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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2040982773.

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Il sofferto ruolo [...] di cultura tra filosofia e [...]. ///
[...] ///
Una quindicina di ore [...] al tardo pomeriggio, non sembrano essere riuscite [...] tutto il nodo: che cosa è davvero [...] sono gli orientamenti politici che lo defini-scono, [...] dovrà avere nella sfida della globalizzazio-ne? Inutile [...] mega convegno organizzato da «liberal». Se la affascinante riflessione [...] illustri (solo ieri Amato, Abete, Tremonti, Vacca, Scalfari, Pa-nebianco, [...] Claudia [...] stenta ad individuare un [...] condiviso da tutti o da molti e [...] sfide del duemi-la, la «colpa» sembra essere [...]. Tutti, anche con qual-che comicità [...] si dicono liberali, tutti iscrivono nel liberali-smo [...] della società futura che voglia [...] ricca e civile, ma di [...] mercato, la globalizzazione, i diritti [...] esclusi, [...] delle [...] sfugge e assume la valenza [...] un [...] che cambia forma a [...]. Bastava [...] Scalfari e il professor Cofrance-sco. Si è partiti con [...] di un liberalismo di sinistra [...] uno di destra, si è finito per scoprire che [...] direttore di Repubbli-ca) veniva considerato [...] un giacobino (anche per [...] sul problema del conflitto [...] mentre [...] veniva definito da Scalfari «un [...] di estrema de-stra». A ben vedere la [...] anche tra le posizioni di Galli della Loggia [...] Angelo Pane-bianco, due dei relatori del conve-gno. [...] insistito sulla necessità di [...] della politica di fronte alla sfide del [...] globalizza-zione, tanto il secondo [...] fiducia nelle virtù del [...] della socie-tà aperta e meccanismo [...] grado di produrre automaticamente [...]. Se un merito ha [...] dun-que quello di [...] fatto emergere con nettezza [...] gra-do di paura e di diffidenza che [...] di mercato hanno per-sone pure tutte iscritte [...]. Scalfari, ad esempio, non [...] convinto delle virtù automatiche del mercato, pro-fessa [...] primato della politica e della prevalenza, in [...] generale su quello individuale. Mino [...] della storia e quindi [...] che «naturale», e vede tanta [...] di rivincita sulla [...] se prima ce [...] troppa adesso si in-travede il [...]. Infatti ammonisce: attenzione è [...] capitali-smo europeo, abbattere quel com-promesso tra liberalismo [...] è rappresentato dallo stato so-ciale. Il più spregiudicato, in [...] rapporto [...] è stato in fondo Giuliano Amato, [...] dei relatori del convegno e protago-nista di [...] applau-dito dalla per la verità non molto [...]. Il presidente [...] ha ricordato come il tema [...] abbia storicamente angoscia-to sempre sia i liberali americani, sia [...] marxisti europei. [...] e gli inter-rogativi erano [...] fu-rono molto diverse, per ragioni stori-che e [...]. Non è un caso che [...] statalismo ha [...] solo, sia pure [...] differenze tra le varie esperienze, [...] Europa e non è un caso che nel vecchio [...] si annidi ancora una certa paura e una certa [...] per il [...] del capitalismo. È un retaggio del comunismo, [...] anche della social-democrazia, ricorda, [...] «che [...] di mercato ci sia un [...]. Attenti a non ripercorrere [...] passato, ammonisce Amato, perché oggi non sarebbero [...]. La storia ci insegna che [...] di [...] dato [...] possibilità di redistribuzione, ma la [...] e [...] cresci-ta di nuove disuguaglianze potrà [...] ideologie [...]. In fondo cosa vogliono dire [...] ultime elezioni in [...] Se questa è la realtà, [...] Ama-to, il rischio più grande sarebbe quel-la di dare [...] «istituzionali» a questa diffidenza. Ci sono, afferma, gli [...] poteri di bilancia-mento (a cominciare [...] per regolare il mercato [...] limite, [...] ri-porterebbe al dominio del [...]. Insomma, il problema, per [...] il socialista è di [...] a vicenda ma anche [...]. In fondo, in sintonia [...] convegno. Oggi saranno di scena [...] politica, da Silvio Berlusconi (anche se la [...] è confermata) [...] presi-dente della Repubblica Francesco Cossiga, [...] Marco Pannella, i filosofi [...]