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Luc [...] e soci perché hanno [...] festival, con due mi-lioni di spettatori per «Il [...] uscito da una settima-na appena. Cifre da far impallidi-re qualsiasi [...] office tranne quello americano. E Francesco Rosi perché «La [...] stato accolto benissimo e qualcuno mormora che [...] Palma [...] do-vrebbe [...] magari con un premio [...] John Turturro. An-che se, mancando quattro [...] film al gran finale, è pre-sto per [...]. Bisogna ancora vedere [...] di [...] che secondo molti è [...] consentirebbe di tenere in casa la Palma [...] sarà consegnata da Madame Ca-therine [...] in persona. E poi ci sono [...] e Atom [...]. Per farsi [...] almeno degli umori della critica [...] può essere utile dare [...] al prospetto pubbli-cato ogni giorno [...] rivista «Le film français» che appioppa stel-le, palmette e [...] incazzate. Il più accreditato è finora «We-stern» di [...] ma una palmet-ta ce [...] anche «La tregua» [...] data il critico [...] -mentre il record di re-censioni [...] se [...] guadagnato «The Brave», seguito a [...] dal «Principe di [...]. La Palma del miglior [...] già stata assegnata. [...] vinta, secondo fonti autorevoli, il [...] organizzato da [...] sa-bato notte al [...] Beach: musica disco e boys [...] prezzolati per danzare dentro una [...] di [...] hanno attirato frotte di nottambuli, [...] evidentemen-te non frequentano le proiezioni mattutine. Meno trasgressiva la soirée [...] si è appreso che Isabelle Adjani ha [...] per non se-pararsi mai dai suoi occhiali [...] soffre di congiun-tivite. Speriamo che almeno quando [...] se li tolga. Altrimenti, sai che verdetto [...]. La Lollo, festeggia-ta per «Fanfan [...] e per i suoi [...] annuncia che reciterà a fianco di Gérard Depardieu [...] «XX L» nel ruolo di una madre; mentre [...] Cardinale, [...] festival per ricorda-re la [...] prima volta a [...] con «Il gattopardo», si [...] la madrina del cinema fran-cese a [...]. Intanto, il povero cronista [...] struggente (e insano) desiderio di spaghetti si [...] uno dei molti ristoran-tini tricolori dai nomi [...] Chez Antonio. Mal glie-ne incolse. Alla richiesta di una carbonara, [...] è visto recapitare un piatto di tagliolini [...] annegati in una salsa dal [...] indefinibile a base di panna li-quida, pancetta e prezzemolo [...]. /// [...] /// Si sa che la [...] scherzi. Cristiana Paternò CARO DIARIO Isabelle Adjani, [...] lo so, ha la congiuntivite Inferno [...] 2. Uno dei motivi per [...] bello venire a [...] è che, prima o [...] ritrova fra pazzi furiosi a vedere film [...] The [...] «La casa», di [...]. Sono proiezioni emozionanti. Metà della gente esce. Molti dormono (anche il [...] avuto un quarto [...] di cedimento). Ma chi ri-mane, chi resiste, [...] premiato con la sensazione di essere un apostolo, di [...] partecipato [...] Cena e di [...] dire [...]. Al di là degli [...] (e quelli torinesi, per-ché [...] è una scoperta di To-rino Cinema Giovani) sanno che questo filiforme artista li-tuano, che [...] di Morte a Venezia [...] cinema [...] è unico al mondo. /// [...] /// [...] quasi narrativo di Tre [...] un frammento estremo ma ancora «tradizionale» di [...] cinema sovietico, che stava esplodendo (un nuovo [...] un [...] più giovane, per intenderci). Ma in seguito [...] ha ulteriormente prosciu-gato il [...] tre film [...] del 1995, Lontano da Dio [...] uomini del 1996, e ora The [...] sostanzialmente mu-ti, in cui [...] e i personaggi si muovono attoniti in [...] inqua-drature lunghissime e struggen-ti. Lontano da Dio e [...] è arrivato in Italia [...] del catalogo [...] era una contemplazione della [...] suoi ritmi geologici che prescindono totalmente dalla [...] umani. The [...] è invece [...] di un ambiente -una [...] di un lago gelato -in cui la [...] for-te, sedimentata nel tempo. [...] racconta il film così: «È [...] mia casa. Non so dove sia, [...] del mondo. So solo che è [...]. Molte persone ci hanno [...]. Alcune sono ancora lì. Io voglio sapere quan-te [...] ma il proble-ma è che spesso si [...] stanza [...]. A volte ce-niamo tutti [...]. Ma non siamo mai tutti [...]. Il film segue una [...] mentre si muovono per la villa, mangiando, [...] scacchi, insce-nando misteriosi rituali, sempre senza parlare. Forse il film è [...] arduo [...]. Alla fi-ne la casa [...] un esercito che ricorda molto quello sovietico, [...] no-stra rozza mentalità da giornali-sti è portata [...] la ca-sa «dove molte persone hanno vissuto» [...] di [...] la Lituania, e che [...] in modo enigmatico la [...] sto-ria. Ma è soltanto pura [...]. [...] modo di apprezzare il cinema [...] questo regista auste-ro, dal gusto pittorico [...] è abbandonarsi. E ringra-ziare chi, in [...] dal Mercato, ha il corag-gio di [...] i film, e di [...]. Alberto Crespi [...]. [...] «noir» targato Warner [...]. Tratto dal fortunato romanzo di [...] L. Strettamente riservato), L. [...] porta la firma di Cur-tis [...] un regista di svelto [...] qualcuno forse ri-corderà un bel thriller intitolato La [...] culla. Con gli anni [...] ha perfezionato uno stile [...] che raccoglie il meglio della tradizione hollywoodiana [...] ad una sensibilità più moderna. Sin dalle prime inqua-drature [...] del film: che certo gioca visivamente con [...] della Los Angeles [...] ma senza spro-fondare negli [...] certo cinema in doppiopetto ges-sato e Borsalino. [...] del Lee [...] di Scomodi omicidi, [...] impagina un film [...] che calligrafico nei dialoghi e [...] ricostruzione. Certo [...] Hollywood con il suo ca-rico [...] e perversioni ses-suali, [...] la polizia corrotta che mi-tizza [...] stessa intrattenendo ambi-gui commerci con la stampa, [...] il mercato della droga che [...] lambendo i gangli del potere. E [...] soprattutto James Ellroy, il [...] che con il recente I miei luoghi [...] in forma di liberatorio re-portage giornalistico [...] della madre, avvenuto nella Los Angeles [...] 1958. [...] è ambientato nel Natale del [...]. Difficile raccontare [...] vicenda senza infrangere almeno [...] preghiera, recapitata dalla War-ner ai giornalisti, di [...] finale. Già perché il bello [...] L. [...] sta proprio nel modo in [...] sulla misura ampia dei 140 minuti, il film resoconta [...] dei personaggi. Che sono sostanzialmente sei: [...] puttana bionda sosia di Veronica [...] e un giornalista spe-cializzato [...] sfondo ses-suale. Immersi in una [...] che ricorda il torbido [...] di Kenneth Anger, tutti [...] nascondere e [...] da sconfiggere. Un massacro in un [...] motivo, fa da spun-to [...] presa in mano dal [...] poliziotto Ed [...]. Una delle vittime è [...] trascorsi poco puliti, e infatti lo zelante [...] di bruciato, ma sia il capo [...] Smith che i colleghi Jack [...] e Bud White (le [...] distretto) gli fanno il vuoto attorno. A complicare le cose sul [...] sentimentale ci pensa la pla-tinata Lynn, puttana [...] bordo al servizio di uno [...] produttore di [...] che usa le sue attrici [...] oliare le rotelle giu-ste. In [...] concitata e vio-lenta, esaltata [...] nostro Dante Spinotti, L. [...] ricostruisce in chiave miti-ca [...] Los Angeles dei primi anni Cinquanta. Come in un romanzo [...] Stuart [...] personaggi realmente esistiti (il [...] Johnny [...] la star Lana Turner. Non uno degli ingredienti [...] sfugge al cocktail shakerato da Curtis [...] che estrae il meglio [...] alcuni famosissimi (Danny De Vito, Kim [...] al-tri già noti (Kevin Spacey, James Cromwell), altri ancora pescati con sapienza nei ranghi [...] (i giovani Russell [...] e Guy [...]. Applausi, come spesso accade [...] irrompe nel festival, alla [...] la stampa, e bis di lì a [...] della conferenza stampa. Riposta [...] vi-stosa alla Veronica [...] in favore di un [...] maschietta, Kim [...] è stata naturalmente la [...] fotografi. Mentre Danny De Vito, impegnato [...] riprendere i giornalisti con la te-lecamera portatile, ha deliziato [...] platea sfoderando il suo francese maccheronico («Génie? [...] un bon [...] ha sorriso dopo [...] messo alla berlina una cronista [...] aveva lasciato il cellulare acceso). Al tavolo, insieme agli [...] James Ellroy, soddi-sfatto della trasposizione. Kim [...] invece, tiene fede al [...] diva. La Hollywood di quei [...] fascino particolare, tutto era più mitico, più [...]. E aggiunge che, per [...] ruolo della falsa Veronica [...] ha rivisto due volte Ho [...] strega, studiando i gesti e le espressioni [...]. Ma [...] parola spetta di nuovo a Ellroy. In una scena del [...] bianchi massacra-no di botte alcuni neri che [...]. [...] da [...] che succede a Los Angeles, [...] molto prima che toccasse a Rodney King». Michele Anselmi Perfetto e [...] noir di Curtis [...] americana Kim [...] Il regista attacca Jacob [...] dal concorso il film di Tatò Altman: «Avete [...] Marcello» Il ricordo di Vittorio Gassman padrino, insieme [...] documentario su Mastroianni. Solo il quotidiano francese [...] contro Rosi La stroncatura [...]. A sorpresa, Robert Altman [...] generale Gilles Ja-cob. Non gli è piaciuta [...] a Mi ricordo. Sì, io mi ri-cordo [...] Anna Maria Tatò. /// [...] /// Il film non doveva [...] concorso, meri-tava un trattamento migliore. Il ri-sultato lo vedete [...]. Oggi [...] nella sala delle conferenza stampa [...] sono in tutto una trenti-na di giornalisti, invece delle [...] che [...] ogni giorno». Magari esagera un [...] il regista americano. Chiamato insieme a Vittorio Gassman [...] da «padri-no» al [...] dedicato al no-stro grande [...] Al-tman ha voluto comunque testi-moniare il suo affetto [...] italiano conosciuto negli anni Settanta. Ma lui recalcitrava, non [...] venire in America; e io, [...] canto, non ero la [...] per fare film in Italia». Il che non im-pedì [...] Marcello Ma-stroianni di accettare una partici-na in [...] dove, accanto a Sophia Loren, [...] dopo il celebre spogliarello di Ieri, oggi [...]. Un clima caldo si [...] attorno alle 14 nella sala delle conferenze [...]. Die-tro il tavolo, la [...] Anna Maria Tatò, [...] Peppino Rotun-no, Robert Altman [...] Vittorio Gas-sman. [...] dei ricordi ha avvol-to il [...] sul film, rivelando una volta di più, se ne [...] fosse sta-to bisogno, [...] che avvolge anche [...] in Francia la figura di Marcello. Sì, io mi ricordo come [...] una sorta di testamento. Non era il suo [...] la regista. È poi toccato a Gassman [...]. [...] da provare [...] e rammento ancora le sue [...]. Il verbo [...] gli risultava ostico, misterioso». Andò meglio con Un [...] di Tennessee Williams, du-rante il quale i [...] con lo [...] i ruoli principali. Sarà perché non [...] mai sen-tito dire cose banali [...] cattive. /// [...] /// Sia io che lui [...] potuto sopportare una persona del mondo dello [...] ovviamente non rive-lerò il nome. Ma fu divertente pas-sare [...] notte, alcuni anni fa, a [...] male di lei». /// [...] /// Nemmeno quella volta che Ettore Scola [...] propose la parte del vecchio Casanova, nel Mondo [...] chiesto a me. Non mi convinceva il [...] lui invece accettò volentieri». Spirito-so e sereno, Gassman [...] parola gentile per la Tatò: «Hai fatto [...] Anna Maria. Spero che accetterai di [...] per me, quando sarà il mio tempo». Seguito da Altman, che [...] «Ho vi-sto il film ieri. Non capisco [...] leggere le didascalie in france-se [...] uccide. Ma alla fine era [...] afferrato tutto». /// [...] /// Tutto sommato, è andata [...]. /// [...] /// Con [...] particolarmente rumorosa, di [...] che in un articolo [...] «Co-me Rosi ha tradito Levi» parla di [...] di imbecillità». Ed è solo [...] per-ché Didier Péron firma [...] quale si legge tra [...] «Dopo lo Spielberg di [...] che offriva una visione [...] dello stermi-nio degli ebrei, il dovere della [...] avuto bisogno di Rosi, dei suoi voli [...] suo cinema»; «Ci si immagina la trou-pe [...] Ucraina, i costumi-sti impegnati ad approntare le di-vise [...] deportati, gli attori che mangiano poco per [...] i barbieri che rapano a zero le [...] che ri-copre tutta questa volgarità con una [...] indif-ferente quanto offensiva»; «Il pre-sente [...] a colori è attra-versato [...] bianco e nero, idea geniale del maestro Rosi [...] una morale alle im-magini. O per fare allegro, [...] non importa cosa». Visto il tono, viene [...] il giornale, già protagonista anni fa di [...] che suonava «Cro-naca di una merda annunciata», [...] Rosi. [...] Claude [...] parla su Le Figaro di [...] ma-gico». Per il critico, «Rosi fa [...] la storia contemporanea e [...] eterno, combinando felice-mente [...] e quello [...] psicologica». Non solo: «I film [...] Rosi [...] indispen-sabili agli storici di domani se essi [...] gli scon-volgimenti materiali e morali del nostro [...]. /// [...] /// [...] dedica quattro colonne fitte [...] film di Rosi, firmando un pezzo intitolato «Dove [...]. [...] dei cavalieri russi, la [...] la festa della vitto-ria nel campo di [...] can-ti [...] Rossa: le scene sono [...] stile magistrale e liri-co. Rosi ha donato una seconda [...] a Primo Levi». Successo al botteghino per [...] ha fatto centro al [...]. Per la Francia, e [...] la Francia, è un grande record. Riservato in genere al cinema [...] da Spielberg a [...] Day». La notizia offre lo [...] per una riflessione sul [...] critica e pubblico. E per decretare [...] di un cinema del [...] unisce [...] e la cultura pop [...] di enorme impatto mediático. /// [...] /// E per decretare [...] di un cinema del [...] unisce [...] e la cultura pop [...] di enorme impatto mediático. (0)
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