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LUNEDI 28 SETTEMBRE [...] III [...] i figli della macchina Più [...] di Raccontare io fabbrica, quello di cui si occupa [...] libro di [...] Giorgio Gaspa-rotti, docente di Tecnica [...] e organizzazione del lavoro [...] di Verona, è della [...] impossibilità. Di quella sorta di [...] «imperscrutabilità» dello condizione operaia [...] di fabbrica, [...] «comune», il cosiddetto «operaio [...] una delle componenti fondamentali della società Industriato [...] Perché, si chiede, «la società industriale ispira [...] se si preterisce, produce poca poesia?». In effetti i romanzi [...] letteratura italiana, sono pochi Si contano sulle [...]. [...] ne ricorda, e analizza, [...] Tre [...] figura [...] II padrone di Parise, La [...] Bevilacqua e le mosche del capitale di Volponi. Sei sugli operai: Tre [...] Bernari, Metello, di [...] La chiave a stella [...] Primo Levi, Memoriale Volponi, A proposito di una macchina [...] Giovanni Pirelli, e Donnarumma [...] di [...] Ottici (di cui non [...] stranamente, Tempi stretti). E in tutti questi [...] guardare, la condizione operaia è «residuale». Costituisce per molti versi [...] letterario», inenarrabile, che definisce Il contesto ma [...] narrazione. Tutti i protagonisti operai, [...] attingono alla dignità letteraria nel momento in [...] come [...]. In cui entrano in [...] qualche elemento esterno al puro universo del [...]. Metello Salani acquista [...] net momento In cui [...] sfera [...] famigliare (Il sesso, la [...] sociale, e si afferma definitivamente come «personaggio» [...] promozione a capo cantiere che pur gli [...] competenza nel mestiere, per [...] fiducia della comunità di lavoro che ha [...] quando privilegia, in sostanza, la dimensione epica [...] appunto, che lo rende letterariamente visibile), sulla [...] produzione. [...] stesso vale per II Teodoro [...] di [...] la cui «visibilità» è [...] al lavoro, legata alla [...] per-dito più che al [...]. Ma anche Tino [...] de Li chiave a [...] esprime nella forma più pura [...] del mestiere, rimane -proprio [...] rapporto forte, assoluto, con [...] -figura «liminare» rispetto al [...] Industriale, letterariamente significativa solo nel momento In cui [...]. Albino Saluggia, invece, è [...] massa» («Lasciavo ogni giorno casa mia, viaggiavo, [...] mensa, [...] a casa: ma dentro [...] due mesi non era cambiato niente»): vive [...] nella propria sfera esistenziale il rapporto con [...] corruttrice delle [...] e tuttavia [...] ette lo (a trapassare [...] anche per lui, [...] la tubercolosi che lo [...] lavoro, e che permette, per questa via, [...] sui territorio della produzione [...] da una dimensione «alta» [...] letterariamente. Né molto diverso ò [...] Marianna Colli, Il cui rapporto quotidiano con [...] «nobilitato» na nativa me [...] nel momento In cui [...] In una morte cercata per ragioni tutte [...] di lavoro, per amore. Donnarumma, infine, non riesce [...] la soglia della fabbrica: la [...] dimensione di protagonista consiste [...] suo rimanere sul limite, guardare [...]. Nel desiderio di quello [...] hanno, senza [...]. Mancano, dal repertorio di Gasparotti, [...] che avrebbero attenuato la compattezza del quadro: Vogliamo [...] Balestrini e Tuta blu di Tommaso Di [...]. Ma il problema rimane. Esiste una «miseria letteraria» [...] di fabbrica di cui occorre [...] conto. [...] Paz [...] attribuita alla sostanziale «mancanza [...] figure centrali della moderna produzione: [...] e [...]