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In origine il titolo [...] «La [...] del diavolo che prese moglie». Essa narra infatti [...] con un tono di [...] le avventure [...] mandato sulla terra [...] Plutone [...] più alta autorità infernale, secondo gli antichi) [...] di ciò che molti peccatori asserivano: che [...] dei loro peccati era stata la loro [...]. E [...] chiamare Roderigo di Castiglia, prese [...] casa a fitto nel [...] e perchè non si [...] rinvenire le sue condizioni, disse [...] da piccolo partito di Spagna e [...] in Soria, e avere in [...] guadagnato tutte le sue [...] donde [...] poi partito per venire in Italia a [...] donna in luoghi più umani [...] alla vita civile e allo animo suo più conformi. Era Roderigo bellissimo uomo [...] età di trenta anni; e avendo in [...] di quante ricchezze [...] e dando esempi di [...] umano e liberale, molti nobili cittadini che [...] e pochi danari, se gli [...] intra le quali tutte Roderigo [...] bellissima fanciulla chiamata Onesta, figliuola di Amerigo Donati [...] ne aveva tre altre, insieme con tre [...] uomini, e quelle erano quasi che da [...] fus-si d una [...] famiglia, e di lui [...] Firenze tenuto buono conto, nondimanco era, rispetto alla [...] alla nobiltà, poverissimo. Fece Roderigo magnifiche e [...] lasciò indietro alcuna di quelle cose che [...] si desiderano. Ed essendo, per la [...] era stata data nello uscire d'inferno, sottoposto [...] passioni umane, subito cominciò a pigliare piacere [...] delle pompe del mondo e avere caro [...] intra gli uomini; il che gli arrecava [...]. Oltra di questo non [...] con la [...] monna Onesta, che se [...] di misura; nè poteva vivere qualunque volta [...] trista e avere alcuno dispiacere. Aveva monna Onesta portato [...] Roderigo, insieme con la nobiltà e con [...] superbia che non ne ebbe mai tanta Lucifero; [...] Roderigo, che aveva provata [...] e [...] giudicava quella della moglie [...]. Ma diventò di lunga [...] quella si accorse dello amore che il [...] e [...] da ogni parte signoreggiare, [...] o rispetto lo comandava; nè dubitava, quando [...] cosa gli era negata, con parole villane [...] il che era a Roderigo cagione di [...]. Pur nondimeno il suocero, [...] il parentado, [...] del matrimonio e sopratutto [...] le portava, gli faceva avere pazienza. Io voglio lasciare [...] le grandi spese che, per [...] faceva in [...] di nuove usanze e [...] di nuove fogge che continuamente [...] nostra città, per [...] naturale consuetudine, varia: chè fu [...] volendo stare in pace con lei, aiutare il suocero [...] sue [...] dove spese grossa somma di [...]. Dopo questo volendo avere bene [...] quella, gli convenne mandare uno de' [...] in Levante con panni, un [...] in Ponente con drappi, [...] aprire uno battiloro in Firenze. Nelle quali cose dispensò la [...] parte delle sue fortune. Oltre a di questo, ne' [...] de' carnasciali e de' San Giovanni, quando tutta la [...] per antica consuetudine festeggia e che molti cittadini nobili [...] ricchi con [...] conviti si [...] per non essere monna Onesta [...] donne inferiore, voleva che il suo Roderigo con simili [...] tutti gli altri superassi. Le quali cose tutte erano [...] lui per le sopradette cagioni sopportate; nè gli [...] ancora che gravissime, parute gravi [...] se da questo ne fussi [...] la quiete della casa [...] e se egli avessi potuto [...] aspettare i tempi della [...] rovina. Ma [...] perchè con le insopportabili [...] natura di lei infinite incom-modità gli arrecava. E non erano in [...] servi nè serventi che, non che molto [...] giorni la [...] sopportare; donde ne nascevano [...] Roderigo [...] gravissimi per non potere tenere servo fidato [...] alle cose [...] e, non che altri, [...] quali in persona di famigli aveva condotti [...] di [...] in inferno a stare [...] vivere nel mondo sotto lo imperio di [...]. [...] adunque Roderigo in questa [...] vita, e avendo per le disordinate spese [...] mobile si aveva riserbato, cominciò a vivere [...] de' ritratti che di Ponente e di Levante [...] avendo ancora buon credito per non mancare [...] prese a cambio. E [...] già molti marchi addosso, [...] da quegli che in simile esercizio in [...]. E essendo di già il [...] suo tenero, vennero in un subito di Levante e [...] Ponente nuove: come [...] de' fratelli dì monna Onesta [...] tutto il mobile di Roderigo: [...] che [...] tornando sopra una nave carica [...] sanza essersi altrimenti assicurato, era [...] con quelle annegato. Nè fu prima pubblicata questa [...] che i creditori di Roderigo si [...] insieme e, giudicando [...] spacciato, nè possendo ancora scoprirsi [...] non essere venuto il tempo de' pagamenti loro, [...] che fussi bene [...] così [...] che dal detto al fatto [...] nascoso non se ne fuggissi. Roderigo da [...] parte, non [...] al caso suo rimedio, [...] quanto la legge infernale lo costringeva, pensò [...] ogni modo; e montato una mattina a [...] alla Porta al prato, per quella se [...]. Nè prima fu veduta la [...] che il romore si levò [...] i creditori, i quali, ricorsi ai magistrati, non solamente [...] i cursori, ma [...] si [...] a [...]. Non era Roderigo, quando se [...] drieto il romore, dilungato da [...] città uno miglio; in modo che, [...] a male partito, deliberò, per [...] più secreto, uscire di strada e, attraverso per gli [...] cercare [...] fortuna. Ma [...] a fare questo impedito [...] fosse che attraversano il paese, nè potendo [...] a cavallo, si [...] a fuggire a piè; [...] cavalcatura in su la strada, attraversando di [...] coperto da le vigne e [...] canneti di che quel [...] sopra Peretola a casa Gianmatteo del Brica, [...] Giovanni del Bene; e a sorte trovò Gianmatteo [...] casa da rodere ai buoi, e se [...] che, se lo salvava da le mani [...] i quali per [...] morire in prigione lo [...] farebbe ricco e gliene darebbe innanzi alla [...] saggio che gli crederebbe; e quando questo [...] contento che esso proprio lo ponessi in [...]. Era Gianmatteo, ancora che [...] e, giudicando non potere perdere a pigliare [...] gliene promise; e [...] in un monte di [...] davanti a la [...] casa, lo ricoperse con [...] mondiglie che per ardere aveva [...]. Non era Roderigo appena fornito [...] nascondersi, che i suoi perseguitatori [...] e, per spaventi [...] a Gianmatteo, non [...] mai da lui che lo [...] visto; tal che, passati più innanzi, [...] invano quel dì e [...] cerco, stracchi se ne [...] a Firenze. Gianmatteo adunque, cessato il [...] del loco dove era, lo richiese della [...]. Al quale Roderigo disse: [...] Fratello [...] io ho con teco un grande obligo [...] in ogni modo sodisfare; e perchè tu [...] possa [...] ti dirò chi io [...]. E quivi gli narrò [...] e delle leggi avute allo uscire d'inferno [...] tolta; e di più gli disse il [...] quale lo voleva arricchire, che in summa [...] come [...] sentiva che alcuna donna [...] lui essere quello che le fussi addosso: [...] s'egli non venissi a [...] occasione di farsi a suo modo pagare [...] quella. E rimasi in questa [...]. Nè passarono molti giorni che [...] sparse per tutta Firenze come una figliola di messer [...] Amidei, la quale aveva maritata [...] era indemoniata; nè [...] i parenti di farvi tutti [...] che in simili accidenti si [...] in capo la testa di [...] e il mantello di san Giovanni Gualberto. Le quali cose tutte [...] Roderigo [...] uccellate. E per chiarire ciascuno [...] della fanciulla era uno spirito e non [...] parlava in latino e disputava delle cose [...] scopriva I peccati di molti; intra i [...] di uno frate che si a-veva tenuta [...] ad uso di [...] più di quattro anni [...] le quali cose facevano maravigliare ciascuno. Viveva pertanto messer [...] malcontento; e avendo invano provati [...] ì [...] aveva perduta ogni speranza di [...] quando Gianmatteo venne a [...] e gli promise la [...] Iute de la [...] figliola quando gli voglia donare [...] fiorini per comperare un podere a Peretola. Accettò messer [...] il partito; donde Gianmatteo, [...] certe messe e fatte [...] cerimonie per abbellire la [...] agli orecchi della fanciulla e disse: «Roderigo, [...] a [...] perchè tu mi osservi [...]. Al quale Roderigo rispose: [...] Io [...] contento. Ma questo non basta a [...] ricco. E però, partito che io [...] di [...] entrerò nella figliola di Carlo [...] Napoli; nè mai [...] senza te. [...] ti allora fare una mancia [...] tuo modo; nè poi mi darai più briga ». E detto questo [...] a colei, con piacere e [...] di tutta Firenze. Non passò di poi [...] per tutta Italia si sparse [...] venuto a la figliuola [...] Carlo. Nè vi si trovando [...] re notizia di Gianmatteo, mandò a Firenze [...]. Il quale, arrivato a Napoli, [...] finta cerimonia la guarì. Ma Roderigo, prima che partissi, [...] «Tu vedi, Gianmatteo, io ti ho osservato le promesse [...] arricchito; e però, [...] io non ti sono più [...] di cosa alcuno. Pertanto sarai contento non [...] innanzi, perchè, dove io ti ho fatto [...] per lo avvenire male ». Tornato adunque a Firenze Gianmatteo [...] perchè aveva avuto da il [...] meglio che cinquantamila ducati [...] pensava di [...] quelle ricchezze pacificamente, non credendo [...] che Roderigo pensassi di [...] ma questo suo pensiero fu [...] turbato da una nuova che venne: come una figliuola [...] Lodovico settimo, re di Francia, era spiritata. La quale nuova alterò [...] di Gian--matteo, pensando a [...] di quel re e [...] che gli aveva Roderigo dette. Non trovando, adunque, quel re [...] figliuola remedio, e intendendo la [...] mandò prima a [...] semplicemente per uno suo cursore; [...] allegando quello certe indisposizioni, fu forzato quel re a [...] la Signoria; la quale forzò Gianmatteo a ubbidire. Andato pertanto costui tutto [...] Parigi, mostrò prima a il re come egli [...] Cosa per lo addietro aveva guarita qualche indemoniata, [...] era per questo che gli sapesse o [...] perchè se ne trovavano di sì perfida [...] temevano nè [...] nè incanti nè alcuna [...] tutto questo era per fare suo debito [...] riuscendo, ne domandava scusa e perdono. Al quale il re [...] se non la guariva, che lo appenderebbe. Sentì per questo -Gianmatteo dolore [...] fatto buono cuore, fece venire [...] indemoniata e, [...] di quella, umilmente si raccomandò [...] Roderigo, [...] il beneficio [...] e di quanta ingratitudine sarebbe [...] se lo abbandonassi in tanta necessità. Al quale Roderigo disse: «Di! Donde che Gianmatteo, non [...] rimedio, pensò di tentare la [...] fortuna per [...] via; e fatto andare [...] disse al re: « Sire, come io [...] sono di molti spiriti [...] maligni che con loro non si ha [...] e questo è uno di quegli. Pertanto io voglio fare [...] la quale se gioverà, la Vostra Maestà [...] la intenzione nostra; quando non giovi, io [...] forze e arai di me quella compassione [...] innocenza mia. Farai pertanto fare in [...] di Nostra Dama un palco grande e [...] i tuoi baroni e di tutto il [...] città; farai parare il palco di drappi [...] d'oro; fabbricherai nel mezzo di quello un [...] che domenica mattina prossima tu con il [...] tutti i tuoi principi e. Voglio oltra di questo che [...] canto de la piazza [...] insieme venti persone almeno che [...] trombe, corni, tamburi, cornamuse, cembanelle, [...] e ogni altra qualità rumori; [...] quali, quando io alzerò un cappello, [...] in quegli strumenti e, [...] ne [...] verso il palco; le quali [...] insieme con certi altri segreti [...] credo che faranno partire questo [...]. Fu subito da il [...] e venuta la domenica mattina e ripieno [...] personaggi e la piazza di [...] celebrata [...] la spiritata [...] in sul palco per [...] due vescovi e molti signori. Quando Roderigo vide tanto [...] tanto apparato, rimase quasi che stupido, e [...] « Che cosa ha pensato di fare [...] villano? Crede egli sbigottirmi con questa pompa? Non [...] che io sono uso a vedere le [...] e le furie dello inferno? Io lo [...] modo». E [...] Gianmatteo e [...] che dovessi uscire, gli disse; «O tu hai fatto un bel pensiero! E così, [...] quello, e [...] villanìa, non parve a Gianmatteo [...] perdere più tempo. E, fatto il cenno [...] tutti quegli che erano a romoreggiare [...] in quegli suoni e, [...] andavano al cielo, ne vennero verso il [...]. Al quale rumore alzò Roderigo [...] e non [...] che cosa fussi e [...] tutto stupido domandò Gianmatteo che cosa quella [...]. Al quale Gianmatteo tutto [...] «Oimè, Roderigo mio! Fu cosa meravigliosa a [...] di mente recassi a Roderigo sentire ricordato [...] moglie. La quale fu tanta [...] s'egli era possibile o ragionevole se la [...] replicare altro, tutto spaventato se ne fuggì, [...] libera; e volse più tosto [...] in inferno a rendere [...] azioni, che di nuovo con tanti fastidi, [...] sottoporsi al gioco matrimoniale. E così [...] tornato [...] fede de' mali che conduceva in ima [...]. E Gianmatteo, che ne [...] il diavolo, se ne ritornò tutto lieto [...]. /// [...] /// [...] sta per bottega di b. /// [...] /// [...] sta per bottega di b. (0)
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