Quel progetto fallì. E si ebbe quel-lo [...] il primo «collas-so italiano». È questa la fonda-mentale [...] «Il fatto caratteristico della [...] proprio [...] fra preco-cità culturale e [...]. La prima contrassegnata dal [...] ha primeggiato non solo nel-la lingua, ma [...] nelle arti e nei vari linguaggi cul-turali. Già nel [...] esprimevamo personalità di grande rilievo, [...] Federico II, Giotto, Francesco [...] Cimabue, Guido [...] i glossatori. Era una potenza intellet-tuale [...] quale provò a innestare tutto questo su [...] costruzione della nazione, con al centro la [...] sovra-nità politica autonoma rispetto alla sovranità religiosa [...]. [...] dove pure un tale [...] corso, lo scontro fu vinto dallo Stato [...] Italia accadde il contrario. [...] la Chiesa aveva la [...] sede, che spaccava [...] in due e imponeva, [...] di scontrarsi con la massima [...] culturale [...]. Quel-lo di Federico II [...] grande tentativo di unificare il paese, an-che [...] un progetto chiaro e consapevole. Mi pare [...] ci siano delle motivazioni profonde [...] come ad un momento chiave. Viceversa, la nostra osservazione [...] privilegiare il [...]. Certamente anche allora, sotto il [...] straniero, [...] che però richiama il primo. Con Machiavelli e Guicciardini [...] linee di teoria politica [...] io sostengo, col «De Mo-narchia» [...] Dante Alighieri. Mette-re in luce il [...] due momenti significa darsi una prospettiva di [...]. [...] della tragicità della no-stra storia. Sembra quasi un [...]. Voglio fare un [...] azzardato con la politica di oggi. Sono convinto che non [...] politica se non chiariamo i misteri di [...]. Mi sembra strano che [...] di [...] solo cambiando un sistema [...] partiti diversi, nascondendo le vec-chie bandiere. No, il lascito più [...] altro. Abbiamo passato un quarantennio [...] vera vittima in Europa occidentale della guerra [...]. Se non chiaria-mo la [...] ha coinvolto, sarà difficile venire a capo [...]. Altro esempio, il rapporto [...] Chiesa: viene sem-pre mescolato a interessi politici quotidiani, [...] separazioni intellettua-li non si parla mai. Siamo un paese [...]. [...] di inciuci o di compromessi [...]. Ma questi non sono [...] forze politiche. Sono la nostra [...]. Abbiamo tante cose da [...] dobbiamo discutere il [...]. Non sembra che gli [...] così, che se ne rendano conto. Al contrario, [...] ha il volto sorridente, [...] queste tragedie. È per un verso una [...] per un altro una grande confusione: [...] guardarci». Alla fine del libro [...] questione della democrazia e si accenna al [...] come risposta alla [...]. Che cosa significa esattamente? [...] «Che questi siano i [...] dalla transizione che si sta facendo [...]. [...] essere [...] dalla chiarificazione delle posizio-ni, cioè [...] dalla assunzione di responsabilità antecedenti a qual-siasi compromesso la [...] possa richiedere. E guardando ai nostri [...]. Quello che oggi ci [...] ingrediente molto importante: la responsabilità pubblica, che [...]. Si tratta di costruire [...] entro cui ognuno può [...] e dibattere con chi [...] un altro modo. Non è mai stato così. Per questo [...] è stato uno dei [...] è più avanzato [...]. Scomparso questo, ci trovia-mo [...] problemi che non hanno avuto una tempestiva [...]. Colpisce il suo continuo [...] poetici e letterari. Pensa che negli artisti [...] ci sia stata la capacità di esprimere [...]. O che piuttosto siano stati [...] «Esprimono [...] della disperazione e del ritiro. In [...] in cui non si [...] né musica, né cinema, né pittura, per [...] e perfino la scienza [...]