. Al loro essere «figli [...] per [...] natura [...] e uniforma, rende seriali [...] le merci che si producono e gli [...] impiegano. Asor Rosa [...] imputata invece [...] di «natura» [...] generico di grande fabbrica: [...] presente nelle vicende dei minatori di Biancardi [...] pescatori di Verga, dei contadini del realismo [...] di «accidente», o di «destino», comunque di [...] tempesta, la grandinata, il crollo) indispensabile per [...] e invece assente [...] tecnicizzato di fabbrica, regno [...] prevedibile. Sullo sfondo, i grandi [...] Hannah Arendt e Simone [...]. E insieme [...] nella vicenda del movimento [...] di liberazione, della domanda dì «autonomia» -le [...] garantito una riconquista di [...] un riscatto [...] della produzione -, e [...] in mera negoziazione subalterna, [...] contrattazione della propria condizione [...]. Gasparotti ne tiene conto. Ne offre anche una sintetica [...]. Ma non si accontenta. E ci provoca, per [...] una problematici non certo inedita [...] proposta negli anni Cinquanta Vittorino, [...] ultimi tempi clamorosamente trascurata: la responsabilità sociale [...]. Perché se c'è una «miseria [...] ci sarà anche, [...] parte, [...] intellettuale». Se c'è [...] ci sarà anche una cecità [...] narratore. Occorre, poi, [...] il rumore corale: i suoi [...] sono sempre parziali, mutilati, scomposti. [...] significa [...] dare struttura narrativa a identità [...]. Uscire dal territorio consueto [...] ritrovare [...] collettiva (un ossimoro che [...]. Entrare in contatto col [...] e inquietante, della modernità. In questo senso la [...] letteraria della condizione di fabbrica è in [...] della extraterritorialità sociale della condizione [...]. Della [...] consumata separazione esistenziale dai [...] cui si riproduce la vita moderna, in [...] crescente incorporazione pratica («sussunzione» [...] Marx) nel sistema complessivo della produzione sociale. Si direbbe che, paradossalmente, [...] lavoro intellettuale si la lavoro industriale -e [...] scomposto, riplasmato e dominato -, tanto meno [...] di [...] i luoghi della produzione [...] soggetti. Di operare quella metamorfosi [...] realizzata, permetterebbe in qualche modo [...] di ricuperare un linguaggio [...] adeguato alla propria nuova condizione. Forse, oggi, [...] di raccontare la fabbrica [...] prova, [...] di raccontare la propria [...]. [...] è il presagio della [...] estinzione. Giorgio Gasparotti« Raccontare la [...] Riuniti, [...]. Poi si trovano insieme, [...] un po' e combinano delle bravate. Non ha tutti i torli, [...]. I suoi «nazi» sono [...] quello che si dice dei «bravi ragazzi». Sono cioè qualcosa di diverso [...] tipologia classica degli [...]. Nel suo importante libro Sottocultura II fascino di uno [...] innaturale, tradotto in Italia da Costa [...] Nolan nel [...] Dick [...] descrive lo [...] come un rozzo personaggio un [...] macho e un po' «caricatura [...] modello» (secondo una definizione di Phil Cohen). Sembra, questa descrizione, più simile [...] tipologia degli [...] o delle periferie delle metropoli [...] o britanniche. Invece le leste rapate [...] una componente notevole di quelle italiane, sono [...] tipologia GIANFRANCO BETTIN Dopo i recenti episodi [...] Veneto e che si ripetono con cadenza costante [...] Germania [...] si è tornati a parlare di violenza [...] spiegazioni e radici del [...]. Ma da dove ha [...] cosa si basa la «durata» del mito [...] solo giovanile? In un breve e denso [...] 11 Melangolo «Il mito nazi» [...]. Alligna, tuttavia, questo coacervò [...] di atteggiamenti, sia pure repressi. [...] è il rischio che [...] si allarghi e invada spazi più vasti. Prevale nel Veneto, concentrata [...] Vicenza e Verona, nei capoluoghi e in alcune [...] come appunto Valdagno, una fauna [...] niente affatto proletaria o [...] espressione di povertà e disperazione sociale. Ignorante di sicuro lo [...] pure. In questo senso certamente [...] impoverimento sociale e anche culturale. Per il Testo si tratti [...] di ragazzi e giovani (a volle già sui trent [...] in certi casi di «buona [...]