Anche in [...] la lingua cammina su [...] si considera un classico e guarda con [...] (che è il distintivo del borghese)». Cosi si potrebbe definire [...] Hesse, da cui invece [...] si distingue; infatti scrive [...] «Dal punto di vista del sapere mi sento [...] altri scrittori (p. Hesse), dal punto di [...] poetica del mondo più forte». Si sostituisca «penetrazione poetica» [...] profana di «descrizione letteraria» e si vedrà [...] tra Hesse e [...] consista solo in una [...]. [...] non è modesto e ha [...] a non [...] ciononostante nelle ultime edizioni delle [...] der [...] (Il peso del mondo) ha [...] il confronto con Hesse. La diffidenza nella lingua [...] per lei) produce di solito in [...] uno stile dei piccoli [...]. Egli diffida anche [...] di Hesse con il [...] scrive: «. La [...] inconciliabilità determina ogni suo gesto [...] un mondo ideale fatto di [...]. Hesse e [...] si sono entrambi cimentati [...] sulla felicità. Secondo Hesse: «Non era [...] questa felicità, se non [...] delle poche cose intorno [...] suono delle trombe la mattina del compleanno [...] già bastare; oppure un giorno in cui [...] nessuna guerra e non era sorta nessuna [...]. Per [...] non è più cosi sano; [...] la domanda è ridotta a: «Che [...] un giorno felice?» [...] che non ama [...] ricorre in questo dibattito a [...] intellettuali: una matita rotta di prima mattina, oppure il [...] non riuscito di tagliare un pezzo di legno per [...] camino possono già compromettere la felicità di una giornata. Ma il divertimento termina [...] la testa del poeta e sopra le [...] di Parigi rombano già i bombardamenti diretti [...] contro [...] e la linea felice [...] della grazia» si incrina [...]. [...] non può più, come Hesse, [...] «preziosa schiuma della felicità sul mare del [...] ha scritto [...] di questo tipo, «uscita [...] un autore contemporaneo non può più essere [...] coscienza tranquilla». La letteratura contemporanea, quando [...] ha adottato un limite di ritegno verbale, [...] infelici. ///
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La letteratura contemporanea, quando [...] ha adottato un limite di ritegno verbale, [...] infelici.