Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2046173707.

Metti una sera con [...] terrazza del Palazzo dei Con-gressi a Roma, [...] di Um-berto Bindi, che in lontananza, sedu-to [...] suo codino [...] richiama la figura di Mozart. Arriva Sergio Endrigo, e [...] rivivere la fine degli anni Cinquanta, con [...] e [...] della nuova canzone italiana. Poi ar-riva anche Renato Zero [...] ma coautore di Letti), sale sul palco [...] Bindi una [...] ver-sione di Arrivederci, provocando [...] pubblico giovanile. Eventi inattesi, come per [...] titolo del concerto) che appunto, è stato [...] e che «la musica è finita» andate [...] non a lui, a Bindi, [...] bardo geno-vese tornato da qualche tempo sulla [...]. Il giorno prima avevo [...]. Risposta: «Il maestro non [...]. Umberto: se telefono a Sergio (Endrigo) [...] a Gino (Paoli) nessu-no mi dice [...]. [...] tu [...] Non sono certo io a [...] che mi chiamino così. Sono i miei collabo-ratori. Forse fa sempre una [...] io abbia studiato al [...]. O forse anche per [...] canzoni, permeate di sinfo-nismo, [...]. ///
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Si dice sempre che [...] musica classica ad influenzarti. A proposito de Il [...] citati Addinsell, Chopin, Ravel. ///
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E poi [...] Giancarlo Cardini che ti [...] modo accanto a Puccini e Liszt. Ha raccontato che quando [...] studiava loro ma ascoltava [...] Paoli. Quali sono state [...] Più modestamente io era [...] compositori americani, da Kern, [...] Berlin e natural-mente da Gershwin, [...] carità, non diciamo queste cose. Sai, erano gli anni [...] veniva chia-mata musica [...] quel-la che sentivi nei [...] Scandalo al sole, quella di Percy Faith, di [...] di [...] e anche di [...] del De Guello e [...] colonne sonore. Tutto questo formava il [...] più di quella musica classica. E poi [...] i francesi, Edith Piaf su [...] e Charles Trenet, che adoravo, con [...] France, La [...] du [...]. E Jacques Brel. Respiravo queste cose, me [...]. E come hai cominciato [...] Che poi non era la [...] di quei tempi, con [...] come si usava. Comunque, le prime cose [...] le riviste di-lettantesche. Sai, a Genova gli stu-denti [...] e [...] e io scrivevo le musiche, [...] balletti. ///
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[...] Un giorno è arrivato Giorgio Cala-brese, [...] mi ha fatto leggere il testo di Arrivederci. Io ho cominciato a [...] note. Ed è nata la [...] canzone. Alcuni editori [...] ascoltata con la puzza sotto [...] naso. Invece Nanni Ricordi me [...]. Sai, io dapprima pensavo [...] per [...] cantare agli altri, ma [...] Giampiero [...] e Crepax mi dissero [...] la mia voce, [...] la cosa mi tentava [...] misi tutta. E fu un gran [...]. Erano gli anni di Sanremo, Modugno [...] per arrivare alla ribalta. Ti rendevi conto di [...] che contribuivano a [...] Ma figurati. In quel momento ave-vo [...] paure, non ba-davo certo a Sanremo, che [...] divertiva, anche se le canzoni erano tremende, [...] brutte, [...]. ///
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Arrivederci, oltre che da [...] da Flo [...] Joe Sentieri, Don Marino Barreto. Quello che cantava «con una [...] di mano». ///
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E rimase cinque settimane [...]. Poi vennero Il no-stro [...]. E poi Il mio [...] Nuvola [...] due, È vero. Che Mina cantò insieme [...] Sanremo. [...] in quella canzone, per apparte-nere [...] italiana? È vero, forse qualcuno [...] troppo. Il testo lo aveva scritto Nisa, bravis-simo, una personalità forte [...]. ///
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Torniamo: Non mi dire [...] Ap-puntamento a Madrid, incisa an-che da Caterina Valente, Riviera, La [...] è finita, che cantò Or-nella Vanoni. ///
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Non posso lamentarmi, se [...] Il mio mondo è stata incisa in Francia [...] Richard Anthony, ed è stata prima in classifica per [...] esplosione dei Beatles. [...] incisa anche Tom Jones, [...] pensavano che fosse una canzone inglese, così [...] pensavano che fosse francese. [...] incisa anche [...] in America, e certo [...] sono arrivati. Ma non è che [...] i soldi. Ossia, mi interessano, ma [...] ho spesi. Ne ho spesi tanti. Allora parliamo della tua crisi, [...] da parte del pub-blico. Fu un periodo terribile, che [...] an-che raccontato in una canzone. Mi ritrovai smarrito, abbandonato. Gli anni Settanta furono [...]. Poi ci fu la [...] madre. Non voglio pensarci, anche [...]. Pensi che la tua [...] nuociuto nel rapporto col pubblico? Non lo [...] credo. Caso mai mi ha [...] pro-prio con i miei discografici. Non parlo [...] milanesi, ma di quelli romani. Mi ricordo che una volta [...] fatta una ripresa televisiva di tutti i cantanti di [...]. [...] la Pavone, Morandi, Paoli, Endrigo. Quando ci fecero rivede-re [...] accorsi che io ero stato tagliato. ///
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È vero che a quei [...] era codina, bigotta, però [...] se poi le cose siano [...] molto. ///
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Fu per la stessa [...] cantasti più a Sanremo dopo il 1961? Non [...] francamente. È certo che sono [...] Sanremo solamente [...] scorso, dopo 35 anni. ///
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A proposito di date: fai [...] Se consideriamo Arrivederci, che è [...] 1959, sono [...]. E sei deciso a [...]. ///
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E poi il rapporto [...] è naturale per me: la musica è [...] musica è consolatrice. Anche se de-vo osservare [...] ho [...]. [...] Quattro by-pass, [...] qualche rinuncia, limitare qual-cosa, [...] sesso. Però il mio lavoro [...]. Proprio in questi giorni [...] progetti [...]. E chi mi ferma? Leoncarlo Settimelli Con Paoli ed Endrigo nella squadra di Ricordi [...] nostra musica Nasce a Genova nel 1932, [...] studia piano e si dedica anche allo [...]. Più tardi frequenterà il Conservatorio. La prima canzone è [...] si intitola [...] perduto», la seconda è «La [...] a Wanda Osiris. Nel 1954 scrive le [...] rivista goliardica nella quale appaiono Paolo Villaggio, Rosanna Schiaffino, Marisa [...] e nel 1955 «Non [...]. Si fa apprezzare dal [...] Franco Mannino che gli commissiona un valzer, «Il barcarolo [...] Senna». Nel 1957 ancora una [...] «Oscar non ti spogliare», un rutilante spettacolo [...] anche dal ballerino Vittorio Biagi che sarà [...] Maurice [...]. Il regista Silverio Blasi [...] a scrivere le musiche per la commedia [...] «Non [...] li puoi portare appresso», con Sergio Tofano [...] Germana Paolieri. Grazie a Jo Sentieri [...] Tony De Vita, approda a Milano, portandosi dietro la [...] «Odio», [...] la Sonzogno non ne fa nulla. È la Ariston di Alfredo Rossi [...] intuire le possibilità di questo personaggio schivo [...] di quella aggressività tipicamente maschile che [...]. [...] decisivo però è [...] con Nanni Ricordi. La grande casa editrice, [...] diritti delle più importanti opere liriche, decide [...] il repertorio canzonettistico e affida a Nanni, [...] casata, il compito di creare una scuderia. Ne entrano a far [...] Bindi, Endrigo, Paoli ed altri cantautori che fanno della Dischi Ricordi [...] perno del rinnovamento della canzone italiana. Ma Umberto Bindi deve [...] un piccolo infortunio, quello di avere scritto [...] «I trulli di Alberobello», canzone interpretata a Sanremo [...] dal Duo Fasano, dal Trio Joyce e [...] Aurelio Fierro. Vale a dire nello [...] quale Modugno presenta «Nel blu dipinto di [...]. [...] con Giorgio Calabrese, un [...] trasforma la musica di Bindi in vera [...]. La canzone provoca un [...] il pubblico ed è seguita subito dopo [...] «Il [...] concerto» (ancora su testo di Calabrese) che [...] Bindi come uno dei primi esponenti della nuova [...]. Anche a lui verrà [...] di cantautore, ma in realtà Bindi si [...] testi di altri. Vive a Bracciano (Roma) [...] e altri animali domestici. ///
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Poi un giorno arrivò [...]. Ecco, dissi a Rauchi, [...] nuova. E la mettemmo in [...]. Era davvero roba nuova. E quando Nanni mi [...] non scrive [...] feci il gran passo [...]. NON-E VENTO La rassegna [...] di quartiere [...] periferia romana Benvenuti al [...] Vigne Nuove Mentre [...] pullula di vanitose vetrine [...] delle tante iniziative senza visibilità. E la sponsorizza Ken Loach. ///
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Arrivi e sembra un [...]. Siamo a Cinema fuori, co-se [...] capitano, una rassegna che da due anni fa vivere [...] me-glio [...] periferia Nord di Ro-ma, zona Vigne Nuove. Sempre di Estate romana [...] si tratta ma [...] lo scopo è semplicemente, [...] dire, quello di dare qual-che alternativa alla [...]. [...] nasce per caso dopo [...] visto sul programma i film [...] sa-ranno trasmessi fino al 27 luglio. Eppoi portare il cinema [...] una rassegna oltre-tutto presieduta da Ken Loach [...]. È la serata di [...] Festi-val, venerdì scorso. [...] non sembra di essere in [...]. Tutto è perfetto, dentro. [...] curato, con una sorta di [...] un signore che con-trolla gli ingressi, le famiglie che [...] di entrare. [...] uno stand dopo [...]. Tutto orga-nizzato dal comitato [...] ha messo in piedi le sue proie-zioni, [...] grazie [...] di qualche volontario. Gente che ha portato [...] al Festival. Chi i film in [...] cortometraggi, chi [...] con il regista tale, [...] vendere, le sculture dei ra-gazzi del liceo [...] il materiale per sensibilizzare [...] o quello sulla lotta [...] Liverpool. Perché gli stand sono [...] per tutti i gusti, [...]. Così capita anche di [...] dedicato a cose che sembrano non [...] con il cinema. Un anziano, in-vece, è un [...] più polemico. E rac-conta: «Stiamo [...] da tredici anni e [...] Festival non abbiamo niente. Niente cinema, niente spa-zi [...] persino niente mezzi pubblici». Due ragaz-zi, invece, parcheggiano il [...] motorino, entrano e vanno dritti [...] una specie di area poco frequentata. Gli stand e le [...] film e tutto il resto lo saltano [...]. Si appar-tano e salta [...] per ti-rare due calci. Perché proprio [...] lo spiegano loro: «E [...] Per noi, questo, è un bel perio-do. Con il Festival [...] la possibilità di divertirsi. E a noi basta [...]. Intanto tra i vari [...] passeggia e ringrazia i volontari che hanno [...] baracchino per esporre disegni o vendere tra-mezzini. In molti sono meraviglia-ti [...] che ospita le proiezio-ni. [...] vista Pasolini forse og-gi sarebbe [...] dei temi ricorrenti della [...] filmografia. Grande, anzi maestosa in [...] dal benessere. Il teatro, per que-sti giorni, [...] film come Roma città aperta (e non è una [...] Song, [...] (stasera, ore 22. In questi giorni, insomma, [...] a Vigne Nuove. Soltanto du-rante Cinema fuori, [...]. Il resto [...] «si sta un [...] peggio di un quartiere dormitorio». Parola di una decina di [...] che stan sospe-si da tredici anni, gli abitanti. Per-ché [...] felice del Festival finisce [...] del parcheggio che lo ospita. Fuori le strade sono [...] uguali, si vedono palaz-zoni che sembrano [...] da una vi-ta, non [...] di verde, né mezzi pubblici. Ci si at-tacca al [...] Vigne Nuove. Spesso i palazzi hanno [...] cartone e gli infissi di latta. Quello che funziona, invece, [...] di quartiere che ha orga-nizzato la rassegna. Una decina di persone, [...] una volta abitavano in centro. A Vigne Nuove pensavano [...] zona in espansione che presto avrebbe avuto [...] il minimo per campare. Ma per que-sti trentamila [...] non sono arrivati, le strutture nemmeno. Le strade che portano [...] Festival, [...] sono obbligate. E passando di fianco [...] si notano quelli che già ri-schiano di [...] per-ché i muri di cartone mica posso-no [...] una vita. Alla fine di queste strade [...] il Festival. Cose che capitano è [...] a dire che è già un miracolo [...] parti qualcosa di culturale. [...] è di parecchi anni [...] realizza-ta soltanto da due per mancanza di [...]. Il totem di questa [...] Ken Loach, uno che di periferie degradate [...]. Attorno alla [...] figura, il comitato di [...] il re-sto. Enrico Testa [...] 2. ///
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Enrico Testa [...] 2.