Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2009952906.

A Cividale il mondo [...] lavori di Gombrowicz e Marco Paolini . Usa: Madonna si è [...] Carlos Leon Pare sia già finita la relazione [...] Madonna [...] il suo allenatore cuba-no Carlos Leon, padre [...] la [...] americana do-vrebbe partorire tra [...]. I due non si [...] settima-ne. A Renzo Arbore il [...] Sarà assegnato il 3 [...] Renzo Arbore il settimo [...] premio istituito dal Laboratorio [...] Gemona del Friuli, al qua-le partecipano oltre [...] tutti i paesi europei. [...] il premio era dedicato ai [...] televisivi. Musicisti del Nilo a [...] Idem [...] Prosegue con [...] dei Musi-cisti del Nilo, [...] Rubie-ra, la rassegna [...] Idem [...] articolata in diverse città [...] Reggio Emilia. Tra i prossimi appuntamenti, [...] e i danzatori Le [...] des [...] a Correggio (29 luglio), [...] agosto ci saranno [...] e Nana [...] mentre a Ru-biera il [...] di scena Ambro-gio Sparagna con la favola [...] «La Via dei Romei». Città del Messico Enrique Iglesias [...] coi fans Era Enrique Iglesias, e non Julio Iglesias [...] padre) il protagoni-sta del concerto di Città [...] Messi-co [...] sera una sessantina di [...] rimaste ferite nella calca. Il giovane Iglesias ha [...] essere stato indi-rettamente la causa [...]. Respinto ricorso di Rita Pavone [...] Marche Il Festival degli Sconosciuti di San Severino Marche, [...] programma dal 26 al 28 luglio, si [...]. È stato infatti respinto [...] da Rita Pavone, promotrice [...] Festival degli Sconosciuti di Ariccia. Gioventù perdute [...] della Mitteleuropa [...] Mitteleuropa [...] prima e dopo la caduta [...] Muro. Al festival di Cividale [...] culture che si sovrappongono: il sogno di [...] rac-contato da Operetta del polacco Gombrowicz, per [...] Tadeusz [...] le Tre Madri messe [...] gruppo Arca Azzurra, simili a tre Parche [...] e radici; il Veneto narrato dal teatro [...] Marco Paolini nei suoi Album. ///
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Identità nella diffe-renza. Culture che si sovrappongo-no. Lingue che si trasformano. Nel grande mortaio mitteleuropeo [...] di Cividale mentre dalle [...] bandiere e scritte ci danno il benvenuto [...] si può così cantare (come fa lo [...] Ensemble, gruppo vocale inglese [...] alla musica del [...] e [...] ma anche a quella [...] i cardini della riforma [...] Jan [...] tese a purificare il Cristianesimo [...] compromis-sioni con il potere, bruciato sul rogo [...]. Ma ci si può [...] so-gno di una irraggiungibile libertà co-me in Operetta, [...] polacco Gombrowicz scrisse nel 1967, due anni [...] morte, un an-no prima del [...] un testo percorso da [...] e nichilista nei confronti di una società [...] quale lo scrit-tore aveva già scelto [...]. Ope-retta è lo spettacolo [...] di Cracovia diretto da Tadeusz [...] una personale rielaborazione del [...] da immagini, sensazioni legate al-la vita culturale [...] il [...] è stato protagoni-sta anche [...] cinema (per esempio con Kieslowski di cui [...] ha presentato una retrospettiva). Operetta si svolge in [...] che dovrebbe inglobare anche gli spettatori: una [...] della memoria che parte [...] iniziale, resa mitica, della Classe [...]. Banchi accatastati, ragazzi (gli [...] bravissimi) in pantaloni alla [...] che ci riporta-no alla Grande Guerra, [...] a so-gnare [...]. [...] che vuole rivelare la spinta [...] di [...] spettaco-lo: [...] racconto [...] per [...] di Gombro-wicz, ritratto di una [...] disperata. Operetta: la libertà assoluta del-la [...] la purezza della nu-dità, [...] di una donna so-gnata fra [...] e innocenza. Inse-guendo arie celeberrime di Lehar, [...] spettacolo si trasforma pro-prio [...] un [...] tragica e un [...] grottesca dei sogni perduti dove [...] insegue il proprio destino, che non si avvererà. E il ri-sveglio vedrà [...] abiti grigi della normalità mentre un solo [...] ai valori [...] lancia il suo grido [...] a ri-manere inascoltato: «Nudità eter-namente giovane. Gioventù eter-namente nuda. Siamo noi! Mitteleuropa [...] prima e dopo la [...] Muro. Nella Mese en space [...] Arca Az-zurra di Firenze (con Gianna [...] del bellissimo testo di Giorgio [...] Tre madri, tre grandi [...] a tre vecchie Parche tragiche, si dilania-no [...] fra di loro. Solo a una sarà [...] por-tata e poi abbandonata dal Figlio al [...] muro, nella perdita to-tale delle proprie radici, [...] con la progressiva e metaforica perdita di [...]