. Quando sentiamo gli ar-tisti [...] cinema non ha mercato, che non si [...] scuole, percepiamo sino in fondo la frustrazione [...]. Siamo un [...] di [...]. /// [...] /// [...] stato un periodo in cui [...] era questo il vissuto prevalente, [...] della Resistenza, quando ri-nasceva la [...]. Oggi invece è impressionante [...] il tema comico, che però sta nel [...] tea-tro. Del resto noi non [...] la grande commedia, né la grande tragedia. Questo indica la medietà [...] in cui ci muoviamo. Pur senza sminuire il [...] Montale: voci straordinarie, [...]. Lei non è così [...] sembrare, indica comunque [...]. E [...] nostra storia, che si sono [...]. Ed è importante riprendere [...] lunga. Perché oggi anche il [...] del paese tende a chiudersi in una [...] della resistenza, [...] risorgimento sì -risorgi-mento no. Certo, sono problemi. Ma devono essere inquadrati in [...] storia di lungo periodo, da [...] della nostra eredità. /// [...] /// Eleonora Martelli Una stampa [...] due problemi [...] il brigantaggio e [...] (museo del Risorgimento) Ecco i testi base [...] più [...] civile degli italiani» (Piero Manni Editore, [...]. Le difficoltà della nostra [...] di quella quotidiana) -sostiene [...] -hanno radici profonde. Affondano indietro nel tempo [...] sei secoli fa, quando [...] per la prima volta [...] occasione di unificarsi in uno stato unitario, [...] progetto politico culturale di Federico II. Nella seconda parte del [...] Federico è dedicato un intero capitolo, anche se [...] politica si torna più volte nel libro. Altri tre capitoli (sempre [...] sono riservati a Dante Alighieri ed al [...] «De Monarchia». [...] sostiene Cerroni, che ha [...] politico laico di Machiavelli e Guicciardini. Riflettori sul X I II [...] considerato come uno dei momenti più significativi [...]. In appendice, una raccolta di [...] «Hanno detto degli italiani. Ed ecco [...] di seguito una breve bibliografia [...] F. [...] «Mediterraneo», Bompiani, Milano, 1992; [...]. [...] «La civiltà del Rinascimento in Italia», Newton, 1994; G. Candeloro, «Storia [...] moderna», Feltrinelli, 1956; [...]. [...] «Federico II», Garzanti, 1988; [...]. [...] «Storia [...] Sansoni, 1984; G. Procacci, «Storia degli Italiani», Laterza, [...] R. [...] «La tradizione civica nelle regioni [...] Mondadori, 1993. Assegnato ieri a Roma [...] il Premio Senatore Agnelli per il 1997. Una scelta insolita [...] viene anche [...] Un Intellettuale del dialogo tra [...] culture, [...] tra la Sorbona e Tunisi, [...] ha sempre lavorato al tema [...]. Duby «scopre» le peccatrici [...] Medioevo La scomparsa della storica [...] Dalla superbia alla lussuria, [...] delitti. Peccano, le donne del Medioevo. E Georges Duby, lo [...] lo scorso anno, ne ripercorre le tracce [...] e [...] dei confessori e dei [...]. Nasce così il terzo [...] dedicata da Duby alle donne del X II [...] (Georges Duby, «I peccati delle donne nel Medioevo», Laterza, [...]. Con [...] avvertenza [...] «Quelli che parlano sono uomini, [...] nei loro pregiudizi, . Delle dame del X II [...] coglierò ancora una volta solo [...] un riflesso vacillante, deformato. Musulmano e rigorosamente [...] storico del Medioe-vo, intellettuale [...] Mo-hammed [...] ha vinto [...] an-no il premio Dialogo [...] culturali, assegnato dalla fon-dazione senatore Giovanni Agnelli. Lo ha annunciato ieri il [...] cultu-rale torinese, Marcello Pacini. Perché questo tunisino [...] è stato scelto da [...] composta, fra gli altri, da personaggi come Daniel [...] Nor-berto Bobbio, Berlin? [...] ha fatto molto per [...] fra la cultura araba e quella europea, [...] musulmana e quella cri-stiana. Un merito non da [...] il mondo rischia lo «scontro fra civiltà» [...] Samuel [...]. Un merito acquisito da [...] difende libertà, tolleranza e [...] del mondo do-ve questa battaglia è diventata [...]. Non è un caso [...] ieri, i premi del-la Fondazione Agnelli fossero [...] grandi teorici occi-dentali [...] Bobbio, Berlin), mentre da [...] rivolta anche altrove. Nato a Tunisi nel [...] ha ottenuto il dottorato [...] Sor-bona. Rientrato in patria è [...] e più [...] fra [...] il 1993, è stato pre-sidente del comitato [...] Tunisia. Più che con i [...] lo studio-so ha contribuito al dialogo fra [...] le sue opere. [...] che aveva incontrato la cultura [...] e cristiana a Parigi, [...] nei suoi studi di storia [...] medioevale, quando si è di nuovo confronta-to con lo [...] in [...] civiltà mediterra-nea. Nessuna cultura -questo uno [...] pensiero [...] tunisino -è un insieme [...]. [...] da noi è una condizione [...] perché una civiltà continui a manifestarsi vitale. Tutti, religiosi e filosofi [...] il loro contri-buto per favorire il riconosci-mento [...] an-che molto distanti. [...] -ag-giunge [...] -non è per nulla [...] raggiungimento di valori condivisi, a patto che [...]. Solo una tale accettazione pone [...] alle derive integraliste. Ma lo studio-so tunisino [...] dalla Fondazione Agnelli perché, come spiega Marcello Pacini, [...] centro della [...] riflessione sul dialogo tra [...] e la [...] li-bertà, che nella modernità [...] pieno riconosci-mento dei diritti [...]. Sempre Pacini ricorda con [...] diverse aree del mondo è stata messa [...] dichiarazione dei diritti [...] del 1948». Ci sono almeno due [...] questo atteggiamento: [...] da parte dei pae-si [...] anni Ottanta, di proprie carte dei diritti [...] di-scussione, per la loro stessa esi-stenza, [...] di quella del 1948. [...] esempio riguarda il comportamento [...] che nel 1993 hanno dichia-rato che i [...] politici possono essere subordinati alle necessità dello [...]. Contro queste pericolose tendenze [...] nelle diverse civiltà valori unificanti. La fondazione Agnel-li lo [...] intel-lettuali che più si impegnano sulla frontiera [...]. A [...] il premio verrà conse-gnato [...] Torino. Si tratta di una somma [...] ma-le. [...] sono [...] cioè duecento mi-lioni di lire, [...] divisi: 100 mi-lioni andranno direttamente al vincitore, mentre gli [...] cento verranno utilizzati per promuo-vere la [...] opera scientifica e culturale, [...] la tradu-zione nelle lingue di [...] conte-sti culturali. La traduzione, infatti, dei [...] far scoprire intellettuali del Terzo e del Quarto Mondo [...] noi ignoti, evitando così che al-cuni pensatori [...] non riescano a dialogare con [...]. Pacini ha ricor-dato che [...] al premio senatore Agnelli per il 1997 [...] coreano. È stato però scartato [...] suoi scritti erano pubblica-ti solo nella [...] lingua madre e in [...] inac-cessibili ai più». La democrazia passa anche [...] la rottu-ra delle barriere linguistiche. Gabriella Mecucci È morta, [...] anni, Veronica [...] una delle [...] autorevoli storiografe britanniche, specialista [...] sedicesimo secolo e autrice di testi di [...] presso il grande pubblico dei non specialisti. Il decesso [...] avvenuto in un ospedale [...] Londra, [...] lunga malattia. Oltre a testi divulgativi [...] inglese, come «La Grande Ribellione», il suo [...] alla trilogia su quella tormentata fase della [...] «La pace del Re», «La guerra del Re», [...] «Processo [...] Carlo I». Un testo ancora considerato [...] suo «La Guerra dei [...] pubblicato nel 1938. /// [...] /// Un testo ancora considerato [...] suo «La Guerra dei [...] pubblicato nel 1938. (0)
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