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Sorprese positive, a nostro [...]. Molti giudizi su autori [...] letterarie o artistiche, che sembravano ormai fissati [...] stati rimessi in discussione; si ristampano libri [...] anni non erano più pubblicati, si sono [...] sale di artisti moderni occidentali tenute chiuse [...]. Basta pensare al rinnovato [...] intorno a [...]. Questo processo di revisione [...] di schemi che potevano sembrare definitivi, non [...] il XX Congresso del P. [...] del disgelo, offertaci dal [...] si può dunque accettare: [...] grande fiume della culturali. Si può dire che [...] delle migliori energie culturali del paese fossero [...] in qualche modo dei valori storici ed [...] vasto rivolgimento. Da [...] vecchio amico e militante [...] a [...] a cui non molto [...] uniranno Alessio Tolstoj e Ila [...] è senza dubbio una [...] scrittori, poeti e artisti, quella che aderì [...] Stato sovietico. Persino un grande poeta [...] Alessandro Blok mostrò [...] il significato del profondo [...] a lui, numerosi altri, uomini nutriti di [...] di [...] e disperazioni, ma anche [...] che nei fuoco della rivoluzione pensavano alla [...] di trovare un punto [...] futuro. A fianco di scrittori [...] solida struttura e formazione realista, infatti, si [...] ed artisti provenienti [...] sovietica che rischiavano di [...] una rigida temperatura, nociva [...] della creazione, hanno dunque [...] noi però resta il [...] le ragioni del gelo e ricercare il [...] esso è incominciato. Ed è evidente [...] di simile studio: si [...] imparare dalla viva esperienza altrui a non [...] a trarre profitto da una storia tanto [...] appassionata. Quante forze intellettuali aveva [...] la Rivoluzione [...] sinistra a destra:, il [...] S. Esenin, il romanziere Isaak Babel [...] Armata a cavallo») visto da un caricaturista, [...]. Nei primi tempi della Rivoluzione [...] della cultura e [...] avvenne in maniera piuttosto [...]. Ben presto però ci [...] di quanta zavorra si era imbarcata sulla [...] Rivoluzione. Non furono pochi gli [...] gruppi [...] che si dimostrarono ostili [...] proletariato. Dopo il periodo del [...] guerra però, nel 1921, le cose migliorarono. Dal [...] possiamo senz'altro dire che la [...] culturale fiorì con impeto sconosciuto, con un vigore mai [...] prima: poesia, teatro, cinema, romanzo, in ogni ramo [...] e della cultura ci fu [...] un potente risveglio. In questo periodo sono [...] capolavori, dal Placido Don di [...] al Poema di Lenin [...] dai film di [...] e di [...] alle opere musicali di Prokofiev [...]. [...] da notare, tuttavia, che [...] scrittori o artisti erano riusciti a trasformare [...] in senso [...]. [...] parte questa trasformazione non [...] da un atto di buona volontà e [...] poteva ottenere con un decreto [...]. Si trattava di processi [...] lenti e sottili. Per queste ragioni, allora, [...] i poeti, gli artisti, gli intellettuali che [...] incapacità ad inserirsi compiutamente nel processo rivoluzionario. Il dissidio tra il [...] significato sociale della rivoluzione in essi si [...] parecchi casi, drammatico. Era il caso di [...] come Esenin, di un poeta acuto come Paster-nak, [...] romanziere sensibile come [...]. Per essi era doloroso [...] a « scorrere come [...] marea della massa ». Con ogni forza essi [...] a saldare questa [...] tormento era sincero, essi [...] convinti della verità e della giustizia della [...]. Spesso nei loro testi [...] fronte a commoventi confessioni. [...] politica culturale che il [...] incominciò ad elaborare divenne troppo dura e [...] non [...] conto in molti casi [...] tanto complessa nel cui ambito si era [...] sovietica. Il congresso degli scrittori [...] un poco [...] di questo nuovo corso. A questo congresso una [...] realismo socialista tenta di prevalere a scapito [...]. A questo congresso, molti [...] la loro fedeltà al potere sovietico, fecero [...]. [...] in un suo vibrante [...] «ogni artista può scrivere solo ciò che [...] di scrivere», e continuava: «La cosa più [...] il dire che non si è nulla [...] un operaio o di un membro della [...]. Come si può parlare [...] continuando a vivere e a lavorare? No, [...] di affermare che, malgrado sia nato nel [...] me, [...] mio, nella mia immaginazione, [...] nei miei sogni vi sono molte cose [...] sullo stesso piano [...] e del giovane comunista »,Considerazioni [...] « [...] », è o è [...] a due facce. Esso è un fatto [...] di idee, che è opportuno disaminare per [...] v'è di valido anche dal punto di [...] marxismo [...]. Ci accorgeremo, allora, che [...] estetico, (. Aleksan-drov, varie proposizioni d'ordine [...]. Ma si deve osservare [...] giuste critiche mosse [...] lo [...] nel torto [...] soprattutto, arreca grave danno [...] suo paese, proprio in virtù di quello [...] secondo aspetto dello « [...] », del suo porsi [...] contributo a un dibattito critico, ma come [...] di quel perenne dibattito che è la [...] quella sovietica compreso. [...] aveva in parte ragione criticando [...] succitato Aleksan-drov, ma chi dopo siffatte critiche [...] s'è azzardato non dico a [...] storia della filosofia, ma a [...] una qualsiasi ricerca nel campo [...] appunto? Alla libertà stessa della [...] si contrapponeva il credo ideologico fondamentale dello [...] il concetto di « [...] » anziché quello, più plausibile [...] elastico di « politicità » (1). Già questa pretesa è [...]. Ma [...] da rilevare ohe, a [...] illustri dello [...] naturalmente questo fenomeno di [...] esteso (cioè ha colpito) alle giovani generazioni [...] col vecchio mondo non avevano legame di [...] cui, la società sovietica non era una [...] ma un mondo, una [...]. Questa opera capillare e [...] clamorosa, di imbavagliamento di giovani sovietici, di [...] di rinnovare certi schemi della loro cultura [...] vero aspetto delittuoso dello [...]. Caratteristico dello « [...] » è stato il pessimismo, [...] sfiducia nella capacità del lettore di massa sovietico a [...] una pittura che non fosse oleografica e pompieristica, una [...] non naturalistica, una poesia non didascalica, ecc. Con la differenza che [...] lascia sussistere accanto a questa cultura popolare [...] intellettuali, cultura falsamente [...] e spesso veramente sostanziata [...] lo « [...] » ha voluto operare [...] tutta la cultura « popolare », in [...]. [...] a questo problema che [...] nel recente articolo sulla [...] quando parlava del diritto [...] anche se il pubblico non lo capisce, [...] del dovere [...] a educare il pubblico. Naturalmente [...] dev'essere tutt'uno col pubblico, [...] gli altri, uno che [...] e meglio, non un [...]. Lo « [...] » è stato un [...] ritroviamo in tutte le sfere della vita [...] esempio), un complesso di idee che ha [...] campi della ricerca scientifica, un costume di [...] si è manifestato, oltre che in una [...] teoretica e in una « brutalità » [...] fobia di tutto ciò che sovietico non [...] campagna contro « il servilismo verso [...]. La letteratura sovietica ci ha [...] un [...] (anche se insufficiente) di [...] è il personaggio di [...] di Nella città natale. [...] dice fanaticamente « noi sovietici [...] e tutto il resto viene dal demonio, e come [...] è degno soltanto [...] combattuto. Ma Nekrasov ci ha dato [...] nuova impostazione tuttavia finì col [...] e [...] specie dono la seconda guerra, [...] un peso ancora maggiore. I danni di queste [...] nel lavoro creativo furono incalcolabili. Il più grande degli [...] al XX congresso: letteratura [...] tesi, separata dalla vita, senza forza creativa. Nel lavoro degli artisti [...] aveva finito col diffondersi un modo uniforme, [...] vedere e descrivere le cose: era il [...] una estetica fissata una volta per tutte, [...] dì un (realismo socialista di cui, ormai, [...] tutte le regole. Il coraggio [...] formale, del nuovo, [...] coraggio fondamentale per la creazione [...] era [...] scomparso per il timore di [...] giudicati formalisti! Eppure [...] proprio [...] della poetica futurista, era [...] la più alta poesia rivoluzionaria e realista [...] sovietica! Rifare criticamente la propria [...] gli errori gravi commessi, può [...] dire possibilità di dare [...] opere, a nuove esperienze, che tengano conto [...] valido passato troppo affrettatamente messo da parte. Mario De [...] scrittori messi al [...] PASTERNAK nacque a Mosca [...]. Ebbe [...] intellettuale assai vasta e [...]. Dopo [...] assimilato le varie esperienze russe [...] occidentali della poesia [...] nel 1922 trovò la chiave [...] della [...] poesia e fu riconosciuto poeta [...] primo piano. Anche Pasternak aderì sinceramente [...] Egli, anzi, cercò con ogni forza di spezzare [...] suo complicato individualismo, per giungere ad una [...]. [...] 1905 e II luogotenente [...] sono appunto due poemi [...] rivoluzionari. Il luogotenente [...] è la rievocazione [...] della corazzata [...] lo stesso episodio da [...] trasse il suo film [...]. La poesia di Pasternak è [...] poesia dura, chiusa, [...] di un comunista non [...] è [...] che appioppa [...] ceffone a [...]. La « venuta di [...] » coincide naturalmente con la [...] famoso rapporto. Anche tra gli intellettuali [...] assai vivo il senso della « novità [...] periodo [...] nel loro paese, e [...] si conoscono episodi veramente gustosi. E in effetti in [...] anni moltissime cose, anche essenziali, sono mutate [...] sovietica. Lo « [...] » può quindi [...] ben morto. Tuttavia, benché oggi [...] sia del tutto giustificato, [...] gli stessi errori di acrisia che nei [...] sovietica si sono commessi in passato. Neanche gli intellettuali sovietici [...] amici delle teste vuote capaci di dire [...] sempre si. Le istituzioni e soprattutto [...] cambiano nel giro di pochi mesi e [...] anni. Per questo, nonostante i [...] fatti. Ed è per questo [...] sovietica è oggi la cultura più interessante [...] dei suoi intellettuali la più originale e [...]. [...] / pittori [...] ma anche folta di intuizioni, [...] invenzioni autentiche, aperta su nuove possibilità di [...] è una poesia di sensazioni [...]. Dopo il [...] Pasternak scrisse sempre meno. La critica, in genere, [...]. Egli si dedicò allora [...] traduzione: tradusse mirabilmente Goethe e Shakespeare. Nel [...] è apparsa una raccolta di [...] Su treni mattutini, in cui lo sforzo del poeta [...] trovare un linguaggio facile, diverso da quello a lui [...] consentaneo, non sembra [...] dato risultati poeticamente [...] della produzione anteriore. Recentemente Pasternak ha annunciato [...] di un romanzo, di cui ha anticipato [...] precisamente un gruppo di liriche che il [...] di tale romanzo. [...] scrino di Pasternak è [...] saggio su Shakespeare, pubblicato pochi mesi fa. NATA NEL 1888, Anna [...] (pseudonimo di Anna [...] produsse il meglio della [...] il 1912 e il 1922. Dopo di che, per [...] pubblicò più nulla. Soltanto nel 1940 apparve [...] vecchie liriche, intitolato Da sei libri. ///
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Soltanto nel 1940 apparve [...] vecchie liriche, intitolato Da sei libri.