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Padre Camillo, per la [...] cultura e passione «politica» (sono note le [...] è tra i principali testimoni del nostro [...]. Che letture ci consiglia [...] In generale consiglio di rileggere i libri [...] molto r. E poi, naturalmente, tutta [...] Simone [...] che aveva predetto e [...]. Si leggano, ad esempio, [...] Quaderni, meritoriamente stampati da Adelphi ranche se [...] non mi sembra un [...]. Ho invece letto per [...] Enrico il Verde (Einaudi Tascabili) di Gottfried Keller, [...] in cui, tra le altre cose, viene [...] formata la Svizzera moderna. [...] la [...] poesia, cos'è che ha reso Turoldo cosi popolare tra la gente? Ci conoscevamo dal 1929: [...] sodalizio di una vita, anche se eravamo [...]. La sensazione più immediata, [...] profonda che ha lasciato la morte di Davide [...] con lui si spegnesse una fonte di [...] e anche politica. E poi il messaggio [...] Davide [...] ha lasciato col suo modo di affrontare [...]. E [...] Balducci? Un altro grande [...] ne è andato, [...] scorso, poco dopo Turoldo. Anche con Ernesto eravamo [...] compagni. Sia [...] che Turoldo avevano la [...] dentro gli avvenimenti e di schierarsi mantenendo [...] riserva religiosa. Tutti e tre eravamo [...] figli rispettivamente di un minatore, [...] un contadino, Turoldo, un [...]. Di [...] consiglio la lettura [...] Il cerchio che sì [...] (Marietti) [...] i libri su Francesco d'Assisi e su Gandhi (Edizioni Cultura della Pace). [...] era un grande giostratóre [...] anche dotato di grandi, ardenti sentimenti. [...] odori di [...] aurelio minonne Camillo de Piaz Lo scrittore Manuel [...] Montal-bàn ed il protago-nista dei [...] ro-"-" manzi polizieschi, il detective privato [...] Pepe [...] sono affratellati soprattutto dalla struggente [...] rabbiosa simpatia -in senso più clinico che discorsivo -che [...] a suo modo [...] delle rispettive funzioni, con una [...]. Barcellona, e la [...] regione etnica, linguistica, culturale: la [...] Catalogna. Soprattutto nei ro-; manzi [...] attese del dopo Franco e. La [...] ne della capitale catalana prima [...] durante le Olimpiadi [...] lo scorso anno è stata [...] da Montalbàn e da [...] con crescente delusione, laddove i [...] romanzi, pur senza nascondere le difficoltà del-; la [...] mancavano di [...] : sottolineare quel che di [...]. La solitudine del ma-i, [...] appunto uno dei primi [...]. Il fuoco si [...] 1 alzò incontenibile e la [...] stampata bruciò con [...] di alimentare fuochi più reali-. Rispetto alle esibizioni più [...] più hard, in-dugiando un po' nelle sequenze [...] di sangue, e in-. [...] e [...] sembrano pagare, in questo [...] tributo ai loro rispettivi maestri, Raymond Chandler [...] Philip Marlowe. Il solitario manager che intitola [...] poco invidiabile condizione il romanzo [...] il dirigente di una grande società internazionale che, [...] scoperto fondi e conti neri, [...] di non chiudere gli occhi e, per ciò, viene [...]. Non è il solo, [...] Pepe [...] che quel manager aveva [...] America quand'era nei ranghi della Cia, viene invitato [...] indagare. [...] esattamente opposto gli viene [...] grazia molto minore dalla polizia, evidentemente sollecitata [...] e coprire i responsabili [...]. E nella direzione del [...] quello multinazionale, si dirìge [...] di Pepe [...] Davide contro Golia. Ma Pepe ha dalla [...] la forza della ragione che, [...] sempre o quasi trionfa. Egli attraversa in lungo [...] la Catalogna, annusando anziché le patte dei [...] piste lo mandano per scherzo i poliziotti [...] Stato, [...] aromi della cucina popolare, i profumi dei [...] miasmi della corruzione e [...] della politica d'affari e [...]