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In quella lontana colonia [...] di Vittorio Emanuele II avrebbe inviato i [...] il giovane stato unitario. Il concetto di criminale [...] e discutibile: si andava dai briganti del Sud [...] rimasti fedeli ai Borboni, passando anche per [...] del «sovversivo» Mazzini. Il documento che riporta [...] proprio animate da tolleranza, è stato scoperto [...] Ennio di Nolfo. A ispirare il governo [...] proprio la famigerata colonia penale francese, creata [...] conosciuta dal grande pubblico grazie a «Papillon» [...] John Le Carré, ambientato [...] del Diavolo. Venuti a conoscenza [...] di quella terribile prigione, cominciammo [...] una analoga. Fu in particolare il [...] Consiglio, generale Luigi [...] a sollecitare nel 1868 [...] «nostra [...]. [...] rispose però alle insistenze [...] secco no e i «sogni di colonie [...] magari anche per dissidenti per fortuna finì [...]. Secondo [...] la [...] nostrana» sarebbe stata «utile [...] condizione morale del paese». La colonia penale sarebbe [...] ciò in cui le patrie galere avevano [...] del generale -premier. Così, viste le disposizioni [...] ministro plenipotenziario italiano a Buenos Aires, Enrico Della Croce [...] prese contatti con le [...]. Il ministro degli Esteri [...] «il suo governo non avrebbe aderito» alla [...]. [...] infatti il timore che [...] volesse tentare [...] territoriale a danno delle repubbliche [...] proprio a partire da quella [...] penale in Patagonia. Per reazione si sono [...] rapporti di stampo localistico e familistico. Come il sistema politico [...] risanarsi alla fine [...]. PAMPHLET [...] qualunque secondo [...] Negli ultimi quattro anni, di [...] serie. Forse si è scritto [...] pubblico ormai crede di conoscere tutto. Ma conosce soprattutto episo-di, [...] personali e, qualche volta, storie di gruppi [...] società più o meno segrete. [...] poco, e si è [...] sul-la logica che ha tenuto [...] il [...]. Alberto Vannucci ha scelto [...] questo suo «Meccanismi dello scambio occulto in Italia», [...] mette in luce [...] dei vari meccanismi [...] il sistema della corruzione; [...] dà una ricostruzione analitica e organica, riccamente [...] ben definite e teoricamente fondate. [...] aggiun-go solo alcune rapide [...] interrogativi che sempre viene spontaneo di porsi: [...] Italia? E, se tali so-no i meccanismi, [...] Perchè proprio in Italia? Tutti [...] corruzione può [...] e anche molta, ma [...] essa se ne sappia pub-blicamente, o, almeno, [...] che si possa documentare. Anzi, a volte si [...] quando non scoppiano scandali, è proprio per-ché [...] penetrata dap-pertutto. Quando viene alla luce, [...] o perché [...] una parte del-la popolazione [...] stata coin-volta che non ne può più; [...] sono cittadini onesti che denun-ciano e magistrati [...] politico che hanno il corag-gio di indagare. Queste appunto so-no state [...] che han-no reso possibile «Mani Pulite» in Italia. I casi ben conosciuti, [...] corruzione diffusa conten-gono, però, componenti comuni che [...] alcune considerazioni generali sulle condi-zioni entro le [...] prospera. Quando si svolgono in [...] e disordinata i due processi tipici della [...] a un mercato competitivo [...] so-cietà dei rapporti [...] che accompagnano la presenza [...] pubbliche e private, si generano resistenze di [...]. [...] di contestazione e protesta, [...] rinnovamento morale o religioso, o altri fenomeni [...] effetti consolatori. [...] semplicemente proseguiranno e si [...] tipi di rap-porti familiari, localistici, di amici-zia [...] volti ad offri-re rifugio contro le tensioni [...] individualisti-ca, dalle aspettative di ruolo che si [...] tutti e non si adattano alla persona. La raziona-lizzazione modernizzante richiede [...] fiducia nella cosa pub-blica e nel mercato, [...] persone con le quali si hanno rapporti [...] istituzionali. É un as-sunto non [...]. Su che fondamento dob-biamo [...] persone che non co-nosciamo? Si pensi al [...] di leggi e [...] per ogni livello or-ganizzativo, [...] sociale di qualche im-portanza. [...] presume che i rapporti organizzati-vi [...] possano essere retti dalla fi-ducia [...] partecipanti? [...] vizioso che inizia con la [...] di fiducia e conduce [...] di regole [...] rimedio; quindi agli accorgimenti volti [...] evadere tali regole, da una parte, e [...] arbitrario di esse da parte [...] chi ne controlla [...] da cui il coinvolgimento di [...] in situazioni esposte al ricatto. [...] vuole che si accetti che [...] successo o [...] dei propri piani di vita [...] decisi [...] una volta per tutte, automatica-mente, [...] non sta a noi negoziare, che non ci è [...] eludere. Anche a questo è [...] si preferisce farsi passare il compito dal [...] ci-fra di riferimento [...] da qualcuno della [...]. E [...] so-lidarietà a chi, per una [...] o per [...] non potrebbe non ar-rossire se [...] la offris-se: al parente, se [...] o [...]. Si stringono, allora, le-gami [...] di lealtà con cerchie così formate, e [...] più stringenti di quelli, non ancora interiorizzati, [...] con lo Stato [...] e si scaccia chi [...] e lo si punisce, magari usan-do le [...] che [...] parte si violano. Così [...] diffusa di ricatto reciproco è [...] legame [...] di quella che dovrebbe essere [...] so-cietà civile. Non è chi non veda [...] rigogliosamente anche la [...]. Fra le forme sociali che [...] un processo di [...] riparo offerto agli individui che [...] esso risultano vulnerabili, vanno [...] massa. Non soltanto offrono guida [...] ma costituisco-no il terreno su cui nasce [...] formano amicizie fondate su comunanza di idee, [...] appoggio [...] di problemi quotidiani, [...] del tempo libero, a [...] svolgimento di piccole iniziative economiche. I partiti di massa, [...] di vista, rappresentano il primo passo mo-dernizzante [...] strutture comunitarie di mutuo ap-poggio. In Italia, durante i [...] di espansione mo-dernizzante, i partiti di massa, [...] opposizione, hanno svolto in maniera precipua la [...] descritto. Quan-do hanno cominciato a [...] la visione delle mete da perseguire e [...] di [...] le nuove generazioni a [...] che pur era di parte, ma sempre [...] problemi della collettività, sono di-ventati, quale più [...] ag-gregati di cricche al centro e clan [...] capi locali in periferia. Così, il terreno dei [...] cit-tadini e lo Stato è rimasto occupato [...] scambi occulti e dalle colleganze di «protezione/ [...]. Il sistema politico ha smesso [...] funzionare come sistema di [...] si [...] sistema di protezione. Da [...] la logica [...] che Vannucci ricostruisce assai bene [...] delle collusioni, e del formarsi [...] di coppie, poi di cerchie di corrotti, te-nute insieme [...] capacità di ricat-to. E, si potrebbe aggiungere, [...] il formarsi di una classe diri-gente arrogante [...] si-cura di quello che fa, perché sempre [...] incapace di re-sistere alle richieste e alle [...] un cammino fissato. Da [...] anche [...] di [...]. Il colpo di scopa [...] Le [...] importanti fonti materiali della corruzione sono tre: [...] fondi occulti [...] del-le imprese; la moltiplicazione [...] disciplinano i rapporti tra la pubblica amministrazione [...] e il controllo delle regole da [...] fondi monetari da parte [...] per partecipare alla competizione per la rappresentan-za. La riforma del diritto [...] azioni e la riforma e semplifi-cazione della [...] gli strumenti per agire [...]. Quanto alla terza, cioè [...] in senso proprio, la [...] del finanziamento dei partiti, [...] elettorali. Non è una via semplice. Stranamente è anche [...] proposte di una commissione della Camera sembrano [...]. Benchè i modi per regolare [...] fi-nanze politiche siano più [...] una via maestra, che vorrei [...] indicare [...]. È quella di limi-tare [...] necessa-rie ai politici. E, per [...] gli ef-fetti, più che una [...] dimostra-zione, valga un episodio storico che meriterebbe di essere [...]. Il sistema politico inglese [...] Set-tecento [...] Ottocento è stato il più corrotto sistema [...] co-noscesse. I candidati corrompeva-no gli [...] Governo, con i fondi dei servizi segreti, [...] per far votare [...]. Intorno alla fine del [...] cambiarono radical-mente. Ci furono gli allargamenti [...] la conseguente for-mazione dei partiti organizzati. Ma soprattutto ci fu una [...] la [...] and [...] del 1883, che introduceva stretti [...] di spesa per i candidati, e naturalmente rigidi controlli. Fu la fine della [...]. [...] della televisione fu ri-solto [...] offren-do ai candidati pari e [...]. Alessandro [...] Sergio [...] è, innanzitutto, un economista. Poi è anche un [...]. O, almeno, che [...] molto spiritoso. Del suo spirito pos-siamo farci [...] parto, che [...] Rizzoli ha donato al pubblico [...] una veste di-messa ma suadente (la copertina ri-produce una [...] ottocentesca [...] spogliato di tutto -che indossa, [...] suo pudore, una botte): il Manuale di sopravvi-venza ad uso degli italiani onesti. [...] onesto, si capisce, è [...] medesimo e tutti quelli [...] lui, che cioè non sono «furbi». [...] lotta fra onesti e [...] sono desti-nati a soccombere, ma non senza [...] grido, [...] testimonianza, attraverso la pen-na [...] e cantore. Ecco un piccolo florilegio [...]. Il manuale non dice [...] furbi : restate onesti ma con giudizio. [...] medio cerca e trova la [...] opportunità. Paga un prez-zo, non [...]. Ma si sal-va la [...]. Sotto la ditta-tura fascista [...] molto modesto» (p. Cerca di non farsi [...] uc-cidere, rischio al quale, nei primi giorni [...] esposto il più onesto degli onesti, il [...] innocenti» (p. Non è cosa da [...]. Avvertiamo [...] lettore che, effettivamente, la perfezione [...] unitaria» (p. Il libro è ancora ricco [...] folgo-ranti [...] come la seguente : [...] delle leggi permette di [...]. Le procure della Re-pubblica, talvolta, [...] no-stalgiche [...] (p. Oppure come questa : «I [...] avrebbero [...] scappatoie di [...] per eva-dere [il fisco, [...]. Da queste «briciole di filosofia» [...] si possono ricavare in-segnamenti istruttivi sul modello di italiano [...] che ha in men-te [...] e soprattutto sulla [...] onestà. In effetti, se il [...] ha tro-vato da noi [...] e pateticamente entusiasti, un motivo [...]. Ciò che caratterizza [...] medio e la [...] classe di riferimento (quella [...] ma non in Italia, è stata un [...] sviluppo civile politico e sociale) è una [...] e ostinata, nei confronti dello Sta-to. Sarebbe lungo [...] le ragioni storiche, ma [...] può dire con certezza : le deboli [...] istituzioni che [...] si è data a [...] unificazione non sono tanto la causa quanto [...] quel-la diffidenza, anche se hanno contribuito a [...]. Per que-sto, in fondo, [...] spec-chio fedele di un Paese che, al [...] credono mol-ti, non è mai divenuto davvero [...] Nazione. Come si spezza questo [...] Di sicu-ro [...] questo : per chi [...] interesse al problema, le «oneste» e mediocri [...] non servono a nulla, [...]. Mauro Visentin Patrizia [...] Alberto Vannucci Il mercato [...] Società aperta [...]. Strali anche per la [...] di stereotipi. [...] è una «nazione» da [...] democrazia È attingendo ed ispirandosi ai testi [...] più rappresentativi nei vari campi della cultura [...] di Walter Whitman, ai saggi di [...] dai racconti di Hawthorne [...] Emerson e [...] che Nadia Urbinati, studiosa [...] liberalismo, ha ricostruito [...] di individualità democratica [...] nel pensiero filosofico e [...] secolo scorso. [...] tornata energicamente nelle discussioni di [...] politica di questa fine secolo, e di cui [...] ha ripercorso [...] in «Individualismo democratico. Emerson, [...] e la cultura politica [...] (Donzelli Editore Roma, [...]. [...] centrale della dottrina democratica [...] non si esaurisce [...] che il sistema politico debba [...] i diritti [...]. Il sistema [...] società civile nel suo complesso [...] piuttosto svolgere [...] positiva di stimolazione e costruzione [...]. La democrazia, in questo [...] i limiti negativi della politica, giacché chiede [...] costruire una prospettiva di miglioramento, mediante le [...] il discorso, il consenso, il compromesso. La democraticità, dunque, spiega [...] al volume, si sprigiona da questa idea [...] e pluralista, diviso fra la difesa della [...] la ricerca della comunicazione. È più facile che [...] per la cruna di un ago che [...] nel paradiso dei libe-rali. [...] paradosso è certifi-cato dalle [...] li-berali italiane, vestali [...] della libertà individuale, della [...] mercato e della parità dei punti di [...]. In occasione di un con-vegno [...] dal titolo [...] on the eve [...] the third [...] a Bergamo, Critica Liberale, la [...] Einaudi di Roma e quella per la Libertà hanno [...] in un comunicato le ragioni [...] «Come è noto, [...] liberale prosegue un auto-nomo disegno [...] a un libera-lismo critico, aperto e progressista, radicato su [...] individualismo in-teso anche come impegno sociale. Ciò spiega perché al Convegno [...] Bergamo non interverranno perso-nalità e formazioni sedicenti libe-rali [...] italiano, data la loro estraneità alla cultura [...] del liberalismo internazio-nale». [...] noti assumono un [...] le boc-che dalle quali provengono: «For-za Italia [...] per la li-bertà, ma per [...] sono de-gli impiegati [...] commenta Enzo Marzo, coordinatore [...] Critica Li-berale [...] non esiste rappresentanza politica [...] liberalismo è il volere le scuole private [...] Einaudi chiedeva il ri-schio imprenditoriale, non il [...]. Raffaello Morelli, segretario di [...] del partito liberale italiano al telefono rincara: «Anche [...]. Berlusconi è [...] della logica [...] quanto di più lonta-no dal [...] che possiamo aspettarci da chi, recentemente, ha liquidato le [...] sui conti-nui rinvii del convegno di Forza Italia con [...] del tipo [...] diamo troppa importanza a questi [...] riti della [...] E allora? Con la destra [...] liberali-smo italiano [...] sembra di capire [...] non ha margini di dialogo, [...] sini-stra è «perlomeno disattenta» e de-ve [...] dalla testa degli stereo-tipi polverosi [...] quello di vedere i liberali come grigi moderati. [...] fa [...] li-berale aveva lanciato il Manifesto [...] si enunciavano i di-ritti di libertà e [...] guar-dia contro tutti i monopoli econo-mici. La polemica sui lacci e [...] alla libera impresa è superata in tutto il mondo [...]. Da noi sa-rebbe già [...] fare confusione tra stato e statalismo». La faccia del liberalismo [...] più sfrontata della bonomia [...] e [...] «Il li-beralismo è nato [...] po-tere [...] insiste Marzo, scherzando su [...] cuginanza con [...]. Finiti fascismo e co-munismo [...] nemico è [...] religioso e non so-lo, [...] volta il potere, che sta diventando sempre [...] televisivo». È proprio sulla sinistra [...] nutrono maggiori speran-ze: «Se [...] Pds [...] la pazienza di confrontarsi. [...] del «liberali [...] con Fini che inaugura Circoli Croce [...] riviste che «si chia-mano [...] ma si leggono [...] » [...] secondo [...] ana-lisi di Marzo [...] il compito del libe-ralismo [...] terzo millen-nio è lo stesso di cinque [...] sostanziale. /// [...] /// [...] del «liberali [...] con Fini che inaugura Circoli Croce [...] riviste che «si chia-mano [...] ma si leggono [...] » [...] secondo [...] ana-lisi di Marzo [...] il compito del libe-ralismo [...] terzo millen-nio è lo stesso di cinque [...] sostanziale. (0)
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