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A [...] dalla [...] scomparsa, questa nuova edizione [...] Mostra [...] Cinema di Venezia si aprirà il prossimo [...] un omaggio a Roberto Rossellini. Nella sezione eventi speciali, [...] «Roberto Rossellini, il mestiere di uomo», un [...] ripercorre tutta la vita e [...] di «Roma città aperta», [...] mani da Beppe Cino (ne ha curato [...] Maurizio Giammusso e la stessa nipote del [...] Gioia Fiorella Mariani. Si tratta di una carrellata [...] e mezza attraverso le voci [...] quanti [...] conosciuto e le immagini che [...] stesso ha filmato. Prima di tutto tante [...]. Da quelli di Salvator Allende [...] di Antonello Trombadori, da Indira [...] a Charlotte Rampling. E poi, ancora attori, [...] hanno attraversato la [...] grande opera: Suso Cecchi [...] Mario Monicelli, François Truffaut [...] figlio Renzo. Il racconto del Rossellini [...] con stralci dai suoi film più importanti. E sono immagini di [...] «Paisà», «Germania anno zero», «Francesco giullare di Dio». Tutti affiancati dalle dichiarazioni [...]. Un uomo, un grande [...] reso grande e ha fatto conoscere attraverso [...] il nostro cinema in tutto il mondo, [...] pochi mesi dalla [...] morte, però, diceva ancora [...] un «regista». Questo è il Rossellini [...] il [...] che inaugurerà questa nuova [...] di Venezia. Particolarmente interessanti, poi, sono [...] da Ingrid Bergman, moglie ed interprete preferita [...] Rossellini, [...] set del loro primo film «Stromboli» ritrovate [...]. E ancora, fondamentale nella [...] il [...] della figlia Isabella. [...] fa rivivere la personalità [...] del padre attraverso considerazioni e aneddoti raccolti [...] familiare. Il filmato è stato [...] a Roma, e secondo i tre autori [...] in alcun [...] «biografia», nè di un [...] Rossellini». È, invece, secondo gli [...] indagine per rintracciare [...] originalità del suo lavoro, [...] al cinema come business o come divertimento, [...] nel porsi di fronte alla realtà mostrando, [...] suo impegno verso la divulgazione di quel [...] è la conoscenza». Il due settembre, infatti, [...] trasmesso in prima serata su [...]. È la rete diretta [...] Giovanni [...] infatti, ad [...] prodotto questo filmato di [...] insieme alle strutture di Rai [...]. /// [...] /// Puoi portare un [...] fuori da New York, ma [...] riuscirai mai a portare New York fuori da un [...]. A Long [...] nella [...] nuova e [...] si [...] in uno scenario alla Grande [...] il regista Barry Sonnenfeld -il [...] ultimo film Men in Black ha aperto il Festival [...] Locarno -ri-mane un puro personaggio [...] stile Woody Allen. Glielo facciamo notare, quando [...] ostinata avversio-ne ai viaggi [...] radicale rifiu-to di Los Angeles, ma soprattutto [...] le sue fre-quenti e divertenti battute sulla [...] Kelly. Con una barba rossastra rada [...] molto giovane, [...] del suo metro e 85, [...] Sonnenfeld sembra un ra-gazzo cresciuto [...] fretta. Nato a Manhattan, è il [...] unico di [...] e di un commerciante di [...] industriale con una passione per [...] «Investiva a [...] ma non ebbe mai suc-cesso. Uno dei suoi progetti [...] Bravo Giovanni, ne avete mai sentito parlare? No, [...]. La famiglia Sonnenfeld era [...] per que-sto motivo: «Da ragazzino avevo una [...] e un giorno è [...]. Mio padre [...] usata per pagare la luce». Il mondo della [...] infanzia fu la comunità ebraica [...] poco prima della guer-ra nel [...] di Washington [...] una piccola enclave lun-go il [...] Hudson e la parte su-periore di [...]. Barry, un bambino timido [...] dalla mamma, a scuola mangiava con lei [...] insegnanti, non con i compagni. Quando arrivò il momento [...] la madre gli disse: «Se te ne [...] e lui si iscrisse al-la New York University, [...] a casa ogni sera. [...] anno si trasferì in un [...] vici-no Boston. Fa ormai parte della [...] vita il ricordo di un concerto al Madison [...] Garden nel 1970, quando [...] suonasse Jimi [...] tuonò «Barry Son-nenfeld, ti [...] al te-lefono». Niente di urgente, lei [...] quando il suo Barry sarebbe tornato a [...]. Barry passava le serate [...] e i loro amici a conversare e [...]. E le storie sono [...] spe-cie quelle che fanno ridere: «Il motivo [...] solo delle commedie, lo dicevo domenica a Ron Howard [...] telefono, è il modo migliore per realizzare [...] di fare il comico. Mi piace guardare un mio [...] dal fondo di una sala e immaginare che il [...] rida delle [...] bat-tute». Sonnenfeld è un regista [...]. Detesta [...] e i film non [...]. Da quando ha costruito la [...] bella villa [...] a tre ore di macchina [...] Manhattan, rimane ore a casa a lavorare alla [...] dei suoi [...]. Con com-puter, video telefono [...] di proiezione, può restare a Long [...] e comunicare con Los An-geles [...] la compagnia della moglie Susan, che chiama [...] (dolcezza), e la figlia [...] Chloe. Chloe è stata ar-ruolata [...] fase di revisione del montaggio di Men [...] Black: «Dato che mi annoiavo tantissimo, le chiedevo di [...] schermo e danza-re. Le piacque così tanto [...] portata al cinema per la prima volta [...] Pinoc-chio, le ho dovuto spiegare che lo schermo [...] per [...] davanti». Sonnenfeld, come un vero [...] pensa velocemente, e velocemen-te si annoia. I suoi film sono [...] al massimo [...] e mezza, con i [...]. Dice: «Odio guardare gli [...] e ciò a cui tengo di più [...] che parlino molto velocemente e in modo [...]. Perchè così non pos-sono [...] pause pompose». Con Tommy Lee Jo-nes [...] perchè Jo-nes parla rapidamente e semplifi-ca i [...] «Avevamo [...] una lunga spiegazione, a un certo punto, [...] extra-terre-stri, quando Tommy ha pensato di dire [...] le branchie». Sonnenfeld odia an-che teorizzare, [...] su altro. Gli piacciono pochi regi-sti -Scorsese, Kubrick [...] i fratelli Cohen -, pochi film -Il Conformi-sta, Taxi Driver, [...] e Il Dottor [...]. La [...] filosofia è semplice, «I [...] tutti uguali: [...] un personaggio sicuro di [...] realtà, il cen-tro emotivo in un mondo [...]. Cristina Ricci nel ruolo [...] Addams, Travolta co-me Chili Palmer [...] e Will Smith in Men [...] Black sono lo stesso personaggio. Sono i miei preferiti, [...] ovvietà». Per Men in Black Sonnenfeld [...] detto di [...] scelto New York perché [...] che «se esistessero gli alieni, New York [...] la città dove si sentirebbero di più [...]. Ma questa è solo una [...] della verità. Dalla finestra del suo [...] il prato verde ben curato che separa [...] spiaggia, un quadro bucolico di opulenza di [...]. Ma lo studio stesso [...] urbano, decorato come se fosse [...] di un detective degli [...] la scrivania di mo-gano scuro, il divano [...] la porta con la parte superiore di [...] nome Barry Sonnenfeld dipinto sopra, alla Sam Spade. La carriera di Sonnenfeld [...] e sorprendente, almeno così vuole far credere. Alla scuola di film [...] New York University è andato perché «non avevo niente [...] fare, e volevo evitare di [...] un lavoro, ma non [...] che per me ha sempre significato stare [...] stupenda che ti bacia [...]. Tra [...] le bionde io non sono [...] riuscito neanche a [...] di venire al cinema con [...]. A scuola ha scoperto [...] per la fotografia e ha com-prato una [...]. Per caso ha incontrato Joel Cohen [...] una festa, «dove erano tutti ricchi e [...] protestanti) e i due giovani ebrei hanno [...]. I fratelli Joel e Ethan Cohen [...] per un film, [...] ma per trovare i [...] donate da dentisti, commercialisti, avvoca-ti, avevano bisogno [...] perchè i profani non sanno leggere un [...]. A [...] fu Sonnenfeld, per 25 dollari [...] gior-no. Racconta «Lo [...] con mio cugino Kenny, [...] e poca tecno-logia. I buchi delle pallottole [...] in un muro, poi richiusi, e dietro [...] uno con un martello che li riapri-va [...]. Il film fu un [...] Sonnenfeld lavorò anco-ra con i Cohen in [...] Arizona e poi in [...]. Dopo [...] diretto la fotografia per De Vito, Rob Reiner, e Penny Mar-shall, è arrivato il [...] in La Famiglia Addams, un film che [...]. Adesso Sonnenfeld si è [...] al final [...] e la pos-sibilità di [...] progetti: una casa produttrice con Barry [...] a [...] un film con Will Smith [...] George [...] centrato sulla serie televisiva The [...] West, e nuove idee [...] con Spielberg. Tutto ciò da fare, ovviamente, [...] di casa il meno possibile. Anna Di [...] Tommy Lee Jones e Will Smith [...] una scena del film «Men in Black»; [...] regista Barry Sonnenfeld Siamo tutti alieni [...] LOCARNO. La Madonna del Sasso, [...] dal «patron» del festival Raimondo Rez-zonico, ha [...]. Per un pelo, a [...]. Il tempaccio che incombeva [...] in forma di diluvio attorno [...] e mezza di notte, [...] oltre settemila persone che avevano riempito Piazza Grande [...] ordine di sedie di gustarsi il film [...] Men in Black (in codice [...] che negli Usa ha [...] botteghino. Un incipit a prima vista [...] in linea con i gusti [...] del direttore Marco Müller, ma [...] Locarno compie mezzo secolo (come [...] una gran voglia di festa [...] in riva al lago, e uno spiritoso film di [...] deve essere parso il modo miglio-re per celebrare [...]. Assenti come quasi tutte [...] invitate («Costano troppo e fanno le bizze», [...] direttore), il regista Barry Sonnenfeld e gli [...] Will Smith e Linda Fioren-tino hanno spedito a Locarno [...] proiettate prima del film. Contrariamente agli anni passati, [...] della sigla [...] Banche Svizzere, che sponsorizza [...] ha scatenato la tradizionale pioggia di fischi. Chissà se può essere [...] segno di «normalizzazione», certo è una novità [...] presidente Rezzonico sui manifesti del festival. In primo piano, con [...] di pubblico sullo sfondo, mentre una scritta [...] «Il ci-nema è stato definito [...] dei sogni. Ogni anno a Locarno [...] realtà». /// [...] /// Gli «uomini in nero» in [...] vengono da una poco nota serie a fumetti di [...] Cunningham che nella trasposizione cinematografica [...] qualco-sa della [...] cupa ferocia a vantaggio di [...] sor-niona, vagamente demenziale, che prende di mira certi peccatucci [...]. [...] musica di Danny [...] introduce subito lo spettato-re nel [...] -un [...] alla Tim Burton -cercato da Sonnenfeld. Uno zanzarone arrivato da [...] spiaccica nottetempo sul parabrezza di un camioncino [...] immigrati clan-destini, uno dei quali è un [...] mostro chiuso nel corpo di un vecchio [...]. È [...] di [...] ai confini della realtà, anzi [...] al di là, che ha per protago-nisti due cacciatori [...] alieni incari-cati di tenere sotto controllo, per conto di [...] governativa, il flusso [...] extra-ter-restre. Nomi in codice [...] e [...] completi neri in stile [...] cravatte sottili su camicia [...] rigorosamente scuri, Tommy Lee Jones [...] Will Smith sembrano due «Blues Brothers» in missione [...] Clinton. Sanno tutto del traffico [...] Terra, e per questo devono restare assoluta-mente anonimi: [...] terrestri si spa-venterebbero. Lo spunto, divertente, permette [...] Sonnenfeld [...] impaginare una commedia di fantascienza nella qua-le [...] speciali del «mago» Rick Baker fanno da [...] alla mito-logia americana: per cui tra gli [...] tranquillamente sul vecchio pianeta ci sarebbero per-sonaggi [...] Sylvester Stallone, il de-strorso [...] o il campione di [...] Dennis Rodman (con quei capelli cangianti. Convince po-co, invece, il [...] proprio, che immagina i due «men in [...] neutralizzare uno [...] galattico atterrato su un [...] alla meno peggio nel [...] a decomposizione rapida. Coinvolti in una guerra tra [...] cattivi e buoni, [...] e [...] salvano la Terra in extremis [...] di una sensuale scienziata che [...] prende sul serio; e alla fine uno dei due, [...] di [...] a che fare con quei [...] bavosi e molesti, tornerà alla vita normale spacciandosi per [...] terrestre liberato dopo 35 anni da una pattuglia di [...]. Morale: mai ridere di [...] perché a loro modo dicono la verità. Più [...] che [...] Day, nonostante la presenza [...] Will Smith che fa la recluta pa-sticciona [...] il film di Sonnenfeld [...] so-fisticato mascherato da film popolare. Tra schizzi di liquidi [...] e raggi protonici che [...] si fa strada, insomma, una satira di [...] con la mania tutta americana degli Ufo [...] possibile convivenza tra terrestri e non. [...] degli [...] è un ricordo lontano, da [...] fredda, perché in fondo molti di questi «vi-sitatori» caduti [...] terra non aspirano ad altro che a condurre una [...] tranquilla, piccolo-borghese: una Volvo [...] un computer, una casetta fuori [...] una vasca [...]. Michele Anselmi [...] Locarno lo sceglie per i [...] 50 anni Sonnenfeld punta sulla fantascienza E sbanca [...] 1. /// [...] /// Michele Anselmi [...] Locarno lo sceglie per i [...] 50 anni Sonnenfeld punta sulla fantascienza E sbanca [...] 1. (0)
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