. Bruno Miserendino «Questo è [...] Eugenio Garin è un grande maestro; sorpren-de [...] il tentativo com-plesso e sofferto di ricostruire [...] intellettuale venga ri-dotta dal Corriere della Sera [...] ad un titolo che ne cambia completa-mente [...] che suona così: [...] il fascino discreto del [...]. [...] a Garin: [...] Eravamo tutti maestri di [...] professore». Rammarico [...] Vito Laterza, editore di «Intervi-sta [...] lunga conversazione di Mario Ajello con Eugenio Garin, [...] il suo rammarico per la rilettura in [...] pensiero di colui che, oltre che autore [...] anche il suo maestro. In effetti il «taglio» [...] «Terza [...] del Corriere si dimostra tanto più [...] a Garin. Iniziamo dal «Fascino discreto [...]. Il libro giudica «semplificante» [...] «innocenza, anzi purezza di tutta la cultura [...] non costantemente ribelle, da una parte, e [...] ap-pello di tutta la pseudocultura fasci-sta, anzi [...] fasci-sta. [...] coerenti e irreprensibili che scrivevano [...] «Enciclopedia italiana» di Gentile, valga per tutti [...] di Calogero. Sarebbe que-sto il fascino [...] Se è così [...] è presto sciolto. Il fascismo era talmente [...] gli intellettuali che lo stesso Garin dovette [...] il suo nome a un com-mento scolastico [...] Rodolfo Mondolfo su Cartesio. [...] firmare perchè ebreo. Le leggi razziste vietavano [...] di testi di autori israeliti. A questo proposito Ma-rio Ajello [...] for-me di travestimento. Ed ecco la ri-sposta di Garin: «Quando negli an-ni Trenta, lessi le parole che Croce [...] pubblicato nel [...] allorché aveva rilanciato le pagine [...] su [...] dissimulazio-ne [...] destinate a una nuova fortuna [...] Italia [...] le condizioni illiberali della [...] riflettei a lungo sulle conclusioni: [...] e raccomandando la dissi-mulazione, dimostra e raccomanda la [...]. È difficile trovare in [...] descrizione di un ruo-lo tollerante o fascino-so [...] co-stringeva, se si voleva dire la verità, [...] vie più tortuose. Eppure, pur in [...] doveva cer-care di dire la [...]. Chi aveva chiesto a Eu-genio Garin [...] piacere di firmare quel testo di Mondolfo, [...] al suo vero autore? Fu Giovanni Gentile. E non [...] dubbio che sul filosofo [...] un passo si esprimono apprezza-menti e ammirazione. Nel giudica-re il pensiero di [...] Garin fa proprio un passo [...] Karl [...] do-ve si esprimeva [...] che «la [...] presa di posizione a favore [...] nazionalsocialismo fosse insita [...] ma, [...] sia sulpiano umano che teorico. [...] al fascismo, scrive a Mussolini [...] con quel gesto, egli ritiene di riaffer-mare [...] liberalismo nella libertà, come intendevano [...] uomini della gloriosa [...]. Insomma, Garin non è [...] con chi etichetta la filosofia [...] nella [...] essen-za, come fascista. Passiamo dalla fi-losofia alla [...] il rac-conto di un Gentile antirazzista che [...] adoperò a favore di israe-liti italiani e [...] durante [...] tedesca aiutò uno scolaro [...] Garin [...] banda Carità. Sono solo due dei [...] il libro ripor-ta, e che fanno concludere [...] Garin: «Al molto di cui sono debitore a Gentile [...] grande, al ringraziamento per la [...] fiducia nel mio lavoro, [...] ricordo la gratitudine per la [...] coraggiosa [...]. Garin però non se [...] con-dannare chi uccise o chi rivendicò [...]. Gentile, purtroppo, si era [...] Repubblica di Salò, e i misfatti dei [...] lì, davanti ai nostri occhi». Ma tanto poca è [...] in questo libro che, parlando della pa-cificazione [...] antifascisti, [...] riconosciuto il valore del De Fe-lice [...] si esprime così: «Ma gli assassini restano [...] loro mandanti restano assassini. E il fa-scismo resta [...] riuscito di sopprimere la democra-zia in Italia, [...] in Ita-lia». Di quel regime non [...] nul-la, non [...] nessuna spigolatura, [...]. Ma tutta la pagina del «Corriere» è poi mossa da una interpretazione che mette in [...] di [...]