Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1990»--Id 198758802.

Non è solo eccentrico, [...]. Fa pensare infatti a [...]. Invece siamo chiaramente in [...]. Decadente anzitutto è la [...] Valentino Kore: giovane e ricco . Di inequivocabile segno decadente [...] stile «sublime» in cui egli si esprime [...] indirizzate al suo [...] Johnny Mare, e raccolte [...] più [...] estesa parte del libro. Cosi co-' me decadente [...] che da queste lettere emerge: [...] ossessione funeraria, il senso [...] la vocazione claustrale, [...] per il misterioso e [...]. Com'è chiaro, siamo di [...] vero e proprio tentativo di emulazione. Poco più che ventenne, [...] raccolte di liriche, ma al suo primo [...]. Certo, il libro non [...] di novità dei modelli ai quali è [...] primo decennio del Novecento e altro gusto, [...] maturando nella letteratura italiana ed europea) ; [...] a quei modelli, non sfigura poi tanto. Anzi, appare più sobrio [...] più gradevole alla lettura. In ogni caso, [...] decadente di Palazzeschi dura [...]. Nel 1909, appena un [...] pubblicazione di riflessi, egli aderisce infatti al [...] per intero il programma, ma vi aderisce. E da questa adesione [...] le [...] cose migliori: e cioè [...] Incendiario e II codice di Perniò, senz'altro [...] più singolari della nostra letteratura. In [...] Palazzeschi tornò ancora a lavorare [...] suo primo romanzo, e lo ripubblicò, con il titolo [...] in Allegoria di novembre, una prima volta nel [...]. Questa è la prima [...] uscita, il testo primigenio [...] lettori. E si tratta di [...] certamente da lodare. Benché frutto di una [...] Palazzeschi non ha trovato ancora la forma [...] temi a lui più congeniali, riflessi è, [...] degna di attenzione, sicuramente molto più di [...] stata riservata [...]. Non solo perché è [...] attraverso quali esperimenti e fatiche uno scrittore [...] artistica. Ma anche per certi pregi [...] testo, [...] trascurabili. AMANDA [...] FASOLA Luca [...] a vita» [...]. Si tratta di un [...] che un tempo veniva definito «di formazione», [...] protagonisti [...] dalle scuole elementari lino [...] -fedeli al marchio delle loro origini, seguono [...] periodici incontri, tra loro molto diverse, ma [...] lirico e aggressivo, cheda [...] degli odori della [...] grande casa, diventerà musicista: Guido, [...] pragmatico, punto centrale con la gemella di [...] di fratelli, coniugherà scienza e fantasia nella [...] Vanni, rigoroso e maniaco di fatti concreti, [...] giornalismo. Amici fraterni, ma diversi. E a [...] sono gli altri due personaggi [...] libro: la bellissima coetanea e compagna di scuola. Amanda, che con tutti [...] un ambiguo legame di amicizia e di [...] imprevedibile destino li segnerà profondamente. Ma se la ragazza, nella [...] insaziata ricerca di valide ragioni di vita, si impone [...] sue apparizioni come insostituibile tassello di un [...] generazionale, la figura del mentore, [...] suoi enigmatici e fino ad un certo punto laconici [...] mostra la [...] Churchill« Teatro» Costa [...]. La formula vale per [...] Churchill, sicuramente una delle [...] di teatro oggi in giro, che scrive [...] quando era studentessa ventenne ad Oxford, e [...] successo a) West End e a [...] è stato [...] («Grossi soldi», 1987), «travolgente [...] yuppie della Borsa dopo il Big Bang». Escono finalmente in Italia, [...] Laura Carelli, due dei suoi lavori migliori, Settimo [...] Churchill, Teatro, [...]. Riccardo Durami e Maggie Rose. Costa [...] Nolan). Se il teatro della Churchill [...] d) questo livello, si tratta davvero di [...]. Settimo cielo ( 1979) [...] e del presente [...] in maniera sarcastica, farsesca [...]. La tecnica non è [...] del pugno in pancia, con molto sesso [...]. Nel primo atto slamo In [...] britannica in Africa, in epoca vittoriana», e [...] di guerra tanto nel circolo del funzionario [...] quanto nei rapporti fra [...] guerra celata beninteso dal ghigno britannico («Dio [...] tutto è a posto in terra», come [...] vittoriano). [...] ha una relazione con una [...] emancipata. La [...] -Caroline, se tu venissi [...] avvelenate, sai cosa farei? Mi terrorizzi Sei tenebrosa [...]. ///
