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I luoghi comuni dico-no [...] mestiere più antico del mondo e che [...] o quasi, è riuscita ad [...]. I luoghi comuni, a [...] ve-rità, ma quando si parla di pro-stituzione [...] il confine fra il moralismo e la [...]. Forse è più interessante [...] difficile) assumere un pun-to di vista che [...] e osservi il lavoro delle prostitute [...] delle so-cietà, e delle [...] cui esso si svolge. Maga-ri scopriremo che il [...] si chiamava un tempo, è una spia [...] le donne in esso coinvolte sono testimoni [...] epoca; e che nelle pie-ghe della storia [...] varia da rare situazioni di grande privilegio, [...] vecchia Serenissi-ma, per esempio), a più fre-quenti [...] tragiche storie di dolore e di sfruttamento. Vi sembra un approccio [...] Beh, la Corea del Sud non è sicuramente [...] ma è da laggiù che è arrivato, [...] ci-nema di Berlino, il film che ci [...] in questo viag-gio. Nella prestigiosa sezione collaterale [...] Forum [...] stato presentato un dittico della [...] regista coreana [...] due film, in-titolati Il [...] La solita tristezza, girati fra il 1995 e [...]. [...] è una ragazza alta, dal [...] imperioso: una con cui non sembra opportuno di-scutere. È una delle quattro re-giste [...] a Seoul, [...] di [...] cinematografia che -è lei stessa [...] -«non è propriamente un para-diso [...] femminismo». I suoi genitori volevano [...] lei si è ribellata, ma il suo [...] (pur notevole) non è nulla confronto a [...] suoi due film. La storia narrata da [...] è la storia di [...] età fra i 70 e gli 80 [...] loro volta rappresentano mol-te altre donne, vive [...]. In breve: durante la [...] dal 1937 al 1945, [...] la Corea e costrinsero 200. Abbiamo usato, volutamente, un eufemismo: [...] fu una per-suasione morbida. Le donne vennero deportate, [...] rinchiuse nei bor-delli in Corea o in Giappone. Molte di loro si [...]. Altre sopportarono in silen-zio, [...] di dolore e di vergogna. La Corea non [...] il massimo di «apertu-ra», [...] vista sociale: il destino di queste donne [...] ma sempre taciuto. Finché, nel 1991, un [...] attiviste femministe, a Seoul, tirò fuori questa [...] ufficialmente al Giappo-ne di «chiedere scusa». Inizial-mente, le donne che [...] prima persona tutti quegli abusi non apprezzarono: [...] in cui erano vissute per 50 anni, [...] silenzio eterno sulla propria sciagura. Ma la polemica, a Seoul [...] To-kyo, montò: si cominciò a par-lare di [...] «crimini di guerra» (né esiste una parola [...] e quando, nel [...] avvicinò alcune di queste [...] un documen-tario su di loro, [...] ritro-sia divenne pian piano [...] di mostrarsi, di com-battere. [...] a Berlino abbiamo visto [...] del dittico, La solita tristezza, che è [...] forti del dibattito suscitato anche dal primo [...] que-ste donne si sono organizzate. Vivono in una sorta di [...] a [...] allevano galline, coltivano [...] sono autosuffi-cienti. Altre vivono in città. Spesso si radunano, soprattutto [...] capita di frequente -una di loro muore. In Corea sono diventate [...] movimento femminista: anche perché, chissà, [...] professione sembra averle educate [...] e a un malizioso senso [...] che forse non sarebbe [...] le casalinghe coreane di [...]. Una di loro, quando [...] avrebbe volu-to essere nella vita, risponde con [...] «Un soldato! Già, uno di quei [...] hanno rapite, che hanno abusato di loro [...]. Tutte sono oggi or-gogliose [...] di [...] trovato improvvisamen-te, in vecchiaia, [...] par-lare. /// [...] /// Con toni pacati, a [...] vol-te ridendo. Se è lecito il [...] lo sia), la loro riconquistata voglia di [...] ricordato quella vista sempre [...] a Berlino, al Forum, [...] reduci italia-ni da Auschwitz protagonisti del film Memoria: [...] voluto mezzo secolo (e [...] presa) per trovare il coraggio di [...] fuori le verità sulla [...]