Già prima di Una [...] Saramago si era reso [...] attraverso un approfondimento della ricerca stilistica si [...] realtà in tutta la [...] complessità. In [...] una raccolta di racconti [...] ancora tradotta in italiano, il narratore commenta: «Il [...] a un deserto privo della parola fondatrice». È la parola che [...]. Ne [...] della morte di Ricardo Reis (O [...] da morte de Ricardo Reis, 1984), si [...] «Che [...] vogliamo o no, torniamo sempre alle parole». Ma il linguaggio è [...] tutto e sfugge inoltre al controllo della [...]. In un certo senso, la [...] come lo spirito, soffia dove vuole: «Delle parole non [...] destino», aggiunge [...] narratore del romanzo dedicato [...] di Pessoa. Sarà quindi cura dello [...] linguaggio che sia adatto, o più adatto, [...] mondo. Naturalmente questa ricerca non [...] ostacoli. Dal 1980 in poi, uno [...] obiettivi principali di Saramago è di elaborare un sistema [...] basato sul paradosso del linguaggio [...] non [...] niente, ma che non conduce [...] tutto. La [...] scrittura oscilla tra [...] fiducia nelle possibilità di espressione [...] un infinito scetticismo nei riguardi di queste stesse possibilità. Le aporie del discorso rilevate [...] trovano [...] nel ruolo ambiguo del narratore. Il narratore anonimo e [...] Saramago è dotato di poteri di cui è [...] Diderot e Fielding: intrattiene il lettore con [...] e conosce il destino dei personaggi. È in grado di [...] futuro: «Domingos [...] non giungerà alla vecchiaia» [...] Domingos lascerà la [...] famiglia, in Una terra [...] jo, per andarsi a [...] dopo. Il narratore è abbastanza [...] supremazia da cedere la parola ai personaggi [...]. Sempre in Una terra [...] jo, Joào [...] si incarica della narrazione [...] giusto il tempo della [...] agonia. Al contrario degli illuministi, [...] Saramago non ricorre a uno stile pungente [...] lunghi periodi di risonanza barocca in cui [...] sviluppa prima di tornare su se stesso [...] degli strati. In [...] a Isabella Fedrigotti Bossi, [...] proposito dice: «Scrivere barocco serve a semplificare [...] a [...] si capiscono meglio i [...] si spiega tre o quattro volte». Ma a Nicola Fano [...] «Nel barocco io vedo il bisogno disperato di [...] cercano parole su parole per farsi capire [...]. Ci si perde perché [...] bisogno profondissimo di ritrovarsi: questo è il [...] ed è anche il [...] che, benché onnisciente, è incapace di esprimere [...] sa. ///
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Ci si perde perché [...] bisogno profondissimo di ritrovarsi: questo è il [...] ed è anche il [...] che, benché onnisciente, è incapace di esprimere [...] sa.