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Tuttavia, da un sondaggio [...] ragazze e adulte, più del cinquanta per [...] abusi sessuali. Contro Senso Uguaglianza e [...] manganelli della polizia SILVIA CORTI Il Commento Madri [...] Una scelta MONICA LUONGO [...] TIRANA. [...] Sala è una signora dolcissima [...] giunta a un punto de-terminato della [...] vita ha deciso di fare [...] per le donne albanesi. E si è inventata [...] ora collegata con la [...]. Signora Sala, in una [...] può definire oggi la [...] «Storicamente le donne hanno [...] molto importante nello sviluppo politico e sociale [...]. In generale si può [...]. Un dato? Eccolo: [...] accademi-co 95-96, in Albania [...] 3500 persone e 1900 erano donne. Ma, al tempo stesso, [...] vulnerabili degli uomini. Da un sondaggio, condotto [...] associazione su un campio-ne di 849 ragazze [...] venuto fuori che più del cinquanta per [...] ha subito abusi sessuali e [...]. E questo avviene [...] «No, [...] una certa differenza tra città [...] campagne. Nelle aree rurali, per esempio, [...] violenza sulle [...] non bisogna dimenticare che que-sto [...] un paese patriarcale e [...] più profonda, quella che vive [...] sulle montagne, vigo-no codici di [...] da [...]. Questo è il quadro [...]. Ma oggi, con la situazione [...] si è determinata con il quasi [...] «Già in una situazione, [...] normale, la donna deve fron-teggiare [...] durissima realtà fami-liare con una casa dove non [...] cor-rente elettrica o acqua. Figuriamoci ora: le infrastrutture [...] le scuole chiuse e così pure gli [...] poteri locali sono svaniti. Ecco, oggi le domi-nanti [...] paura. Eppoi [...] il pericolo gravissimo per i [...] che rischiano [...] rapiti o di cadere sotto [...] proiettile vagante». Il fenomeno della prostituzio-ne [...] famoso in Italia. Secondo lei è finito [...] nuove ondate di clan-destini che sbarcano continua-mente [...] ci po-trebbe essere addirittura uno svi-luppo? «Moltissime [...] tutti i costi un sogno dorato, sono [...] della prostituzio-ne organizzato dalla criminalità di [...] ma anche da quella [...]. Credo, [...] sia giunto al termine. Del resto, i clandestini, [...] controllati dalle autorità ita-liane». Insomma, come al solito, [...] a pagare il prezzo più [...]. Lo sa, quanti impianti [...] da gruppi [...] difendevano dalla furia dei [...] Signora Sala, il suo paese è usci-to da [...] di isolamen-to totale e [...] nel tunnel del caos. Ma passi [...] concreti [...] «Lo ripeto, è una [...] dominata dagli uomini ma nella famiglia, questa [...] degli ultimi tempi, è la donna che [...]. Al di là di [...] molte associazioni fem-minili, poco meno di trenta, [...]. [...] «La conquista del 1995 [...] legale. /// [...] /// E quanti ne sono stati [...] duemila e duecento. Però, vede, per una [...] fa, ecco subito il rovescio della me-daglia. Mi riferisco al lavoro. Sola-mente nel 1995, almeno nei [...] il [...]. Fino a lì, [...] stata una sorta di pro-secuzione [...] statale centralizzata, [...] con [...] del mercato libero e drogato, [...] era successo con le finanziarie piramidali, [...] femmi-nile ha subito una drastica [...]. Ci si salva un [...] con il lavoro nero». Consultori e contraccezione: [...] un grande impegno della gioventù [...] sicuro. E noi come associazione, [...] tutte le [...] abbiamo fatto [...] di battaglia. Abbiamo aperto due cen-tri a Tirana e lanciato una grande battaglia [...] in tutto il paese. È una battaglia, comunque, [...] ci dobbiamo ri-volgere a realtà, con dislivelli [...] tradizioni religiose, molto difformi tra loro. E, tuttavia, ci sono [...]. Da un sondaggio effettuato [...] è emerso che [...] mag-giore di contraccettivi viene [...] di [...]. Che è un centro [...]. Quanti casi di Aids [...] «Duemila, sono tanti, troppi. An-che per questo la battaglia [...] sicuro è importantissima. Ma contro droga e Aids [...] proprio [...] della lotta. Molte [...] le organizzazioni non governative, però, [...] cominciato a darci un [...]. Torniamo, per un attimo, [...] le donne. Lei, pri-ma, signora Sala, [...] delle cifre impressionanti. Ma esiste una legislazione [...] «Sulla carta sì, e grazie [...] specifico delle donne ma [...] un altro: non sempre, anzi quasi mai, [...] coraggio della de-nuncia». Sulla condizione della donna [...] tradizione isla-mica? «No, non direi, è una [...] non è mai esi-stita. Qualche gruppo si va [...] al momento, non ha un peso specifico. Sulla con-dizione della donna [...] caso mai, il fardello [...]