. Ciò rende le loro [...] odiose. Soprattutto perchè assolutamente preordinate, [...] un gioco crudele che preseleziona vitti-me ed [...]. I «bravi ragazzi» di Valdagno [...] alla prima e inconsulta impresa. Contro i «neri» si [...] volte. Quella sera stessa della [...] continuato per ore ad attaccare la casa [...] che avevano danneggiato le loro automobili. Una certa parte della [...] pubblica, dei responsabili politici e istituzionali la [...] di Valdagno. Sa, [...] che essi gridano e [...] atto sentimenti, paure, rancori, [...] ma che non ha il coraggio di [...]. Per [...] fantasma senza [...] di questo fine secolo è [...] da [...] nostalgici rivolti a ideologie totalizzanti [...] scomparse, e che tuttavia continuano a incombere su larghi [...] delle collettività nazionali rimaste prive di sicuri modelli cui [...] e nei quali identificarsi. Non c'è bisogno di [...] razziste e xenofobe messe in atto quotidianamente [...] Germania [...] Francia e [...] in Italia nei confronti [...] di ogni specie, per [...] drammaticità della situazione. Eppure, nulla, in questa [...] meno improduttivo, che rifugiarsi nella denuncia moralistica, [...] riflessione radicale sulla natura di questo «ritorno» [...] passato: su questa «ripetizione» dì una «barbarie» [...] Auschwitz ha trovato il suo punto di non [...] impone a lutti una «vigilanza» assidua e [...]. Il fascismo, il nazismo, [...] immagini e nei simboli esibiti da gruppi [...] consistenti, assumono [...] di distintivi meramente occasionali: [...] a quelli [...] che se ne fanno [...]. Ma il loro patetico [...] deve invitare a uno sprezzante sorriso di [...]. Non è solo il [...] messo in atto da "studiosi» disposti a [...] di godere del favore di [...] pubblica frustrata e indecisa, [...]. E sappiamo che la [...] ripete, il nazismo, il fascismo, nelle loro [...] potranno più tornare Eppure, al di là [...] con cui questi movimenti si imposero sulla [...] esiste [...] del nazismo più sottile, [...] più pericolosa e inquietante, che può riemergere [...] e dilagare sotto altre forme e altri [...]. Di [...] di ripensare in termini filosofici [...] caratteri costitutivi [...] nazista. Il breve ma denso [...] Philippe [...] e [...] Nancy, Il mito nazi, [...] e ora pubblicato da «Il Melangolo» per [...] Carlo Angelino è indubbiamente un notevole contributo in [...]. Questa perlustrazione teoretica delle strutture [...] del mito indagato nelle sue componenti essenziali, ma anche [...] suo affermarsi storico entro [...] precisa, diviene quanto mai urgente [...] nel momento in cui viene invocata da più parti [...] di [...] la scena del politico, dopo [...] distruzione delle ideologie [...] nel passato [...] recente. Basti pensare al cosiddetto [...] che, soprattutto in Germania, [...] studiosi [...] me [...] Frank, [...] ma che, anche da [...] ampio spazio nel dibattito filosofico (la rivista [...] Aut» vi ha dedicato [...] del [...] Sergio Givone ha messo [...] modernità del mito romantico in un saggio [...] di recente: [...] questione romantica, [...] ecc. [...] centrale che sembra emergere [...] e Nancy consiste nella [...] tanto il mito in sé deve essere [...] dal momento che una componente mitica è [...] conoscitivi e nella identificazione nazionale di qualunque [...]. Ciò che [...] il nazismo e il fascismo, [...]. In realtà il mito, [...] «illusione», non può in nessun modo essere [...] suo carattere essenzialmente «immemoriale»: «l. Ma ciò che forse [...] Nazismo, è che non si fabbricano Eventi. Non si fabbrica ciò [...] c'è memoria: deve ancora accadere». Le radici prime del nazismo [...] del razzismo [...] distintivo [...] totalitaria tedesca) vengono così individuate [...] una diffusa esigenza nella Germania del X VIII e [...] secolo, di [...] nazionale, «imitando» e [...] ma insieme [...] o [...] quindi disperazione che si volge [...] aggressività e in violenza scaricata su vittime pre-selezionate in [...] a certi criteri [...] colore, sesso, [...] diversità) e che in altre [...] sociali e culturali la paura di perdere i privilegi [...] o la volontà di [...] spietatamente, può suscitare atteggiamenti analoghi. [...] delie due tendenze, dei [...] testa rapata -il genere «Ludwig», per restare [...] Veneto, [...] il genere borgataro classico -può davvero produrre [...] pericolosi. Come ha sostenuto Luigi Manconi, [...] al tema ha dedicato parte del suo / razzismi [...] scritto con Laura Balbo e pubblicato da Feltrinelli, la [...] minoranza degli [...] può dare visibilità e forza [...] violenta a [...] latente. Ora, non è la [...] costituire di per sé un pericolo di [...] nazionalistiche o totalitarie: anzi, questo pensiero radicale [...] merito di [...] la potenza volontaristica del [...] reale e distruggendo qualsiasi rassicurante «figura» cui [...]. Ciò che è preoccupante [...] di legare il politico a una logica [...] e di [...] della forma, nella «nostalgia» [...] definitivamente defunti. La necessità di ripensare [...] deve confondersi con la riproposizione di ciò [...] intrinseca natura -rifugge dalla «riproposizione» e dal [...]. Lo avevano capito già [...] e Leopardi. La «strage delle illusioni» [...] titolo di una antologia leopardiana uscita in [...] Adelphi per cura di [...]. Rigoni) non può [...] dire che nuove illusioni debbano [...] ricostruite, ma invita a [...] se «al contrario la funzione [...] con ì suoi effetti nazionali, popolari, elici ed estetici, [...] sia proprio ciò contro cui è necessario reinventare la [...]. [...] e politica GIANFRANCO PASQUINO Non [...] Danilo Zolo abbia trovato nel mio libro [...] nuova politica (recensito il [...] parola magistrati. Quindi, mi risulta ancora [...] sostenga che io affido la riforma dei [...] (oppure ai partiti stessi, la cosiddetta [...]. Né gli [...] né [...] ma il problema non [...] questa mia smentita. Infatti, con questa [...] lettura del mio discorso [...] Zolo dimostra di avere visto qualche alberello, [...] miraggio, dimenticandosi della foresta. Allora: la foresta della [...] fatta da molti boschetti di alberi di [...] quali, per [...] affido la riforma dei [...] comunque, hanno già potentemente operato per [...] fino a [...] irriconoscibili quanto ai poteri [...] persino [...] e alla leadership. Personalizzazione e spettacolarizzazione della [...] i partiti rispondano con leader in grado [...] platee televisive. Ma questi leader devono essere [...] belli, come sembra sostenere Zolo richiamando la letteratura statunitense, [...] molto meno compatta di quel che vuole [...] credere ai lettori dell [...] oppure devono sapere di che [...] parlano, devono [...] comunicare chiaramente e [...] magari assumendosi le responsabilità relative [...] delle loro proposte? Queste responsabilità possono essere fatte valere [...] confronti dei dirigenti di [...] sia con regole interne, ma [...] con regole [...]. Di [...] che annetto da sempre non [...] alle riforme elettorali, ma anche alle riforme istituzionali come [...] vincoli e apprezzabili incentivi sui comportamenti dei [...] dei Imo dirigenti. Altro punto che Zolo [...] le istituzioni contano di più, nel rappresentare [...] allora i partiti dovranno riformarsi per selezionare [...] classe dirìgente. [...] possente spinta alla riforma [...] da un accresciuto potere dei cittadini sia [...] eleggere (riforma elettorale) sia sulle soluzioni da [...] popolare e, naturalmente, referendum abrogativo più tutte [...] di referendum che consentano ai cittadini di [...]. Soltanto a questo punto, se [...] avrei posto la [...] morale e quindi avrei chiamato [...] causa i magistrati. Se un sistema elettorale [...] efficace, i partiti e i candidati corrotti [...] meno rapidamente espunti dagli elettori, dai colleghi [...] dai compagni di partito. In mancanza di alternative [...] magistratura punire i corrotti. Non so quanto questa [...] perfettamente rispondente alle norme dello Stato [...] frequente e apprezzata in [...] democratici, possa contribuire alla riforma dei partiti [...] definita, per usare il lessico di Zolo, [...]. Sicuramente, serve a disinquinare [...] operazione che, purtroppo, non è avvenuta con [...] incisività ed efficacia nel caso italiano creando [...] corruzione e un senso diffuso di impunità [...] nei partiti e di impotenza fra coloro [...] le tangenti. So, però, che per [...] e non democratico (ma i giudici negli Stati Uniti [...] eletti e il sistema giudiziario inglese ha [...] tradizioni di ricettività alle nuove esigenze), il [...] vive in un sistema politico ed è [...] dinamica e alle sue spinte. Bisogna stupirsi perché [...] Mani pulite a Milano [...] del decennio del pentapartito? A parte, il [...] reperire prove abbondanti e convincenti, stava finalmente [...] politico. Indubbiamente, i magistrati milanesi [...] la società civile e forse persino parte [...] richiedevano, reclamavano [...] di ripulitura dei partiti, [...] operazione avrebbero dato tutto quel sostegno esplicita [...] e implicito che era mancato negli anni Ottanta, [...] del rampantismo non soltanto politico, ma economico [...]. È anche faccenda di [...]. Se dovessi aggiungere un [...] La nuova politica non avrei dubbi. Scriverei un capitolo sulla corruzione [...] come [...] per il sovvertimento della democrazia [...] e fra i [...] e sul ruolo della magistratura [...] requisire [...] ristabilendo le regole per una [...] democratica fra partiti e candidati basata [...] delle opportunità. Non è granché come [...] almeno è la fine della vecchia politica [...] una politica migliore. Una politica che non [...] i nuovo, e [...] ma cercando di [...] con le regole e [...]. /// [...] /// Tom Sharpe: [...] nel college ALBERTO ROLLO Dai [...] romanzi sappiamo che cosa non funziona, che cosa [...] lei ritiene ridicolo, Intollerabile, [...] di squadra. Che, poi, è un [...] 360 gradi. Vien voglia di [...]. Sharpe, che cosa, Invece,, [...] nella vita, che cosa la rassicura. Intende dire che cosa [...] Mah, credo che il massimo che possa offrire [...]. A me per esempio [...]. Che è [...] solitaria, dura, da [...] E poi mi piace [...]. Mi piace anche parlare [...] parla di sicuro non pensa. La serenità non è [...] miei obiettivi. Preferisco essere [...]. Per un pigro come me, [...] è fondamentale. Sono un po' come [...] Nord America che se ne sta immobile [...] di cui si ciba [...] muoverebbe più da quel piccolo fazzoletto di [...] continuano ad usare aggettivi come satirico, comico, [...] i risvolti di copertina promettono [...] ironia, catastrofi. Ma chi è Tom Sharpe? A [...] fa venire In mente 11 [...] Il [...]. Non si fa fatica [...] seduto accanto a un King Lear [...] somministra, da quelle sue labbra sottili e [...] suo sguardo liquido e febbricitante, molti arguiti, [...]