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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 2125013284.

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Nelle stesse ore veniva votato [...] governo Andreotti [...] 2. Lo statista e il [...] erano vecchi amici Il corpo di uno [...] scorta di Moro massacrati dalle [...] in via Fani. [...] scattò intorno alle 9,15 Una [...] di Moro ritrovate a via Fani. Le altre furono prese dalle [...] Natta, te la ricordi quella [...] «La ricordo benissimo. Ero arri-vato presto a Montecitorio. Stavo nel mio ufficio, [...] avevo appuntamento con Berlin-guer. Dovevamo decidere che fa-re, [...]. La situazione politica era [...] nel pomeriggio Andreotti avreb-be presentato alle Camere [...] e sarebbe stato il pri-mo governo sostenuto [...] con dentro i comunisti. Solo che la composi-zione [...] non ci soddisface-va affatto. Nei giorni precedenti avevamo [...] riu-nione con Andreotti, con Zaccagnini, Mo-ro, e [...] di Camera e Senato [...] Piccoli [...] Bartolomei), e in quella sede ci aveva-no [...] ridotto i ministeri e levato dal governo [...] di ministri che a noi non piaceva-no. [...] «Donat [...] altri ancora. Gente contraria alla mag-gioranza [...] che non si capiva proprio perché dovesse [...]. Andreotti ci as-sicurò che [...]. In-vece [...] momento ci tro-vammo con [...] mini-stri che sembrava fotocopiata dal precedente governo, [...] un [...] in difficoltà. Che do-vevamo fare: ingoiare? E [...] saltare tutto?» Secondo te chi fu che [...] nomi nel [...] «No, secondo me fu Moro. Guarda che Moro aveva [...] poi aveva anche dei limiti. Il suo limite principale era [...] di prudenza. Ogni volta che faceva [...] politica doveva sempre fa-re la contromossa. Fu così anche quando [...] e poi fece eleggere Segni presidente della Repubblica. Segni era con-trario al [...]. E insom-ma, in quei [...] che ebbe con noi era esasperante. In certi momenti lo [...] questo governo An-dreotti come un estremo sacrifi-cio [...] compiva a nostro favore. Una volta glielo dissi. È vero che avete [...] di non votare il gover-no? «Verissimo, eravamo [...]. [...] «Si aprì la porta [...] e comparve Frasca [...] (redat-tore parlamentare [...]. ///
[...] ///
Scandì le parole co-me [...]. [...] «Sì ci ho creduto, però [...] sgo-mento. [...] fatto ripetere due o tre [...]. Poi Frasca è uscito [...] in due minuti deciso che linea tenere. Chiedere ad An-dreotti di [...] aula e insediare il governo. [...] do-veva avere immediatamente una guida [...]. Te e lui eravate [...] «Sì, quasi non ci fu neanche bi-sogno [...]. Scendemmo le scale e [...] a piedi. Il primo che incon-trammo [...] Forlani. Ci disse: [...] era il più difeso, [...] protetto di noi. [...] che mantenne sempre la calma [...] Andreotti. Quel giorno e nei [...]. Mi ricordo nelle sezioni, i [...] stati loro: Andreotti, Fanfani. ///
[...] ///
Natta, fu giusta la linea [...] «Sì fu giusto. Continuo ad esse-re del [...] fu una via obbligata». Perché? «Ma perché eravamo [...] più audace sfida allo Sta-to, alla legalità [...] alla comunità, che mai fosse avvenuta. Nemmeno [...] a Togliatti fu così grave. E non presentò rischi [...] il sequestro Moro. Tu capi-sci cosa avevano [...] Avevano [...] non solo il ca-po del più grande [...] anche la personalità politica più rilevante del [...] Presiden-te della Repubblica in [...]. Non poteva-mo cedere, dovevamo [...]. Quale era [...] «Innanzitutto quel-lo di impedire la [...]. Battere il disegno di Moro [...] Berlinguer. In Italia era in [...] politico straordinario: quello di [...] vita ad un rinnovamento, [...] di tutto il sistema politico. E questo fu il [...]. Poi evidentemente avevano altri obiettivi [...] di fon-do: far crescere un partito arma-to, affermare una [...] e di guerra civile. Con-tro la [...] ma anche contro il Pci». Qual era il disegno [...] Moro [...] Berlinguer? «Un governo di coalizione per superare [...] de-mocrazia italiana, riformare lo Stato, portare a [...] italiana». ///
[...] ///
[...] era questo. Io non credo che Moro [...] Berlin-guer volessero fare un pasticcio nel quale [...] e Pci diventavano un [...]. Questo era im-pensabile». Natta, se Moro era [...] come tu stai dicendo, ma allora non [...] di [...] «Certo che valeva la [...] modi possibili, non scenden-do a patti coi [...]. Sai che ti dico? Una [...] la grande sfortuna di Moro fu quella [...] quella mattina, insieme alla [...] scorta. Anche se allora, nei giorni [...] sequestro, io tenni una specie di diario sotto il [...] di un verso di Vittorio Alfieri: [...] sei tu grande o vil? Muori e [...] saprai. [...] qualche compagno che diceva questo. La maggioranza di noi [...] preteso [...] non sarebbe stato giusto. Moro comunque, durante il [...] scelto la strada [...]. Anzi ha cerca-to di [...] di in-fluenzare il gioco delle Brigate rosse. Ha cercato fino [...] le vie della salvezza. Non dimen-tichiamo che le [...] posto immediatamente il proble-ma in questi termini: [...] pena, per questa Democrazia Cristiana e per [...] Stato, [...] sacrificare la propria vita. Che cosa si-gnificava una [...] sal-vezza di un uomo che era il [...] Stato, più o meno aperta-mente? Io lascio da [...] era morta la scorta, era successo quello [...]. Era una cosa distrut-tiva [...] di vista della co-munità nazionale». Moro, in una delle [...] non era stato lui a chiedere [...]. Moro era il capo: [...] Moro, [...] An-dreotti, non Zaccagnini. ///
[...] ///
Nelle lettere Moro sostenne [...]. Disse che era in [...] e che quindi era legittimo negoziare. Ma questo era [...] essen-ziale dei terroristi, cioè [...] uno status, la legitti-mazione. E infatti Moro stesso [...] dice: il problema non è umanitario, il [...]. E cioè dice: [...] ci sono dei prigionieri politici [...] una parte e [...] per questo bisogna trat-tare. Figurati quale assillo è sta-to [...] noi non [...]. Senti Natta, tu mi [...]. Non è un caso [...] stato un uo-mo decisivo in due grandi [...] italiana: il centro-sinistra nei primi anni ses-santa, [...] strategia del [...]. Moro è uno di [...] capito di più di tutti il [...] è [...] che ha cominciato con [...]. Moro quando fece il dibatti-to [...] centrosinistra, vivo Togliat-ti, nel [...] disse che il Pci era [...] forza più autenticamente popola-re, capace di fare una politica [...] in Italia, ma che [...] delle impossibilità ad [...] al governo. Io sono convinto che Moro [...] pure in quella costrizione, di riu-scire a [...] cioè di far fare certe cose sia [...] sia allo stato, al [...]. Ma è possibile? «No, [...] per carità. Io sono contro queste [...] adesso, con accenti e pretese diverse, storiografiche [...]. A me sembrano delle [...]. La storia della prima [...] ha avuto limiti, è finita male. I dubbi su Andreotti [...]. Tu credi che siano [...] cose che adesso si raccontano di lui? «Credo [...] responsabile po-liticamente di tutto quello che gli [...]. Ma ci credi al [...] a Riina? «No, no davvero. Sono [...] che Andreotti non bacia nemmeno [...] moglie. Ma, pur senza [...] «Lui aveva un rappresentante presso [...] mafia che era Lima, il quale a [...] volta aveva rapporti con le [...] mafiose». [...] «No, queste cose si [...] allora non le sapevo». Nel sequestro Moro [...] «Io sono sempre stato [...] che bisognava prendere le [...] per quello che dicevano di [...]. Certamente potevano avere avuto [...] tante parti, connivenze, complicità, ma io sono [...] i nemici della politica di Moro e [...] Berlinguer [...] armato. Che gli americani non [...] è che lo abbiano na-scosto: lo hanno [...]. Gli americani, i tedeschi. Ce lo dissero esplicitamente [...] piaceva Moro e le intese con il Pci, [...] in Unione sovieti-ca non piaceva il compromesso [...]. Che ci siano state [...] ebraico, in Israele, nel mondo arabo. Tutto questo è noto. Di [...] a pensare a un com-plotto [...] ne corre». Ma forse un sostegno, [...]. Ma io al di [...] non ve-do intelligenze politiche [...] terrorismo. Forse in-telligenze spionistiche, questo [...]. Sono veri altri fatti, [...] stato un fallimento dello Stato, degli apparati [...]. Ancora oggi siamo di [...] ombre sulla vicenda Moro». [...] «Fece bene a dimettersi». [...] «Beh, sai, vedo che [...] colpa al povero Burlando tutte le volte [...] un pezzo di un treno. Insomma, Cossiga era il [...]