. Identità come memoria di una [...]. Ed ecco i ricordi, [...] una regione come il Vene-to, agricola e [...] fu-turo. Sono gli Album di Marco Pao-lini: [...] vero e proprio teatro politi-co da sfogliare [...] di fotografie grazie alla capacità vera-mente grandissima [...] ha di narrare. Un autoritratto affettuoso e [...] voglia di crescere, del diventare adulti insieme [...] di una regione e non solo di [...]. E poi ecco i [...] danzatori slovacchi del gruppo [...] che riescono a coniugare [...] me-todo ereditato dalla grande Martha Graham con [...] e aggressivo del corpo. Questo è il loro [...] giovane e ca-rico di futuro fra Est [...] Ovest. Un momento di «Operetta» Cannone [...] Ulisse [...]. Ad Arcidosso un suggestivo [...] Enrique Vargas Come una «recherche» tra i Tarocchi DALLA NOSTRA INVIATA ROSSELLA BATTISTI [...]. Definire spettacolo gli Oracoli [...] Enrique Vargas è ri-duttivo: quello che il drammaturgo colombiano [...] Ca-stello [...] di Arcidosso è qualcosa [...] un semplice evento scenico, coinvolge da vici-no [...] lo fa partecipe di [...] personale, diventa suggestivo viaggio [...]. [...] da Alice, anche se per [...] non si passa dallo specchio, bensì [...] di un armadio colmo di [...]. È solo una delle tante [...] lasciate [...] e che [...] ritrova e concretizza nel labi-rinto [...]. A formare il cast [...] performance è un gruppo fisso di circa [...] e sudamericani e una quindicina di attori [...] (bravissimi e infaticabili: lo spettacolo dura cinque [...]. Ed è ad Arcidosso [...] di Oracoli è partita, nata da un [...] scorso per il festival Toscana delle Culture [...] in forma de-finita, dopo una tournée sperimen-tale [...] Bogotà [...] in procinto di de-collare per Avignone nel [...]. [...] Vargas pensava da tanto, [...] Sessanta quando era drammaturgo stabile al Teatro La Mama [...] New York e su un percor-so centripeto [...] in-crociate di mito, rito e gioco ha [...] con questi Oraco-li eleusini, sfilando dal mazzo [...] che costella-no il viaggio iniziatico. Non a caso [...] si basa sui ventidue arcani [...] dei Tarocchi. Ov-vero, sul nucleo fondamentale [...] le cui origini sono controverse e si [...] dei tempi e degli spazi. Nelle intenzioni di Vargas [...] di recuperare il mondo sen-soriale perduto dalla [...] che cataloga e mette a distanza le [...]. Ecco perché Oracoli predilige [...] al mas-simo la penombra, scolpendo [...] in forme cangianti e [...] le narici o solleticano [...] con tappeti scricchiolanti di foglie o granulosi [...] come cuscini o freddi come la pietra. Il viaggiatore solitario (è [...] uno spettatore alla vol-ta) [...] nei cunicoli [...] inse-guendo un improvviso bagliore, [...] o premuro-samente preso per mano da insoli-ti Virgili [...] accompagnano alla tappa miliare. La chiave per entra-re è [...] domanda, da porre alla sibilla di turno. E la carta estratta sarà [...] alla risposta. Il viaggio à la [...]. Custodi del cammino sono le [...] degli altri Arca-ni che si svelano dietro [...] o emergono dal buio come [...] presenze. È un gioco, ti [...] una certa impressione incontra-re la Morte nelle [...] un uomo vestito di sacco che ti [...] e poi sco-pre il suo mistero sommergendoti [...] grano. Morire chicco per rinascere [...] ci si perde nel labirinto per ritrovarsi, [...] della Papessa che ti insegna ad [...] cura dei tuoi semi, [...] Giustizia che pesa le [...] scelte fino ad [...]. La Temperanza plasma il [...] del Sole lo riscalderà e per ricordare [...] nulla di già stabilito [...] il Matto, pronto a [...] immagine e a [...]. E la risposta alla [...] È [...] fi-ne del labirinto, al posto del Mino-tauro. Verità interiore espressa [...] ritrovato dietro una por-ta. ///
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Successo per le canzoni di Guarnieri ispirate [...] Per Mina, una Medea dalle [...] voci È vero. Molti erano in attesa [...] Mina. Il Cantiere presentava Sei [...] Adriano Guarnieri, articolate in un Omag-gio a Mina. Si tratta di un [...] voce di Mi-na, che ha ispirato il [...] di [...] rievocante la figura di Medea. La presenza di Mina [...] parte della voce (Alda [...] che spinge in alto [...] Euripide. Grande succes-so per [...] e i suoi preziosi interpreti. ///
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Si era diffu-sa una forte [...] di Mina. Tra le tante cose [...] che il cantiere ha in cartellone [...] infatti, in «prima» assolu-ta [...] Omaggio [...] Mina, prefigura-to nelle Sei canzoni composte da Adriano Guarnieri. Due anni or sono [...] centenario del Poliziano con un suo Orfeo [...]. Si aspettava qual-cosa che [...] Canzoni popolari, compo-ste, tanto tempo fa, da Berio [...] Cathy [...]. O anche si spe-rava che Mina, uscendo dalla solitudine, venisse [...] almeno ad ascoltare [...] che la ri-guarda. Niente di tutto questo. Le cose apparentemente facili [...] loro aspetto misterioso e complesso. Ed è anche ad una [...] complessità che Adriano Guarnieri ha puntato il suo pensiero [...] la [...] spasmodica ricerca di una voca-lità [...] diversa. [...] a Mina è più profondo. Risale, poi, a circa [...] quando (1987) compose per la tv [...] Medea su testi di [...] e Pasolini, oltre che [...] Euripide. In [...] televisiva, che non si è [...] mai a realizzare (troppo costoso, pare, il mon-taggio proposta [...] Adriano Guarnieri delinea la presenza [...] Medea attraverso tre sfaccettature del personag-gio. Medea è affidata ad [...] (leggera la voce di Mina) che dialoga [...] cantanti. Medea, maga, donna e [...] di tre voci e di esse la [...] quella che adombra la vocalità di Mina, [...] di quella voce che [...] dice Guarnieri [...] anche Luigi Nono aveva [...]. Era [...] quella di Mina [...] la voce diversa, che anche [...] nuova mu-sica poteva prendere come nuo-vo riferimento. In tal senso di-remmo [...] anco-ra più importante e intenso. Mina si sperderebbe, forse, [...] vertiginosa, ma nello stesso tempo sarebbe emozio-nata [...] canto «leggero» del soprano [...] Alda [...] che affronta il per-sonaggio [...]. E così il Guarnieri [...] e ci spinge in un groviglio affasci-nante. [...] ineseguita tras-se un Oratorio [...] mai giunto [...] (sono sempre attivi i «bravi» [...] avver-tono come la musica nuova non si abbia da [...] dal quale [...] scorso ha ricavato una [...] articolata come Sei canzoni per [...] leggera, sopra-no e orchestra, che mantengono il punto di [...] un Omaggio a Mina. Non si tratta, però, [...] di frammenti della tra-gedia di Euripide, affidati [...] leggera, un soprano [...] il personaggio ha soltanto [...] suo «io») e orche-stra. Frammenti, parole cioè che [...] e il sole, i baci, gli abbracci [...] carni dei figli, e fanno di questo [...] vero cosmo sono-ro, roteante in una ebbrezza [...] e pure affettuo-si, disperati e pure consolanti, [...] ricchi di umana emozione. Ed è [...] ad esempio (un esempio [...] timpanista che batte i suoi colpi, non [...] ma con il palmo delle mani che [...] sulle mem-brane. Il soprano [...] sta in mezzo al [...] (So-nia [...] sta in mezzo [...]. Ogni strumento è tratta-to [...] vir-tuosistico, ed è anche questo un supremo [...] del suono. Fosse stata [...] sa-rebbe stata lei, Mina, [...] tanto fermento fonico, a ricevere in [...] gli applausi che il [...] la chiesa di San Biagio) ha poi [...] direttore Lu-ca [...] giovanile della Sicilia e [...]. Auguriamoci che questa Medea di Guarnieri abbia la [...] realiz-zazione integrale. ///
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Auguriamoci che questa Medea di Guarnieri abbia la [...] realiz-zazione integrale.