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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2101120425.

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Il [...] è la [...] bestia ne-ra: «O perché tutto [...] mercato [...] a misura di famiglia?». E già che la [...] «O perché non trovo le confezioni monodose? O [...] fanno [...] O perché devo pagare [...] camera singola in hotel? O perché gli [...] per loro?». ///
[...] ///
E così, a Grosseto, Annamaria Falbo, «separata e single per scel-ta», [...] una specie di [...] dei solitari. Perché dobbiamo avere pari [...]. Elenca pignola i maltratta-menti [...] «La tassa sulla spazzatura si paga in [...]. Le spese condominiali sono uguali [...] tutti, ma io [...] lo uso meno della famiglia [...] ragionier Bianchi. Gli affitti dei piccoli [...]. Per la carriera, per [...] popolari, ha sempre più [...]. Il gruppo è arrivato [...] in maggioranza donne, età media 40 anni, [...]. A Grosse-to, dove sta [...] seminari -tema: [...] dentro di noi» -feste [...] prima-vera sono in [...] «Il vagini-smo» e [...]. Il maggior [...] Italia hanno abolito il [...]. Il programma più ambizioso? «Fare [...] febbraio la giornata nazionale dei [...]. Il giorno dopo San Valentino. ///
[...] ///
[...] calcola oltre 4 milioni di [...] popo-lazione. Togli chi lo è [...] vedovanza e vec-chiaia, [...] condizione solitaria si riducono [...]. Per esempio: solo il [...] delle [...] è nubile. E [...] a sé, la stragrande [...] con mammà, o [...]. [...] è impossibile, [...] pure. [...] è in rapida espansione. I sin-gle sono una [...] ma abbastanza consisten-te ormai -soprattutto nelle metro-poli [...] mercato ad [...]. Pochi che siano, soldi [...]. A [...] di Piave, nel cuore del Nordest, la punta di diamante del-la strategia [...] è [...] che ha cominciato a [...]. [...] di diamante è una cucina, [...] «Single», dove «in [...] centimetri [...] tutto, ma proprio tutto», [...]. ///
[...] ///
Lei lavora in proprio, [...] con due istituti di design una mostra, «La [...] single», che dopo [...] a Vicenza itine-ra fra [...] del mobile. Uno [...] per lui, un bilocale [...] tratto in comune il lettone, «perché i [...] femmina hanno esigenze diverse ma tutti detestano [...] una piazza». Un territorio largamente [...]. [...] le mani nei capelli: «Arrivare [...] una tipologia della casa del [...]. Chi vive da solo [...] di separare zona giorno e zona notte, [...] le stanze, di organizzare aree di lavo-ro, [...] si dispe-ra [...] meneghino Enrico Morteo. ///
[...] ///
Il single non de-ve [...] nessuno dei suoi [...]. Poveri [...]. Verona, ufficio marketing del [...] Rana: «Sì, da pochi [...] una confezione mono-dose da 125 [...] di tortellini. Siamo solo noi e [...] a [...]. Li distribuiamo nelle grandi [...]. Un piccolo passo, comunque [...]. Addetto agli acquisti della [...] Pam: [...] e Star stanno sperimentando [...] monodose: è un mercato [...] paste in busta crescono [...] e le minestre in lattina si rivita-lizzano». Non è il massimo [...]. [...] altro, per i single? «Il [...] solo nelle grandi città: piatti già pronti [...] semifreddi, prodotti da gastronomie locali: primi, [...]. [...] del single è un capitolo [...] sé. Per cominciare, spre-cano: acquisti [...] e buttati. Dalle statistiche risulta che [...] due per-sone non è affatto doppio rispetto [...] solo. Sempre di fretta, buttano [...] enormi il cui peso, in media, è [...] non schiacciano le botti-glie, non fanno raccolta [...]. E il mangiare in [...]. Accendere la Tv, mettersi [...] il più delle volte con cibo in [...] poco nutritivo. Masti-care troppo rapidamente. Addirit-tura qualcuno mangia vicino [...] spazzatura per non fare briciole. Il cibo è usato [...] stress da [...]. Poi [...] faccia: «Tantissimi [...] fa poco [...] ma molto per gli altri. E allora cer-cano di [...] col buono e col bello. Capisce, il biologico fa [...] fa [...] però man-giare naturale è [...] colori, [...]. Già che sei solo, [...]. E beve dalla bottiglia. ///
[...] ///
Rita Cacammo è una pioniera [...] (rare) ricerche [...]. Ne ha intervistati un [...] un libro, «Solitudi-ne: ricerca e fuga». Il suo [...] metropolitani. Conclusione? [...] non necessariamente si rimane: [...] molto fluido, anche se dura tutta una [...] può arrivare alla [...]. Situazioni diversissime fra loro. E soprattutto fra uomini [...]. Non ha solo il [...] -ma an-che due grosse [...]. Due mani nere pas-sano [...] sembrano accarezza-re [...]. Nel riflesso del sole, [...] si vedono solo gli occhi di Placido Ar-sene [...] 26 anni, nato a Brazzaville [...] due anni prigioniero su questa nave, la Romance. Da due anni, ogni [...] nave si avvicina ad un porto, la [...] «Avvertite la polizia, a bordo ab-biamo uno [...] un clandestino». Placido Arsene [...] è sempre lì, nel-la [...] prora. Due letti, una doccia. Ormai sa cosa succede, [...] entra in porto. Gli altri marinai sono [...] scendere a terra. [...] entra invece nella [...] cabina, ed uno dei marinai [...] è del comandan-te -lo chiude a chiave. Non ha tv nè radio, [...] soltanto guardare fuori [...] e sentire [...] sulle mani. Due anni di [...] chiuso in una nave. Ma non ha i [...] scendere in nessun porto. [...] un clandestino, è [...] colpa». Do-mande di rito, ogni [...] arri-va in porto: [...] trattato bene?», «Ha qual-che [...] verso [...] o il comandante?». [...] rispon-de che no, nessuno lo [...] anzi. Non è colpa nostra. Noi dobbiamo fare rispettare [...]. La pri-ma volta che [...] è presentato al porto di Ravenna era [...] del 1995. [...] tornato altre tre volte, prima [...] 31 mar-zo. Secondo la legge, Placido Arsene [...] potrà restare sulla nave [...] dalla Libia con 7. [...] salito sulla Ro-mance in Congo, [...] Paese, nel febbraio del 1995. Scoperto tre giorni dopo, è [...] ufficialmente [...]. Potrà scen-dere soltanto quanto [...] in Congo, ma questo viaggio non è [...]. E potrà scendere soltanto [...] di quel Paese accerterà la [...] identità. [...] speranza, per [...] è [...] del Congo. Potrebbe mandare un suo [...] clandestino per sapere se davvero è nato [...] i primi diciannove anni della [...] vita a Brazzaville, e [...] un documento che potrebbe valere per un [...] Italia verso la Repubblica [...] Congo. Ma trasferire i fun-zionari [...] le richieste [...] nessuno si è fatto [...]. Tre miei fratelli sono [...] ri-masto solo un fratello piccolo. Sono salito di nascosto, [...] tronchi di albero. Mi sono nascosto assieme [...] amico del Congo e ad uno zairese. Adesso nel mio Paese [...] la democrazia. [...] scorso ci sono state [...] non so nemmeno chi sia stato eletto Presi-dente. Io [...] detto alla polizia: [...] tor-nare a casa, ora sono [...] che voglio tornare. Niente da fare: [...] è un Paese razzista». Stringe le sbarre con le [...] mentre [...] vola la polvere di urea, [...] sui Tir da enormi «cucchiai» di gru. Ed allora io lavoro: [...] picchio sulle lamiere, tolgo la vernice vec-chia, [...] il pennello metto quella nuova». Un mano mima il [...] il movimento del pennello. [...] di Danzica, è il coman-dante [...] nave. Polacchi sono anche gli altri [...] membri [...] equipaggio. Non solo per tutti i [...] che ti porta-no, ma perché sono uomini, e [...] aiutare. Ma le leggi sono [...]. Per evitare le grane, [...] comandanti si comportano come [...]. Nei porti di tutto [...] raccontano le storie di clandestini buttati a [...] nave è in mezzo [...]. I comandanti «buoni» gettano [...] del porto, a cinquanta [...] o li mettono su un canotto mentre [...] una costa, magari con qualche dollaro in [...]. In molti Paesi il [...] deve pagare un poliziotto [...] per evitare la fuga, o deve sborsa-re [...] venti milioni, che non viene restituita se [...]. [...] ho saputo di clandestini buttati [...] mare. Colo-ro che fanno questo [...] ma banditi. Io, quando due anni [...] i tre clandestini fra i tronchi, nella [...] subito che fossero lavati, vestiti e rifocillati. Dal Congo [...] il viaggio è stato tranquillo. Al primo scalo, ad Anco-na, [...] africani hanno rotto il vetro [...]. Uno è scappato, mentre [...] ca-dendo, si è rotto una [...]. [...] stato inges-sato e riportato in [...] assieme allo zai-rese. Ma per [...] è intervenuta, ed abbiamo potuto [...] a casa. Naturalmente, il viaggio è [...] nostro armatore. Questi è disposto a pagare [...] spese anche per [...] ma senza [...] o del consolato, noi abbiamo [...] mani legate. Non piace nemmeno a [...] quella cabina mentre siamo fermi in un [...]. Ma cosa possiamo fare? Durante [...] quel ragazzo cerca di darci una mano. Va vicino al nostromo, [...] fa lui e cerca di [...]. Si vuo-le rendere utile, [...]. Ma non possiamo [...] è contro la legge. E non possiamo [...]. In compenso, man-gia a [...] forse. Quando lo abbiamo trovato [...] magro. Adesso sembra Mike Tyson, [...] Gli altri marinai sono solidali. Quelli che sbarcano, gli [...] che non usano più. In tanti porti è [...]. Abbiamo fatto rotta, [...] fra Cagliari e [...] ed ogni volta che [...] operatori del porto con i vestiti pronti [...]. Il ragazzo del Congo, [...] conti-nua a guardare la darsena della [...] ce-reali [...]. Migliaia di tonnellate di [...] vengono scaricate da navi che arrivano soprattutto [...] Paesi [...] po-veri del mondo. Quando mi sono nascosto [...] di [...] e mogano non pensavo [...] così. Io non posso restare ancora [...] dentro. Fra due giorni la [...] a lavora-re e a stare con gli [...]. Ma al prossimo porto. Le mani, fuori dalle [...] impegnate in un doppio «ciao». ///
[...] ///
Le mani, fuori dalle [...] impegnate in un doppio «ciao».

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .