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I bambini sono a [...] quotidiani incalzano e non danno respiro. Neanche alla moglie del [...] Consiglio incaricato. Fotografi di una mamma per [...] figlio Pre-mier. Fabiola [...] madre del leader dei [...] traccia un inedito ritrat-to del [...] Massimo. Bravo a scuola ma [...] a sven-tola, calzoncini corti, calzini e scarpe [...] grande mangiatore di pizza e sfrenato attaccante [...] calcio del quartiere. /// [...] /// Un bravo figlio, un [...]. La designazione di Massimo [...] è «una bella notizia». Così tre grandi vecchi [...] Anto-nio Giolitti, Francesco De Martino e Leo [...] hanno salutato [...] conferito dal presidente della Repubblica. [...] deputato comunista Antonio Giolitti considera [...] tutto nor-male [...] a [...] fisiologico, visto che è il [...] del maggior partito». Il senatore a vita Francesco De Martino, ex segretario del Psi, parla di «notizia [...] sinistra e il Paese». La scelta di [...] «va nella tradizione secondo [...] essere il segretario del maggior partito a [...] formare il governo». Sono le carte da [...] grande passione di Massimo [...] iniziata al tempo in [...] a frequentare le case del [...]. Anche oggi, quan-do può, [...] ama gio-care a tressette, anche se non [...] di poker o di scala quaranta. Se quella per la [...] più nota, sono tante le pas-sioni del [...] Consiglio incaricato. La cucina, ad esempio, [...] praticare nei primi anni Ottanta quando vive [...] Bari, [...] segretario regionale del Pci. Impara a cuci-nare e [...] come ha dimostrato un anno fa un [...] «Porta a porta» di Bruno [...] cui preparava un risotto. Dopo una breve attrazione per [...] sempre al tempo della [...] permanenza a Bari, [...] «scopre» uno dei giochi da [...] più famosi, il Risiko: spesso, la sera, dopo cena, [...] lunghe partite con Renato Miccoli. Ama la musica classica, [...] di Paolo Conte, le cui canzoni sa [...]. Tra i cantautori preferiti [...] Dalla, Guccini, De [...] e ultimamente Baglioni. [...] perché Oscar Luigi [...] gli ha affidato un [...]. Un «primo discorso» che, nella [...] brevità, è un piccolo [...]. Non dimentica nessuno Massimo [...] a cominciare da chi [...] e ha scelto di [...] pubblicamente il testimone: Ro-mano Prodi. Le prime parole, dopo [...] dato la mia disponibilità al capo dello Stato», [...] per lui. E ancora per lui [...] finali: «Tengo in [...] opportunità è stata determinata [...] del presiden-te Prodi. Un atto importante, dal punto [...] vista umano e personale, che mi ha colpito profondamente [...] segna una pagina importante: [...] aperto la strada a una [...] della sinistra». Ma subito dopo Massimo [...] ha parole di ringraziamento [...] disponibili a «formare un [...] sinistra». Poi ar-riva la parte più [...] po-litica: «la maggioranza possibile» da affrontare con «grande pru-denza»; [...] convergenze che se-gnano una novità [...] novità, la rottu-ra di Rifondazione Comunista»; «la serietà e lo scrupolo nel con-fronto [...] per accertare una convergenza ef-fettiva [...] dare vita a un governo stabile». E arriva il momento [...] del Polo, «preoccupato e turbato. La crisi presenta gli [...] crisi di sistema, i difetti del bipolarismo [...]. È neces-sario riprendere il [...] le riforme istituzionali [...]. Per concludere: [...] è [...]. [...] possibilità o meno di [...]. E ancora, rispondendo ai [...] incari-cato aggiunge che «il mondo cat-tolico non [...] suoi valori», che quello di Cossiga «è [...] perché vuol dire che «la guerra fredda [...] questo è positivo per il futu-ro del [...]. A [...] rispon-de che «mantenere la [...] Finanziaria è come dire no». Poi, lasciato il Colle, [...] col presidente della Ca-mera, Luciano Violante, e [...] Senato, Nicola Manci-no. E proprio [...] da [...] della giornata di Massimo [...] da cerimonia a Botte-ghe Oscure [...] essere corso a casa ad [...] alle 18, ora della convocazione [...]. A chi gli si avvicina [...] «Auguri. Di ritorno a Botteghe Oscure, [...] momento di grande [...] quello [...]. [...] riu-nisce i più stretti [...] per Prodi, ha parole di affet-to e [...] Walter Veltroni, rende omaggio al ruolo svolto dal [...] consiglio per [...]. [...] si chiude [...] dei sentimenti e dei «grazie» [...] chi gli è stato vici-no. Un giorno segnato però [...] per il futuro, dalle tensioni per [...] con-tinuo delle prese di [...] dichiarazioni che da una le-gittima soddisfazione. [...] che, fino [...] spaccata al suo interno, pone [...] via agenzie di stampa. A chi [...] in-contrato, e sono stati [...] da Veltroni a Burlando, da Brutti a Manconi, [...] è apparso tranquillo ma [...] comportamento del gruppo di Cossiga era sempre [...]. Come tante, tantissime, sono state [...] giornata perché, oltre alla compagine [...] governo, ai [...] ministri, [...] anche il nuovo asset-to del [...] da affrontare: ci sarà [...] sarà? E la chiamata dal Colle, arri-va? Quando arriva? E anche dopo la chiamata, la [...] del go-verno, la fiducia, questa nuova maggioranza reggerà? Non [...] il tiro al bersaglio, del Po-lo, degli [...] delusi, di Di Pie-tro? Sono [...] molti i pezzi del puzzle che Massimo [...] uomo della sinistra incaricato di [...] il governo, dovrà far [...]. IL DISCORSO Dal messaggio [...] agli inviti per il Polo Ecco [...] sintesi del discorso pro-nunciato ieri da Massimo [...]. Il ringraziamento a Romano Prodi «Questa opportunità nasce dalla scelta generosa di Prodi che, [...] di proseguire nella [...] positiva esperienza, ha ritenu-to che [...] essere io [...] in grado di [...]. Si è trattato di un [...] importante [...] per me [...] di [...]. Il messaggio al Polo «Cercherò [...] contatto con le [...] turbamento. Questo è un nuovo [...] un com-plotto malvagio. La crisi, proprio perché [...] la ri-presa di un dialogo per affrontare [...]. La guerra fredda e Cossiga «Io [...] di potere leggere il gesto di disponibilità [...] Cossiga [...] di fuori di ogni interpretazione di furbizia [...] che la [...] e idee che si [...] lungo a viso aperto possono colla-borare per [...] nostro Pae-se». /// [...] /// Tut-tavia, [...] mantiene una ri-chiesta pregiudiziale di [...] ritiro della legge finanziaria. Mi rivolgo ancora a lui [...] cada questa [...] la finanziaria, non ci sarebbe [...] strada che [...] provvisorio, [...]. Il mondo cattolico «Credo [...] cattolico non debba avere preoccupazioni circa lo [...] politica. Questo perché ampio e determinante [...] di personalità cattoliche al governo. [...] attenta e rispettosa verso quei [...] una persona che crede nel [...]. SEGUE DALLA PRIMA [...] sarà il primo Presidente del Consiglio che non è mai stato suddi-to dei Savoia, e [...] sarà anche il primo Presidente del Consi-glio che da [...] vedeva Carosel-lo. In tutti i sensi [...] nuova: via i vecchi tabù, via i [...] vecchi uomini, i vecchi ri-cordi. Eppure, in senso strettamente politico, [...] dubbio che Massi-mo [...] è un figlio della prima [...]. Più di quasi tutti [...] della politica di oggi. È cresciuto [...] e nella cultu-ra del Pci [...] Togliatti e di Berlinguer, è maturato nel fuoco [...] sociali degli anni sessanta e settan-ta, è [...] difensore acca-nito dei partiti politici e li [...] essenziali al funziona-mento della democrazia. Ha scom-messo sul [...] della [...] anche quando andava di [...] politica, [...] di tutti i mali, [...] tradimenti, di tutte le [...]. Le cronache raccontano scherzosa-mente [...] Massimo [...] è en-trato in politica [...] verso la quinta elementare già progettava di [...] il segretario del Pci. Raccontano di un suo [...] a 12 anni, da-vanti [...] Togliatti: [...] dicono che il fon-datore del Pci ne [...]. Infine raccontano di un [...] Massimo, svolto in quinta elementa-re e premiato da [...] che aveva questo [...] fossi un ministro. Dicono che il giova-nissimo [...] svol-se il tema con [...]. Sebbene fosse figlio di [...] e seb-bene in quegli anni il governo [...] e [...] pubblico affidato al pu-gno [...] di Mario [...] pare che [...] scris-se: [...] fossi ministro renderei più [...] contro i delin-quenti. Se è vero possia-mo dire [...] era di una quarantina [...] in anti-cipo rispetto alla famosa [...] di Tony [...]. Massimo [...] è nato a Roma il [...] aprile del [...]. Il padre girava [...] da buon funzionario del Pci [...] disposizione del partito. Anche la mamma era una [...]. La fa-miglia resta a Roma [...] poi viene spedita a Genova. Difficile dire quale sia [...] Massimo [...] Roma, Genova, Pisa, Bari, Galli-poli? Ha [...] traslocando. Il liceo lo fa [...] Genova, [...] va a Pisa a tentare [...] al-la Normale. Cioè prova a superare [...] della più difficile ed esclusiva facoltà di [...]. [...] di ammissione arriva quarto. Quinto classificato è un [...] Piombino, piccolo di statura e coi baffetti, comunista [...] di operai: il suo no-me? Fabio Mussi. Tra Massimo e Fabio nasce [...] amicizia a prova di bomba. Che dura anco-ra, nonostante [...]. Insieme affrontano il sessantotto [...] trovare un modo per conciliare la loro [...] la passione un [...] anarchica di studenti rivoluzionari. Alla Normale [...] che è il leader [...] e che già ha avuto degli scontri [...] Togliatti. Massimo e Fabio non [...]. Però non restano neppure [...]. Massimo un paio di [...] essere arresta-to, ma riesce sempre a farla [...]. Anche nella tragica notte [...] del [...] quando è tra gli [...] manifestazione di protesta alla Bussola di Viareggio [...] Pci si dissocia. Alla Bussola interviene la [...] un gio-vane, Soriano Ceccanti, è colpito alla [...] un proiettile, e an-cora oggi vive in [...]. Quando il Pci di Pisa [...] era alla Bussola, i [...] tutte le furie: lo processano. Pe-rò poi lo promuovono [...] federazione. Il ritorno a Roma [...]. In di-cembre [...] il congresso della [...] dei giovani comuni-sti che [...] di eclissi è tornata forte quasi come [...]. Segretario della [...] è il bologne-se Renzo [...]. Ma ormai ha supe-rato [...] ed è ora di [...]. I candidati alla successione [...]. Un toscano, Amos Cecchi, [...] capo degli studenti ed è appoggiato da [...] e dalle federazioni del [...] romano, brillante ragio-natore, sostenuto da Roma e [...] Sud: [...] chiama Paolo Franchi e oggi è uno [...] del [...] della [...]. La lotta tra Cecchi [...] Franchi [...] aspra. Botteghe Oscure si innervosisce [...] tut-ti e due e [...] esterno. Così Massi-mo [...] viene elet-to segretario della [...] nel dicembre del [...] da un congresso rilut-tante, che [...] di applausi Amos Cecchi, e che considera il nuo-vo [...] un [...] un intruso. [...] resta segretario per cinque anni: [...] ne va [...] e stavolta tocca a lui [...] di cin-que minuti e i compa-gni con gli occhi [...]. Alla fine degli anni [...] anni, non felicissi-mi, passati in Puglia -il [...] Ro-ma, nella segreteria del partito (con Natta), il [...] Linda [...] e la nascita dei [...]. Giu-lia [...] e Francesco tre anni più [...]. [...] diventa il responsabi-le [...] mitico incari-co nel Pci, che [...] di Pietro Secchia e di Giorgio Amendola. Inizia ad essere un [...] nei rap-porti di potere interni al partito. E [...] svolge una parte decisiva [...] di Occhetto, prima a vi-ce [...] Natta e poi a segre-tario del Pci. Con Oc-chetto però iniziano [...]. E infatti [...] dell [...] Oc-chetto prende Massimo e lo [...]. Cogliendo due pic-cioni con una [...] manda via [...] Chiaromonte [...] e si libera di [...] a Botteghe Oscure. [...] gior-nalista? Detto oggi, ma-gari, non [...] si crede, vi-ste le mille polemiche tra il segretario [...] Pds e i giornali: ma [...] fu un diretto-re eccellente. [...] di [...] ebbe un gran successo di [...] e fu un giornale [...] e moderno. Fece importanti battaglie politiche [...] contro Gava e De Mita [...] fece restando isolato, perché allora i giornali [...]. Ma fece anche battaglie [...]. An-ticipò la svolta [...] suscitando fe-roci polemiche: su Togliatti, [...] sugli errori del Pci, persi-no sulla Cina. Nel maggio [...] un giorno, i capiredattori [...] pro-posero a [...] di aprire il giornale su [...] manifestazione in corso da tre giorni in piazza [...]. Una manifestazione di studenti [...]. [...] chiese: [...] I capiredattori risposero: [...]. [...] allora si soffiò sulle dita, [...] fa sempre, e sentenziò: [...] cinesi sono [...] siccome però i giornalisti siete [...] se voi cre-dete che sia una gran notizia, apria-moci [...] il [...]. Il giorno do-po solo [...] aveva questa noti-zia in prima [...] e a Botteghe Oscure successe un finimondo: [...] degli anti-comunisti. [...] difese la scelta e 24 [...] più tardi [...] era in prima pagina sui [...] di tutto il mondo. [...] lascia [...] nel [...] dopo la svolta della Bolognina. Da al-lora è storia [...] a tutti: il ri-torno a Botteghe Oscure [...] i contrasti con Occhetto, il nuovo allontanamento [...] mandato a fare il capogruppo alla Camera) [...] Veltroni e poi lo scontro, nel [...] quando i due fu-rono [...] succes-sione di Occhetto. Ora sembra che sia [...] Veltroni il regista della [...] investitura per palazzo [...]. Se fra i due [...] pace è buon segno. Può darsi che tra [...] presidenza [...] ci sarà anche -assolutamente [...] secolo -una sinistra che smet-te di litigare. /// [...] /// Può darsi che tra [...] presidenza [...] ci sarà anche -assolutamente [...] secolo -una sinistra che smet-te di litigare. (0)
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