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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1983»--Id 1899156439.

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[...] / [...] MARZO [...] tura E morta la [...] Rebecca West LONDRA [...] Era scrittrice e giornalista, [...] attrice: il suo vero nome, [...] Isabel [...] lo cambiò io quello [...] Rebecca West. E morta a [...] a Londra. Era nata a Kerry, [...] Irlanda, [...] 1892. Dopo la morte del [...] a Edimburgo, studiando al George [...] Collage. Bellissima, [...] appassionata fin [...] ai temi [...] femminile, assunse lo pseudonimo di Rebecca West ispirandosi ad una eroina [...] di Ibsen, ma soprattutto per [...] nascosta a [...] madre la collaborazione con le [...] dei primi movimenti femministi [...]. Approdò a Londra appena [...] e li frequentò la Scuola d'arte [...] malica. Fu nel 1911 che [...] radicale, militante della [...] and Politicai [...] nella redazione del [...] (Donna libera), passando poi, [...]. Nel 1916 scrisse un [...] Henry James, [...] dalla capacità tutta scientifica [...] seguire le sottili trame psicologiche [...] umano. Nel frattempo a» [...] incontrato lo scrittore II padre [...] E. E per questo ha [...] con lui altri tre registi del brivido Joe Dante, [...] dei tre, ci racconta come sarà il [...] Steven Spielberg sul set di «E. Piccole paure quotidiane che [...] tramonto, quando la luce declina e lascia [...] prime ombre della notte. [...] questo momento [...] lo chiama [...]. E infatti li titolo [...] era [...] Zone. Adesso, a parecchi anni [...] «ragazzo prodigio» di Hollywood Steven Spielberg ha [...] recuperare quelle atmosfere piacevolmente [...] per [...] sopra un film a [...]. Il titolo? Naturalmente [...] Zone. E quattro registi [...] uno per episodio: Spielberg, John Landis (Animai [...] Blues Brothers, Un lupo [...] Londra), George Miller [...] l e 11) e Joe Dante (Piranha e [...]. Un progetto ambizioso che [...] gravissimo accaduto qualche mese fa sul set [...] Landis [...] Vie Morrow e due [...] da un elicottero) ha rischiato di far [...]. Da allora, Spielberg ha [...] assoluto [...] sul film che, a [...] dovrebbe uscire in America verso giugno. Siamo però riusciti a [...] più su [...] Zone intervistando Joe Dante, [...] interessanti giovani cineasti usciti in questi ultimi [...] factory di Roger [...]. Il passare dai piccoli [...] primi film ai milioni di dollari di [...] Zone non sembra [...] dato alla testa. [...] diretto da Dante si Ispira [...] telefilm andato in onda sul finire degli Anni Sessanta: [...] la storia di un bambino dotato di [...] che trasporta la [...] cittadina [...] in un posto ai [...]. Non ci sarebbe stata [...]. Quindi ho cambiato tutto [...] potuto. Nel mio film, il [...] grande ed è un appassionato di vignette, [...] casa che lui stesso ha inventato, circondato [...] di persone che si è portato appresso [...] da genitori e che hanno paura di [...]. [...] diretto da John Landis [...] viaggio nel tempo, quello di Spielberg una [...] quello di Miller è la storia di [...] un aereo che vede un mostro seduto [...]. [...] Zone è, secondo Dante, il [...] film [...] che andrebbe fatto oggi: «Per [...] più, i film [...] mancano di [...] nazione. Il problema è che [...] Hollywood [...] che o un film ha degli effetti [...] George Wells, cresciuto nel clima del positivismo, [...] del fabiani, coinvolto nelle rivendicazioni del socialismo [...]