. Che importa alla fine [...] della morte dì Antonio [...] il manager solitario; che [...] Quel che pratica Montalbàn e che sottrae alla [...] genere poliziesco [...] dei suoi romanzi è [...] dei ruoli e dei luoghi della Spagna [...] secolo. Manuel [...] solitudine del manager», Feltrinelli, [...]. Dopo il successo de «Il [...] ripercorriamo l'opera di Anna Maria Ortese, dai [...] scritti giornalistici, in un [...] rapporto tra natura, ragione [...] Il mare di Napoli Mi pare che il [...] addolorato sia stato accompagnato da ben poche [...] con cui esso cerca nella [...] qualcosa di essenziale, sulla [...] cui [...] allontana da sé la [...] di comunicazione oggi dominanti: e credo che [...] state le manifestazioni di adesione a ciò [...] Anna Maria Or-tese ha voluto dire, al modo intenso [...] libro ci propone una conoscenza del mondi, [...]. Si è avuto un diffuso [...] di carattere del tutto «istituzionale», per la qualità e [...] e [...] di questa scrittrice cosi appartata [...] scontrosa, un certo sgomento per la [...] estraneità alla ciarlante società [...] una compiaciuta sorpresa per la [...] del libro nelle «classifiche»: anche alcuni entusiasti estimatori sembrano [...]. Il dolore di cui [...] vive nella riservatezza, si difende in una [...]. In esso resiste [...] . Si «salva» cosi la [...] partecipando più a fondo al loro male [...] avverte che esso è forse insuperabile, ma [...] esserci, non è comunque giusto che ci [...]. In questo senso estremo del [...] in questo modo di [...] e di [...] la Or-tese si riallaccia al [...] più irriducibile [...] di Leopardi. La natura che ella [...] sé è travagliata, nella [...] irriducibile materia fisica e [...] agitarsi sotterraneo di violenze e di sofferenze, [...] giardino primaverile descritto da Leopardi in un [...] Zibaldone del 19-22 aprile 1826, un giardino [...] le espansioni del corpo, [...] le trasgressioni polimorfiche, le geometrie del capitale, [...] al «cielo»! E forse per questo, [...] la poesia (ancora postuma, come mi capita [...] ricordare: disposta a nascondersi, a ritrovare la [...] lontano dal neorealismo, a cui di [...] lo si ascrive. Come mostra già il [...] di Napoli vi si configura come in [...] irrealtà; la natura cieca, irriducibile. Tra [...] libri successivi (ciascuno dei [...] lettura), i più noti sono [...] (1965) e II porto [...] Toledo [...]. Nel primo il viaggio [...] milanese (narrato in forme [...] in parte al romanzo umoristico del Settecento) [...] una figura che rappresenta in sé proprio [...] piccina, deforme, subalterna, ma irriducibile ad ogni [...]. Nel Porto di Toledo si [...] invece il [...] di vista di un «io» [...] insieme [...] e autobiografico, che si abbandona [...] invenzioni sontuose ed eccessive, frantumate tra dolore e speranza, [...] attesa di una gioia e di una verità impossibili [...] insieme di una rovina che grava da sempre sui [...] di una città inesistente, fantastica e fatiscente: [...] ormai al di là di [...] spazio e di ogni tempo, ma che contiene in [...] anche [...] della Napoli di oggi, della [...] degradazione e del suo dolore. Il punto di vista [...] ruolo di protagonista spella al più ricco [...] il principe Neville, che si innamora di [...] lontano, che, dopo [...] subito nel primo incontro [...] e come dato una volta per tutte [...] si accanisce a [...] decifrare ciò che esso [...] e i misteri che si coagulano attorno [...] «cardillo». Tra ipotesi sempre modificate [...] atti di Elmina, tra molteplici invenzioni romanzesche [...] essa nasconde, la [...] essenza si dà proprio [...] nel velarsi, nel suo ostinarsi a partecipare [...] al dolore dei piccoli, nel suo impegnarsi [...] abnormi di bambini, di vecchi folletti, di [...] da tempi misteriosi. Subendo il richiamo del [...] Elmina [...] quella costrizione alla «felicità» [...] morale e la nuova filosofia del secolo [...]