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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 1930076041.

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Eppure il film è contro [...] 3. [...] note della bella canzone («Ho [...] le parole») che Ligabue ha scritto per i titoli [...] coda, il pro-duttore Domenico Procacci dà una notizia. Pare che sia la [...] ai mi-nori di 18 il film di Ciprì [...] Mare-sco. La motivazione parla di linguaggio [...] e di immagi-ne favorevole [...] quan-do, su [...] punto, il [...]. Presenteremo im-mediato ricorso. Il film esce [...]. Lì per lì, dobbiamo [...] «perdiamo le pa-role», come canta Ligabue. In che Italia stiamo vivendo? Non ci avevano forse raccontato, do-po il caso Ciprì [...] Maresco per «Totò che [...] la censura [...] verdetti alla Torquemada non sarebbero [...] più successi? Come direbbe Nanni Moretti, continuiamo così, facciamoci [...] male. Pensare che [...] è un film assolutamen-te [...] turberebbe nemmeno un seminarista neo-nato. Proviamo, però, a entrare [...] censori e a capire [...]. ///
[...] ///
Punto primo, le parolacce: [...] lasciamo perdere. Il film contempla una certa [...] di «cazzo» e di «mo va a [...] (in puro dialetto reggiano). Se [...] a nasconderci. Passiamo al secondo punto: [...]. Sì, ab-biamo capito benissimo [...] la scena in cui il prota-gonista Freccia (Stefano Accorsi) [...] fa la prima dose di eroina, [...] che ha rimorchiato in [...]. Il problema è la siringa: [...] la usa lei, poi lui. Sì, è quello il [...]. E allora sarà bene ribadire [...] cose. La prima: la scena [...] quando di Aids non [...]. La seconda: è una scena [...] sgradevole, [...]. Laterza (fondamentale): [...] dopo, nel film, Freccia [...] primo «buco» con parole amare e disincantate, [...] miglior lezione sulla droga (e sui suoi [...] cinema [...]. È una scena da cui [...] adole-scenti potrebbero imparare cose assai utili, [...] altro che censura, liberate [...]. ///
[...] ///
Ligabue sul set del [...] che esce venerdì «I [...] Sono pericolosi, creano illusioni» Reportage [...] di Roma dove è [...] «La dottoressa [...] 7. E ancora: tutti questi [...] in ospedale come il George [...] di E. R Medici in prima [...] nella vita privata come qualsiasi essere umano, [...] teleschermi [...] della malattia che non [...] magari più edulcora-ta o fasulla? Andato in [...] medico della mutua alla Sordi che lucrava [...] ci-nema, specialmente quello americano, ha puntato sulla [...] ricco e magari un [...] stronzo che opera ascol-tando [...] a che non deve fare i conti [...] malattia, come succedeva al William Hurt di Un [...] uomo. Ma è il piccolo schermo, [...] di qua e al di là [...] ad [...] riportato in auge il dottore [...] con una preferenza per le ginecolo-ghe e i pediatri. [...] in-somma, un [...] come un presi-dio di polizia: [...] far intrec-ciare eventi drammatici e pa-rentesi comiche, morti e [...] divorzi e amori nascenti. Ma i diretti interessati, [...] o gli attori, bensì i medici che [...] in «prima linea» nei pronto soccorsi o [...] che di-cono di questa [...] Un buon punto di [...] il «Sandro [...] di Roma: ospedale relativamente [...] 300 posti) e [...] al quale compete [...] com-pito di coprire un [...] di quasi un milione di persone. [...] negli ultimi mesi, le [...] sono suc-cedute a ritmi frenetici, manco fosse Cinecittà. Il medico di fa-miglia, La [...] Com-messe, [...] Amico mio, Il maresciallo Rocca, [...] Porta, Lui e lei, [...] un de-litto. Sono solo alcuni dei [...] questo avamposto della salute che si stende [...] della «storica» borgata di [...]. Di che tipo? [...] una mitizza-zione esagerata della professio-ne, [...] da ingenerare nel pub-blico [...] che andrebbe invece maneggia-ta con [...]. È il trionfo della [...] rianimatorio, i malati arrivano quasi cadaveri ed [...]. Non ho niente contro [...] pe-rò. [...] riserva riguarda, per così [...] spesso viste dagli addetti [...] «eccessi-ve» o poco rispettose della veri-tà». [...] Antonella Pil-loni cita, in [...] di La dottoressa [...] nel qua-le un medico [...] dietro un para-vento e [...] ad alta voce per via di un [...] «Siamo alla barzellet-ta. Non sono puritana, gli [...] dovunque. Ma quella scena era [...]. Barbara [...] sarà pure carina, ma la [...] non mi piace. Mentre era fatto bene Amico [...] si insisteva più sul coinvolgimento dei me-dici [...] pazienti». Per il dottor Paolo Rastelli, [...] lavoro al reparto di pronto soccorso, [...] telefilm ade-rente alla realtà è [...] E. Medici in prima linea: «I [...] quelli, così come la de-scrizione dei casi [...]. Il pronto soccorso è [...] mare, anzi un bar affollato [...] di punta: e noi [...] come i baristi». Dopo tanti anni di [...] Rastelli [...] meravi-glia ancora delle aspettative che i pazienti [...] medico. Registrano ogni no-stra parola. Per questo dobbia-mo stare così [...] per non [...] o per non [...]. E ci-ta la frase [...] coccolato, auscultato, palpeg-giato, ama ripetere dopo la [...] «Eh [...] quel dottore mi ha dato proprio soddisfazione! Anche per Muratori [...] è una fonte inesauribile di [...] buffe, un [...] da comme-dia [...]. Ecco [...] che dice «tre-more di [...] astenia, «topless» invece di doppler, [...] invece di cistifellea, «scintillografia» [...]. Per non dire di [...] che do-mandò, tra mille imbarazzi, se poteva [...] sesso ogni mattina con la moglie cic-ciona [...] quale [...] faceva così bene. Giuliana [...] storica e amatissima caposala di Ostetri-cia, ama troppo il proprio lavo-ro per [...] «banalizzato» dalla tv: «Ogni volta [...] una delu-sione. Capisco le esigenze di [...] storie [...] capisco la diffi-coltà nel [...] tecnici. Ma perché trasmettere [...] così superficiale [...] Il pubblico poi si arrabbia, [...] ha ragione». Anco-ra più critica Elisabetta Giorgi, [...] partecipato alla prima serie di La dottoressa [...] in veste di consulente: «Troppe [...] utopistico e rassicu-rante il ritratto della ginecolo-ga. Ho litigato perfino col [...] sosteneva che certe [...] sono [...] e che ero troppo [...]. Ma io pen-savo solo [...] dovesse essere rispettata». Se le infermiere protestano [...] in cui i telefilm le rappresentano, i [...] gli «eroi» della categoria medica -sparano a [...]. Uno di essi, un [...] che preferisce re-stare anonimo, tuona così: «So-no [...] falsifi-cano il rapporto tra pazienti, anzi utenti [...] ordinato di dire la ministra Rosy Bindi, [...]. Io non sono un [...] la fatica che faccio ogni giorno [...] del mio la-voro. Venga per [...] al pron-to soccorso e vedrà [...]. Una casbah, un casino: [...] aggressiva, parte sempre pre-venuta, pronta a farci [...]. Superficialità? Finzione smie-lata? Happy [...] i costi? Il chirurgo da un lato [...] a essere «realistici» e [...] i giornalisti, in particolare Gad Lerner, [...] non fare facile propaganda sulla malasa-nità». Beh, sapete quante sono [...] Cinquanta. In quale altro lavo-ro trovate [...] così basso margi-ne [...]. Nella [...] ormai lunga esperienza ospedaliera C. Eppure quella morte pesa [...] un macigno». E mentre si allon-tana [...] camera operatoria viene quasi da pen-sare che [...] come tan-te al [...] meriterebbe un film a [...]. Ma chi lo manderebbe [...] ora di cena? Note sparse Ginecologhe in [...] Siamo [...] alla carta bollata tra «La dottoressa [...] e «Una don-na per [...]. La società [...] di Filippo De Luigi, [...] della serie con Barba-ra [...] ha presentato un ri-corso [...] Rai e la società Aran [...] di plagio. Se il ricorso dovesse [...] 15 ottobre, sa-rà bloccata la messa in [...] «Una donna per amico». Replica Stefano Munafò, di [...] «Non si può so-stenere [...] sul tema della na-scita. La tv è piena [...] medici: sono figure che veico-lano [...] legati [...]. Un successo per il [...] Giancarlo [...] che ha battu-to tutte [...] della fascia serale. Ma la vittoria è stata [...] da una scel-ta discutibile, rilevata ieri da [...] quella di incentrare [...] su un [...] 156: una lunga pubbli-cità maschera-ta [...] varietà. Che cosa [...] la 156 con le [...] un [...] estrose degli inventori, ospiti [...] di [...] Il modello ba-se della [...] arric-chito dai carabinieri (in questo caso I [...] con degli accorgimenti, tutte piccole modifiche necessarie [...] di polizia. Du-rante la presentazione di [...] e pannelli lu-minosi non è sfuggito a [...] inquadrato più volte, della casa. Era quello il nesso [...] I [...]. Per il conduttore non [...] violazione della legge che regola la pubblicità [...]. [...] che è sempre un privato, [...] sulla pro-pria auto che poi [...] da noi. Ma non per questo [...] questa o [...] marca». La pubblicità per [...] è [...] cosa. Ma questo ci guar-diamo bene [...]. A riprova della buona [...] degli au-tori, [...] ricorda che ad una [...] apparsa nel finale della tra-smissione sono state [...] degli sponsor «però gli esperti la marca [...] riconosciuta». Jader [...] coordinatore della Consulta qualità, [...] dello stesso avviso: «Abbia-mo messo in moto [...] avere dei chiarimenti, ho chiesto di avere [...] puntata di giovedì. Entro [...] della prossima settima-na avremo [...] a disposizione». La Consulta ave-va però [...] pro-blema, lo stesso [...] da-vanti alla tv aveva [...] differenza tra la presentazione di un prototipo [...] Mercedes [...] ancora in commercio («e [...] siamo nel campo [...] spettacolare») e quella [...] «arricchita» ad hoc dalla Benemerita. ///
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La Consulta ave-va però [...] pro-blema, lo stesso [...] da-vanti alla tv aveva [...] differenza tra la presentazione di un prototipo [...] Mercedes [...] ancora in commercio («e [...] siamo nel campo [...] spettacolare») e quella [...] «arricchita» ad hoc dalla Benemerita.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

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Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


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Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .