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Il suo contenuto è [...] Letteratura e vita nazionale »; è evidente [...] libro si propone di studiare quali rapporti [...] prima e la seconda. Gramsci e il concetto [...] è fervente propugnatore di [...] atto a dominare in tutta la vita [...] di legare il concetto di nazione a [...] di politica, di cultura. Di [...] e, spesso, staffilante critica, quando, [...] la storia d'Italia, egli è costretto [...] conclusione della mancanza di una [...] nazionale nella classe di avanguardia, e cioè nella borghesia [...] dei Comuni a quella del Risorgimento. Di [...] anche la [...] non celata soddisfazione di italiano, [...] egli può rintracciare uno spirito nazionale [...] non semplicemente letterario, libresco; ma Vivo, attivo, operante, come in Machiavelli. E si compiace quando [...] rappresentativi della nostra storia civile o della [...] può segnalare, se non una luce, almeno [...] scintille, di [...] nazionale popolare unitaria in [...] ravvisa, contro tutti i cosmopolitismi, le possibilità [...] del nostro paese. Come nel Risorgimento e [...] Machiavelli, Gramsci aveva esaminato il problema dei rapporti con [...] del nostro paese attraverso la storia, così [...] libro (che continua e sviluppa in parte, [...] aspetti, l'opera già cominciata con [...] esamina i rapporti fra [...] e la letteratura. Ed anche [...] allorché deve arrivare [...] conclusione della mancanza di [...] viva ed operante (e cioè per il [...] egli fa questa denuncia per compiere [...] positiva: richiamare [...] alla necessità del loro [...] alla creazione di una cultura nuova: una [...] dalle tradizioni ancora vive del passato, le [...] e costituisca con esse la materia organica [...]. Questa sarà schiettamente laica [...] dal cosmopolitismo secolare della Chiesa e da [...] che, nei vari tempi, hanno potuto gravare [...] (oggi quello imperialistico americano, affiancato a quello [...]. La "letteratura [...] parte di quésto libro, [...] «Quaderni dal carcere » riguarda la letteratura popolare. Gramsci si [...] non esiste una popolarità [...] non esiste nemmeno una produzione paesana di [...] il pubblico italiano legge la letteratura straniera, [...] popolare, e non legge invece quella [...] sinistra: Il carrettino (carrettino [...] dire, perchè equivale a quattro botteghe) di [...] Cavour. Il proprietario appartiene alta [...] pontremolese » dei Tarantola. Lo assistono nelle vendite [...]. Ci hanno detto che [...] venduti sono i più economici (Universale Economica, [...] «Canguro», B. Si fermano a questo [...] studenti, impiegati. La signorina Ronchi, figlia [...] dice che essa vende moltissimi americani, Steinbeck, Caldwell, Faulkner; [...] è andata molto bene « La Fiorentina [...] Volpini, che si vendono molti romanzi d'amore; molta [...] e moltissimo Malaparte. I compratori di questa [...] ai prezzi. E spesso domandano: che [...] il fatto che il [...] italiano legge [...] stranieri?« Perchè [...] egli risponde [...] manca [...] di concezione del [...] tra "scrittori" e [...] popolari non sono vissuti come propri dagli [...] scrittori hanno una funzione "educatrice nazionale", cioè [...] posti e non si pongono il problema [...] sentimenti popolari dopo [...] vissuti [...] fatti propri ». Ecco perchè il [...] intellettuale e morale degli [...] perchè esso si sente legato più agli [...] a quelli paesani, poiché non esiste nel [...] nazionale intellettuale e morale, nè gerarchico e [...]. Gli intellettuali non escono [...] se accidentalmente qualcuno di essi è di [...] si sentono legati ad esso (a parte [...] ne conoscono e non ne sentono i [...] i sentimenti diffusi. Che si legge oggi [...] naturalmente intendiamo non da [...] snob; ma. Per ciò che riguarda [...] popolari, e specie quelli culturalmente meno progrediti, [...] elementi [...] siano sorti dal tempo in [...] Gramsci [...]. Da allora quanti sono [...] Italia [...] romanzi diventati popolari? Non si è per [...] campo, rimasti ancora a quella letteratura francese [...] Gramsci parla così [...] Oppure il campo si [...] vasto? Certi romanzi di Tolstoj per esempio, [...] di Gogol, non sono [...] quelli di [...] assai [...] noi non vogliamo fermare [...] e-sclusivamente al romanzo popolare ed ai lettori [...] genere. Fatte le esclusioni di [...] professionali o d'élite) noi, sospinti [...] dei problemi nazionali posti [...] Gramsci, [...] allargare il campo della nostra inchiesta e [...] si legge oggi in Italia in tutti [...] ceto medio e della classe operaia. Se ci facciamo la [...] cosa si è letto in Italia [...] del secolo ad oggi, [...] primo piano i grandi nomi della letteratura [...]. Dumas, Balzac, Hugo, Zola, Maupassant, [...]. Fra [...] il napoletano Mastriani è [...] paria della società: diffusi in tutta Italia [...] Carolina Invernizio. Ma negli strati medi [...] leggeranno D'Annunzio, Fogazzaro, La Serao, la Neera, Zuccoli, [...] Deledda, Flavia Steno, [...] (« Una donna» ancora [...] vivo successo). [...] SECOLI DELLA LETTERATURA ITALIANA -LA [...] DI [...] «grande [...] nacqui a [...] tre mali estremi: [...] Tirannide, sofismi, ipocrisia ». Ecco così sintetizzata la [...] Tomaso Campanella, frate domenicano, sottoposto a quattro processi [...] promotore della rivolta in Calabria del 1599 [...] sottoposto a tortura e scampato al rogo [...] la pazzia, gettato in carcere e ivi [...] anni. Del dodicesimo anno di prigionia [...] questo sonetto che fa il bilancio delle sue [...] e sei anni che [...] pena [...] d' ogni senso,Le membra sette [...] sol negato agii [...] nervi [...] Tossa [...] polpe [...] guai dove mi [...] ferri, il sangue sparso e [...] timor [...] cibo poco e sporco. Ma nessun tormento fiaccò [...] e nei ventisette anni che passò in [...] riscrisse tutte le opere i cui manoscritti [...] sottratti durante i primi processi e bruciati, [...] altre. Essi sono quasi tutte [...] di quei concetti filosofici sulla natura e [...] conoscenza per via dei sensi, che ne [...] della filosofia moderna. In italiano del Campanella [...] poesie e una specie di romanzo filosofico, [...] Città del Sole. Nelle poesie c'è [...] professione di fede nella [...] di dover compiere:«. A [...] io vegno », dice [...] davvero di fronte alla realtà del suo [...] roghi e dì persecuzioni, di guerre continue [...] di carestie e di miserie infinite per [...] uomo di pensiero, animato da una profonda [...] portato ad immaginare per sé il compito [...] di nuove dottrine, e a lanciare agli [...] « manifesto » politico e sociale, la [...]. La «Città del sole»« Città [...] », cioè dialogo di Repubblica nel quale [...] di riforma della Repubblica [...] promessa da Dio fatta alle sante Caterina [...] il titolo [...] più famosa del Campanella, [...] redazioni nel 1602 e nel 1611. Gli interlocutori sono due: [...] reduce da un lungo viaggio di circumnavigazione [...] Maestro degli [...]. [...] genovese racconta di essere [...] giorno, a [...] terra all'isola di [...] e di essere stato [...] a visitare una grande città, eretta su [...] e difesa da sette cerchi di mura. Il nome della città [...] Città del sole, governata da un sommo [...]. I cittadini della Città [...] in completa comunanza dei beni: poiché un [...] essere conforme alla ragione, non esiste la [...] è dannosa in quanto produce [...] proprio. Tutti i cittadini sono [...] adempie alle proprie funzioni: vestono in modo [...] insieme [...] quattro volte [...] secondo le stagioni. Speciali funzionari soprintendono ai [...] di ottenere delle generazioni sempre più vigorose [...] bambini, finito [...] passano sotto le cure [...] cui insegnamento è promiscuo. Le arti e le [...] a tutti indistintamente, uomini e donne, come [...] ginnici e militari. /// [...] /// La vita politica si [...] assemblee, alle quali tutti i maggiori di [...]. La religione dei «solari» [...] cristiana, ma più che un Dio come [...] essi venerano un Dio che è [...] stesso, la natura nelle [...] religione, dunque, naturale, una specie di panteismo. La Città del sole [...] Campanella [...] uno dei più alti esempi di quella [...] ha antenati [...] (la Repubblica di Platone, [...] differenze) e che fiorisce particolarmente agli inizi [...] letteratura diciamo, delle utopie. Abbiamo osservato più sopra [...] Bruno, il Campanella, ecc. Questo vale sia nel [...] si trovano i germi delle idee che [...] e diventeranno le idee direttrici [...] della borghesia, sia proprio [...] immaginano, a modo loro, come dovrà essere [...] inventano i contorni, indicano dei modelli da [...] del loro tempo, alla loro società, di [...] brutture. La scoperta [...] dette, per così dire, [...] questa letteratura utopistica: le città del sole, [...] furono tutti immaginati in qualche lontano paese, [...] modo naturale, e per questo razionale e [...]. Sarà specialmente nel [...] che questa letteratura utopistica [...] diffusione. Il Campanella dopo Tomaso Moro, [...] "Utopia è del 1516, ne è uno [...]. Nella [...] Città dei sole confluiscono [...] contraddizioni: ma vi si rispecchia soprattutto la [...] instaurato in Italia dalla Controriforma e allo [...] e di abbrutimento in cui il [...] dominio spagnolo e dallo sfruttamento dei ricchi [...]. Le Utopie sono dovute [...] che formalmente si riattaccano al razionalismo socratico [...] Repubblica [...] Platone e che sostanzialmente riflettono, molto deformate, [...] instabilità e di ribellione latente delle grandi [...] sono, in fondo, manifesti politici di intellettuali, [...] Stato. A commento di questo [...] Gramsci concludiamo citando un brano del De Sanctis [...] Campanella: [...] Notabile è soprattutto [...] che prende per [...] e il benessere del [...]. La scienza fino allora [...] religiosa e politica, rimasta nelle alte cime. In lui si vede [...] che i mutamenti politici sono vani, se [...] base [...] e la felicità delle [...]. A questo scopo si [...] più bei concetti: la riforma delle imposte, [...] gravassero principalmente sugli [...] e i villani, toccando [...] o borghesi, e niente i nobili; [...] sul lusso e [...] piaceri; i ricoveri per [...] asili per le [...] dei soldati; i prestiti [...] sopra pegni; le banche popolari; [...] accessibili a tutti; un [...] delle monete; [...] delle industrie nazionali. Lasciare le discussioni astratte, [...] malattia del tempo, e [...] alla storia, alla geografia, [...] reale per migliorare le condizioni sodali, questa [...] del Campanella». Così la diffusione di [...] concezioni utopistiche, la fede appassionata nella libertà [...] la quale si affronta la tortura e [...] a dare duri colpi [...] cattolico. Contro di esso si [...] un nuovo avversario, la nuova scienza galileiana. Quando uscì il Dialogo [...] massimi sistemi del mondo, nel 1632, i Gesuiti. Io definirono « più [...] protestantiche ». Ne vedremo nel prossimo [...]. /// [...] /// Ne vedremo nel prossimo [...]. (0)
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