. E non meraviglia II [...] dispetto della effettiva Incisività della [...] prosa, non sia nè [...] nè l'autore carismatico. In Italia, poi, logorata [...] «obbligatoria» e a buon mercato, Sharpe si [...] collocare, senza contare II [...] differenza della striscia edel varietà televisivo, esige [...] concentrazione (i «libri senza figure», si sa, [...]. E comunque Sharpe è [...] Italia, a presentare il suo Accidenti! [...] va da sé, non [...] lo stesso Sharpe sottolinea, calamita immagini di Cambridge [...] Oxford e si porta appresso quel «blue» che [...] II colore delle squadre di canottaggio (ad ogni [...] corrisponde un equipaggio diverso ) [...] 11 colore della tristezza, Il [...] uno dei più celebri formaggi nazionali. [...] che travolgono la pacifica [...] studenti, neghittosi docenti, custodi fedeli alla tradizione [...] ritmo, la stessa Infallibile qualità abrasiva che [...] la penetrazione nel mondo [...] n eli irresistibile La [...] In quello [...] di campagna In Paesaggio [...] In quello [...] sudafricano in La mischia (Sharpe, [...] è cresciuto a Città del Capo e [...] Sud Africa è stato espulso nel 1961 per attività [...]. È singolare come alle [...] poniamo, Sharpe risponda con una caparbia volontà [...] che conta fosse sempre altrove, fosse sempre [...] tema. Come dire che non [...] fra uomo e scrittore. In che modo raccoglie [...] realtà che sono sottese ai suoi affreschi [...] assieme [...] di cui parlo non [...] realtà, è la mia realtà. Quando scrivo, procedo cosi: [...] e mentre elaboro le situazioni mi vengono [...] di persone reali, di posti reali, che [...]. Non ho neppure alcun [...]. E le sue macchine [...] da dove [...] Waugh e Wodehouse lavoravano [...]. Waugh non cominciava a [...] sapeva dove il suo racconto sarebbe andato [...] come si sarebbe sviluppato. Wodehouse preparava un canovaccio [...] vale a dire un romanzo, [...] forma alla stesura vera [...] non sono così bravo. Sono un po' come [...] a vela che deve districarsi fra correnti [...]. /// [...] /// Purtroppo non c'è nessuna [...] il mio lavoro. Da giovane scrivevo per [...] sapevo che nei tre atti di una [...] essere un certo svolgimento preordinato. /// [...] /// Non trova anacronistico scrivere [...] così britannica e antica come il [...] i cardinali della Chiesa Cattolica [...] però conservano un ruolo e un posto [...] Italia. Cosi la gente che [...] college. Sono pezzi [...] addirittura medioevale, ma tuttora [...] tradizioni, alla loro cultura. E c'è una continuità fra [...] monastico e quello attuale. La nostra vita di [...] questa atmosfera prerinascimentale, sotto lo sguardo degli [...] guardano dai quadri appesi alle pareti. Quando ripenso agli anni passati [...] quelle sale oscure ho la netta sensazione di avere [...] un ritorno indietro nel tempo, alla prima età evolutiva [...] un essere appena [...] dall'acqua con [...] e sei antenne. E del resto ricordo [...] davanti al quadro di [...] bruciato come protestante da Maria La Sanguina [...] altro non era più sanguinaria di Elisabetta. Quel mio avo era stato [...] nel mio stesso college, e lo, che lo volessi [...] no, ero, per Cambridge, una [...] diretta continuazione. In fondo anche quella era [...] «lezione». Come dire, veniamo tutti da [...] stesso [...] po. Gli italiani del Nord [...] cosa rispetto a quelli [...] Sud. I democratici non possono [...] e scaricare tutte le colpe dei disastri [...] nazismo di Hitler C'è un filo che [...] fra noi e i nazisti. Del resto per me [...] mìo padre era un [...]. Siamo troppo malati di [...] certezze morali In realtà viviamo In un [...] cui domina [...]. /// [...] /// Siamo troppo malati di [...] certezze morali In realtà viviamo In un [...] cui domina [...]. (0)
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