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Violenza sempre in agguato» Ciro [...] Una notte al Cotugno [...] Aids [...] NAPOLI. Sembra di entrare in una [...] non in un ospedale. La luce bianca dei [...] là del cancello [...] illumina uomini blu con [...] guardie giurate della «Metropo-li») ed anche le [...] finanzieri. La portineria [...] «Ospedale per malattie infettive Cotugno» [...] garitta, con i monitor collegati a telecamere [...] e sugli al-tri cancelli di ingresso. Sul muro di cinta, [...] spinato. Scappavano di nascosto, ed [...] rapine. Poi tornavano nel loro [...]. Risultavano rico-verati, e così avevano [...]. È sulla «collina degli [...] Vomero, quello che Elena Coccia, presidente del [...] diritti del malato, chiama [...] di assoluta disperazione». Risse fra ammalati, infermieri [...] o picchiati, spaccio di droga, degenti che [...] a prostituirsi: questa al Cotugno è cronaca [...]. Poi, le tragedie, come [...] Ciro Capuano, 34 anni, paralizzato [...] e morto bruciato nel [...] 6 settembre. Vedrà, non sono diversi [...]. Solo che qualcosa è stato [...] quattro anni fa, quando si [...] di aprire, tutte in una volta, tre divisioni con [...] letti [...] e tutte per malati di Aids. Erano i tempi di De Lorenzo: [...] divisioni volevano dire tre primari, gli aiuti, [...]. Tre divisioni ospedaliere, e [...] casa alloggio, nessun posto dove un malato [...] bisogno davvero di cure ospedaliere -possa stare. E così il Cotugno, [...] è diventato un albergo. Si sa che il [...] e se vai in hotel, pensi che [...] dovuto». Quarto piano, primo reparto [...]. Le luci al neon [...] corridoio con il pavimento di linoleum. La stan-za dove è [...] Ciro Capuano è [...] a sinistra, la numero [...]. È chiusa, per ordine [...]. Accanto, decine di stanza [...]. Due o tre letti [...] quasi sempre soltanto uno è occupato. Teste che si girano, [...] sta passando in corridoio. Altri volti che restano [...] nulla ormai potesse [...]. Un ragazzo che avrà poco [...] di [...] è in piedi, [...] della [...] stanza. È alto, e peserà [...]. Fuma una sigaretta, ma [...] trovare le lab-bra, con le mani che [...]. A metà corridoio, una stanza [...]. Odore di medicine e [...]. Gli uomini con il [...] molta voglia di parlare. Giorni fa, allo Spallanzani [...] Ro-ma, [...] malato è morto fra le fiamme ed [...] rimasto ustionato, e nessuno ha gridato allo [...]. Se qualcosa suc-cede [...] al Cotugno, invece. Si parla sottovoce, perché [...] aperte. Le altre due sono [...] dai malati, per protesta». Una volta, quando un [...] domani vai a [...] nessuno di sognava di [...]. Adesso, invece, quello ti [...] sa dove andare, che da quando è [...] Aids la famiglia lo ha butta-to fuori casa, [...] -per quieto vivere -scrivono che ha bisogno [...] giorni di ricovero». E voglio il metadone, [...]. E se tu, infermiere, [...] ti prendono a schiaffi, o ti minacciano [...] o si buttano contro la vetrata e [...] con un pezzo di vetro insanguinato. Un ragazzo è morto [...] cose non debbono succedere. Ma po-chi giorni dopo [...] malati, al quale [...] provoca de-menza, ha bruciato [...] il camice di un infermie-re. Ha detto che voleva [...] non eravamo pronti ad intervenire. Non passa una notte senza [...]. Sono infatti i malati [...] la droga, e questi non si possono [...]. In che modo? Nulla [...] Mario -faccia-mo un nome a caso -al [...] vuole uscire [...] ed esce. /// [...] /// Mario è un tossicodipendente [...] spacciare, o a comprare. Mario è un transessuale [...] battere, ed alle quattro di notte ha [...] lavoro di pro-stituta. Mario è un omosessuale [...] andare a trovare [...]. Possono tornare quando vogliono: [...] Aids conclamato, come si può rifiutare loro [...] se sai che sono tornati perché hanno [...] e soprat-tutto perchè non hanno un altro [...] Domatti-na, se vogliono uscire ancora, basta [...] firma. Ecco, lo vede quello [...] corridoio? Negli ultimi dieci giorni, dieci di-missioni [...]. Lo porta il fratello, [...]. Dice che a casa [...] e che lui ha [...] esse-re curato. E lui firma ed [...]. E poi i nostri [...]. Nel cartellino del medico, [...] e la qualifica, [...] scritto Divisione II, o III [...] IV, e poi [...]. Ci sono malati -è [...] giorno -che imparano di avere la malattia [...] in reparto la prima volta». Metà della divisione dove [...] ed i transessuali è stato rinnovato. Colori vivaci, piastrelle al [...] bagni e tv in ca-mera. Hanno picchiato madre e [...] che non hanno rispetto di nessuno. Come possono avere rispetto [...] Pretendono, e basta. E se un transessuale [...] reparto, vuole anda-re da [...]