. La verginità è ancora un [...] «Dipende dalle zone. Nei centri urbani non mi [...] che rappresenti [...]. Su quali mezzi potete contare [...] pubblicizzare [...] di [...] «Certo, è momento di grande [...] per noi. Però non ci arrendia-mo. La via da perseguire è [...] di far sapere che esistiamo e che siamo in [...] di dare qualche utile servi-zio. Quando saremo tornate ad una [...] di vita, attaccheremo po-ster, con i [...] in tutte le scuole, faremo [...] pub-blicitari in tv, in radio e sui giorna-li». E quali sono gli [...] «In primo luogo [...] quello di to-gliere dalla [...] che si possono commettere impunemen-te abusi e [...] e ragaz-ze. È un compito immane. Si tratta di cambiare [...] comporta-menti, la cultura di fondo. In una parola, occorre modificare [...] pro-fondo la società albanese. Poi, tutte le altre [...] istituzio-ni, nella polizia, nella politica) [...]. Insomma lei dice che la [...] nel vostro paese dipenderà molto, se non esclusivamente, da [...] condizione, di rispetto e di [...] «Partiamo da una situazione [...] arretrata. Ma [...] non [...] In conclusione, signora Sala, [...] pubblico. Senza il ripri-stino di [...] vita non solo non riavremo la pace, [...] le donne e i [...]. [...] è finita ma prima [...] ci vuol fare un [...]. [...] albanese, [...] fermiamo la violenza [...]. Mauro [...] Nella nostra Italia fanno [...] giovani indolenti delle statistiche, quelli che tirano [...] cavalcavia, e i bal-lerini accelerati del sabato [...] destino per chi non rientra in queste [...] quello di restare ai margini. Eppure, qualcosa succede. Succede che una mattina [...] triste, arrabbiata e dolente, perché sai di [...] più niente, che è finito tutto davanti [...] Ro-ma, dove tutto era cominciato come atto [...] del mondo sulle condizioni [...] nelle carceri di [...]. Ti chiedi quante volte [...]. E poi, succede ancora. /// [...] /// Succede anche che un [...] stupisca sopratutto [...] delle due ragazze del [...] im-peto commovente che ti impedisce di [...] presente che la violenza, [...] è il pane quotidiano di uomini e [...] la morte annulla le differenze. Succede che ti ritrovi [...] dolenti a gridare per [...]. Sono molte le voci [...] che chia-miamo politica? «Quello che ci fa [...] profondo del nostro cuore qualsiasi ingiustizia commessa [...] in qualsiasi parte del mondo». Alle «forze [...] non importa niente di tutto [...]. Succede che [...] ci piovono addosso manganella-te (a [...] è il manico, la parte che fa più male) [...] calci. I poliziotti devono interpretare [...] la differenza ses-suale giacché mostrano una spiccata [...] spalle e teste muliebri. Con insulti mirati a [...] ap-punto, la differenza esiste, nella pur dolorosa [...]. Emblematica la storia dei [...] dopo la carica. Due ragazze che tentavano [...] ragazzo quasi sve-nuto per le botte, hanno [...] parte (di uguaglianza). Niente accade sotto il [...] ci riguardi (e non ci toc-chi), compagne. Françoise Giraud, nel supplemento [...] «Corriere della sera» «Io donna», scrive a proposito [...] a cui il giornale dedica [...] «Ma un aspetto determinante [...] sociale è proprio [...] femminile nei confronti degli [...]. Se i matrimoni si [...] è anche perché le donne sono diventate [...]. Certo, dice anche Giraud, [...] delle madri si trova nella condizione di [...] da sola dopo un abbandono e un [...] abbiamo contribuito a [...] questi uomini! Nel frattempo, si sono [...] i pezzi del loro arrivismo, della loro [...] seppur fallaci, certezze di genere. Intanto, in quegli stessi [...] hanno viaggiato come treni, decidendo tra [...] che i figli, che [...] per secoli da sole (pur essendo sposate), [...] sole; stava a loro, alle donne, determinare [...] fosse o no una presenza così necessaria. Una scelta che ha [...] prezzo e diverso per ognuna: nessuno mette [...] la figura paterna sia importante per bambini [...]. Sì, ma di quale [...] E poi gli scenari attuali e futuri [...] artificiali, leggi che permetteranno ai single di [...] possibili (ma sempre da cellule femminili), che [...] separare ulteriormente madri e padri oppure a [...] mai. E se, continua Françoise Giraud, [...] che non è importante che vicino a [...] sia un padre vero, «basta che ci [...] vivere fuori di casa o magari essere [...] figura maschile. La centralità della figura [...] irrinunciabile e insostituibile, senza che ci sia [...] citare a supporto di questa affermazione la [...] esempi tratti dalla vita di tutti i [...]. I figli cresciuti senza [...] nella maggior parte dei casi: non si [...] scelte scellerate, sono in buona compagnia negli [...] scuole, e se sono maschi la loro [...] non subisce traumi, sono proprio come tutti [...]. E le loro madri [...] a reggere il doppio e faticoso regime [...] divisa tra lavoro e cura, come spesso [...] un ménage deludente e frustrante. Non sono stati già [...] accettati nei decenni passati, per convivere in [...] bestie in gabbia, arrabbiati e scontenti, uniti [...] recitava: «Lo facciamo per i figli»? Non [...] alle donne altre mediazioni che nasceranno i [...]. Francia, [...] è stato sospeso «Il [...] Il professore filosofo si spoglia in classe In Apparenza Maurizio [...] e Bianca Berlinguer Il [...] sempre lei ENZO COSTA PARIGI. Per dimostrare che il re [...] Bernard [...] si è spo-gliato [...] davanti [...] di liceo, a [...] in Francia. Per questo è stato [...] di «esibizione [...] racconta il quotidiano Le [...] ieri, e sospeso per [...] in attesa del verdetto del tribunale, che [...] 16 maggio pros-simo. Il 30 novembre scorso, [...] proposto al lo-ro professore di risolvere un [...] nel se-guente interrogativo: «Io sono Sofia, ma [...] Sofia. Chi sono?» e [...] aveva die-ci secondi per trovare [...] soluzio-ne. Una volta scaduti senza [...] uno studente lo costringeva a [...] un indu-mento. /// [...] /// Alla fine, il professore [...] comple-tamente nudo. Pare che [...] non fosse nuovo a [...] va inserito nel contesto di una serie [...]. Come ha spiegato ai [...] conta è il valore pedagogico: «Si è [...] maniera [...] per far comprendere ai [...] persona non ha potere su [...] che la vera legge [...] del più forte, ed è per questo [...] il re è nu-do». Comunque, questo gioco «non [...] perverso, giac-ché segna un limite, quello [...] pedagogico». Due ex allieve sono [...] in sostegno del loro anti-co insegnante. Isabelle ha loda-to il [...] poteva rifiutarsi e invece [...] essere «come noi». Stéphane ha messo in [...] «importante» dal punto di vista filosofico [...]. Una spiega-zione che non [...] ge-nitori degli alunni che si sono lamentati [...] né il sostituto procuratore Clau-de Michel, il [...] che [...] di [...] è offensiva, anzi scioccante». Il mezzobusto più maschile? Nessun [...] Bianca Berlin-guer. E quello più femminile? Non [...] Maurizio [...]. No, da parte mia nessun [...] di stampo catodico (con conseguenti rischi di esortazioni di [...] cattolica ai sopra-citati [...] per una santa e consapevole [...]. Molto più semplicemente, [...] lettura sessuata delle modalità [...] un telegiornale. Intendendoci preliminarmente sulla valenza [...] se «maschile» sta per aggressivo, duro, rigido, [...] Cucuzza o Sposini che tenga: Bianca Berlinguer è [...] macho [...] italico. Postura statuaria, dizione stentorea, [...] viriloide nello zittire il povero intervistato di [...] scaduto il tempo» (con un ostentato cipiglio [...] fa perdere un sacco di secondi preziosi, [...] quelli consumati dalle risposte [...]. Se «femminile» sta per [...] si rassegnino la Busi [...] Buonamici: Maurizio [...] non ha rivali. Con i suoi toni sottotraccia, [...] le sue cravat-te ironicamente sbagliate, con le sue interviste [...] dialogiche persino con Giuliano Ferrara. E soprattutto con una [...] «Queste erano le notizie più im-portanti di [...] parere». Saggezza antidogmatica tipicamente femminile. A mio parere. È in corso una seduta [...] psicotera-pia di gruppo. Una donna grazio-sa, sui [...] finito di raccontare il suo problema. È sposata in seconde [...] anni, ha tre figli di cui va [...] lavoro ma spesso prova un senti-mento di [...] la vita. Si sente «troppo debole», come [...] il suo primo marito. Quello che accade la [...]. Invece di [...] il gruppo si coalizza nel [...] il brutto paio di scarpe vecchie che indossa. In effetti costituiscono un retaggio [...] passato che la paziente non rie-sce a [...] andare», come [...] del suo primo marito. Un uomo che non [...] mai resa fe-lice ma che, [...] un primo periodo di innamoramento giovanile, ave-va abitato le [...] fantasie come il principe azzurro. Come si fa a [...] paio di scarpe, comode e resistenti, che [...] fedelmente per anni, ha fatto il suo [...] di essere but-tato via, sacrificando la nostra [...] poco conto. Né riguarda solo noi [...] nella classica in-terpretazione freudiana, le scarpe si [...]. Vittime delle sue obsolete [...] il più ce-lebre avaro [...] come ce lo hanno [...] Heinrich [...] (Adel-phi, 1983) e August Strindberg [...] che scrisse oramai vecchio (1919). [...] è un avido uo-mo [...] che ha trascorso la vita [...] accumulare denaro. È molto ricco ma tenta [...] le sue babbucce logore e [...] di top-pe costituiscono il segno più tangi-bile della [...] cattiva coscienza. Ma lui non sa [...] o forse spera che qualcuno al-tro prenda [...] suo posto. Accade invece che quelle [...] animino im-provvisamente di una propria na-tura diabolica, [...] di-spetti, [...] ogni sorta di guai [...] completa. So-prattutto nel momento in cui [...] cercherà di [...] definitivamente, esse gli ritorneranno continuamente [...] persecutorio con cui il fan-tasma [...] vittima perseguita il suo assassino. [...] Zimmer traeva spunto da questa [...] per illustrare la legge del Karma. Anche le cose che [...] volere sono annoverate tra le no-stre intenzioni [...] atti, e pos-sono svilupparsi dando luogo a [...] importanza». Nella prospettiva della psicopato-logia [...] le depressione come [...] a [...] andare» quegli oggetti (interni [...] mon-do psichico) che hanno costituito una fase [...] ma che nella fase successiva è necessa-rio [...] mantenersi al passo col fluire incessante della [...]. La condizione forse più [...] esperienza di la-voro col disagio psichico, è [...] che spesso le perso-ne hanno difficoltà a [...] non solo piaceri e glorie del loro [...] persino situazioni, persone e oggetti che hanno [...] di con-tinua sofferenza. Capita di aggrap-parsi alle [...] per non prendere atto del pro-fondo senso [...] le abita-va, [...] di un improbabile ri-sarcimento [...] della propria infelicità quanto il più rancoroso [...]. Uno psicoanalista junghiano, Au-gusto Vitale, [...] articolo di mol-ti anni fa, interpretava la [...] come [...] di accettare le numerose [...] rendono più viva e più densa di [...] stes-sa. Quando ci opponiamo al [...] vita che continuamen-te muta e si rinnova, [...] di porre delle barriere, accade che anche [...] comincino a ristagna-re e si imputridiscano senza [...] scomparire definitiva-mente. Accade talvolta che a [...] siano solo psi-chiatri efficientisti e amministra-tori sinistramente [...] della tecnologia ma anche in-dividui fortemente depressi [...] (o sono stati illusi) di [...] finalmente abbeverare alle dolci [...] la memoria stessa della propria sof-ferenza. Dobbiamo cercare il deli-cato [...] e indu-giare». [...] sapiente e misteriosa di [...] sincronia con la propria vita. Come decidere il momento [...] sosti-tuire il vecchio paio di scarpe. Non si può stabilire [...] giusto tempo psichico, ogni individuo è diverso [...] le esi-genze in stagioni differenti di una [...]. Ma, a mio avviso, [...] di psicoterapia non hanno ancora prodotto tutte [...] per rendersi dav-vero utili in questo ambito. Giovanna Carlo psicoanalista Anima [...] Corpo Le diaboliche babbucce [...] Arabe in lite per [...] marito GEDDA. Dagli emirati [...] epi-sodio di amore e abnegazione [...] sembra [...] bocca [...]. Due delle mogli di un [...] saudita si sono talmente accapi-gliate per decidere chi doveva [...] il «privilegio» [...] il rene al [...] estrarre a sorte il nome [...] do-natrice, non riuscendo a convin-cere le [...]. Entrambe le signore risultavano [...] trapianto, ma il caso ha deciso per [...]. [...] ruolo più importante dettato [...] del suo matrimonio, non si [...] arresa [...]. I medici non le [...] e [...] è riuscito perfettamente. Prima [...] Omar Abdullah [...] og-getto di tanto affetto [...] abitanti del suo «harem», doveva sottoporsi a [...] a setti-mana per la [...] rena-le. /// [...] /// Prima [...] Omar Abdullah [...] og-getto di tanto affetto [...] abitanti del suo «harem», doveva sottoporsi a [...] a setti-mana per la [...] rena-le. (0)
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