. Queste anziane ex prostitute [...] appunto, come «il mestiere più antico del [...] quando si trova a essere som-merso dal [...] dalle guerre, dalle rivoluzioni, dai grandi rivolgimenti [...]. È incredibilmente sintomatico che [...] genere sia stato visto a Berlino, che [...] la [...] di un passaggio epocale, [...] campo nascosto e «proi-bito». [...] capitale del Reich è [...] busi-ness della prostituzione, che ne-gli anni successivi [...] Muro ha conosciuto [...] impennata. Gli an-nunci di club [...] pro-fessioniste sono [...] e persino una rivista [...] diffusissima Tip ne ospita pagine e pagine [...] in Italia li trovaste su Sorrisi e [...]. Inutile dire che la [...] an-nunci -per altro assai più espli-citi di [...] trovare sui quotidiani italiani -promet-tono ragazze russe, [...] rumene, ex jugoslave. La deriva dei popoli [...] Europa è immediatamente percepibile: ed è abbastanza [...] sia alla base anche del «boom», perché [...] clas-sico settore dove [...] cor-risponde sempre una domanda. Una volta le capitali [...] i porti. Oggi i «porti» sono [...] la po-vertà e la globalizzazione -due concetti [...] ma non lo sono affatto -convo-gliano masse [...] di denaro, facile o difficile che sia. Il cinema è abituato da [...] a [...] que-ste storie. La lettura di un [...] vendita [...] a Berlino, e dàlli) [...] in Hollywood [...] di James [...] edizioni [...] ci mette di fronte [...] dal cuore [...] pronte alla redenzione: dalla Claire Trevor [...] Ombre rosse fino alla Julia Ro-berts di [...]. Per for-tuna ci sono [...] due documentari coreani a ricordar-ci che la [...] tragedie, violenze, e qualche [...]. Chissà se anche le migliaia [...] ragazze slave che si vendono a Berlino, per obbligo [...] per scelta, trove-ranno mai una macchina da presa disposta [...] Alberto Crespi Affare [...] 2. E sem-pre più «industria», [...] settimanale come [...] nel suo numero attualmente [...] è sentito in dovere di [...] la copertina e un [...] (pur correda-to da una premessa molto anglo-sassone [...] ironia: «Partiamo dal presupposto che i lettori [...] più serie a cui pensare, pe-rò. Si parte proprio dalla Ger-mania, [...] crisi di vecchie roccaforti delle «luci rosse» [...] Amburgo [...] per analizzare le due [...] nuovo mercato: la globalizza-zione e [...] della forbice. Partiamo dal secondo punto. La forbice: intesa non come [...] sado-maso, ma come estrema divaricazione, in termi-ni di prezzo [...] in termini di quali-tà [...] stessa. In parole povere, un [...] il mondo le squillo di lusso costano [...] sono sempre più «garantite» (anche dal punto [...] come no?) e offrono servizi sempre più [...] poverac-ce che si vendono per strada han-no [...] sono sem-pre più a rischio. I 6 milioni di [...] di cui si è parlato nel recente [...] ha vi-sto coinvolto Robert De Niro, so-no [...] cita le 1000 sterline [...] dollari che può raggiungere [...] nei paesi del Golfo (uno dei mercati [...] mondo dove, a quanto pare, le donne [...] «rarità» più richie-sta delle straniere); invece, le [...] sulla camio-nabile [...] fra Berlino e Praga [...] cifra di 10 dollari. Un discorso analogo, se-condo [...] vale per i film [...] lato prolifera-no i film amatoriali girati in [...] sempre più ricca e sofisticata la cosiddetta «Holly-wood [...] basata a Los An-geles, nella San Fernando [...]. La società più importante [...] che secondo la rivista [...] Video News» ha un [...] 2 miliardi e mezzo di dollari [...] Western [...] (che fa le copertine [...] figura tra i principali datori di lavoro [...] ai livelli della ditta [...]. [...] punto, come si diceva, è [...] globa-lizzazione. Che inizia [...] dei pagamenti (diverse valu-te, carte [...] credito, ecc. [...] riporta il caso di [...] Riga, in Lettonia, che facendosi pagare 200 [...] guadagna in un mese circa 5000 dollari, [...] do-ve il salario medio mensile è di [...]. E cita il caso [...] Budapest, [...] della prostituzione oltre che del cinema porno. Fonda-mentale essere poliglotte: non [...] una squillo ha potenzialità enormi se parla [...] perché sono quelli i due mercati in [...]. Infi-ne, anche [...] il nuovo mezzo è la [...]. Con i suoi siti [...] e ai messaggi, e con le sue [...] guide al merca-to del sesso. [...] cita una [...] Sex Guide in Internet [...] vera e propria guida a bor-delli, agenzie [...] cui ogni cliente può inserire le proprie [...] il mondo se in un dato locale [...] o se si è trovato bene. Da un lato la rete [...] la riservatezza, [...] dà una sorta di dimen-sione [...] al tutto, modifican-do il concetto stesso di liceità del [...] a pagamento. Su questo, del resto [...] non ha dub-bi: la [...] via per tutelare salute e sicurezza di [...] per circoscri-vere abusi come la tratta delle [...] sfruttamento dei mi-nori, per combattere la selvaggia [...]. Compie 40 anni la [...] le «puttane» dalla schedatura di Stato [...] lontana [...] della Merlin Oggi la [...] planetaria, multirazziale. Una deregulation che fa [...]. Quando esattamente [...] fa (il 20 febbraio [...] socialista Lina Merlin presentò la [...] chiuse» si prefiggeva un [...] e assolutamente realistico. Non penso di abolire [...] -cosa [...] proteggere le donne co-strette [...] e che nei bor-delli di stato sono [...] riconosciute per tutta la vita come «puttane». Non voleva Lina Merlin [...]. /// [...] /// [...] di blu», sognava la nuova [...] Fiat, divideva le ragazze in «perbene» e «chiacchierate», non [...] il delitto [...] e parla-va con orrore della [...]. E intanto il giovedì [...] «Lascia e raddoppia». Era [...] bigotta e puritana che aveva [...] ferma in Parlamento per [...] anni [...] fine [...] stesso anno con molti dubbi, [...] e nostalgie. [...] grazie a quella senatrice socialista [...] fece in piccolo passo [...] costume e nella ci-viltà. /// [...] /// Un passo possibile, comunque, [...] Europa che si avviava verso una veloce modernizzazione [...] di abolire i retaggi di un mondo [...] quelle «case chiuse», quei bordelli o casini [...]. Ma la prosti-tuzione, il [...] del mondo, quello [...] non si abo-lì, ma [...]. So-lo per un periodo [...] degli anni 70 si pensò che sarebbe [...]. [...] che vuol fare [...] si rivol-geva alla [...] compagna di scuola. Poi riprese, si estese, [...] grande business, si adeguò ai cambiamenti, aderì [...] economici e di costume, usò tutti gli [...] tec-nologia. Le prostitute si cercarono [...] attraverso Inter-net. Il crollo dei paesi [...] portò [...] pur di accedere al benessere [...] dal sud del mondo fornì [...] di [...] novità nelle squallide [...] metropoli occidentali. Il mercato -per usare [...] di-versificò. Si cercarono bambini e [...] le donne, le ric-che e fortunate donne [...] giovani uomini da pagare in cambio [...]. Le agenzie di viaggio [...] compreso, anche il sesso, nel sud est [...] America Latina. La globalizzazione [...] quella per cui si [...] velocemente merci, informa-zioni, capitali è diventata globaliz-zazione [...]. Anche questa si muove [...]. An-che questa usa tecnologie [...] diversifica secondo i desideri del cliente, secondo [...] mercato. E nel ricco mondo [...] la disoccupa-zione soprattutto giovanile, sono le studentesse, [...] della [...] il sesso per [...] de poche» per quel [...] loro di finire gli studi e di [...]. La disoccupazio-ne dilagante [...] studi non da loro il [...] per quei lavoretti che un tempo rende-vano indipendenti dai [...]. De-regolamentata, [...] la prostituzione ha aderito ancora [...] volta [...] e al disordine [...] pianeta. E neppure cento coraggiose [...] Merlin [...] oggi [...]. /// [...] /// E neppure cento coraggiose [...] Merlin [...] oggi [...]. (0)
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