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Il calva-rio di Johnny, [...] tra stenti e maltrattamenti, è finito alla [...] grazie [...] della polizia, allertata da [...] lo aveva intravisto, li-vido e impaurito, durante [...] casa dei genitori per recla-mare il pagamento [...]. Si chiama Joel [...] il salvatore, ed è [...] eroe na-zionale: padre di tre figli, ha [...] adottare il bambino e la [...] sorellina, e ha raccontato [...] rivissuto, attraverso il piccolo Johnny, [...] infan-zia di bambino umiliato e offeso. Johnny (il nome della [...] stato reso noto), è figlio di una [...] più di [...] che quando lo ha [...] ne aveva appena 17. Il bambino, si è [...] già stato affidato a [...] ma [...] scorso era stato restituito [...] al suo convivente. Re-centemente i tre, insieme [...] della coppia, di pochi mesi, si erano [...] di alcuni parenti a [...] un villaggio isolato del [...] Francia, nei pressi di [...]. [...] Johnny ha conosciuto la [...] discesa definitiva [...] in balia di cinque adulti [...] non perdevano occasione e non ri-sparmiavano energie per [...] che gli rimproveravano il suo [...] carattere», che lo maltrat-tavano [...] solo con gli avanzi. Schiaffi, pugni e calci, [...] di padella e di ogni al-tro corpo [...]. Johnny ha subito di [...] porta sul fisico gracile i segni evi-denti: [...] un oc-chio gravemente leso, lividi e tu-mefazioni [...]. Quando Joel [...] lo ha visto per [...] è rimasto sconvolto: insieme con la moglie [...] chia-mare il telefono azzurro, ma non è [...] e ha rinun-ciato. Sperando, forse, che le [...] cui aveva visto il bimbo fossero attribuibili [...] eccezionale. Ma qualche giorno dopo [...] quella casa e ha rivisto Jo-hnny: portava [...] intriso di sporcizia, aveva un aspetto ancora [...] prima volta e i segni di nuove [...]. Allora [...] non ha avuto più nessuna [...]. Questa volta [...] si è diretto senza [...] più vicina gendarme-ria, e Johnny è stato [...]. Ora la madre e [...] in car-cere. Gli [...] sono in libertà provvi-soria in [...] di processo. Tutti si difendono affermando di [...] vo-luto solo dare al bambino «una le-zione». Un giornalista racconta [...] al suo cervello. Jimmy [...] premio [...] e famoso veterano della cronaca [...] ha ricostruito [...] con [...] del suo neurochirurgo il delicato [...] la rimo-zione di un aneurisma. Tutto riesce alla perfezione [...] in convalescenza, con gratitudine, [...] di memorie dal titolo: «Voglio ricordare il [...] es-sersi ricordato di me». ANNA DI L ELLIO NEW YORK Jimmy [...] lo si insegna nei [...]. Ne risultò un articolo [...] ancora si parla, ap-punto, per insegnare il [...] giornalisti. [...] è un veterano della cronaca [...] prima con il [...] News» poi con [...]. Ma no-nostante i [...] di esperienza, la fama [...] acquisiti so-prattutto dopo [...] vinto il [...] nel 1986, ogni giorno [...] e trova una nuova avventura per le [...] bar di New York. La più avvincente è [...] appe-na regalato al suo pubblico: lo ri-guarda [...] raccon-to dettagliato della [...] operazio-ne al cervello. Un brutto sintomo È una [...] di autunno, 1994. Uscendo di casa per [...] fa di tutto per [...] oculista, che intravede nel corridoio di casa. Da qualche gior-no ha [...] lo apre solo con fatica. Parlare con [...] significherebbe ricono-scere che [...] qualcosa che non va, meglio [...] pensarci e sperare di tornare alla normalità dopo una [...] notte di sonno. Invece il problema persiste, [...] a un forte dolore alla testa che [...] qualche giorno. La visita [...] è inevitabile. [...] la possibilità che sia un [...] dice il medico, e ordina una risonanza magnetica. Entra di sce-na un [...] si dice incerto, poi effettua la risonanza [...] proprio nella parte fron-tale [...]. [...] è un rigonfiamento che si [...] in una arteria del cervello. Si cura, quan-do è [...] che scoppi, con conseguenze mortali, solo con [...]. Il migliore neurochirurgo ame-ricano [...] Robert [...] scopre [...] dopo accurate ricerche. È un cinquantenne nato [...] Germa-nia [...] emigrato da bambino negli Usa. Un suo cugino fu [...] a un attentato al [...]. Il padre, un orologiaio, [...] Illinois con una invenzione per costruire un orologio [...]. [...] neurochirurgo per vocazione, quando [...] promosso primario al Case We-stern di Cleveland, [...] a Phoenix e ha aperto il suo [...] Barrow [...] un tempio della chirurgia [...]. Nel giro di due [...] contatta [...] gli spiega il suo [...] Phoenix, e viene ope-rato con urgenza. [...] riesce alla perfezione, e [...] ringrazia il suo cervello per [...] che ha fatto per lui. Il centro del libro è [...] descrizio-ne [...] minuto per minuto, [...] che ha potuto scrivere grazie [...] collabo-razione del chirurgo e [...] di un video. [...] è un giornalista che ha [...] molte si-tuazioni drammatiche, e questa è certamente la più [...] della [...] vita. Ma il suo atteggia-mento [...] in mo-menti di forte emozione. Si con-centra sui dettagli, [...] precisa anche di piccoli gesti. Co-me quando a Los Angeles, [...] dalla morte di Robert Kennedy, si [...] fis-sando il suo assassino, [...] che si divincolava dalla [...] lo aveva catturato. Per man-tenere la calma [...] di dolore, [...] si mise a contare [...] di calci sferrati da [...] cinque, prima che qualcuno [...] sopra e lo bloccasse. A Phoenix, in sala [...] per [...] sette medici e infermiere [...] fare per disporre il suo corpo nella [...]. La testa deve re-stare [...] tavolo, so-stenuta dai tre perni di uno [...]. Il dottore pratica una [...] linea dei capelli ta-gliando solo la superfice [...] forma di una grande C che scende [...] e po-co sopra il padiglione [...]. La pelle viene presa [...] dai dottori e arrotolata verso il basso, [...]. Poi viene fis-sata con [...] fili a ciò che rimane dello scalpo, [...] non si srotoli di più. Quando [...] arriva in sala operatoria, [...] per aprire la scatola cra-nica. Provvede lui personalmente a [...] con una sega velocissima per [...] di frammentare [...]. Pratica un buco in [...] come quelli che si vedono nei la-ghi [...] pesca inver-nale. Da [...] cambiando sega, [...] taglia una parte ovale di [...] per 10, la solleva, poi [...] posa sul tavolo e la copre con una pez-za [...] sterilizzata. Le fasi [...] La scatola cranica aperta, il [...] adesso è perfettamente visi-bile: è una massa rosa in [...] sotto della quale si intravedo-no vasi grigiastri e le [...] rosse delle arterie. In bocca [...] ha [...] per azionare il micro-scopio, [...] strumento che somiglia a un coltellino da [...] quale delicatamente separa i due lobi del [...]. Si li-bera del problema di [...] vena, che potrebbe sanguinare troppo durante [...] con due elettrodi. Del fumo esce dal [...]. [...] procede identificando il nervo [...] funzione di bussola nella babele del cervello, [...] la carotide, e infine [...] frontale dove si trova [...]. Con [...] di barbituri-ci il cervello entra [...] una specie di coma. [...] chiede il silenzio totale ai [...] assistenti. Ha trovato [...] eccetto che ha due teste. È avvolto da piccoli [...] capelli, ma uno di quel-li è importantissimo: [...] va [...] del cervello dove si [...] e [...] di scrive-re. Per [...] è importante come la [...]. Adesso il chirurgo deve [...] sen-za toccare i vasi che [...] sono intor-no, con una molletta di metallo lunga 6 [...]. Il primo tentati-vo di [...] la pinzetta fallisce dopo 40 minuti. /// [...] /// Una infermiera gli massaggia [...] per la tensione, durante un breve intervallo. Finalmente, dopo due ore, blocca [...] collo [...] in modo da [...] inserire un ago nel rigonfiamento [...] il sangue. Il pezzo di cranio [...] segato può tornare al suo po-sto, piccole [...] di me-tallo lo ricongiungono alla [...] scatola. /// [...] /// Probabilmente grazie a questa [...] è arrivato ad apprezzare [...] anche più di prima. È lo stesso che [...] ascendere alle vette del gior-nalismo abbastanza rapidamen-te, [...] nel mestie-re come semplice fattorino per la Long [...]. E che gli ha [...] divertenti libri di vita [...] oltre alla bellissi-ma biografia [...] Damon [...] il leggendario giornalista di [...] che incontrò Pancho Villa [...] per le sue frequen-tazioni con i gangster [...] da Al Capone a Frank Costello. Di questi personaggi raccontò [...] a teatro, in una serie di commedie [...] più nota è il «Bulli e Pupe» [...] film con Marlon Brando. [...] fu un modello per [...] durante il pe-riodo più difficile [...] vita, dopo la morte prematura [...] amatissima prima moglie, quando trasferì [...] suo amore alla bottiglia, passando molte delle sue serate [...] bar di Costello. E co-me [...] è sempre stato un [...] più co-lorita di New York. La sregolatezza del suo [...] tutta conte-nuta nello slogan con il quale [...] presentò alle elezioni comu-nali di New York [...] scrittore Norman Mailer: «Non sia-mo buoni, e [...]. /// [...] /// La sregolatezza del suo [...] tutta conte-nuta nello slogan con il quale [...] presentò alle elezioni comu-nali di New York [...] scrittore Norman Mailer: «Non sia-mo buoni, e [...]. (0)
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