. Con Wells Rebecca West ebbe [...] figlio, ma le teorizzazioni [...] della «Macchina del tempo» sui [...] della poligamìa, portarono [...] risultato che fu lei a [...] mantenere, fra mille disagi, il ragazzo. Nel [...] use) il suo primo [...] «Il [...] del soldato» al quale seguirono «Il giudice», «La [...] e moltissimi altri racconti e [...] essendo avversa [...] del matrimonio, nel 1930 [...] Henry Maxwell Andrews; da [...] trasse [...] di mille pagine «Agnello [...] grigio», ricostruzione anali-tica, con un ritmo proustiano, [...] moderno. E di analisi psicologica, [...] di sottile senso umoristico, sono intessuti I [...] fra cui quelli che scrisse durante il [...] Norimberga». [...] esordio come attrice è avvenuto [...] 88 anni, nel film [...]. Due mesi fa il [...] le dedicava una intera [...] «E ancora la donna più brillante di Londra». Concludendo il pezzo, [...] osservava che pur mantenendo [...] dalla politica, tanto da riconoscere alla signora [...] doti di «fermezza» e [...] Rebecca West riconosceva che sarebbe stata felice se Michael [...] a-vesse vìnto. [...] di [...] garantiti [...] e quelli costano un sacco [...] soldi [...] o il film non si [...] per niente. Mentre il pubblico americano [...] Zone, Joe Dante sta [...] pensare al suo prossimo film, [...] («Gli gnomi»), un film [...] pare da Spielberg. La differenza di [...] che diresse Poltergeist sotto [...] Dante non si sente [...] presenza di Spielberg: «Sono molto flessibile e [...] un sacco di cose da uno studio, [...] o un [...] lo faccio come dico [...] ne vado. E finora non ho [...]. Basta capire quello che il [...] vuole e [...] infilare dentro un po' [...]. Oggi, nella maggior parte [...] una serie di autopsie di cadaveri e [...] sanguinose. Sì può far molto di [...] con questo genere cinematografico. Un film [...] tocca paure che si [...] reale, paure nelle quali o-gnuno può identificarsi. È impossibile al giorno [...] avere una qualche forma [...]. Magari sono emozioni che [...] piacere di esprimere, ma delle quali non [...] la presenza. Queste paure diventano un [...] tra il regista e il pubblico. È per questo che G II Uccelli di Hitchcock è uno dei grandi film [...] del cinema, perché 1 [...] prima parte presenta una [...] reali, come una "lei" ed un "lui" [...] scoppia [...]. [...] di dirigere il suo [...] offerta a Joe Dante, come abbiamo detto, [...] Roger [...]. [...] affidò a Dante [...] era un montatore), la [...] Piranha, un film la cui ispirazione a Lo [...] troppo ovvia. A volte fare film [...] può essere scoraggiante. Quando facevo un giro [...] era appena uscito un altro film [...] completamente diverso dal mio. Eppure i giornalisti, prima [...] visto il mio film, venivano da me [...] perché mai noi registi facciamo film del [...]. È facile non [...] presi sul serio in [...] film. Ma ora con Spielberg. Silvia Bizio Industria culturale [...] cosa si scrive e perché? Un convegno [...] Gramsci [...] visto Asor Rosa, Fortini, Ferretti, Arbasino confrontarsi [...] circolazione del libro in un tempo dominato [...] massa Basta con Un disegno di Steinberg [...] di Altan LA CIVILTÀ di massa c [...] massa hanno trasformato il lettore in destinatario. Il lettore era il [...] seguito è diventato un tal dei tali [...] che affollano le strade e le piazze [...]. Un tempo, lo scrittore [...] e per nome una parte più o [...] suoi lettori (le dediche cerimoniose al lettore [...] o si sono trasformate in parodie); oggi [...] conosce i suoi lettori, eccetto pochi amici, [...] né per nome. Ha davanti a sé una [...] indistinta di destinatari. La cosa certa è [...] piccolo numero di individui sconosciuti leggerà con [...] suo testo. Anche il mercato è [...] In [...] parti: gli acquirenti che comprano e leggono [...] che comprano e non leggono. I lettori sono dunque [...] molti. I lettori [...] si contano sulle dita [...] i destinatari invece si contano a milioni. La ricerca del destinatari [...] scrittore a trasferirsi dalle antiche corti regali [...] corti dei regimi di massa. Il trasferimento non ha [...] I [...] sentimenti cortigiani, ma lo ha costretto a [...] rendersi bene accetto alla corte del regime [...] al [...] che questo regime governa. Ne risultano due Identità: [...] che chiede e accetta la [...] diversa collocazione e quella [...] tenta di sfuggire [...] della comunicazione, governato anch'esso [...] massa. Questo secondo tipo di scrittore [...] 