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Il primo golden gol [...] mondiali è firmato da Laurent Blanc, spinge [...] Francia [...] un Paraguay pieno di dignità. Ac-cade al minuto numero [...] la squadra di Aimé Jacquet è in [...] i suda-mericani intravvedono la soluzio-ne dei calci [...] obietti-vo del loro match. Una torre di [...] un errore dei centrali [...] a colpo sicuro di Blanc, libero a [...]. La partita muore, la Francia [...] vita, il Paraguay esce di scena. Ma viva il Paraguay: [...] in scacco la Francia, per-ché ha osato [...] un piccolo paese di tre milioni e [...] la grande favori-ta del mondiale: la padrona [...]. Francia è un nome [...] Pa-raguay. Si chiamava così il [...] negli anni Ses-santa del secolo scorso, portò [...] paese in [...] guer-ra contro la Triplice, [...] e Uruguay. In ballo [...] lo sfruttamento delle minie-re di [...] fu una sciagura. Da ieri Francia è [...] più maledetto. Nel suo nome si [...] squadra che aveva pareggiato con Bulgaria e Spagna [...] e aveva battuto (3-1) la strombazza-ta Nigeria. La Francia come capoli-nea. Ma [...] modo e modo per scen-dere [...] la squadra alle-nata dal brasiliano Paulo Cesar [...] ha scelto il migliore: una [...] lunga e ostinata, [...] lucida al gioco confuso dei [...]. Anche qualche buona occasione [...] colpaccio, co-me allo scadere del primo tempo [...] di [...] che hanno fatto tremare [...]. Car-dozo però è un [...] che ha talento da [...] decentrato. Nella ripresa il Paraguay [...] ormeggi, il portiere [...] ha recitato da ammiraglio [...] Francia ha commesso il peccato di sbattere [...] mu-ro sudamericano senza capire che solo con [...] mandare in tilt una difesa di ferro. [...] ha esibito la parte [...] bicchiere calcistico -quello sempre vuoto -, Henry [...] male, Petit ha solo fatto svo-lazzare il [...] ha divorato almeno due [...]. In difesa -Maldini prenda nota [...] e Blanc hanno ballato as-sai. [...] punto ha persino osato [...] poi il golden gol ha risve-gliato la Francia. Il Paraguay è sta-to [...]. Alla rete di Blanc, [...] festa. Ed è calata la [...]. Il pianto di Ayala. La fuga negli spogliatoi [...]. [...] che sollevava i compagni di [...] e li [...]. È ve-ro, [...] è salvo. /// [...] /// Il primo «golden gol» nella [...] dei Mondiali lancia la Francia nei quarti, dove [...] e lancia [...]. Quando Lau-rent Blanc segna [...] ormai nessuno aspettava più, passano po-chissimi secondi [...] clacson, le grida, i cortei. Non osiamo pensare alla festa [...] ieri sera deve [...]. Parigi, dove la partita [...] -nei bar, nei bistrot, davanti agli schermi [...] e natu-ralmente nelle case -come un grande [...] innamorata di questa squadra. Piacciono, ai france-si, gli sportivi [...] vincono con [...] amavano [...] sconfitto [...] campione degli umi-li, e non [...] vincitore [...] troppo perfetto e ari-stocratico. Ieri la Francia ha vinto [...] dopo tre partite fin troppo [...] ha dovuto [...] lottare [...] bian-ca per 120 minuti. Questa vittoria sul Paraguay, [...] piaciuta da matti ai francesi. Se avesse stravin-to, la squadra [...] Jacquet, sarebbe en-trata in una leggenda artefatta, già ampiamente [...] dai titoloni [...] verso la gloria; «La chance [...] vie», [...] della vita; [...] vive le reve», perché il [...] viva; [...] costo), una leggenda mediatica con [...] toni e la retorica della grandeur. Vin-cendo così, con [...] più ansiman-te della storia [...] Francia entra in una leggenda più vera, [...] dalla gioia della gente e dalle chiacchiere [...]. Da [...] ieri mattina, arrivava-no notizie [...] aveva appena lasciato la cittadina piccar-da invasa [...]. Negozi aperti la domenica, [...] in piazza, le bandierine [...] che ornavano le vie, [...] la fiera che vendeva [...] i formaggi loca-li. Un 14 luglio anticipato, [...] come la Francia chiama [...]. Anche a Parigi, con molti [...] aperti a cominciare dai famosi magazzini [...] è quella di una domenica [...]. E [...] modo sensato di vivere [...] non chiu-dersi in casa, ma inseguire i Mon-diali [...] numerosi schermi gi-ganti che popolano la città. [...] due: quello, centralissi-mo, [...] de la Ville, la [...] a due passi dal [...] e quello, più periferico, [...] Stalingrado, in fondo a via-le Jean Jaurès, nomi [...] brividi a chiunque abbia incrocia-to le bandiere [...] nella vita, basta la toponomastica per capire [...] una Parigi san-guigna e popolare. [...] de la Ville è [...] perquisiscono tutte le borse e ci chiedono, [...] addosso «coltelli o altre armi»: gli rispondiamo [...] si fidano, bontà loro. La piazza è [...] e lo schermo è [...] ma ciò che importa è esserci: molti [...] nazionali ma ci sono maglie di tutte [...] Brasile [...] e molte sono le [...]. [...] si co-glie al volo: [...] piazza dei parigini «bene» e dei turisti, [...] non è caldissimo e solo il pa-lo [...] Henry suscita qual-che muggito di dolore. Da segnala-re, più che [...] i fi-schi che accolgono [...] di [...]. A un certo punto, [...] la faccia molto snob accanto a noi [...] non sa più giocare». Come si per-mette? Cambiamo [...]. Un rapido spostamento in métro [...] ci porta nella periferia Nord-Est: [...] Stalin-grado, [...]. Lo schermo sorge in [...] dalle acque del [...] de la Villette, chiuse [...] fan-no tanto Atalante di Jean Vigo; il [...] in passato è stato il regno degli [...] il Mondiale serve anche a tenere lontano [...] a restitui-re le aiuole ai bambini, alle [...] di ragaz-ze e ragazzi armati di bottiglie [...] un pubblico molto «misto», molto vivo, molto [...]. [...] inizia il secondo tempo e [...] la soffe-renza. I paraguayani fan-no muro [...] Francia non passa. Dai cori [...] les [...] «Un [...] un [...] dove [...] sta per «gol») emerge anche [...] «merde! Ci pro-vano tutti: [...] si mangia un paio [...] tiro di [...] vie-ne deviato sopra la [...] -quasi sicuramente -un ri-gore per fallo di [...] non vede. È Fort Apache, ormai. Anzi, Fort Paraguay. Si va ai sup-plementari [...] storia del «golden gol» la sofferenza si [...]. Il «golden gol» andrebbe [...] di cuore: ogni calcio [...] fa trepidare, ogni passag-gio [...] un pericolo mortale. Tiri di Pires, di [...] di [...] (rovesciata spet-tacolare, ma molto [...]. Fin-ché, al minuto numero [...] cross di Pires, ecco la «torre» di [...] ecco [...] di Blanc ed ecco [...]. [...] di piaz-za Stalingrado è enorme, [...]. E subito dopo, mentre [...] polvere, il momento più inaspettato e divertente: [...] in onda numerosi, intermi-nabili replay della rete, [...]. Quattro a zero! Cinque a zero! È lì, come dicevamo [...] che [...] esce dalla crona-ca, [...] dei [...] e delle pagelle, ed entra [...] leggenda. E come diceva John Ford [...] che uccise Liberty [...] quando la leggenda contraddice [...] la leggenda. Stampate che la Francia [...] Para-guay con cinque gol, e che li [...] Laurent Blanc. Strano che fossero tutti [...]. Alberto Crespi Laurent Blanc [...] portiere [...] dopo il «golden gol». [...] foto un momento della [...] LA SQUADRA DI JACQUET Zidane [...] loro asso Ma senza un «bomber» e [...]. /// [...] /// Francia, dunque: è il [...] di finale. Lo è per noi, [...] la Francia, lo è forse in assoluto [...] dello scontro e per le ambizioni delle [...]. Il der-by fra cugini sarà [...]. Chi perde, torna a [...]. Chi vince, diventa ufficialmente [...] la vittoria finale. Vediamo quin-di di analizzare [...] Francia, [...] punti di forza e [...]. [...] tattico Alla vigilia [...] con il Para-guay, Jacquet [...] assistente Chri-stian Damiano avevano battezzato i sudamericani [...]. In realtà, la vera [...] Mondiale è proprio la Francia, che non ha [...] con la stes-sa formazione, un pò per [...] di Zidane, gli infortuni di [...] e [...] un pò per scelta (Jacquet [...] riposare mol-ti titolari contro la Danimarca). Solo in difesa [...] è molto chiaro: 4 [...] con Blanc e [...] pronti a scalare e [...] turno. Davanti, Jacquet ha provato [...]. Ieri ha gio-cato con [...] centrocam-po classici [...] e Petit, poi [...] un «regista avanzato» [...] due ali molto larghe (Henry [...] Diomède) e un centroavan-ti di movimento [...] che do-veva consentire gli [...] sia di Henry. Ma con [...] qualcosa cambierà perché. La variante [...] Perché tornerà Zidane, appunto. Bello fresco e riposato. Il suo rientro è [...] Jacquet [...] definito «il nostro leader, [...] il quale è difficile giocare. Ora ritroverà la squadra e [...] suo com-pito farla andare [...]. Sempre ieri si è fatto [...] Henry (distorsione al-la caviglia) e quindi la formazione [...] è al momento in alto [...]. Sicuri 7 nomi: il [...] i difensori [...] Blanc e [...] i centrocampisti [...] (capitano) e Zidane. Accan-to a [...] con compiti di co-pertura, probabilmente Petit (ma [...] è una valida alternativa). Poi, [...] rebus dei tre [...]. Con un regista come Zidane, Jacquet [...] giocare con due laterali uno dei quali [...] questo ha lanciato Diomède, che pure non [...] e un [...] che nei suoi piani [...]. Però, Hen-ry e [...] si sono imposti con [...] non è facile da [...]. Jacquet ha cinque giorni [...]. Dai nomi dipen-de la [...] e vice-versa. Punti di forza Sicuramente [...] fer-rea. [...] e [...] li conoscia-mo, [...] è un motorino che [...] il romanista Cande-la, Blanc (ex Napoli) sembra [...] giovinezza. Ovviamen-te il rientro di Zidane. E poi, la con-dizione [...] corso per 120 minuti senza mollare. Non fa-remmo troppo affidamento sulla [...] per i supplementari e per il giorno in meno [...] recupero rispet-to [...] Zidane, uomo decisivo, sarà fresco [...] una rosa e anche [...] ha saltato un match. Punti deboli Il portiere: siamo [...] che [...] prima della fine dei Mondiali, [...] stupidata la farà. Staremo a ve-dere se [...]. E poi, clamoroso: il [...]. Hanno solo attaccanti di [...] poco esperti (Henry e [...] o centravanti vecchio stile [...] buttano dentro nem-meno a [...] e [...] che per altro è [...]. Se questa squadra avesse Vieri [...] Mondiale a spasso. Il morale Sarà alle [...] vittoria come quella di ieri è di [...] gruppo», che fanno prendere coscienza dei propri [...] possibilità di [...]. Avranno, però, [...] Fran-cia sulle spalle. Decisivo, per gli az-zurri, sarà [...] con la testa sgom-bra. Loro devono entrare nella [...] in quella, modestis-sima, del calcio -ci siamo [...]. In senso as-solutistico, monistico, [...]. Chi crede, cre-de davvero. Questo vale per il [...] ambiente, ti-fo, passione, giornalismo sporti-vo. Poi però sono i [...] in campo. E come esiste la [...] nei bar, davanti alla televisione, nei titoli [...] si pa-lesa la ritualità di un credo [...] con il calcio come fede. Si sprecano in questi [...] della croce, le mani giunte, la posizione [...] cielo in cerca di un ipotetico dio, [...] richie-sta di protezione ultraterrena, ma anche gli [...] scara-mantici o propiziatori, (tipo sem-pre la stessa [...] maglia ufficiale, i guanti consun-ti ma [...] che appartengo-no essi stessi [...] più laico. I giocatori prima della [...] da stati meditativi di po-chi ma intensi [...] vanno tutti in crisi [...]. Il soprannaturale, il creatore, budda [...] periferie o dio [...] tutto è tirato in ballo. [...] portiere mito del Paraguay [...] e cie-lo, si è fatto cento segni [...] fronte, addirittura si è por-tato un simulacro [...] del santo preferito (lui [...] o José o Louis) nel secondo tempo [...]. Nonostante [...] a un Dio maggiore [...] dalla fine un nome sinonimo di purezza, [...] Blanc, [...] macchiato la candida perseve-ranza di una compagine [...] importa fare gol. Nel non [...] nel mantenersi soprat-tutto intatti, [...] la fede, fede come fiducia-ria nella benevolenza [...] caso, del do [...] des. Conclu-sione: la Francia offrendo la [...] pena, la [...] faticosa sofferenza da cilicio sanguinante [...] vinto. Affidiamoci anche noi a San Gennaro. Almeno per essere pari. /// [...] /// Almeno per essere pari. (0)
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