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Un Levi, il quale, [...] gratuite e insidiose « teorie » sul [...] popolare meridionale, ne testimoni e sorregga lo [...]. Giorgio [...] Nekrasov, Nella [...] città. ///
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Milano, Feltrinelli, 1955. ///
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Viktor Nekrasov, Nella città [...]. Traduzione di Vittorio Strada. Torino, Einaudi, 1955. ///
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Ci si avvicina ad [...] questo con una curiosità e una partecipazione [...] superano presto ogni attenzione meramente letteraria; e [...] perchè lo scrittore sovietico ci narra una [...] cui [...] profondamente sofferte, le vicende [...] nel tempestoso periodo che conclude la guerra [...] Kiev [...] ; è piuttosto perchè i personaggi e [...] appaiono insieme familiari e [...] vivi [...] scoperta e immediata [...] un mondo sociale, di problemi e di [...] solo con questo romanzo cogliamo invece nella [...] complessità. Apparentemente, quel reduce, quei [...] e Sergei, Valia e [...] li abbiamo già incontrati [...] dopoguerra di ogni paese: conosciamo le loro [...] appena il ritorno alla [...] reingresso « nella città natale », fa [...] più semplici erano il giorno e la [...] della battaglia, più facili i rapporti umani, [...] loro adesione alla comunità in lotta, più [...] del domani: essi ora non sono dei [...] da ricominciare da capo : [...] trova la moglie che [...] altro : non ha più la famiglia [...] ancora un mestiere; Sergei ha perso una [...] pare si riduca ad approfittare della mutilazione [...] in traffici poco puliti e per ubriacarsi, [...] di cinismo che non vede [...] di [...] via; anche [...] è stata combattente: « [...] coi capelli fulvi come il bronzo tagliati [...] davano [...] » : ora nasce [...] costretto e represso, un amore per un [...] non è suo. [...] è il più rancoroso [...] un rancore che diventa avversione morale e [...] chi non è stato in trincea, per [...] una esperienza che gli è estranea: quella [...]. [...] il personaggio più polemico, [...] antitesi allo autore per sviluppare una dialettica [...] che non meno di quella più privata [...] gli interessa, e dà al libro la [...]. Ma, fin [...] come si è detto, [...] altre testimonianze, in genere più compiaciute ed [...] più alte artisticamente, il mondo dei reduci, [...] strettezze della vita quotidiana, il senso della [...] vie e nelle case, la speranza e [...] lasciano con sè gli ultimi colpi di [...]. [...] in un romanzo sovietico [...] rammentarci che uomini e donne in carne [...] noi in nessun angolo della terra passano [...] bufera della guerra: anzi, una generazione la [...] vita con questo bagno di sangue, porta [...] bagaglio umano che ha tratti comuni, a Kiev [...] Parigi, a Roma e a New York. Ma quando la storia [...] più profondamente in un mondo che ha [...]. [...] è il personaggio che più [...] tutti gli altri compie e Conclude una crisi sentimentale [...] civile. Dopo la drammatica scoperta [...] Nekrasov ci rende con evidenza suggestiva di racconto [...] Sopra [...] palchetto infisso al muro, anch'esso ricoperto da [...] una saponetta, due spazzolini da denti e [...]. Anche Sergei supererà la [...] a lavorare e quella [...] ci appare tanto più [...] era stata clamorosa, sicché non ci stupisce [...] a vivere con [...] che era stata la [...]. [...] la figura più tragica [...] lei il panico della guerra, le vicissitudini [...] che non ha superato, la stessa ombra [...] attività sociale, fanno intravvedere una rottura profonda [...] suo bisogno di non [...] sola, che è più [...] altro, più antico, e sopravvissuto alla tempesta [...]. [...] invece è più giovane [...] nella vita con una prepotenza che il [...] un tipo di donna che la letteratura [...] aveva ancora dato con la stessa sobrietà [...] che Nekrasov stacca ancora maggiormente [...] accanto alla madre (la [...]. La saggezza risoluta, lo [...] la bontà [...] bibliotecaria, le consentono di [...] dei giovani e di infondere loro la [...] e quel senso di continuare la costruzione [...] per cui i vecchi hanno dato tutto. Bastano pochi cenni riassuntivi [...] romanzo di Nekrasov la forza di rappresentazione [...] morale che felicemente supera il proposito volontaristico [...] « conflitti » individuali e quello schematismo [...] al Disgelo di [...] cui pure si ricollega [...]. Anche [...] beninteso, non tutto è risolto [...] un livello artistico costante e qualcosa di freddo rimane [...] cura dello autore di dare una conclusione ideale a [...] la vicenda. Ma [...] parte, quella che si [...] caso del vecchio professor [...] per farne un motivo [...] umana che politica, [...] il lettore italiano ad [...] altre parti. Che cosa succede infatti [...] studiano questi giovani reduci, ciascuno dei quali [...] modo improvviso e bruciante la [...] povera maturità nella vita [...] libri? Capita che alcuni dirigenti [...] politica locale tendono ad [...] il vecchio professore, amato e stimato dai [...] base a criteri, a prevenzioni anzi, che [...] pulito, che mascherano un settarismo e [...] rivoltanti. Sarà proprio cosi ? Ai [...] suona subito come un [...] come una pietra di [...] di alcuni [...] cui essi credono e per cui hanno [...] : la verità contro la menzogna, [...] contro il freddo burocratismo, [...] il càlcolo, il gusto delle cose chiare, [...] contro le allusioni gesuitiche, che sfuggono a [...] politica. Ed essi reagiscono, accettano [...] in sede di partito, rischiano di persona [...] hanno portato nella prova la loro inesperienza, [...] romantico, il loro entusiasmo. Si direbbe che solo [...] in se stessi il partito e il [...] responsabilità sociale, e rivendicato [...] nel dibattito generale, in [...] loro generazione, il patrimonio maturato nella guerra. In questo istante acquistano [...] libertà di uomini [...]. Anche a noi colpisce [...] della loro libertà, che già [...] rivelata nella spregiudicatezza dei [...] possibilità di farsi un proprio destino, pur [...] duro e critico, anche quando un certo [...] problemi quotidiani ci era potuto sembrare strano [...] che ha già risolto quelli fondamentali. Ed è, [...] lezione realista del libro [...] Nekrasov, [...] carattere che lo distingue dalle molte storie [...]. Il libro ha avuto in Italia, non una, ma due traduzioni. ///
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Il libro ha avuto in Italia, non una, ma due traduzioni.