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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Calendario del Popolo-Serie unica-ed unica - numero di periodico»--Id 193203854.

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Il vetturino Jona [...] è tutto bianco, sembra [...]. È curvo, curvo, ripiegato [...] quanto un corpo umano si può piegare, [...] una statua. Anche se una valanga [...] cadesse addosso, non si muòverebbe, non troverebbe [...] neve [...]. Il suo misero cavallino [...] immobile come lui e sembra immerso nei [...]. Chi è stato staccato [...] lasciato la monotona e grigia campagna per [...] in [...] di fuochi, di luce, [...] grida, di va e vieni, di gente [...] non può non pensare. Jona e il suo cavallino [...] fermi [...] della strada da ore ed [...]. Hanno lasciato la casa [...] e non hanno fatto finora nessuna corsa. ///
[...] ///
La luce pallida dei [...] viva e il rumoroso movimento della strada [...]. Jona non risponde, ma, [...] che è disposto ad andare alla [...] tira le redini facendo [...] dalla schiena del cavallo. Il militare si accomoda [...]. Il vetturino incoraggia il [...] raddrizza il collo, come fanno ì cigni [...] a prendere il volo, si muove irrequieto [...] più per abitudine che per necessità, agita [...]. Il cavallo anche lui [...] alla maniera dei cigni, storce le magre [...] si mette in moto traballando. Ai primi passi Jona [...] bestemmie ed improperi che si alzano dalla [...] ondeggiante: Dove vai, accidente! Tieni la tua destra, [...] ti porti! Bestemmia il cocchiere di [...] brontola un pedone urtato alle spalle dal [...] di Jona [...] stava ,per attraversare la [...]. Jona si agita sul [...] fosse seduto su chiodi pungenti, allarga x [...] occhi da tutte le parti con imo [...] pazzo, quasi non riuscisse a capire perché [...] quel punto e che cosa faccia. Fanno apposta certamente! Evidentemente vorrebbe dire qualche cosa, [...] dalla [...] bocca esce soltanto [...] suono sordo e inarticolato. La bocca di Jona si [...] in [...] sorriso e con grande sforzo [...] mio figlio. E di che cosa [...]. É stato tre giorni [...] ed è morto. Si vede che questa [...] di Dio. Jona raddrizza di nuovo [...] là schiena, si agita sul sedile e [...] lento alza la frusta. Ogni tanto si volta [...] suo passeggero, ma questo ha alzato il [...] gli occhi e non sembra affatto disposto [...]. Giunti alla [...] sceso [...] Jona si ferma vicino [...] e aspetta di nuovo ripiegato su se [...]. La neve cade sempre. Jona e il suo [...] presto bianchi, bianchi. Passa [...] due. Sul marciapiede, trascinando le [...] a più non posso, passano tre giovinastri. Due sono alti e [...] piccolo e gobbo. Venti [...] sono pochi, ma questo non [...]. Che prenda un rublo, [...] (soldo) è tutt'uno per [...] sia gente nella slitta. I tre giovinastri si [...]. Comincia una lunga discussione [...] starà seduto e chi dovrà stare in [...]. Dopo molti discorsi, bestemmie [...] tre giungono alla decisione che il gobbetto [...] perché è il più piccolo. In tutta [...] non ce n'è uno [...]. ///
[...] ///
Dico la verità per [...] è vero, quanto è vero che un [...] la tosse. Non si guida così! Non sai fare; frusta [...] diavolo, più forte, più forte! Il gobbetto bestemmia finché [...] lo fa scoppiare in un violento impeto [...]. I due giovinastri alti discorrono [...] una certa [...] Petrovna. Jona si volta per [...] aspetta qualche momento, poi dice [...] figlio. Non posso più andare [...] la pazienza. Non arriveremo mai. Dagli un pugno per [...]. Ti picchierò davvero, sai. Se dobbiamo fare complimenti [...] tanto vale andare a piedi! Mio figlio è morto [...]. Che fatto strano; la [...] si vede; invece di [...] via me, portò via [...]. Jona si volta verso [...] per raccontare come è morto suo figlio, [...] annunzia che sono arrivati: Jona ferma il [...] venti [...] e guarda tristemente sparire [...] di un portone aperto. Jona è solo di [...] tutto è silenzio per lui. Il dolore calmato per [...]. Gli occhi di Jona [...] che "gli passa vicino, È possibile che [...] nessuno che voglia dare ascolto al suo [...] Ma [...] folla passa indifferente, senza accorgersi [...] senza accorgersi del suo [...]. Il suo [...] è immenso, infinito; se [...] Jona scoppiasse, il suo dolore inonderebbe tutto [...] nessuna lo vede. Il dolore ha trovato [...] modesta che non lo si può vedere [...]. Jona vede un [...] (r) e decide di [...] la parola. Ma perché ti fermi [...] Vai per la tua strada. Jona fa qualche passo, [...] si ripiega su se stesso e si [...]. Oramai trova inutile rivolgersi [...]. Ma dopo cinque minuti [...] scuote la testa, come preso da un [...] tira le redini. Non ne può più. Il cavallino, quasi avesse [...] si mette a trottare. [...] e mezza dopo, Jona [...] alla stufa in una grande stanza sudicia. Per terra e sui banchi [...] e russano i vetturini. [...] è pesante e afosa. Jona si guarda attorno, [...] dormono e gli dispiace di essere tornato [...]. Un uomo che sa [...] mestiere, quando ha guadagnato per sé e [...] è sempre contento. In un angolo un [...] alza e si china sul secchio d'acqua. Sai che mio figlio [...] giorni fa. Lo sai, è morto [...]. Jona guarda il giovane [...] Vedere [...] effetto fanno le sue parole; il giovane [...] la testa e dorme di nuovo. Il giovane aveva [...] ED [...] le steppe del Caspio, [...] il [...] il deserto della Mongolia [...] e di Gobi) e [...] fino alla capitale Pechino. Sui paesi della Citta [...] resoconti più precisi ed anche più [...] polo nacque nel 1254 [...] veneziana di audaci viaggiatori e commercianti, che [...] i loro traffici sempre più ad oriente, [...] terra dalla zona del Mar Nero fino [...]. Il viaggio che rese [...] dei tre fratelli Polo, e specialmente di Marco, [...] nel 1271 e durò venticinque anni. [...] è un problema tutt'altro che [...]. Negli scritti [...] da Marco, non solo [...] gli spunti autobiografici, ed i nomi sono [...] ma abbondano descrizioni accurate, osservazioni acute e [...] e costumi di paesi che evidentemente i Polo [...] ma sui quali ebbero notizie attendibili, come [...] Giappone [...] il Madagascar e la [...] studi accurati compiuti durante [...] si può però affermare con una certa [...] paesi attraversati furono durante il viaggio di [...] tre anni) [...] della prima edizione del [...] e pittoreschi, Le favolose [...] milione e mezzo di case, centinaia di [...] torri d'argento, le corti dì uno sfarzo [...] preziose a mucchi come la ghiaia nelle [...] di giada. Nei lunghi anni della [...] fratelli Polo ebbero da compiere numerose missioni [...] conto del Gran Khan, da una città [...] con stati vicini. Marco Polo potè così [...] Tibet ed in Birmania. Ebbe importanti cariche, tra cui [...] di governatore di una città. Dopo [...] passati 17 anni presso [...] Gran Khan, i Polo intrapresero il viaggio di ritorno [...] mare ,fino al Golfo Persico e poi [...] Venezia. Leggendario è il loro [...] abiti frusti, nelle pieghe dei quali celavano [...]. Marco poi, fu fatto [...] (pare alla battaglia di [...] e in prigionia dettò [...] ad un letterato suo compagno di prigionia, [...] che le scrisse in [...]. Non ne rimane però [...] tanto che le varie edizioni della famosa [...] eguali tra loro, ed appaiono spesso appesantite [...] evidentemente aggiunti. Anche i titoli sono [...] sia conosciuta come [...] Milione" titolo [...] o alle ricchezze dei Polo [...] un probabile nomignolo di Marco, [...]. Gli ultimi anni della [...] Marco Po-, lo furono di tranquilla vita familiare; [...] a Venezia [...] gennaio 1324. [...] ha voglia di parlare. Sono già quasi otto [...] figlio è morto e Jona non ha [...] con nessuno. E sente il bisogno [...] si deve, con sentimento, con espressione; sente [...] dire come si ammalò suo figlio, quanto [...] disse prima di morire, come spirò. Sente il bisogno di descrivere [...] funerale, la [...] ultima visita [...] per ritirare la roba, del [...]. In campagna è rimasta [...] Anissia; bisogna parlare anemie di lei. Jona vorrebbe dire tante [...] su tanti [...]. [...] dovrebbe sospirare, meravigliarsi, scuotere [...]. Colle donne si parla [...] si sa, ma sono pronte a piangere [...]. Jona si veste e [...]. Pensa [...] al fieno, al tempo che [...] domani. Non pensa al figlio. Non ci pensa mai quando [...] solo. Gli piacerebbe parlare di [...] ma non può pensare al figlio da [...]. ///
[...] ///
Giacché non abbiamo guadagnato [...] fieno. ///
[...] ///
Divento vecchio io per [...]. Dovrebbe uscire con te [...] io. Mio figlio sì, che [...] vetturino, un pezzo di giovane, pieno di [...]. Hai capito? Se tu [...] avuto un puledrino, saresti tu la madre [...] E se questo puledrino [...] morto [...] avresti dolore, [...] cavallina mastica il fieno, [...] nelle mani del padrone. Jona, commosso, le racconta [...]. UNA [...] in un fonte d'acqua fresca, Voglio da bere la mìa gola è ari 1 E [...] bocca marcia, sangue e sp ito Sono con un [...] di preghiera. Pure gli occhi [...] non vedo, E non [...] due rossi lampi: Sono venuti con i [...] A strapparmi per gusto le [...] mia cella. È stata un [...] Alle carni degli uomini [...] Era [...] grido di rabbia, continuo, Contro un urlo [...]. Non c'è stata più [...] Non c'è stato più cibo, nè tempo Ero [...] sospeso ad un [...] Senza vita, senza morte, [...] vedo nè strade, nè cieli, Io non [...] nè mari, Io non sento nè mamme, [...] Io non sento nè venti, nè canti. ///
[...] ///
Non c'è stata più [...] Non c'è stato più cibo, nè tempo Ero [...] sospeso ad un [...] Senza vita, senza morte, [...] vedo nè strade, nè cieli, Io non [...] nè mari, Io non sento nè mamme, [...] Io non sento nè venti, nè canti.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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