. Dopo tanti falsi «messaggi», [...] consueto ironizzare su chi cerca nella letteratura [...] ciò porta a dimenticare che la vera [...] mai fermarsi a riflettere II mondo già [...] di [...] i rapporti, di andare [...] di pretendere qualcosa dal lettore, [...] una parola essenziale sul [...] vivere. La Ortese è scrittrice [...] momento pone la necessità di questa parola, [...] scrittura assoluta e radicale, che tende a [...] avvolgendosi dentro se stessa, dentro [...] che la costituisce, alimentata [...] dolore. Per la Ortese è [...] a [...] forma alla [...] ra: e non è [...] questo libro, conclusivo ed «estremo» (come ha [...] Fofi), mette [...] cardillo del titolo sotto [...] «dolore», segno già [...] nel titolo del primo [...]. Angelici dolori, del 1937 [...] una specie di circolarità tra i titoli [...] libro e di questo ultimo). Questo segno del «dolore» [...] agli antipodi [...] del dolore che [...] tutti gli esseri, dove [...] un «soggiorno di gioia» si rivela come [...]. Il misterioso cardillo che [...] le vicende di questo libro, come inafferrabile [...] e dei gesti della protagonista Elmina, come [...] stesso [...] è anche immagine della [...] la fragilità degli esseri «piccini», di una [...] che viene da lontano, che accomuna i [...] vecchi, i malati, i deformi, tutti i [...]. Resta oscura la vera [...] cardillo, resta dubbio se si tratti di [...] se uno di essi [...] dalla stessa Elmina, o se esso sia [...] fantastica della vita sofferente e insieme della [...] essa cercata, un ricordo di qualcosa di [...] si ripropone e che solo rende possibile [...] attesa delta fine. Il cardillo é il [...] la vita immotivata ed elementare a cui [...] attribuisce nessun valore, è tutti coloro che [...] dimenticati [...] procedere della natura e [...] sociale, è la memoria dei diritti dei [...] che non reclamano nulla. Segno della pena del [...] continua ostinatamente ad offrire, ai personaggi che [...] suo richiamo, una inspiegabile promessa di «gioia», [...] della [...] felicità, di qualcosa di [...] proprio perché ci sono i «piccirilli». Quanto lontane quelle variegate [...] che ci sono state propinate dalla [...] degli anni Settanta e [...] può ancora arrivare a [...] essenziali su questo mondo a lei tanto [...]. Come mostra in tutta [...] scritto pubblicato [...] la Ortese (in rapporto [...] e in seguito ai terribili effetti delle [...] mondiale) ha molto presto avvertito la più [...] la vita che si afferma trionfalmente, verso [...] ad afferrare spazi e oggetti: ha rifiutato [...] di vita a tutti i costi, la [...] ci porta a «prendere" il mondo, a [...] di fronte ad esso; è fuggita proprio [...] mondo». Di fronte al rumore [...] collettiva, ella ha preferito arretrare: la [...] scelta letteraria si è [...] in un nascondersi [...] in un affidarsi a [...] condotta al di là della nostra realtà [...] apparente. La [...] opera si è svolta [...] nesso tra natura, ragione e irrealtà: partecipazione [...] si dà nella vita naturale, commisurazione di [...] possibilità della ragione (quella ragione che ancora [...] leopardiana chiede che gli uomini siano «confederati», [...] il male), denuncia [...] della vita collettiva e [...] letteratura. Questo nesso agisce con forza [...] nella attività giornalistica della Ortese (una raccolta di scritti [...] spesso autentici incredibili capolavori, è stata curata da Luca Clerici, nel volume La teme scura, Marcos [...] Marcos, 1991 ) ; e [...] il fondamento del [...] libro del 1953, Il mare [...] bagna Napoli, che, pur