. Ora, che ci siano [...] grande consenso è vero. Ma perchè dimenticare chi [...] o al confino? E chi morì? Perché [...] ci fu la rottura resi-stenziale? Una rottura [...] culturale. Il «lungo viaggio» non fu [...] passeggiata, né una co-moda avventura trasformista. E, in-fine, [...] una qualche altra dittatura [...] momenti di più forte potere abbia visto [...] intellettuali [...] Contro quei regimi purtroppo, [...] le latitudini, si sono sem-pre schierate eroiche [...]. E solo alla fine [...]. Ma torniamo al libro [...] Eugenio Garin. Al suo centro, co-me [...] il titolo, [...] il ten-tativo di definire [...]. [...] è necessario per [...] di cultura un chiaro [...] anche au-spicabile che non sia legato da [...]. È un ruolo dif-ficile quello [...] si ritaglia [...] che non può essere «di-simpegnato», [...] che deve difende-re la [...] autonomia dal potere e dai [...]. Deve [...] nella temperie della [...] età, [...] e prendere po-sizione, riuscendo però [...] a [...] non rimanendo [...]. Il compagno di strada In [...] non poteva man-care un accenno al Garin [...] di strada» del Pci, al ruolo degli [...] alla loro reticenza nel criticare il mondo [...]. [...] punto ecco la risposta: «Per [...] alle giuste osservazio-ni e agli interrogativi sottintesi [...] colpe degli intellet-tuali di sinistra, conviene fare [...] precisazioni e di distinzioni rilevanti, e soprattutto [...] fine, parliamo sempre di italiani e a [...] cioè di un paese che per primo [...]. Questo ha fatalmente fatto [...] al fascismo si era opposto dapprima almeno [...] e alla fine si era rivoltato e [...] con gioia disfatta, una sorta di aprioristica [...] in positivo, oltre al sogno utopistico di [...] an-che [...] comunista». ///
[...] ///
[...] del nostro dopoguerra. Eppure resta un interrogativo: bisognava [...] la caduta del muro di [...] Gabriella Mecucci [...] 3. [...] ne ha parlato presentando «Tre», [...] nuova collana di testi [...] prossima settimana in libreria e [...] è curata, appunto, da tre «saggi»: lo stesso [...] Remo [...] e Gianni Vattimo. Uno dei primi due [...] tre [...] anno, uno per ogni [...] proprio a «I fatti e le opinioni» [...] Paolo [...] altro è [...]. Nes-sun intento polemico o [...] avvertito [...] e Giuseppe Laterza, ma, [...] «un modo rigoroso e corret-to per affrontare [...] dove nascono: spesso si tratta di contesti [...] un lin-guaggio tecnico, magari con formule matematiche, [...] di [...]. Ma in questo modo [...] nodi concettuali che ri-guardano tutti ed è [...] filoso-fia assolve la [...] funzione pubblica. Non, come si pensava [...] nella politica o peggio [...]. Per [...] «se un libro ci [...] di Oliver Cromwell, formule matematiche e calcolo [...] si forma il consenso e [...] deve lasciare [...] cioè [...] opinione altrui, allora ci [...] di veramente utile sul concetto di tolleranza, [...]. I libri, che, ha [...] «chiedono al lettore di [...] di fermarsi a riflettere, in cambio però [...] finale», saranno tirati [...] inizio in [...]. I libri infatti, concepiti [...] area intermedia che sta [...] let-tore «debole» di [...] e quello accademico che [...] «sono concepiti -ha detto [...] -per essere capiti» e [...] canale nuovo rispetto alla consuetudine accademica per [...] solo scopo di pubblicare libri è [...] valere ai concorsi universitari». E a proposito di [...] ha anche spiegato che [...] sele-zione dei giovani autori è solo la [...] fare noi, in picco-lo, quella [...] dei concorsi che la [...]. Edilio Rusconi vendette lettere [...] Secondo il settimanale tedesco «Zeit» [...] svizzero con simpatie naziste avrebbe confidato ai [...] morire di [...] acquistato la corrispondenza del [...] Martin [...] Edilio Rusconi, futuro editore. Francois [...] noto anche come «il [...] suicida nel [...] a 81 anni, aperto [...] Hitler, aveva amministrato i lasciti di ex gerarchi [...] quello di Martin [...] ex segretario del fuhrer. ///
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Francois [...] noto anche come «il [...] suicida nel [...] a 81 anni, aperto [...] Hitler, aveva amministrato i lasciti di ex gerarchi [...] quello di Martin [...] ex segretario del fuhrer.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .