La seconda contraddizione consiste [...] la necessità di certi metodi per la [...] (spontaneità, creatività) e il bisogno di conservare [...] su tutte le deviazioni pericolose. Di conseguenza le richieste [...] propongono alla gioventù sono tali da dare [...] tensioni che conducono gli individui più portati [...] e culturale a forme attive e passive [...] di resistenza o al rifiuto totale del [...]. La constatazione, giorno per [...] mete sbandierate dal fascismo restavano sulla carta [...] contraddette dai fatti, non poteva quindi non [...] a quei giovani, e tanto più quanto [...] inseriti nelle strutture organizzative del regime. Perciò è solo apparentemente [...] partecipazione ai Littoriali fascisti o dalla collaborazione [...] come « Primato », fondata nel 1940 [...] Giuseppe Bottai, uscissero tanti intellettuali sempre più orientati in [...]. Ho detto che parecchi [...] prima o poi per approdare al marxismo [...]. Ma il loro itinerario [...] persona a persona, almeno per quanto riguarda [...]. Negli anni ai quali [...] tra il 1935 e il 1939, pochi [...] Lucio Lombardo Radice, Aldo Natoli, Paolo Bufalini [...] collegati col Partito comunista clandestino, mentre altri [...] Pietro Ingrao e Mario Alicata -vi aderirono soltanto nel [...] ancora oscillavano su posizioni meno definite, anche [...] a collaborare in singole imprese con i [...] senza neppure sapere che di comunisti si [...]. È il caso del [...] mia parte fin dal 1937, non solo [...] studentesche di cui ho già detto, ma [...] la fuga clandestina [...] di Giorgio Amendola, [...] con la « Topolino [...] mia sorella maggiore a Orvieto per evitare [...] in treno alla stazione di Roma, più [...]. Fu Paolo [...] comunista, tramite Paolo Solari, [...] far avere a me, non comunista (lo [...] un decennio più tardi) le indicazioni necessarie: [...] macchina, a una determinata ora, il Lungotevere Tor [...] Nona due volte, nelle due opposte direzioni (allora [...] senso unico); avrei notato, appoggiato alla spalliera [...] lato del fiume, un uomo alto e [...] il mio uomo. Ricordo che nelle due [...] in auto da Roma a Orvieto i [...] Giorgio Amendola sulla [...] avventurosa vita di militante [...] quel giovane diciannovenne che io ero allora. Ma tutto [...] dimostra come formassimo un [...] antifascista, non diviso dalla [...] ciascuno di noi negli embrionali schemi di [...]. ///
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Ma tutto [...] dimostra come formassimo un [...] antifascista, non diviso dalla [...] ciascuno di noi negli embrionali schemi di [...].