. Cossiga ha diretto male il [...] «Ha diretto come dirige ora. Non voglio entrare in [...] genere che sono diffi-cili. Certo nei 55 giorni [...] si è trovato nulla, nemmeno quando ci [...] soffiate non so se di spiriti o [...] concreta, che sa-peva. Io sono severo nel [...]. Il disegno eversivo ha [...] ma il giudizio su questo capitolo italiano [...] duro, perché non bi-sogna mettere le pietre [...]. Questi gruppi, queste formazioni [...] radicali. Hanno sbagliato tutto. Non solo hanno ammazzato [...] gente, sparso dolore, morte, ma hanno anche [...] ideali di grande rilievo, che hanno una [...]. Sì, certo, gli ideali [...] democrazia, di uguaglianza, di socialismo. Non bisogna dimen-ticare, non [...] non bisogna tollerare rove-sciamenti della verità, perché [...]. Il Pci non sbagliò nulla [...] «Abbiamo sbagliato noi [...] anni 70 quando non siamo [...]. Piero Sansonetti Attacco allo Stato Impossibile [...] Parla Natta: «Fu un tormento dire no [...] Moro» IL 16 MARZO ero con Berlinguer. Decidemmo insieme di chiedere subito [...] Andreotti [...] del governo INTERVISTA [...] dello storico Francesco [...]. Biscione, consulente della Commissione Stragi «Un [...] firmato non solo dalle [...] ROMA. Un doppio delitto. Così lo storico Francesco [...]. ///
[...] ///
[...] fu ucciso dal cosiddetto [...] Brigate rosse; ma anche un altro partito [...] per age-volare quel misfatto, un composito gruppo [...] che Biscione chiama «Partito [...]. Questa la tesi forte [...] circostanze, tal-volta inspiegabili, del delitto politico più [...]. Il professor Bi-scione, consulente [...] Commissione Stragi, [...] elaborata in anni di [...] un importante libro in-titolato Il delitto Moro. Strategie di un assassi-nio [...] Editori Riuniti. Ossia il fatto che [...] momento della storia del sequestro si sono [...] eteroge-nee, parte dei servizi segreti pidui-sti, settori [...] e forze politiche tradizio-nali, peraltro di destra. Tutti nemi-ci, al pari [...] dello statista rinchiuso nella [...]. Secondo elemento: questo par-tito [...] avrebbe stretto [...] le Brigate rosse, [...] fino a [...] estremo. Per que-sto -ed è [...] -parlo di doppio delitto, perché emerge dagli [...] memoriale Moro stesso, una duplice volontà assassina, [...] terroristi e da parte di questo gruppo [...] tra le maglie del potere dello Stato, [...]. Moro identificava i suoi [...] una certa «destra» de-mocristiana, legata ai servizi [...]. Tra le righe del [...] Biscione sembra di cogliere una re-sponsabilità politica di Andreotti. Comun-que le analisi del [...] a capire come avesse chia-ro i settori [...] che gli erano ostili». Ma dalla documenta-zione emerge [...] lo studioso definisce [...] ossia il momento in [...] storia del sequestro, da-tabile 18 aprile. Poi [...] del Lago della Duchessa [...] del covo di via Gradoli, destinati a [...] storia del sequestro: da quel mo-mento i [...] cominciano a chiedere lo scambio di tredici [...]. La trattativa finisce lì, [...] Mo-ro lo capisce». Due gli episodi chiave. Esce fuori il falso [...] della Duchessa, mate-rialmente fatto da Toni [...] uomo legato alla Banda [...] Magliana, [...] neri e ai servizi. Un depistaggio, si disse. Consideran-do anche il fatto che [...] per uno strano allaga-mento, viene scoperta la base di Moretti, capo [...] in via Gradoli. Da un punto di [...] strategico. Insomma, lo-ro da quel [...] sem-brano obbligati [...]. Sembra di cogliere un [...] tra i brigatisti, che probabilmente comprendono lo [...]. Capiscono che [...] via di uscita è uccidere [...]. Accade qualcosa di strano, [...] oscuro. E questo spiega anche [...] di questi venti anni da parte dei [...] continuano a non raccontare la ve-rità. Attestandosi di volta in [...] modulari dei brigatisti. ///
[...] ///
Quante incongruenze, co-munque, nelle [...]. Cinque processi Moro sono [...] il sesto è in istruttoria e riguar-da [...] servizi segreti. ///
[...] ///
Cinque processi Moro sono [...] il sesto è in istruttoria e riguar-da [...] servizi segreti.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(119)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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