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Martedì 10 maggio [...] . [...] e Marilyn un coppia perfetta [...]. Arthur Miller B. Tartaglia / [...] cercava Invano un [...] della figura di Marilyn che [...] ballava, e questa -perfezione parava chiamare [...] offesa che [...] rasa più [...] agli [...] altri. E da [...] nasceva -Il desiderio di difendere [...] perfezione-. È te [...] che Arthur Miller si accorge [...] Marilyn Monroe. /// [...] /// Questo Invece fu Il [...] Ibleo. Cominciava cosi una delle [...] travagliate, mitizzate e chiacchierate del dopoguerra. Cosa non si disse di [...] ennesimo [...] che sposava la più perfetta [...] oche v [...] . Una storia mal segreta, [...] In [...] I risvolti possibili nel sei anni -dal [...] mesi prima della morte [...] quel felice e tormentato [...]. Fu lei a [...] una sera, disperata: [...] voglio più combattere con loro, [...] vivere con te, essere una [...] buona moglie». /// [...] /// Lui aveva 41 anni, [...] lo chiamava, prima per scherzo e poi [...]. Lei mori poco [...] dopo le riprese di [...] spostati» che lui aveva scritto [...] lei e Miller non . Provò ad esorcizzare quégli [...] strumento che meglio conosceva. /// [...] /// Vent'anni e più di silenzio [...] squarciato dalle, . E -dopo II silenzio [...] dolcezza del ricordi. Diceva cose bellissime sulla [...]. A suo modo era una [...] Ispiratrice». È [...] de, alto e forte, occhi [...] penetranti. I [...] anni e mezzo [...] non segnati sulla [...] eia ironica che si apre [...] in un [...]. E ; sorride come [...] di fronte a un re-. Cosa vuoi ; che sia [...] ì più o una meno. Ha sempre cercato di [...] del tempo [...] che passava, in una [...] gara che lo ha visto spesso col [...]. Solo mezz'ora, perché poi [...]. Ci sediamo in una [...] sole del piccolo appartamento di Manhattan. Il sole è arrivato [...] perché prima pioveva. Arthur Miller guarda fuori [...] e felice: "C'è il sole! Cummings che lui le [...] esclamato, leggendo: «Ma è primavera. Si era innamorato subito. Non vogliamo [...] di Marilyn. Non adesso, almeno. Arthur Miller è soddisfatto [...] americani sono usciti [...] ieri, e sono usciti [...] lodi e pagine intere di commenti ammirati [...] lavoro, Broker! Sa bene che sono [...] tenere banco, sulla piazza. Eppure, dopo quattordici anni [...] Orologio americano a [...] ci riprova. Arthur Miller sembra in [...] mai. Ora che lo coccolano [...] John Simon del New York Magazine, che lo [...] la [...] antipatia per i critici [...]. Sono uno di [...] buon carattere. La stupidità, secondo me, [...] empatia. Quelli che non riescono [...] panni di un altro sono molto stupidi». Parla di loro, dei [...] «No, stanno trattandomi molto bene. Non posso lamentarmi di [...]. Ma un artista, per [...] pazienza coi critici. Non credo [...] più impaziente di altri». Miller ha scritto che [...] bisogno solo di «cibo, di sesso e [...] sogno. Tutto il resto sono [...] fornisco [...] il sogno. Sta alla gente decidere [...]. Il titolo del suo [...] letteralmente «vetro spezzato», trae [...] la notte del 9 [...] in Germania [...] di anti-semitismo portò a [...] saccheggi nei negozi degli ebrei, violenza e [...] strade. Ma il titolo evoca [...] ebraico del matrimonio e la tradizione che [...] alla fine della cerimonia, [...] un bicchiere. Miller ha scritto una tragedia [...] e una tragedia collettiva. Quali sono i fili?. È quel perioda, filtrato [...] di un ebreo». Ma perché ora? «Il [...] disintegrandosi in tribù e questa è una [...] accompagna questa separazione [...] tra la gente c [...] un gruppo da parte di un altro [...] al potere. Nel secolo precedente andavamo [...] andavamo verso la riunificazione collettiva. È questo [...] che mi ha costretto [...] storia. Sta diventando un problema [...] problema più esplosivo nella nostra cultura». Non a caso, in [...] che l'autore definisce di «disintegrazione». Io fornisco agli uomini [...] a loro decidere che uso fame». LUCIA [...] ha visto nella gente una [...] disponibilità ad ascoltare. Credo che ora [...] possa dare emozioni vere. Avevo tentato di [...] anche [...] scorso, con The Last Yankee [...] New York ma [...] ma non era ancora [...] momento. Sarà a Spoleto, a [...]. Anche [...] arriverà in Italia. Lo sta traducendo uno [...] D'Amico». Deve essere [...] D'amico. Sorride, ma sorride triste, [...] gli è capitato di leggere della situazione [...] Italia. Sembra che tutto il [...] a pezzi. No, non a pezzi, [...]. Mi sembra che stia [...] ai fascisti. Se vanno fino in [...] errore gravissimo perché in quella direzione non [...] da nessuna parte. Forse, però, adesso gli [...] di quello che avevano a portata di [...] hanno perso». Chiede se i voti [...] dal Nord a più dal Sud, o [...] sa nessuno. Sospira, quasi parlando tra [...] «Ah! Arthur Miller non é [...] immaginare un teatro che non voglia, e [...] il mondo. Ci ripensa: «Sì. Si può cercare di [...] di luce, ma da solo, il teatro, [...] a un movimento politico simile? Non si [...]. Ma spero, davvero, che [...] lungo». La prima volta che Arthur Miller [...] in Italia, la prima di tante, [...] nel 1948. Si era appena sposato [...] la prima moglie, cattolica, [...] da solo, con un amico. Da [...] poi, anni dopo, usci Uno [...] dai ponte. Con gli italiani, in [...] dalla guerra, si senti subito a suo [...]. Ricorda il panino col [...] di Milano come una delle cose più [...] vita. Ma [...] gli piacque, allora, [...] più della Francia per [...] Italia sembrava [...] esserci niente di serio» [...] tempo, [...] degli italiani era come [...] e a dispetto di tutto». Anche a [...] quando andava a scuola, [...] erano italiani. Non credo che la [...] più di tanto». Quali morti? «La mia [...] mia generazione. Sono morti in tanti. Ma, adesso come adesso, [...] sta andando molto bene. /// [...] /// Molte sere c'è il [...]. E vuol dire, allora, [...] tutti morti. Ero pessimista, qualche tempo [...] ci speravo, perché il pubblico da tempo [...] alla prosa, alla prosa seria, a [...] per cui uno pensa, [...] avevo pensato che quel pubblico non ci [...]. E anche, nei rari [...] le critiche [...] favorevoli, la pubblicità dei [...] niente, [...] non venivano lo stesso. È 11 che mi [...] e ho dovuto chiudermi s« . Il pubblico, pero, adesso [...] è allento e torse qualcosa è cambiato [...]. Non riesce a spiegarsi [...] le ragioni: «Non si so,, [...] c'è modo, il pubblico [...]. Sono motivi molto nascosti, [...] Dio solo . /// [...] /// Sono interessati di nuovo. Forse [...] politica è cambiata. Ma questi cambiamenti di [...] da capite». A che cosa sta [...] un romanzo. Non so ancora se sarà [...] romanzo o un [...] potrebbe diventare anche una commedia. Non lo so ancora». È anche l'opera a [...] Arthur Miller confessa di sentirsi più legato: «Perché viene [...] in molti paesi del mondo e rappresentata [...] la dittatura. E questo mi rende [...]. La storia è ambientata [...] scritta più di 40 [...] ma continua a parlare alla gente. Non solo, adesso anche [...]. Sente [...] a sé [...] da caccia alle streghe. Forse è quello che [...] Italia, non sono sicuro». Di che cosa ha [...] «Sono [...] terrorizzati dal caos. [...] poi che comincia tutta [...] della caccia alle streghe. [...] porta a galla tutti [...] mostri». Ma c'è un altro [...] che non è il caos politico, ma [...] privato di ognuno, che per [...] è «il respiro e [...]. È questo il motivo [...] sempre cercato di stare lontano dalla psicoanalisi? «Circa [...] mi ci ero anche avvicinato, veramente. Ma non è una soluzione. Se sei malato abbastanza, può [...] una mano, suppongo. Però credo che la [...] come una soluzione filosofica ai propri problemi, [...] è. Non riesci a intaccare [...] quando i dalla : realtà sei completamente [...]. [...] cosa allora che puoi [...] stesso. Sarà anche importante, ma [...] risolvere i problemi che ti circondano. In Italia, potranno farsi [...] vogliono, ma [...]. /// [...] /// [...] sarà sempre 11, capito?». SI, è vero, perché [...] verità vince sempre. Ma il prezzo che [...]. Guarda cosa è successo [...]