presentandosi come una scrittura al [...] tra [...] e il reportage giornalistico, [...] romanzo tenuto sempre su di [...] corda altissima, come una lacerante, interminabile ; folgorazione (e [...] questo di lettura molto difficile). Fortissima èqui la [...] gestione della grande narrativa [...] Settecento e primo Ottocento, [...] storica, nel modo di [...] personaggi e di rivolgersi al lettore, nel [...] e ricomposizioni delle figure, degli eventi, degli [...] si svolge la narrazione (il primo e [...] riferimento è il grande Hoff-mann: e tra [...] il richiamo a certe situazioni del racconto II [...] detto Cinabro). Il racconto prende avvio [...] noto del viaggio «romantico» dal Nord verso [...] Sud, [...] la partenza per Napoli di tre giovani [...] Liegi, che variamente subiranno [...] e «muta» Elmina, napoletana [...] germanica: è il motivo ben noto della [...] della discesa dalle brume nordiche alla terra [...] dell'amore. Ma la Napoli che [...] viaggiatori perde rapidamente la [...] solarità, si rivela come [...] pieno di segreti frammenti di una realtà [...] vita che si sfalda di continuo: questa Napoli [...]. Ma II cardillo [...] ci conduce a questa [...] serie di appassionati richiami alla gioia e [...] sottili artifici e favolose invenzioni, di teneri [...] dolcezze, di acuminati giochi ironici, di riflessioni [...] civiltà, [...]. Ha sempre qualcosa di [...] ci avverte che tutto è falso, che [...] di [...] e ci chiede nel [...] fino in fondo. Più si guarda ai [...] alle scomposizioni e ricomposizioni, più ci si [...] tutte le fila e tulli i significati [...] in un nodo [...] che aggroviglia passato e [...] finzione, letteratura e vita personale, passione per [...] negazione. Il libro si chiude [...] sguardo alla fine di ogni cosa, [...] rivelazione del senso delle [...] dolore: con [...] da parte del maggiordomo [...] Liegi, [...] di «un certo Cardillo. La follia e la [...] e questa gioia che giungeva adesso con [...] fredda, infinita». Da grande scrittrice, la Ortese [...] di no a un mondo falso, distruttivo [...] voce a questa gioia assoluta e [...] rella Bergamini poesia [...] luce è tenebra, quando [...] luce, ha scritto Goethe. Lo ha [...] anche [...] ha coltivato, [...] per tutta la [...] vita, il culto [...] e della ragione, per scoprire [...] ragione stessa [...] il caso: per scoprire, nelle [...] volute labirintiche la [...] traccia che secoli, o millenni, [...] forze cieche hanno impresso in un fossile. Eppure [...] si è [...] al culto della luce [...] Teoria dei colori, ha trasformato i [...] lori del inondo nella [...]. [...] in prossimità a Goethe, [...] che [...] è stata data la [...] la rivelazione e sono apparsi nel mondo [...]. Ma Schopenhauer sapeva che [...] essenzialmente umbratile, che ha «affinità con [...]. Cercare la verità del [...] del mondo, significa dunque affrontare [...] come ha scritto in [...] «Parla -/ ma non [...] dal no. E dentro questa verità [...] in un saggio di [...] bellezza, che ci introduce. Cosi inizia il libro [...] cosi inizia il suo [...] Seneca. Dante, Rojas, Shakespeare, Cervantes, Quevedo, [...] Sade, Byron e Nietzsche. La poesia «si interroga [...] questa interrogazione non ha nulla da spartire [...] della morte di quella che Nietzsche chiamava [...]. La poesia inaugura sempre [...] che è «affermazione di un al di [...] un al di là della morte». La poesia è il [...] incorpora il problema della morte, facendo di [...] margine, il bordo della vita stessa. È quanto diceva Eraclito, [...] il vivente tiene in sé la morte, [...] Rilke che nel nostro secolo, ha affermato il [...] suo essere in un «doppio regno», nel [...] la [...] vita e la [...] morte. Seneca ha detto che [...] è la [...] dimora». [...] chiama que-sta dimora [...]