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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 1909712033.

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PAGINA IV [...] 19 LUGLIO [...] SILENZIO PI [...] metafore poca esperienza DANILO ZOLO Avevo proposto qualche tempo fa ad Oreste Pivetta di aprire [...] questo in-serto settimanale [...] (ma intensa e in qualche [...] divertente) rubrica di «Libri da leggere». Se la proposta fosse [...] rubrica avrebbe potuto esordire con [...] del silenzio di Pier Aldo [...]. Intendiamoci bene, non sostengo [...] invece di pubblicare questo [...] privilegiare [...] suggerita dal suo titolo. Non lo sto accusando, per [...] cosi, di inquinamento acustico. Riconosco anzi che 1. Eppure la [...] lettura mi ha deluso [...] tutti i lettori che nelle pagine di [...] cercassero (legittimamente, penso) quello [...] cercato. E cioè di essere introdotti [...] del silenzio in una qualche accezione ampia e intuitiva [...] termine. O, per lo meno, [...] a cogliere un significato preciso e non [...] del silenzio. Forse sono rimasto deluso [...] di aspettative. Viviamo in società multimediali [...] di noi è investito da un flusso [...] simbolici. La parola e [...] sono terribilmente inflazionate e [...] comunicazione è annichilito dal rumore. Penso al silenzio come [...] dì restare inchiodati alle condizioni essenziali [...] alla nostra incomparabile provvisorietà, E [...] secondo me esige una certa quantità di [...] assenza fisica di parole, di immagini e [...]. Almeno per queste ragioni, [...] per queste, il tema del silenzio oggi [...] importante sul piano filosofico e persino rilevante [...]. Ma le [...] aspettative erano probabilmente eccessive [...] sempre apprezzato il contributo filosofico di [...] e quindi mi sono [...] libro con un pregiudizio positivo che forse [...] di [...] torto. I propositi generali di [...] sono formulati nelle prime [...]. [...] del silenzio, così come [...] non ó «il riuscire a porgere orecchio [...] interiore». Si tratterebbe di [...] mettendo in questione la propria [...] e rinunciando alle certezze della filosofia speculativa che pretende [...] fondarsi sulla verità: [...] del «pensiero debole», insomma. Dovremmo inoltre, attraverso il [...] ascoltare [...] straniero che ciascuno di [...] porta dentro di sé, spezzando [...] del «mito nevrotico [...] (p. Ma il percorso che [...] proposto da [...] per questo esercizio filosofico [...] lina sorta di inestricabile labirinto linguistico. Il nostro atteggiamento di [...] dovrebbe comportare non un -arresto dello sguardo» [...] «riscoperta del visibile» e quindi «un guardare [...] essere guardati, un esercizio del vedere che [...] fare soprattutto con il linguaggio, con [...] vacui che alimenta la [...]. [...] del silenzio do-vrebbe renderci [...] che separa [...] e che poi separa, [...] il significato che crediamo di [...] tranquillamente fare a meno» [...]. Ma poi -e insieme [...] di [...] quella parola, raddoppiando [...] mediante [...] di un silenzio dentro [...] nel corpo del dire filosofico» (ivi). Quello che mi sembra [...] cogliere da questo intrico di metafore (vedere, [...] udire, ascoltare, scavare, abitare, raddoppiare, introdurre, etc. È la difficoltà, che [...] e che tutto sommato rispetto, di mettere [...] tema delicato e sfuggente, di cui si [...] ma per il quale non si hanno [...] concettuali e forse neppure [...] adeguata, La conseguenza è [...] finisce per essere, nella riflessione di [...] poco più che una [...] speculativo del linguaggio, un modo di dire [...] sostituito da molti altri, forse più trasparenti. Nulla comunque che ci [...] in un «esercizio» filosofico. In questo senso -e [...] senso -dico che il libro di [...] è un libro da [...]. Che il tema del [...] essere agevolmente mes-so a fuoco con gli [...] utilizza lo provano secondo [...] dei dieci saggi di cui il suo [...]. Per quasi cento pagine [...] ci costringe ad assistere, [...] una dotta, minuziosa, altamente specialistica e spesso [...] cui egli si intrattiene con i suoi [...] e [...]. I temi della conversazione [...] importanti -sono [...] fenomenologica, il rapporto fra [...] linguaggio poetico, la metafora junghiana [...] dei sogni. Ma da queste pagine [...] ricavare qualche indicazione -10 per lo meno [...] riuscito -sul tema del silenzio, anche nel [...] per esercitarci sul quale [...] ci aveva convocati. [...] saggio, che dà titolo [...] il solo nel quale il silenzio esplicitamente [...]. [...] con la provvidenziale complicità di [...] panchina lungo la riva di un fiume silenzioso, [...] si esprime più diffusamente. Diviene allora chiaro che [...] al quale egli è interessato 0 quello, [...]. [...] dubbio, la sospensione, [...] del pensiero, in una accezione [...] ed è il problema, che egli sviluppa a partire [...] del rapporto tra la soggettività [...] pensiero e [...] del linguaggio. Il «sé» che è [...] queste problematiche mi sembra dunque, in definitiva, [...] soggetto cartesiano, alle prese con le circolarità [...] della [...] attività cognitiva ed espressiva. Mi sembra di intuire [...] scaturire da questo classicissimo [...] dimesso e «silenzioso» percorso della filosofia europea [...] debole, e. Pier Aldo [...] del silenzio». [...] Cortina, [...]. Non siete curiosi di [...] idee, i nostri spunti, le nostre gioie [...] delusioni (per fortuna! Però una parte di ragione [...] vogliamo anche noi. Aprite le redazioni, aprite [...]. Non lasciate sfuggire tanta [...]. Roberto Rosi [...]. [...] trent'anni è stata il [...] di [...] letteraria, filosofica e sociologica [...] Genette, [...]. Ma oggi [...] francese è in declino. E gli italiani. Parigi addio Negli ultimi [...] letterario europeo è [...] dominato da alcuni fenomeni [...] hanno anche creato delle «mode» ma indubbiamente [...] a un grande complesso culturale che si [...] una vera e propria koiné cosmopolita, coi [...] le pratiche critiche, i testi creativi, le [...]. Qualcosa di vasto, e [...] a fenomeni deteriori di faciloneria metodologica e [...] si era imposto oltre le culture nazionali, [...] esse, Poiché questa koiné non è mai [...] tale (voglio dire nella [...] funzione egemonica e cosmopolita [...] la serietà di [...] letteratura [...] che ha costituito la [...] e la presenza più costante e, vista [...] più compatta nel panorama letterario internazionale [...] trentennio. Questa letteratura era dotata [...] capacità di rappresentazione di mondi ignoti al [...] allegoricamente come immagine di ogni avventura umana: [...] rappresentazione delle eterne forze in campo: il [...] rito, la lotta fra civiltà e primitivismo. In questo senso gli [...] materiale sovrabbondante per soddisfare gli interessi antropologici [...] è detto. Inoltre, proponendo esempi molto [...] letterario (basta fare i nomi di Borges, [...] di Cortàzar e Garda [...] nelle case in sostituzione [...] fortemente connotati anche in senso «nazionale» (e [...] do il significato più evidente, cioè quello [...] romanzo o un volume di racconti sono [...] italiani, per situazioni, riferimenti storici, temi ecc. Poniamoci ora un problema. Se si deve ammettere [...] determinante di questa koiné, si. [...] di Pasolini, del resto, interessa [...] d'Italia dal Vangelo secondo Matteo ( [...] ) in poi. Ne è forse fuori [...] questo punto le trasmigrazioni fisiche degli scrittori [...]. Calvino si trasferisce a Parigi [...]. Sciascia vi la visite [...] dalla [...] presenza nel parlamento europeo [...] Strasburgo. Persino nella borghesia accademica [...] seconda casa parigina, o comunque dei frequenti [...] Parigi, è diventato rimarchevole. Da questo quadro composito [...] ma durato per più di un buon [...] che la crisi della cultura sovranazionale di [...] detto e la crisi [...] mondiale si sovrappongano, non [...] legami fra loro. [...] quel mercato internazionale dei valori [...] che aveva selezionato i pochi autori italiani di cui [...] è parlato e [...] aveva depresso le quotazioni degli [...] ha mutato la [...] forma e ha ridotto le [...] capacità di trascinamento. In Italia si assiste [...] di autori [...] che vengono riscoperti e [...]. I nomi sono noti: [...] Petrolini e di Delfini, si rilegge Cassola [...] di alcuni critici). Fa parlare anche una recente [...] di Bianciardi. Questo è, mantenendo noi un [...] avalutativo, ciò a cui si assiste. E se nel momento della [...] di [...] culturale con epicentro Parigi -e [...] della capacità [...] esercitata fino a poco tempo [...] da New York -nulla di simile a quella [...] si profila [...] si auspica che la [...] eredità abbia la forza di [...] chiunque dallo studio e dalla lettura dei testi [...] come fatti «na-ne affermazioni gramsciane), [...] ora che la [...] forza [...] è diminuita di mollo e [...] sue componenti appaiono in regressione, vale la pena di [...] le caratteristiche. Luogo fisico della [...]. Per quanto non parigino [...] lo strutturalismo ha goduto [...] di una forte componente endo [...] mentre la cultura francese (o [...] ha fornito proposte originali di altra natura: penso alla [...] azione esercitata da personalità come R. ///
[...] ///
Accanto a queste componenti, [...] la determinazione di statuti teorici e pratiche [...] la forza propositiva di discipline non letterarie, [...] senso lato possiamo definire antropologiche, nel doppio [...] e storico [...]. ///
[...] ///
Anche in questo caso [...] come si sa, [...] di autori di origine [...]. Trattandosi comunque di una [...] il contributo di correnti e personaggi allogeni. Notevole, come punto di [...] anglosassone, quello di autori come N. ///
[...] ///
Le prime hanno contribuito [...] statuti retorici di quella forma chiusa di [...] già detto, [...] a fornire il materiale [...] in senso lato si può definire «oggetto [...] psicologia. Su questo piano ci [...] secondario, ma comunque non trascurabile, [...] sfizioso, esclusivamente francese, degli [...]. Ma un autore come Perec [...] dato molto di più che non testi curiosi: il [...] vie ecc. Gli effetti della koiné [...] più vari. In campo critico se ne [...] sostanzialmente due. Per contro si é creata [...] pratica critica libera dalle forme chiuse del linguaggio [...] e dalle sue istanze scientifiche, [...] eli acutezze e di gradevolezza, che presupponeva [...] delle ideologie e proponeva un [...] discorsivo in cui il critico diventava a [...] volta scrittore. A seconda di chi [...] queste prove, il risultato poteva variare dagli [...] per acutezze alle vere [...] critiche, suggestive, colte e [...] forza e la compattezza [...] è stata tale che essa ha potuto [...] molti anni le sue caratteristiche, [...] di alcuni autori divenuti [...] «mode»: penso alla fortuna di Besse soprattutto [...] degli anni Settanta, [...] in senso mistico del [...] quella degli autori [...]. In altri casi, questa [...] potuto metabolizzare diverse esperienze linguistiche e teoriche, [...] penso a [...] e [...] e a altri [...]. Di questa vasta esperienza [...] per tanti anni dei segni evidenti i [...] librerie: davanti al lettore si squadernano volumi [...] sconosciuti, che poi Un [...] Montmartre, Jean Paul [...] una foto di [...] riguarda Pasolini il caso, [...] altrettanto concreto, é meno letterario: la [...] fortuna fuori d'Italia è [...] attività di regista, alle vicende biografiche e [...] di geniale giornalista (cui andrebbe aggiunto il [...] «. [...] a ) il più [...] italiane, Sciascia, è letto altrove [...] in Francia, Spagna e [...] coerentemente con quanto egli [...] offrire [...] politici leggibili come allegorie [...] perciò [...] ben traducibili in ogni [...] da appartenenti ad ugni cultura, b) Il Calvino [...] d'Italia. E le date tornano: la [...] opera che contiene ancora elementi [...] come [...] del 1963 [...] benché [...] molli racconti e ali [...] ne fossero del lutto fuori. Inoltre il numero dei [...] prima ritenuti maestri, si [...] per morte naturale, e la loro lezione [...] altro per la stanchezza che [...] succede ai momenti di [...] anche . Ugualmente le città che. Non sembrano, insomma, avere la [...] di polarizzare altro che unii curiosità momentanea: nella crisi [...] e [...] le città vengono anzi sentite [...] come laboratori in cui si prepara una crisi ancora [...] che [...] alla [...] che non come centri capaci [...] elaborare progetti [...] risanamento anche culturale. Unii simile inversione di [...] reazionaria sembra improbabile (la rilettura di Campanile [...]. Oggi comunque il vero [...]. E [...] non può lasciarci indifferenti. [...] che i contorni tornino a [...] se mai questo accadrà, credo che il compito degli [...] ai lavori sia tutto aperto. Non si possono dare [...] sono talmente liberi che qualunque punto è [...] a tracciare le linee di quella che [...] nuova mappa o a [...] di individuare le [...] confuse della mappa [...] PI MAURENSIG Scacchi mortali [...] Bergen [...] SPINAZZOLA Non bisogna lasciarsi [...] dal fatto che il primo libro di Paolo [...]. Maurensig appare per i [...] Adelphi: e quindi presumere che ostenti dei connotati [...] come di solito li hanno o vogliono [...] di questa casa editrice. La variante di [...] è un romanzo molto corposo, [...] su ingredienti di sicura presa e [...] con una accortezza tecnica che [...] e agevola il coinvolgimento del lettore. Siamo nel mondo sempre [...] con le sue ben note valenze simboliche: [...] ma anche di capacità intuitive, gioco [...] ma in cui si [...] micidiali, esercizio di attenzione analitica che tende [...] ossessione letale. Lo sfondo storico è [...] nel periodo di scatenamento del furore antisemita; [...] guerra, la popolazione ebraica viene convogliata nei [...] decisivo del romanzo si [...] Bergen [...] nella landa di l. I protagonisti sono due [...] dello [...] ma [...] è di razza ebraica, [...] loro partita li vedremo indossare rispettivamente gli [...] e la divisa delle SS. Come è chiaro, ce [...] più che abbastanza per sorreggere [...] macchina narrativa alquanto effettistica. Ma la vera prova di [...] di questo narratore esordiente consiste [...] una [...] di tipo giallistica, ad andamento [...]. [...] è collocata la scoperta [...] un impeccabile uomo d'affari, nella Vienna opulenta [...] morte per suicidio, però senza motivazioni plausibili. [...] il segreto orribile che [...] passato dello scomparso e ne spiega la [...]. Cosi, nel romanzo si [...] tema della memoria, [...] in chiave di caccia [...]. Bisogna poi aggiungere che. Il punto di vista [...] vittima che si fa vendicatrice dei patimenti [...] a lui stesso ma ai suoi consimili. Di fronte ai tanti [...] ben fatti ed esangui della nostra narrativa [...] Isi [...] di [...] ha il merito di [...] delle grandi passioni, su un orizzonte di [...]. Siamo in un clima [...] dalle coloriture più accese, anche se la [...] della narrazione breve e unitaria, non fluviale [...]. Sarebbe però ingiusto considerare [...] una semplice ripresa di modelli tradizionali, sia [...]. II [...] di novità, almeno relativa, [...] inquietudine esistenziale che porta a sottolineare il [...] ambigua tra la vittima e il carnefice. ///
[...] ///
Ma è il confine [...] follia ad appannarsi. Vincere agli scacchi comporta non [...] esaltazione ma una perdita di energie vitali. Si gioca con la [...] non si spengono vite altrui, si indebolisce [...]. Il fanatismo della passione, [...] sia la natura, ha un prezzo umano [...] che nondimeno appare assai in consonanza con [...] nostri tempi. Paolo [...]. Siamo sulla stessa lunghezza [...] del precedente Segreta [...]. Ma accanto a questa valenza [...] linguaggio poetico come rivelazione del [...] e [...] parola che si [...] alla comunicazione serbando [...] oscurità e di lumi che [...] la vita interiore, la segretezza rinvia alla segregazione, a [...] condizione di clausura che carica il discorso di [...] drammaticità. [...] notte ò [...] non solo perchè sta a [...] un serbatoio di esperienze che appartengono alla sfera del [...] i sedimenti di tutto quanto, da una lettera a [...] canzone di Bob Marley o di Battisti. La notte è soprattutto privata [...] espropriata di qualcosa di sostanziale, forse di stelle o [...] qualunque [...] presenza che la qualifichi come [...] addirittura defraudata delle sue funzioni, del sonno e dei [...] e della quiete. Vogliamo [...] come una notte sottratta a [...] stessa, costretta alla veglia, a quella «fol-a del giorno» [...] secondo [...] costringe [...] di una luce che perquisisce [...] il nostro segreto. Il libro di Gianni D'Elia [...] effetti costretto ad una memoria [...]. Ecco dunque che Notte privata [...] una dolorosa consapevolezza del presente, di «questa [...] abbiente / abominevolmente. Questa specie di veglia [...] di D'Elia una lucidità insonne, come se [...] un paesaggio di cui [...] costretto a descrivere le [...] un innaturale lucore, Tuttavia nella notte in [...] la sorveglianza, nel senso di una attenzione [...] cura di ordine etico e politico. Se la poesia di D'Elia [...] meditazione intorno al destino [...] continua saldatura tra il livello personale e [...] prende mai il sopravvento un approccio astratto [...]. Li mancanza e la [...] il crollo delle certezze hanno in D'Elia [...] storica e generazionale, chiamano in causa responsabilità [...] e progetti con il conseguente rilancio di [...] impegnata a ristabilire il contano etico con [...] il nuovo sulle rovine. [...] di Sartre [...] in epigrafe iv". Da una parte il disincanto, [...] senso di uno smarrimento collettivo e privato, [...] la rinnovata fiducia nella funzione [...] della poesia che anche [...] può istituire una relazione con [...]. Gianni [...] privata-, Einaudi, [...]. ///
[...] ///
Gianni [...] privata-, Einaudi, [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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