. Che quaranta milioni di [...] riuscite a tornare a casa con neanche [...] di verità. E tutte le bugie, [...] che si dicevano hanno causato la morte [...] milioni. SI, alla fine è [...] di [...] prima di arrivare al [...] la verità trionfa, puoi anche essere morto». Che cos'è per lei [...] «È il riconoscimento di una necessità. Il capire quello di [...] il tuo corpo, la tua anima, la [...]. E tenti di [...]. Da bambino [...] cercò in sella alla [...] bicicletta, pedalando verso [...]. Tornò per cena, e nessuno [...] accorse mai della [...] fuga. Dove la cercherebbe ora? «Nel [...] più che in ogni altra cosa. Nella testa». Da Ibsen, uno degli [...] Miller «Il più forte è quello che [...]. Vero? [...] può anche essere 11 [...]. O solo il più [...]. Era una gran bella battuta, [...] non ci credo più. Ho sentito molto la [...] vita. Ora ne ho ancora [...] per lavorare. Quando non lavoro mi [...] gente intorno a me». Lavora nella [...] casa a [...] nel Connecticut, o meglio [...] minuscola «de-pendance» che ha costruito da solo, [...]. Si è fatto anche [...] di legno, la scrivania. Se fila, posso stare [...] Quando mi avvicino alla fine di qualcosa, posso [...] fino a che proprio non mi viene [...] sono costretto a fare un salto a [...]. Negli ultimi quattro anni [...] tre opere, e sta iniziando la quarta. Come mai lavora tanto? Si [...] «Ho un computer e un fax, adesso. Devo pur [...] occupati. A New York viene [...] per andare a teatro o incontrare qualche [...]. Deve proprio scappare. Si alza e troneggia [...] nella stanza. Ha una stretta di [...] ruvida, come quella di un boscaiolo. Si allontana a piedi [...] passi da gigante. /// [...] /// Siamo tutti Willy [...] anni dopo il suo [...] un paio di stagioni dopo il successo [...] Tutti [...] miei figli, la fama del commediografo Arthur Miller [...] tutto il mondo. Vincitore nel 1947 del [...] Morte di un commesso [...] la forza del capolavoro quelli che saranno [...] opere più riuscite di Miller e la [...]. Il suo primo. Un crescendo [...] co che finirà nel suicidio, [...] in un linguaggio asciutto e [...] che piacerà molto al cinema. [...] crogiuolo [...] la caccia alle [...] ancora Luchino Visconti a far [...] l'opera di Miller, portando in [...] questo lavoro del [...] nella stagione teatrale [...] interpreti Lilla -Brignone e Gianni Santuccio. Ispirato -documenti alla mano [...] le «streghe» tenuti nel 1692 a Salem, [...] Massachusetts, [...] dramma riflette il martirio di due vittime [...] razziale, Ethel e Julius Rosenberg, di cui [...] stava decretando [...]. Miller si schiera contro [...] e subirà ostracismi, il ritiro del passaporto [...] per la [...] presa di posizione di [...] mai smentita. Un impegno politico ribadito [...] il teatro nel 1964, anno di Incidente [...] Vichy «Vedere quanto potesse essere [...] spirito dei miei concittadini [...] molto destabilizzanti su di me», ammetterà anni [...]. È la storia di [...] di seconda generazione assai vicino agli amici [...]. Eddie Carbone, uno scaricatore che [...] schiacciato da una menzogna. Analogie con la tragedia [...] e la ripresa di un tema caro, [...] come luogo della disgregazione sociale, comunità retta [...]. Si confermano dunque [...] i percorsi privilegiati del [...] del nucleo familiare, le [...] nei confronti della società (e naturalmente viceversa). [...] saLa prima Depressione non si [...] mai Miller torna su! Una tragedia «anomala» che [...] di persone, da un giorno [...] inebetite e disperate di [...] «ineducato» parlare, in America. Miller lo ha fatto [...] finanziere Liver-more e del protagonista Lee [...]. [...] o yan [...] snobba il suo profeta Dopo [...] serie di atti unici. Miller torna al dramma [...] e [...] neppure allestisce il lavoro. Londra sì la carico [...] diletto da John [...] l'opera sbarca a Spoleto. Scritto come una serie [...] ambientato in un ospedale psichiatrico del Connecticut, [...] si incontrano mentre vanno a far visita [...]. Perché due donne? «Nella [...] conosciuto molte più donne sofferenti di depressione», [...] Miller. /// [...] /// Perché due donne? «Nella [...] conosciuto molte più donne sofferenti di depressione», [...] Miller. (0)
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