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SILVIO COR RAPI del quale [...] cor di. Alla [...] memoria [...] o [...] la Medaglia [...] al [...]. Decine di colonne motorizzate [...] sbaragliate, caserme e reparti nazifascisti furono da [...] costretti alla resa, villaggi e paesi occupati [...]. Ferito durante uno scontro [...] e catturato dal nemico, pagava col capestro [...] valore concludendo la [...] vita che fu simbolo [...] e fiamma di amore per la [...] la Patria s. /// [...] /// Ma passano [...] quarti [...]. Nel pome fillio, [...] tesa e rotta ria [...] programma che increspa di riso la [...] . C [...] ì a [...] con due [...] zoccoli, vestito [...] et ni montanari ohe scendono [...] S"! Sulla faccia di eterno stupito [...] o [...] ( [...] avrà tatto :ì [...] più lurido [...] c. [...] a [...] lìn nella piazze! /// [...] /// Il giovanotto un po' tonto [...] spaccio, dice [...] Mi terreste un [...] ii maiale? no e . Paga, e al padrone chiede [...] . Andate, andate [...] gli risponde n. Quelli, che si [...] con [...] dicono di si e [...] negli uffici [...]. Sempre con [...] di chi e poco pratico [...] alle porte, ma nessuno risponde, perchè gli [...] deserti. Il giovanetto un po' [...] e chiede: «Si può?». /// [...] /// Allora entra, siede alla [...] cannetta, intinge con cura il pennino nel [...] su un foglio: « Ho rispettato la [...] vi ho trovati. Sarà per [...] volta. /// [...] /// Rimette la cannetta nella [...]. Ringrazia i fascisti con [...] posizione di fuoco e, ripreso il [...] zoccolando se ne va. Quando i fascisti, dopo una [...] di inutile agguato. Espressione clamorosa della ribellione romagnola [...] ed alla sopraffazione, [...] insofferenza per gli invasori tedeschi [...] ì traditori fascisti. [...] ha riempito di sò [...] della Resistenza in Romagna. Implacabile nel colpire il [...] confronti dei maggiori responsabili della sciagura nazionale, [...] faentino amava umiliare i nazifascisti con la [...] gente ridesse di loro e della rabbia [...]. Il fatto di Tredozio [...] come il suo capolavoro, ma tante sono [...] lui attribuite. La gente era sicura. [...] giovane, sotto la vìa Emilia [...] monte, in Romagna come nel Bolognese di [...] Fiorentino, il [...] vedeva [...] vittorioso della guerra di [...]. Silvio [...] divenne «ribelle » subito [...] settembre 1943 del regio [...]. Salì [...] romagnolo, e la [...] divenne ben presto una [...] caserme dei carabinieri, della milizia, i depositi [...] salvarono più; era li che lui si [...] e di munizioni. I contadini poveri [...] a [...] i braccianti, furono subito i [...] amici: lo ospitavano, lo sfamavano. Ma se da un [...] spericolate, clamorose, ingeneravano senz'altro disorientamento e paura [...]. Cosi [...] dei 1943-44, dopo [...] di Tredozio che mantenne [...] la banda [...] fu sorpresa verso la [...] a Ca' Morelli da centinaia di nazifascisti [...]. Silvio riuscì a mettersi [...] pochi altri, tra cui Iris [...] sartina di nemmeno vent'anni [...] alia banda, e due slavi. In quella tragica giornata [...] subi uno dei colpi più duri, con [...] commissario politico Aldo Celli, un comunista [...] nella lotta antifascista e [...] amava come un padre e il solo [...]. Solo il buon Celli [...] a mettere un certo argine [...] spavalda esuberanza di Silvio [...] opera questa che continuò [...] Adriano Casadei. La leggenda della banda [...] cominciò da allora a [...]