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Suo [...] e [...] madre ciano stati [...] Ghiozzi intelligenti: piano piano, tranquillamente, [...] passato anni [...] nel nume, senza finire uè [...] al Luccio, nè in min [...] di [...]. E lo avevano raccomandato [...]. Il giovane Ghiozzo poi. Intorno, [...] tutti [...] grossi, e lui il più [...] di tutti; qualunque pesce avrebbe potuto inghiottire lui, ma [...] non avrebbe potuto inghiottire nessuno. Non riusciva a capire: come [...] Il Granchio poteva [...] in due con le sue [...] e la Pulce Marina [...] il pungiglione [...] schiena e [...] a morte. Anche i suoi fratelli Ghiozzi, [...] quando vedevano che lui aveva acchiappata una [...]. In branco a [...] via. [...] luì, il Ghiozzo figlio, [...] Ghiozzo padre li ricordava bene. [...] un Ghiozzo istruito lui, un [...] temperato, e che vivere non è come bere un [...] d'acqua fresca (o meglio: succhiare mi moscerino) lo [...] va capito sul serio. E cominciò a vivere [...]. Prima di tutto si [...] tale che ci poteva entrare lui solo. La scavò col naso, [...] passando certe paure, la notte, nella melma, [...] alghe marine, o in mezzo al giuncheto. Ma alla fine ne [...] meraviglia: pulita, accurata, e giusto il posto [...]. Poi, come sistema di [...] notte, quando uomini, animali, [...] dormono lui avrebbe fatto un po' di [...]. Di giorno se ne sarebbe [...] nella tana a tremare. Ma siccome si deve [...] bere, e lui non aveva alcuna rendita [...] sarebbe uscito [...] dalla tana verso mezzogiorno. Caso contrario, non avrebbe [...] ricoricarsi affamato nella lana, a tremare, perchè [...] senza mangiare e senza bere, piuttosto che [...] pancia piena. E così fece. Giaceva tutto ii giorno [...] dormire abbastanza di notte, senza mangiare abbastanza [...] sempre a pensare: « Mi pure di [...]. Un giorno però si svegliò: [...] che vide? Proprio davanti al suo buco [...] un granchio. Se ne stava immobile, [...] su di lui i suoi occhi di [...]. Solo i baffi erano [...] dell'acqua. Fu quel giorno [...] che il Ghiozzo rimase [...] e cominciò a tremare. Mezza giornata intera gli [...] il granchio. [...] volta, che lui era appena [...] nella tana, prima [...] e sbadigliava piacevolmente pensando a [...] bella dormita. Tutto il giorno gli [...] quello, come se gli bastasse [...] per saziarsi. Ma il Ghiozzo ingannò [...] uscì dalla tana, ecco tutto. E non gli successe [...] due, ma quasi ogni giorno. E ogni giorno, tremando, [...] avere la meglio. E [...] giorno esclamava: Sia gloria al Signore! /// [...] /// Ragionava così: per mio [...] uno scherzo. A quel tempo anche [...] Lucci [...] più buoni, e i [...] grossi, con i pesciolini, [...] prendevano. Ma adesso, [...] i pesci si erano [...] nel fiume, anche i Ghiozzi erano tenuti [...]. Come pen-sare a farsi una [...] se ce ! [...] sempre tremava, tremava, tremava. Non aveva amici nè [...] Lui non andava da nessuno [...] nessuno [...] da lui. Non giocava [...] carte, non beveva vino, non [...] tabacco, non andava in cerca [...] di belle ragazze, non faceva [...] che [...] e pensare: Grazie a Dio! [...] nella [...] lana e pensava: Grazie a Dio. Come sono morti mio [...] e mia madri! [...] come sarebbe [...] allora la [...] cominciò a [...] su, con tutto il suo [...] e ad un [...] fu come se mio gli [...] Allora, grazie lame, tulio il [...] dei Ghiozzi sarebbe andato estinto ». Perchè, per continuare la [...] Ghiozzi, prima di tutto, ci voleva una famiglia, [...] ne aveva. [...] non [...] perchè la famiglia del Ghiozzo [...] e forte, perchè i suoi membri fossero [...] bisognava che fossero cresciuti nel loro elemento [...] nella tana, in un perpetuo crepuscolo in [...] diventato quasi cieco. Era necessario che i Ghiozzi [...] un nutrimento abbondante, che vivessero socievolmente, che [...] ospitalità e si comunicassero virtù e qualità. Poiché solo [...] vita coinè questa può perfezionare [...] razza dei Ghiozzi e impedire che decada e degeneri [...] una razza inferiore. E male ragionano quelli [...] si devono considerare cittadini saggi e onorevoli [...] Ghiozzi che perdono la testa per la paura [...] nelle lane a tremare. Quelli non sono buoni [...] che degli inutili Ghiozzi. Nessuno ha da loro [...] freddo, nè onore nè disonore, nè gloria [...]. Occupano gratuitamente il loro [...] abusivamente il loro cibo. Tutta la vita gli passò [...] un [...] d'occhio davanti. Che gioie aveva avute? A chi era stato [...]. A chi aveva dato [...]. A chi aveva detto una [...] parola? Chi aveva ospitato, riscaldato, [...]. Chi aveva sentito parlare [...]. Chi ricordava la [...] esistenza? E neanche a uno [...] mente: Ora domando al vecchio Ghiozzo saggio, [...] si è ingegnato a vivere per più [...]. Molti Io consideravano semplicemente [...] e si meravigliavano come l'acqua potesse sopportare [...]. Cioè, non era che [...] già cominciato a perdere conoscenza. Gli orecchi gli ronzavano [...] era invaso da una gran stanchezza. Tornavano antichi, seducenti sogni: [...] duecentomila lire. E mentre sognava, piano [...] il muso fuori dalla tana. [...] tratto tutto spari. Che cosa era successo? Che gusto ci avrebbe [...] Luccio a mangiare un povero Ghiozzo malato e [...] tanto saggio?. /// [...] /// Collaboratore delle due [...] più importanti del tempo [...] il contemporaneo » e « Oli annali [...] ci lasciò prose di diverso [...] provinciali » [...] I Signori [...] » etc. LE TE ATRO [...] al castello MAUGERI: Ricordo [...] Modena [...] davvero da essere curio-: si su come Orazio Costa [...] portato nel minuto teatro di via della Vittoria [...] movimento, lo spazio [...] Invito al ca-i stello [...] Anouilh. Ala Costa non ha avuto [...] di ricorrere a [...]. [...] la storia di un giovane [...] lignaggio, Orazio, che assolda una ballerina perchè distolga il [...] fratello gemello [...] di una ricca ereditiera. Ma la ballerina, invitata [...] per una notte, dopo essersi creduta presa [...] Orazio, [...] per innamorarsi, contraccambiata, dal tenero e timido Federico, [...] Orazio, cinico e spietato, si lascia in ultimo [...] più trattenuto, della ricca fanciulla. Tutto un repertorio da [...] e poveri, balli e intrighi nel castello, [...] fratelli gemelli, e ragazze sfortunate e felici [...] CAMMINO DELL' [...] importanza della mano nella [...] -Un giudizio di Engels -Dalle [...] a noi [...] è del comunismo A Charles Darwin [...] invalicabile [...] es [...]. Ma se ne « [...] (I) egli dimostra che la [...] teoria evoluzionista può, anzi deve, estendersi anche [...] poco Darwin ci dice sul [...] di umanizzazione della scimmia e [...] evoluzione [...] umana. Marx ed Engels hanno [...] del pensiero di Darwin ed hanno insistito [...] lavoro [...]. [...] alla « Dialettica della natura [...] (di prossima pubblicazione nelle edi-zioni « [...] ») Federico Engels dice: [...] Anche [...] sorge per differenziazione. Non solo individualmente, per [...] cellula uovo fino [...] più complicato che la [...] anche storicamente. Quando, dopo sforzi millenari [...] mano dal piede e la stazione eretta, [...] acquisite, allora [...] si staccò nettamente dalla [...] poste le basi per lo sviluppo del [...] per quel poderoso perfezionamento del cervello, che [...] poi ha fatto [...]. La specializzazione delle, mano significa [...] strumento; e strumento [...] umana specifica, la reazione trasformatrice [...] sulla natura, la produzione. Ci sono anche animali, [...] che possiedono strumenti, ma solo in quanto [...] corpo (la formica. Solo [...] è riuscito ad imprimere [...] sulla natura, non solo perché ha fatto [...] fauna e flora, ma perché ha modificato [...] il clima, perfino gli [...] piante della zona da lui abitata, che [...] attività potranno scomparire solo [...] tutto il globo [...] . La tecnica degli animali Ed [...] con quale [...] di immagini e semplicità di [...] gli scrittori sovietici [...] e Segai, in « Come [...] divenne gigante -(2) illustrano uno dei dati fondamentali del [...] pensiero scientifico materialista e dialettico, [...] e sulla storia [...] -Noi tutti abbiamo ietto, o [...] parlare, [...] una tecnica degli animali, di [...] che sono costruttori, muratori, falegnami, tessitori e [...] sarti. /// [...] /// Cosicché, ecco, vien voglia [...] potrebbero un giorno o [...] le formiche o i [...] livello [...] purché [...] non distrugga le loro [...] E [...] può forse accadere che. In che consiste, questa [...] Forse [...] fatto che [...] è vili grosso della [...] No. Forse in ciò che la [...] or [...] ha sei piedi e [...] ne ha soltanto [...] noi parliamo di una differenza [...] tutt'altro genere. Come lavora [...] Non lavora con le [...] denti semplicemente, ma con la scure, con [...]. E in un formicaio, per [...] ricerche si facciano, non si trova una scure nè [...] pala. Quando la formica ha [...] qualche cosa, lavora con le forbici viventi [...] fornita. Quando ha necessità di [...] mette in opera quattro pale vive che [...] sé: quattro zampe. Con le due anteriori [...]. Ecco quale è la tecnica [...] della formica: i suoi strumenti, [...] suoi utensili non sono artificiali, come quelli [...] ma naturali ed essa non [...] abbandona mai. Per il castoro è [...]. Il castoro non abbatte [...] la scure, ma coi denti. Questo significa che formiche [...] fabbricano i loro strumenti, ma nascono con [...] di strumenti. A prima vista, certamente [...] comodo: uno strumento vivo non si smarrisce; [...] riflette un istante, sarà chiaro a ciascuno [...] strumento non è così perfetto come pare: [...] né aggiustare né rifare. Gli strumenti [...] castoro non può portare i [...] denti [...] officina per [...] accomodare, [...] per la vecchiaia si fanno [...]. E [...] tarmica non può ordinare in [...] una nuova zampina perfezionata, per scavare In terra più [...] e rapidamente. Alte venti dita e [...] che aveva ricevuto fiat suoi antenati, [...] aggiunse ancora migliaia di [...] dita, d: denti, di zanne, di pugni; [...] e corti. E questo gli diede una [...] questa volta i miti tragici [...] o le parodie delle « [...] », dove, con più impegnata [...]. Anouilh sviluppa a fianco [...] Camus [...] Sartre [...] esistenzialista. Ma Anouilh ha più [...] altri due e sta a [...] anche questa specie di [...] di punte e di riferimenti, questa [...] capacità di elaborare favole [...] borghesia. Perchè tale è la destinazione [...] Invito al castello », [...] se sono presi in giro, [...] senza allegra ferocia, i gusti, le miserie, i divertimenti [...] mondo [...] finanza e della grossa borghesia, [...] ignoranza, i suoi atteggiamenti. E, infatti, manca quello [...] capoverso finale di ogni favola: [...] fabula [...]. Anouilh non insegna niente, [...] di parole, così abile a cogliere con [...] il bersaglio tanto in pieno da [...] via o [...]. E [...] resta il rumore dei fuochi [...] finali, lo scintillio abbagliante che festosamente fu dimenticare, pure [...] per poco, la piaga [...] che si scava sotto i [...] e gli abiti da sera dei suoi personaggi. A questo punto, quando [...] della trama dovrebbe scattare fino alla risoluzione [...] al contrario si complica ad ogni inquadratura: [...] si aggiunge una fidanzata: si viene a [...] delle due è incinta; e via a [...] finché, nel bel mezzo del pandemonio, si [...] giunti [...] fotogramma [...] bobina. La freschezza e [...] di Castellani, i gustosi bozzetti [...] rivelano [...] di Zavattini al film, non [...] controbilanciare le troppe incongruenze del soggetto e anche una [...] sciatteria nella [...] i [...] comici, le canzonette a successo, [...] biografie dei santi sono i tre generi prediletti dalla [...] produzione italiana d'oggi. Della quale non [...] allatto negativo: « [...] chi lodare per primo, [...] De Lullo nella [...] doppia parte dei fratelli [...] la [...] bravura » che una [...] se la Da Venezia per il suo [...]. Ricordiamo i nomi degli [...] Mondolfo, la Galletti, la Polverosi, tutti meritevoli del [...] serata. MARIO SOCRATE SUGLI SCHERMI [...] Renato Castellani si compiace di affermare che [...] scopo dei film è [...] il pubblico. I propositi programmatici, si [...] le promesse di marinaio e di solito [...] nel caso di « [...] primavera » sembra veramente [...] e i suoi collaboratori non abbiano avuto [...] tutti un poco caricaturali, situazioni inconsuete, [...] infilati uno dietro [...]. Quando poi suona il [...] lo scadere del tempo usuale di proiezione, [...] fermano come i pugili sul ring dopo [...] di combattimento di una ripresa, interrompendo [...] tratto la loro azione [...]. C'è proprio bisogno della [...] » per capire che il divertimento è [...]. Un garzone fornaio di Firenze, Beppe Agosti, scanzonato ammiratore di belle canzoni e belle [...] a fare il soldato a Catania dove, [...] noia del servizio militare e [...] provinciale, non trova meglio [...] fidanzata di un commilitone. Tutto andrebbe [...] il meglio se Beppe non [...] trasferito a Milano: [...] nella gara con gli animali, [...] diventò assolutamente impossibile [...] stato quindi il lavoro, la [...] che ha fatto entrare [...] nella storia quando gli ha [...] un sempre maggiore dominio sulla natura. Ma, dice ancora Engels [...]. La evoluzione storica rende ogni [...] indispensabile, ma anche ogni giorno [...] realizzabile una tale organizzazione. Essa segnerà la data [...] nuova epoca storica nella quale [...] stessa, e con essa [...] della [...] attività, in particolare la [...] prenderanno mio slancio tale da lasciare in [...] tutto ciò [...] ri è stato primi [...]. I RANCO [...] Darwin: « [...] » -Universale Economica n. /// [...] /// [...] In queste rievocazioni della fine [...] secolo e dei primi del [...]. Ma, se canzonette e [...] documentare altro che [...] e il conformismo di [...] cinematografici di casa nostra, più sintomatico è [...] e persino commerciale della maggioranza dei recenti [...] comico. Perchè, anzitutto, questi film [...] e la proiezione si svolge in sale [...] che si sia perduto anche il ricordo [...] accompagnavano un tempo le avventure non solo [...] Blister Keaton, ma persino dei Cretinetti? Tutta colpa dei [...]. Ma sarebbe troppo semplice [...] tutta su di loro. Oggi, infatti, sullo schermo, [...] il genere più temuto dalle autorità governative [...] sta a dimostrare come non si possa [...] non solo le guardie c i rappresentanti [...] ma nemmeno Adamo ed Eva. Si è creata insomma, [...] di intimidazione, una serie inimmaginabile di tabù, [...] situazioni e personaggi proibiti: in breve, tutti [...] un riferimento dirotto con la [...]. [...] in [...] Alter e Peppino De Filippo [...] quel che è [...] e i sette ladri [...] un ragioniere napoletano che, nel giorno del [...] milanese, viene travolto dalle vicende di una [...] nostrani e dalle ruberie di un avventuriero [...]. Da [...] a De Filippo a Saltame-renda [...] interpreti tentano di arricchire con le loro [...] « la pochezza della trama, realizzata con [...] tema, particolare che conferma la causa originaria [...]. Disegnatori cecoslovacchi alla Casa [...] Cultura Ieri [...] è inaugurata alla Casa [...] Cultura [...] mostra del bianco e nero cecoslovacco, alla [...] Ministro di Cecoslovacchia [...]. /// [...] /// [...] addetto stampa cecoslovacco, ha [...] come questa mostra voglia essere un panorama [...] si è prodotto in Cecoslovacchia in questo [...] figurative prima e immediatamente dopo la guerra. Lunedì 30 gennaio, alle ore [...]. Stefano del Cacco, 16) sarà [...] un pubblico dibattito sulla crisi della abitazione in Italia, [...] cui sarà relatore [...]. /// [...] /// Raggiunta Parigi il nostre [...] racconta [...] a Tréville e la la [...] dei moschettieri Athos [...] e Aramis, dei quali in [...] diviene amico, ti re esprime a [...] il desiderio di congratularci con [...] quattro [...] che danno filo da torcere [...] del [...] tanto [...] si batte contro una guardia, [...] e la colpisce [...]. Quel grido era ordinariamente inteso, [...] sapevano che moschettieri erano nemici di [...] ed erano perciò amati n [...] che gli altri portavano al [...]. Quindi le guardie delle [...] non appartenevano al corpo del duca Rosso, [...] chiamate Aramis, in simili circostanze prendevano generalmente [...] del re. Di tre guardie della compagnia [...] signor des [...] che passavano, due vennero in [...] quattro [...]. La mischia si [...] generale, ma la forca era [...] moschettieri. Le guardie del cardinale [...] di servizio del signor de la [...] si ritirarono nel palazzo, [...] le porte a tempo prima che irrompessero [...]. Il ferito vi era [...] e, come dicemmo, in cattivissimo stato. [...] era al colmo fra [...] i loro allea ti, e di già [...] per punire [...] che avevano avuto i [...] de la [...] di fare una sortita [...] re. La proposta era stata [...] con entusiasmo, allorché per fortuna suonarono le [...] i suoi si sovvennero della loro udienza. Tréville 11 aspettava, già [...] questa nuova bravata. II signor di Tréville. /// [...] /// Dapprima rispose che non [...] poscia non ha potuto resistere al piacere [...] caccia, e parti appena dopo pranzo. Signori, io vedrò questa [...] ma in quanto a voi. Li invitò quindi a [...] sue notizie Rientrato in palazzo, il signor [...] Tréville [...] che bisognava [...] tempo portando per il [...]. Inviò un suo domestico dal [...] de la [...] con una lettera nella quale [...] pregava di [...] fuori di casa la guardia [...] cardinale e di rimproverare la [...] gente per [...] che avevano avuto di far [...] sortita contro i moschettieri. Ma il signor de [...]. [...] era parente, gli fece rispondere [...] le lamentele non dovevano [...] mosse nè dal signor di Tréville. Siccome quindi il contrasto [...] signori poteva durare a lungo, dovendo ciascuno [...] opinione, il signor di Tréville [...] espediente tendente a terminare ogni cosa; era [...] stesso dal signor de la [...]. Si recò dunque subito [...] e si fece annunziare. I due signori si [...] se non vi era amicizia tra loro, [...] stima. Tutti e due erano [...] e [...] e siccome il signor [...] protestante, vedeva di rado [...] non era d'alcun partito, e generalmente non [...] nelle sue relazioni sociali. [...] questa volta la [...] accoglienza, sebbene civile, fu più [...] del solito. [...] a dire la verità. Io lo prendo per [...] propria causa, e crederò a quanto dirà. De la [...] riflettè un momento, indi, [...] di fare una più ragionevole proposta, accettò. Tutti e due discesero nella [...] dove [...] il ferito. /// [...] /// Allora il signor di [...] non volendo che lo si [...] influenzato [...] pregò il signor de la [...] egli stesso. Avvenne quanto di Tréville [...]. Posto tra la vita [...] non ebbe neppure [...] dì tacere un momento [...] raccontò esattamente ai due signori come era [...]. Era ciò che voleva il [...] augurò a [...] una pronta convalescenza, tornò al [...] palazzo e fece [...] prevenire i quattro amici che [...] aspettava a pranzo. /// [...] /// Era ciò che voleva il [...] augurò a [...] una pronta convalescenza, tornò al [...] palazzo e fece [...] prevenire i quattro amici che [...] aspettava a pranzo. (0)
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