. Se gli dici che [...] perché questo non è un hotel ma [...] e minaccia, così devi chiamare non solo [...] -ce [...] una anche davanti al [...] anche polizia o carabinieri». Torna il linoleum, nella [...] Aids. Statue di Ma-donne, e [...] Pio. [...] un silenzio quasi assoluto. Un cartello con un [...] «O [...] che soffri, asciuga le [...] lacrime, mostra un volto [...]. Anche [...] ragazzi che di vivo [...] occhi camminano lentamente in corridoio. Due porte chiuse. Per noi, lavorare [...] non è facile. Forse è servita a [...] di Ciro Capuano. Sono arrivati i magistrati, [...] Regione, gli [...] del ministro Rosy Bindi. Almeno hanno visto in [...]. [...] ambulatorio del dottor Massimo Miniero, [...] re-sponsabile della sicurezza, ci sono fotografie di Che Guevara. Ci so-no scippatori, rapinatori, [...] hanno saputo di essere malati ed hanno [...] sono totalmente in-controllabili. Non vorrei, proprio io, [...] ma credo che il livello di civiltà [...] tossici sia infe-riore a quella dei tossici [...] Milano [...] di altre città. Non hanno ri-spetto per [...] in cura. Penso però che il [...] nasca dalla permanenza forzata in ospedale. Ci sono gio-vani sintomatici, [...] che potrebbero essere seguiti, almeno per lunghi [...] domi-ciliare o in comunità alloggio. [...] dovrebbe essere riser-vato a [...] fase più acuta della malattia. Con duecento-mila lire al giorno, [...] malato potrebbe vivere bene in una co-munità alloggio, ed [...] deve venire [...] a vivere male, ed alla [...] costa un milione al giorno». Costa di più anche morire, [...] giovani con [...] Aids. Ci sono precise norme [...] in casse piombate, e solo un paio [...] «fare il servi-zio». Inutile chiedere ad altre. La famiglia riceverà il [...]. Gli occhi dei ragazzi stesi [...] letti o fermi nei corridoi raccon-tano come questo -e [...] altri luoghi simili in altre città italia-ne -sia [...] disperazione». Giovani sono anche gran [...] assunti in tutta fretta con la legge [...] ed impegnati nelle divisioni Aids con incen-tivi [...] di salario in più, [...]. Ma i soldi non [...] la tensione della disperazione quotidiana. Bisognereb-be fare dei gruppi [...] insegnino ad affrontare i ma-lati difficili, come [...] debbono comunque mori-re e che mettono anche [...] fronte alla [...] impotenza». Giovanni Bisogni è [...] che rappresenta la famiglia di Ciro Capuano nella causa contro [...] Cotugno. Quel 6 settembre la [...] Capuano, Rita Senese, era stata a visitare il figlio, [...] in un mare di escre-menti, lo aveva [...]. Lo ha salutato alle [...]. Alle 17 una telefonata: [...] venga subito, suo figlio sta [...]. Non hanno permesso che [...]. Io ho visto la [...] ragazzo è morto. Le fiamme hanno fatto [...] molle del letto, che era scostato dal [...]. Il sospetto è che [...] delle chiamate fatte con il campanello, abbiano [...] per evitare di essere disturbati». Gli infermieri respingono [...] dicono che il letto [...] dai poliziotti della Scientifica, per i rilievi. Certo, in 43 anni di [...] una sola volta ho vinto una causa contro un [...]. Quando sono andato a [...] presumendo un am-biente ostile, ho chiesto [...] dei carabinieri. Ma stavol-ta dovranno spiegare [...] è morto bruciato, e per almeno dieci [...] intervenuto». [...] (oltre ai sessanta posti [...] malati di Aids, ci so-no [...] letti per le altre [...] visto come un lazzaretto. I motivi sono due: [...] più chiuso degli altri, non accetta volentieri [...] da fuori; ma non siamo presenti anche [...] rifiutano di lavorare fra gli infettivi. [...] paura, perché basta dire Cotugno [...] alla mente i monatti, gli appestati. Anche noi vogliamo la [...] di Ciro Capuano. Certo, lavo-rare lì non [...] sappiamo bene. Diamo atto che chi si [...] in [...] svolge [...] meritoria. Ma non si può [...] dramma [...] in un solo ospedale, [...] se [...] tensione o se succedono [...]. Nella notte, le luci [...] Cotugno [...] quasi tutte accese. Neon bianchi nei corridoi, [...] nelle camere. La guardia blu è [...]. Anche stanotte arriveranno am-bulanze [...] stesi per strada o in un giardino. Ba-steranno poche parole -«Ho [...] -per aprire cancelli e porte. Arriveranno anche le auto [...] ragazzi sorpresi a spacciare eroina. Si tiene pulita la [...] al Cotugno, il lazzaretto sul-la collina degli [...]. /// [...] /// Si tiene pulita la [...] al Cotugno, il lazzaretto sul-la collina degli [...]. (0)
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