. Nella primavera del [...] Silvio e mezza dozzina [...] ai galoppo sulla piazza di Mo-digliana, venendo [...] di Tredozio, e con tutta tranquillità. /// [...] /// [...] torna una seconda volta, [...] sottile propulsione di voci che inducono i [...] costringere i carabinieri ad organizzare un servizio [...] permetta loro di [...] la corda in tempo, [...] mostri di mantenere la [...]. E Silvio arriva su! Si ferma in piazza, [...]. Un giorno fece sapere al [...] del fascio di [...] intenzione di parlare con lui [...] e gli fissò [...] in una chiesa. Naturalmente il gerarca fece [...] agguato e si collocò nel tempio ad [...]. Attesa delusa, perchè il [...] si presentò ed allora il fascista abbandonò [...]. [...] vide tendere la mano [...] gli dette dieci lire per elemosina. TI giorno dopo le [...] arrivarono per posta con un biglietto di [...] il finto mendicante. Sempre a Faenza al [...] fascista sul ponte del [...] un giorno si fermò [...] capitano della brigata nera. Incollerito per la mancata [...] militari [...] dopo [...] colonne lavata di testa [...] segnato su un bigliettino i nomi dei [...] « per fare la nota di punizione [...]. E partì in macchina. /// [...] /// La beffa che mandò [...] furie i gerarchi faentini e che li [...] cittadina, fu quella di [...] centrale. Dopo un tragico rastrellamento [...]. In un giorno di [...] ferita, Iris afferrò la pistola. Ordinò una bevanda sotto [...] tutti e cominciò a sorseggiare. Lo avevano riconosciuto, ma [...] fascisti guardavano allibiti, come inchiodati al pavimento. Silvio, noi gì. Con calma pagò la [...] al [...] lo mise in terra [...] con gli scarponi. Sempre approfittando dello sbigottimento [...] strada e lestamente si diresse verso [...] che lo attendeva. Alcuni fascisti abbozzarono un [...]. Il 18 agosto a Cornia [...] S. Valentino i nazifascisti riescono [...] casa colonica in cui Silvio [...] Iris [...]. Arturo [...] e Adriano Casa-dei stanno [...]. /// [...] /// Iris è immobilizzata da una [...] ad una gamba, ma riesce a sventare [...] solo per poco [...] il pericolo. Essa vede un tedesco [...] e con la [...] ri-voltella spara. Il nazista si abbatte; [...] un rabbioso fuoco di armi [...]. La situazione è disperata. [...] tenta di aiutare la [...] non può reggersi in piedi e per [...] compagno a fuggire, volge l'arma con [...] proiettile verso di sè. I tre giovani tentano una [...] però il fuoco tronca le [...] ad Arturo [...] che stramazza in un torrente. [...] e Casadei, più fortunati, [...] una macchia, ma Silvio scivola in un [...] a basso per venti metri; è morente. Adriano Casa-dei non [...] nelle mani degli sgherri e [...] di [...] tra il fogliame; il cerchio [...] stringe e non c'è più nulla da fare. Arturo con le gambe [...] Silvio con la vita che se ne sta [...] su una treggia, la grossolana slitta contadina [...] d'albero trainata da buoi, e condotti lungo [...] tutti vedano che la ban-da [...] è finita. Casadei lo fanno seguire [...]. A Monte Trebbo i fascisti [...] con una revolverata alla testa Arturo [...] per non sentire più le [...] urla di dolore. Nella piazza di Castrocaro [...] forche. Casadei abbraccia e bacia [...] e lo aiuta a [...] mettono il cappio. /// [...] /// Allora Casadei si infila [...] nodo scorsoio. Dopo [...] i corpi dì tutti [...] portati a Forlì. I nazifascisti vogliono prendersi [...] vogliono strappare dalla terra di Romagna la [...]. Così i giovani corpi [...] nuovamente impiccati, stavolta ai [...] piazza [...]. Se capitate in Romagna, [...] appenninica, troverete spesso, nelle case, accanto ai [...] prima comunione e dei familiari che hanno [...] quello di un viso giovane e serio: Silvio [...]. Anche lui è di [...]. /// [...] /// Anche lui è di [...]. (0)
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