. Grido prezioso, perché [...] di questo inferno è [...] insopportabile e di irrespirabile»: è la bassura [...] il vento [...] della stupidità che aveva [...] Baudelaire; è il nulla «del pensiero metafisico [...]. Questo inferno va attraversato, [...] Dante, come hanno fatto i grandi poeti. Sapevano, come ha saputo Seneca, [...] non sono [...] un clamore di parole, [...] visione tenebrosa, di un sogno notturno; ma [...] corpo trema, il mio animo la sostiene». E forse non soltanto la [...] ma trae da questo terrore il senso [...] della bellezza, il senso [...] che distrugge la [...] epoca e le sue credenze, [...] per [...] in una nuova invenzione. Solo attraverso questo inferno, [...] è possibile che la poesia assolva al [...] è un compito cosmogonico: (are mondo; [...] un mondo possibile; trasformare [...] la luce che è solo buio, [...] della verità. Infatti la verità è [...] «Per farsi possibile, realmente vera, ha bisogno di [...] il racconto». Nella sapienza poetica scopriamo [...] ogni sapienza, che è, come ha detto [...] quello «di ampliare il [...] nostra ignoranza». Maria [...] ha indicato la dimensione [...]. La dimensione infernale di [...] non si oppone alla [...] ma la radicalizza. [...] è sempre crepuscolo; luce [...]. [...] che Nietzsche proclama [...] di Dioniso e il Crocefisso, [...] Cristo c [...]. La conclusione di [...] è cristiana, ma non [...] Egli afferma «Vogliamo [...] vero o quello falso? Forse, [...] della tragedia, chiediamo al nostro Iddio di [...]. Vogliamo distruggere con le [...] le nostre chimere? Sembrerebbe che il grido [...] Nietzsche [...] inchiodi tragicamente nel cuore del suo dilemma: [...] Croce». Ma [...] sa che il dilemma [...]. Che la risposta del [...] domanda stessa. È la domanda che [...] alla conoscenza e [...] del mondo. La risposta è solo [...] nascondere la domanda o può [...]. Non può mai [...]. [...] infernali della poesia», traduzione di L. Camma-rano, Anabasi, [...]. [...] di Giulio [...] apparso la settimana scorsa [...] libro di Hermann Broch, si poteva leggere: «Nella Napoli [...] dal malgoverno e dalla camorra, schiacciata tra [...] gli scarti del comunismo. /// [...] /// Si doveva leggere ovviamente [...]. Ad Alda [...] viene assegnato il prestigioso [...] «Eugenio Montale per la Poesia» [...] per il volume «Vuoto d'amore». Il premio per i [...] va [...] dopo Paolo Conte e Francesco Guccini, [...] Lucio Dalla per i versi delle [...]. Un premio di poesia [...] Patrizia Cavalli. Il 17 luglio le [...] il premio «Paolo Prestigiacomo». /// [...] /// [...] trimestrale di cultura, storia [...] conservazione, diretto da Marco Dezzi Bardeschi, è [...] numero. Da segnalare, sul tema [...] gli interventi di Vittorio Ugo, Marco Dezzi Bardeschi, Massimo [...]. Due sezioni della rivista [...] a Genova (dopo le [...] e a Bologna («La [...] colore della città»), con interventi, tra gli [...] Lucio Fontana, Gerolamo Stagno, Giuliano Gresleri, Giuseppe [...]. Nel numero di giugno [...] Aspe, [...] di stampa disagio pace ambiente, terzo rapporto [...] (United [...] strategie comuni in Europa [...] statistiche sulla diffusione della malattia, bilancio [...] a dieci anni dalla [...] lavoro dei minori. Nei prossimi giorni migliaia [...] partiranno per la Bosnia Erzegovina. [...] si inserisce nel quadro [...] associazioni già operanti in campo internazionale e [...] diversi da quelli di prima necessità, alle [...]. In questo modo si [...] forme di solidarietà da parte di scuole [...]. /// [...] /// In questo modo si [...] forme di solidarietà da parte di scuole [...]. (0)
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