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Infida La tua lunga [...]. Sei svenuta tra le [...] braccia Sono venuto nel tuo [...] ho sollevato la zanzariera, ti ho detto: [...] entrare, [...] entrare. Oh, non chiudermi fuori adesso, Caroline, [...] entrare! Le sta accarezzando i [...] gambe. Scompare pian piano sotto la [...] gonna. [...] -Per favore [...]. Non riesco [...]. Voglio tornare a casa. Vorrei che questa sensazione [...] tanto perché non mi piaci tu, [...]. SI, mi piace vivere [...] perché ci sono un sacco di pistole. Ma tu non mi [...]. Perà questa sensazione mi [...]. Va bene, cisto, allora. Cisto, ci sto! [...] esce fuori da sotto la [...]. [...] -Il picnic dì Natale. Sono [...] -lo no-. [...] ingiustizia) E D tutto, [...] inglese». [...] ha una moglie, Betty (interpretata [...] un uomo), innamorata [...] di famiglia Harry, esploratore, che [...] volta ha iniziato a pratiche [...] il figlioletto di [...] Edward (interpretato da una donna) [...]. La [...] governante, Ellen, è Invece [...] Betty, Il servo nero Joshua (interpretato da un [...] a tutti questi scambi, si presta ad [...] Harry, e [...] spara a [...] che gli ha ucciso [...]. Una girandola calibrata la [...] la violenza e [...] che solleva [...] e la critica del [...]. Il mondo umano come [...] per questo Un mondo di donne Escono [...] di [...] Churchill Una immagine dissacrante [...] lo sguardo femminile MASSIMO [...] orribile. Ma questo è solo II [...]. Nel secondo sono passati [...] siamo a Londra nel 1979. Edward convive (male) con [...] la sorella Victoria (! Siamo abbastanza in presa [...] che, avverte la didascalia iniziale, [...] 11 gli uomini sono [...] donne e viceversa, e alla fine riappare [...] e la Betty [...] I che abbraccia quella [...] II. La violenza è sempre [...] sfondo, i bambini vengono forse uccisi, forse [...] Churchill dimostra [...] capacità, quella di divagare, [...] nulla per intere scene 1 suol personaggi [...]. [...] si muta [...] realtà. La satira in poesia. [...] (1982), andato in scena [...] Milano [...] 1988 al Teatro di Porta Romana, è [...] e apparentemente sconclusionata, dove dal [...] si passa al quotidiano, [...] unendo per cosi dire teatro e cinema. I personaggi sono tutte [...] da donne. Nella prima scena si [...] cinque figure storiche o leggendarie (la paziente Griselda [...] la [...] che in un quadro [...] «conduce una folla di [...] combattere i diavoli», Isabella [...] viaggiatrice vit-toriana, Madama [...] cortigiana giapponese, la Papessa Giovanna) [...] Marlene, che non è la Dietrich ma una [...] di collocamento. Nella quale agenzia ci [...] scena, assistendo ad episodi sul tema «problemi [...] lavoro e nel privato». Il rapporto di Marlene [...] del passato resta non [...]. Nella scena terza facciamo [...] sorella di Marlene, Joyce, che vive in [...] «figlia» Angie: JOYCE: -Non vai al cinema, [...] fatto la tua stanza. Puoi metterti il vestito [...] prende un mattone) -Hai fatto la tua [...] Non [...] passerai liscia, lo sai. KIT [...] -Angie. ///
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KIT: -Pensavo che volevi [...] -Si può uccidere qualcuno [...] -Ma tu non [...] fatto, quindi. La scena e [...] I finiscono [...]. [...] II Angie si presenta a Londra presso la «zia» Marlene, [...] che la madre «sta bene». Se abbia o no [...] proposito non si sa. Marlene non è entusiasta [...] le si pianta in ufficio e in [...] che è stata promossa soffiando il posto [...] (la cui moglie viene a [...] di [...] il trauma. [...] scena facciamo un salto indietro [...] anno, alla visita di Marlene a Joyce e Angie, [...] scopriamo come stanno le cose (ma non lo riveleremo [...]. Anche che Joyce è una [...] Marlene una [...] convinta. Ecco una parie del loro [...]. Le sbarre sono una [...] della Churchill, indicano il punto dove la [...] quella precedente, che tuttavia [...] -Penso che gli anni SO [...] JOYCE: [...]. ///
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Sì, sono sicura che [...] -E per il paese, per di più. Aspetta che [...] si rimetta in sesto [...] Maggie è una donna di ferro, lo la [...]. Deve solo tenere duro, [...]. ///
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JOYCE: -Hai votato per [...]. ///
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MARLENE: [...] vuole tempo, determinazione. Basta coli [...] per me sono tutti degli [...] bastardi-. Ecco quello che chiamerei [...] in cui [...] non dà per [...] che il pubblico la [...] ma mette tutto in discussione. E oltre alle idee [...] coacervi delle persone. Può darsi, come il [...] romanzo sembrerebbe indicare, che si tratti della [...] mediocri maestri di cui gli attuali quarantenni [...] lo spirito di delusione e di rivalsa. Ma, in ogni caso, [...] il meno riuscito, frutto di un tentativo [...] le righe che contrasta con la felice [...] nel suo insieme. Il quale ha il [...] con eleganza e acutezza, senza forzature e [...] nel complesso mondo di una generazione che [...] suo rapporto fecondo con la vita, destreggiandosi [...] perduti, idoli da trasformare in realtà concrete, [...] nulla. MEGLIO DIMENTICARE PIERO [...] -Mommsen [...] -Vattimo« Usi [...] Pratiche editrice [...]. Da Platone a Hegel [...] si ò voluta costituire come «anamnesi», ricordo; [...] «verità», secondo [...] greco, significa [...]. Con Nietzsche, il tradizionale [...] viene messo in questione: per l'autore della Seconda [...] del 1874 [...] e il danno della [...] vita»), [...] del [...] secolo soffre di una [...] storicismo): [...] di memoria storica ostacola [...] la creazione del nuovo ha bisogno di [...]. A questo proposito, [...] di Vattimo stabilisce un [...] diagnosi di Nietzsche e quella di [...] i due filosofi sembrano [...] fatale della malattia storica, nel senso che [...] diventerebbe la sola chance che ci sia [...] un superamento della «metafisica». E ai nostri giorni, [...] Vattimo [...] anticipando considerazioni poi sviluppate anche nel saggio «La [...] (Garzanti) [...] la storiciz-zazione della cultura [...] ai media, ancora più forte: la televisione [...] garantiscono la ripresa e la duplicazione «caotica [...] del deposito [...] nostra cultura, e soprattutto [...] potrebbe allora essere [...] come una specie di [...] Spirito» caratterizzata dalla simultaneità e [...] di ogni drammaticità (già Nietzsche [...] la stampa riduce subito a [...] standardizzata la guerra che [...] il giorno prima). Ma se [...] tra arte, mercato e [...] rendere impossibile [...] -e quindi la creazione [...] forse, nel contempo, secondo il caposcuola del [...] che Nietzsche sognava sotto il nome di [...]. BUGIE DI GUERRA GIORGIO BRUNORI Arrigo [...]. I bollettini di guerra [...] di «accaniti combattimenti» e di «attività di [...] n. In Albania, dunque: e [...] per acquisito [...] un fatto di cui [...] ufficialmente mai parlato prima, e cioè che [...] truppe italiane aveva ormai superato le stesse [...] partenza [...]. Di questi meschini artifici [...] bollettini della guerra fascista, in cui «i [...] posizioni» sono sempre un arretramento, e le [...] significano per lo più che gli attacchi [...] successo. Anche se il [...] curatore di questa raccolta [...] (che continuerà per gli anni seguenti aggiornando [...] lettore anche sul contemporaneo progredire della guerra [...] mondo) afferma, con un ottimismo forse eccessivo, [...] dei conti, in tema di bugie, il Quartier [...] era meno sfacciato di altri. Del resto, durante il terribile [...] il suo cinema era stato [...] sorta di «spia» (in chiave filmica) della tragedia tedesca [...] si andava rapidamente consumando, una specie di laboratorio [...] di [...] di sommovimenti, una testimonianza della [...] atavica del [...] tedesco, una sonda immersa nei processi [...] che hanno portato alla totale erosione della Repubblica di Weimar. È il film che [...] in profondità nei meccanismi complessi avviluppati [...] alla società e alla [...] quale si Incrociano apporti psicoanalitici e spunti [...]. Un capolavoro da cui [...] una forza Giunsi ipnotica, accentuata dal Grammatico [...] dalla cronaca -sul quale il regista ha [...] film. Il caso psichiatrico di Franz [...] tranquillo piccolo borghese [...] in realtà [...] psicopatico, [...] e irrefrenabile assassino di [...] sé i tratti della labile psicologia di [...] Germania del tempo. Senza prendere di petto [...] farà nel successivo Il testamento del Dottor [...] Lang ci dice molto [...] genesi del dramma tedesco con questo film, [...] libri di storia. E non è un [...] nazisti (non ancora definitivamente al potere), tentassero [...] modi di [...] in sala. Ancora oggi [...] -anche per merito di uno [...] Peter Lorre [...] appare come un incubo filmico [...] superato. E il quadro finale, [...] brechtiano, quello del tribunale della mala che [...] maniaco anticipando [...] della polizia, rimane uno [...] alti della storia del cinema. DELIl fantasma [...] fantasma del palcoscenico» Regia: Brian De Palma [...] Paul William, Jessica Harper, William [...] 1974, musical horror [...] Fox La [...] non ha barriere nazionali, né [...] linguistici, né confini sociologici. Contagia autori e spettatori In [...]. La cinefilia ha prodotto [...] tradizione critica, ma anche scuole, modelli di [...]. Beninteso, ha prodotto anche [...] nella [...] versione fondamentalista, un po' [...] po' fanatica. Ma quando la cinefilia [...] autentica di un certo modo di fare [...] producono autori fuori dalla norma come Brian De Palma. Sono in pochi a [...] il cinema, a giocare con i generi, [...] con [...] e II thrilling, esibendo [...] cinefilo e, al tempo stesso, una prorompente [...] lare De Palma da più di vent'anni, [...] finita [...] ha iniziato la [...] carriera producendo e girando The [...] nel 1966, con una giovanissima [...] e uno sconosciuto Robert De Niro. È un giocare, però, [...] ha generato, a partire dalla esperienza nella Factory [...] al recentissimo film sul Vietnam, uno dei [...] di fare cinema e una delle personalità [...] meno conformiste di tutta Hollywood. De Palma è uno [...] la potenzialità cinematografica che assumono le cosiddette [...] della camera è guidato, [...] da uno [...] do [...]. Lui guarda quello che [...] film insieme con lo spettatore, esattamente come [...] ragazzo, con la [...] passione cinefila, tonnellate di [...] particolare il suo Hitch-cock, vero maestro virtuale [...] tutti i suoi film. In questo senso De Palma [...] autentico voyeur. Il suo cinema è [...] indiscreta che scruta al di là dei [...] barriere. Un occhio che guarda [...] dello schermo il [...] e il [...] che mette a fuoco [...] intime e le azioni più. ///
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De Palma si muove [...] codificato dei generi, in particolare II thrilling [...] mozzafiato, con il rispetto dei [...] con la trasgressione più [...] e del linguaggio. Che sia Hitchcock in Le [...] o In Omicidio a luci rosse, che [...] Antonioni [...] out, i riferimenti sono [...] quasi selvaggi, temperati sem-mai da una penetrante [...]. Ma i suoi materiali [...] di un autore che ha fatto dei [...] invenzione e di innovazione. Il fantasma del palcoscenico [...] senso esemplare. Una vera passione per [...] del 1925 (Il fantasma [...] diretto da Rupert Julian [...] grande Lon [...] non gli impedisce di [...] di opera rock, con potenti venature horror: [...] tema del Faust che questa volta vende [...] della musica. Un film che si [...] lunga dai coevi o precedenti Tom-my o Jesus Christ Superstar (e che ha poco da invidiare al [...] Rocky horror [...] show). Rispetto a questi, l'opera [...] De Palma mostra di avere qualche carta in più: [...] si fa allucinato e un po' paranoico [...] alla macchina da presa i tempi morti [...] storia un ritmo serrato [...] alla fine; e inoltre [...] beffarda ironia sui miti della società di [...] traduce nel paradosso e nel grottesco. Il tutto con [...] di Paul Williams, [...] autore della [...] colonna sonora, che interpreta [...] diabolico personaggio di Swan. Cavalli si nasce Regia: Sergio Staino Interpreti: Paolo [...] David [...] Vincent Gardenia Italia 1989, [...] Staino è un «fumettaro» [...] narratore di storie a strisce dove gli [...] i personaggi scomodi e gradanti producono una [...] vigile (sia pure in chiave satirica) della [...]. Il suo Bobo (con [...] molti anni su [...] sta II a [...]. Possiede anche il gusto [...] costume, dove [...] non trova briglie di [...] i suoi personaggi, letti in controluce, si [...] critici (e forse autocritici) dirompenti. A questo suo coté, [...] a-temporale, si riferisce Cavalli si nasce, il [...] scritto e diretto, e uscito durante la [...]. Tempo di slanci libertari [...] di cambiamento, quello, percorso poi, specie nel Mezzogiorno, [...] residue della grande rivoluzione [...]. Bisogna dire che qualcosa [...] tempo, di quei sapori storici di ribellione, [...] film di Staino. Ma purtroppo il cinema [...] fu-metto. La [...] dimensione [...] non si lascia imbrigliare dalla [...] della parola scritta, che è il corollario [...] a strisce, e che rimane, [...] sostanza, una dimensione di tipo letterario. Trasferito sullo schermo, il linguaggio [...] fumetto richiede una profonda mutazione estetica e una riconversione [...]. Cose che Cavalli si [...] se non in minima parte. La sceneggiatura mostra un [...] volte svelta e brillante. Insomma, il meccanismo non [...] e stranito, spesso noioso. Il che, per un [...] Staino. Naturalmente ci sono nel [...] marciano spediti, situazioni gustose, e anche esilaranti, [...] in gioco [...] Paolo [...] e qualche bozzetto ben [...] figura del vecchio nobile di campagna interpretato [...] Vincent Gardenia, che parla senza doppiaggio un dialetto napoletano [...] sapore arcaico. Ma, sfortunatamente, le disquisizioni [...] (Giacomo Marramao) e il linguaggio da illuminista [...] signore (David [...] risultano soporiferi. ///
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Ma, sfortunatamente, le disquisizioni [...] (Giacomo Marramao) e il linguaggio da illuminista [...] signore (David [...] risultano soporiferi.