Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2038696229.

[...] suo vizio è un [...] mattino, al bar del manicomio, assieme a [...] sigarette. Poi torna in camera, [...] letto, e fuma aspettando che venga la [...]. ///
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Grida perchè non ha [...] sigarette, e nemmeno i soldi per comprarsi [...] scarpe, che non siano le pantofole passate [...]. ///
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Appena se ne andrà, [...] funerali svolti possibilmente a spese del manicomio, [...] e con la faccia [...] dello zio Antonio. Trenta, quaranta milioni, almeno. I 332 degenti di Nocera Inferiore [...] in deposito presso [...] «almeno sei miliardi e [...]. Hanno milioni, e non [...] vestito. È [...] Villa Caruso, in via San Potito di Roccapiemonte. ///
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Per aprire i battenti [...] psichiatrico Vitto-rio Emanuele II le mandi almeno [...] suoi clienti, visto che i mani-comi entro [...] debbono chiudere. E dove si potranno [...] persone che da trenta o [...] sono chiuse dentro ed [...] tanta as-sistenza? Uomini e donne che ora [...] manico-miale», ma per le cliniche private so-no [...] da sfruttare fino [...]. Tutto inizia nella primavera [...]. [...] psichiatrico Vittorio Emanuele ha circa [...] pazienti. Il di-rettore sanitario, il [...] Francesco Della Pietra -è stato mandato dalla Regione il [...] dopo che la la magistratura aveva avviato [...] di inca-pace ed altri reati -comincia a [...] malati calabresi ospiti del manicomio, che secondo [...] tornare nella loro regio-ne. [...] convenzioni Scrive [...] regionale calabrese che subito risponde: «Ci occuperemo dei nostri pazienti». Ma [...] Azienda sanitaria locale Salerno 1 [...] pensa diversamente. Il direttore generale, dottor Bruno [...] convinto -dice -che «La Calabria [...] si farà mai viva», prende contatti con una clinica [...] Villa Caruso, «trovata tramite annuncio sui giorna-li». Stipula una convenzione con la [...] per mandare «tot» pa-zienti -il numero non è precisato [...] questa struttura sorta [...] una «Residenza sanitaria per anziani [...] e non [...]. Il numero non è [...] co-sto della retta sì: 150. Se qualcuno del «residuo [...] «per i giorni di ricovero ospedaliero -recita [...] convenzione [...] Asl ricono-scerà [...] per cento della retta [...] di rimborso per il mantenimento della stanza». Insom-ma, la Usl paga [...] e spende 120. Io gli contesto: la Calabria [...] a riprendere i suoi malati, ci sono [...] che lo assicurano. Contesto ancora: essendo questi [...] escono dal mani-comio debbono essere affidati alla [...]. Una nuova lettera del [...] di inviare subito al-meno «23 pazienti femminili [...] Calabria» [...] villa in questione. [...] psichiatrico viene in-viato dalla Asl [...] in «valuta-zione geriatrica», presto sostituito da un [...] gira i reparti fa-cendosi accompagnare da un [...] visto nel corso delle trattative fra Asl [...] Villa Caruso. Il 20 agosto il [...] Asl [...] la revoca della nomina del direttore sanitario. Dice che «costa troppo». Agli inizi di novembre, [...] Rossano Calabro arriva un fax. Invieremo mezzi di trasporto e [...] di una cooperativa sociale». Sul pullman salgono in [...] di loro dicono che non vogliano lasciare [...] cui vivono da più di [...] e nessu-no forza loro [...]. Arriva subito [...] lettera di Bruno [...] direttore generale. È furibondo, il direttore [...]. Come si permette, il [...] mandare a casa lo-ro, nella loro terra, [...] sta-rebbero tanto bene nella clinica pri-vata, 150. Lui ha risposto: [...] è dal 1950 che aspetto [...]. Ha dato la mano [...] è salito sul pullman. A noi sono venute [...] occhi. E a lei?». Il 18 novembre, dalla Regione [...] Sanità è di Forza Italia -arriva un [...]. Il dottor Della Pietra [...] per il la-voro svolto, e licenziato. Il motivo? Costa troppo. Viene da [...] Asl, e la [...] presenza è «inutile e dispen-diosa». Da notare che [...] sa-rebbe comunque scaduto dopo un [...]. Direttore licenziato Il dottor Della Pietra [...] va a casa subito: invece di prendere [...] Napoli, svolta a destra, verso la Procura della Repubblica, [...] un esposto -denuncia sugli eventi. Passano pochi giorni, e [...] arriva un avviso di [...]. La clinica Villa Caruso, [...] vuota. A me sembrava una [...] di mandare i calabresi nella clini-ca. È proprietà della curia, [...] del Vaticano, ed è gestita da una [...] S. ///
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Cerca di scherzare, il [...]. Quanto costa oggi un [...] manicomio? Trecentomila lire al giorno». Un viaggio nei reparti [...] nella disperazione. Venti donne, chiuse [...] dal dopoguerra. Solo in questo repar-to, [...]. Le malate hanno vestiti [...]. Altrimenti dovrebbero indossa-re i [...]. Li vuole vedere? Ecco [...] manicomio». Mostrano palandrane verdi o [...]. Mutandoni lunghi fino al [...]. Ma ci si può [...]. Al piano di sotto, [...] tutte gli «abiti» del manicomio. Una sola sala, con [...]. [...] si passa sulla terrazza che [...] di fian-co. Maria abbraccia [...] degente. Maria rimase incinta e [...] convento. Poi, quando nacque il [...] un istituto -fu mandata in manicomio. [...] ha adottato la [...] «bambina». Anna racconta di quanto [...] Giove e fu mandata giù in una scatola [...]. Scrive benissimo, conosce cosmo [...]. ///
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Maria, Anna e tutte [...] sanno dove andranno, a fine mese. Non [...] nessuna struttura nuova, nessuna casa [...]. Se va bene, invece [...] pavi-mento del manicomio, dormiranno sul pavimento di [...]. Torneranno alla carica, Villa Ca-ruso [...] le altre, pronte a far frut-tare il [...]. La strategia della Asl [...]. A gen-naio si «scoprirà» [...] ci sono ancora centinaia di uomini e [...] non possono più resta-re. Ville e residenze sanitarie [...] per «fare del bene». Basta una firma sulla convenzione. [...] A Nocera Inferiore la Asl [...] una clinica e impedisce ai malati di tornare a [...] Manicomi chiusi? È già un affare Aspetta, la nuova [...]. Attende che i «matti» [...]. Una retta di 150. Succede a Nocera Inferiore. I malati dovevano tornare [...] Calabria, [...] finalmente il manicomio. Il direttore Asl si [...]. Questi ha detto no, [...] licenziato. DAL NOSTRO INVIATO [...] MELETTI Addio [...] del «Bianchi» Napoli, in 539 [...] alla fuga DAL NOSTRO INVIATO [...]. Non si vede, [...] ospedale psichiatrico, anche se è [...]. Una muraglia lo nasconde, [...] dietro ci sia solo la collina di [...]. Ma nella città nascosta [...] padiglioni, che nei de-cenni scorsi hanno ospitato [...] persone. Mi-chele [...] nel 1928, anno VI [...] fascista -è [...] che triste e malinconico: le [...] orna-mentale lussureggiante, la disposi-zione simmetrica degli edifici, una visione [...] ordine e pulizia, mista ad un senso di pace [...] di tranquillità, danno [...] di una [...] dimora, di un luogo di [...] fisico e spirituale». In questo «pezzo di [...] Leonardo Bianchi, il medi-co che fu relatore [...] del 1904 -migliaia di donne e uomini [...] vita [...]. Sono ancora 539, quelli [...] padiglioni, ed i loro nu-mero è scritto [...] sem-pre quella, dal 1909 ad oggi -che [...] uffici della direzione. [...] che un tempo fu di Ar-mando De Rosa, doroteo di ferro, dal 1994 lavorano -dopo [...] del ministero e una della magi-stratura, che accertarono carenze [...] -Fausto Rossano, prima-rio psichiatra, ed Emilio Lupo, medi-co e [...] nazionale di Psichia-tria democratica. Nei corridoi ci sono [...] a pezzi e muri sporchi. Ma non voglia-mo operazioni [...]. Non crediamo assolutamente che [...] manicomio bello o un manicomio buono; non [...] manicomio sia [...] trasformabile in [...] cosa» che possa [...] esente dalla puzza del [...] è soltanto puzza di escrementi e di [...] ma è [...] puz-za di emarginazione, di [...] di isolamento, di abbando-no e indifferenza». [...] che fu di De Rosa [...] ora [...] immobiliare. Il nostro lavoro è [...] gli agenti immobiliari, i medici, i contabili. Facciamo le aste per [...]. Non vogliamo [...] i malati, ma [...] nelle nuove strutture: case famiglia, [...] protette, comunità allog-gio. Ed i malati debbono [...] vedere i [...] posti, conoscere gli operatori [...]. Assieme a loro scegliamo [...] delle nuove case». [...] giorno, un gruppo di [...] a Pertosa, per vedere la comunità che [...] dopo decenni di manicomio. Il Co-mune di Pertosa [...] manife-sto: «Una nave è in banchina, batte [...] bandiera, e le donne e gli uomini [...] parlano la nostra stessa lingua. Hanno i volti segnati [...] si guardano in-torno. Emilio Lupo e Fausto Rossano [...] com-muovono al ricordo. Immagina cosa vuol dire [...] un sindaco, per chi da decen-ni non [...] nemmeno al proprio nome, per chi non [...] colori e gli odori che sono fuori [...] manicomio?». Nella bellissima biblioteca con il [...] a pezzi [...] ancora il [...] apparecchio per [...] forzata dei folli [...]. [...] fa le prove teatrali il [...] «Media [...] di Roberto De Simone. Ma adesso inizia la [...]. Queste persone, in manicomio, [...]. ///
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Parole come libertà, dignità, [...] loro senza senso. Debbono [...] queste parole. Stiamo costruendo luoghi perchè [...] possibile». ///
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Stiamo costruendo luoghi perchè [...] possibile».