11 lettore e lo [...] per vie segrete (le vie [...] «complicità») o per vie realmente trasgressive; [...] tipo di scrittore, invece. II secondo non cerca [...] che Io trovi) il successo sul mercato [...] il primo cerca (ma [...] non lo trovi) il successo sul mercato [...]. [...] della comunicazione condiziona il [...] scelta e nella elaborazione della [...] opera; il medesimo universo [...] tentando di appropriarsi, o appropriandosi, [...] del secondo, concepita, nata [...] dai suoi meccanismi. Il primo scrittore offre [...] non ne offre. Questo discorso è tratto di [...] dai foglietti di appunti che hanno fatto crescere di [...] «Il [...] di Gian Carlo Ferretti (Laterza, [...] 10. È un libro [...] e (qualcuno lo ha [...] irritante. II saggio di Ferretti [...] perché prende di petto questo o quello [...] il naso la [...]. Uscire dai condizionamenti, dalla [...] alla quale Io scrittore si è condannato [...] regimi di massa, è dunque impossibile? Ci [...] due «casi» culminanti, [...] nome della rosa» di Umberto Eco [...] «Se una notte [...] inverno un viaggiatore», siano [...] uscire [...] della comunicazione: [...] i meccanismi, «caso Eco», [...] Ingaggiando un corpo a corpo con il [...] (Calvino capterà subito la citazione: si parla [...] Roland [...]. Il percorso, da un [...] parte, è circolare: offerta di servigi ai [...] in carica o in cerca di potere, [...] di massa e, quindi, mutate le sorti, [...] massa e del [...]. Lungo questo itinerario, lo [...] identità e ne acquista [...] somigliante a quella del destinatario che il [...] e lo scrittore stesso si fingono. Ma il destinatario rimane [...]. Non è individuo reale, [...] a loro immagine, dal regime e dallo [...]. I quali gli prestano [...] quella che essi vorrebbero avesse. Lo scrittore finisce così [...] e con [...] del regime (che tengono [...] e il destinatario) perdendo se stesso e [...] cambio di un compratore che non legge. La politica degli editori, [...] noi, è ancora oggi volta alla ricerca [...] di compratori: non di autori, non di [...]. Lo scrittore, se vuole conquistare [...] si [...] a fare la stessa politica [...] a rinchiudersi nel giro [...] della comunicazione, oppure a [...] i confini con gli stessi [...] che [...] gli offre. Lo scrittore (ma si [...] suo itinerario, [...] negli ultimi [...]. ///
[...] ///
[...] universo della comunicazione può [...] persino negato (in fondo, basta negarsi al [...] per [...] di quelle invenzioni piccolo-borghesi [...]. ///
[...] ///
Ma come? Dissolvendosi nella [...] per diventare scrittore di massa. Ora, se c'è qualcuno [...] si sente il bisogno, questo qualcuno è [...] di massa che cerca una massa di [...] le vie del «rispecchiamento». E se c'è qualche [...] sì sente la necessità (anzi). Il testo come prodotto, [...] autonomia, la qualità. Il testo è sempre [...]. Ma non dei condizionamenti [...] della comunicazione e basta. È in primo luogo [...] scrittore. Il quale, se il [...] ai condizionamenti imposti [...] universo della comunicazione, finisce [...] fantasma che si muove, inquieto «revenant», servizievole [...] committente e destinatario. Terzo incomodo, si direbbe, [...] autonomia. Ha ragione Ferretti quando [...] e [...] sono illusioni. Ma nessuno è autonomo. Il problema del resto [...] non [...]. È infatti alla mancanza [...] e reclamata dallo scrittore, [...] regimi di massa e [...] sì affidano quando hanno bisogno di «prodotti» [...] massa, o semplicemente di libri scritti benino, [...] e smerciabili. È accaduto e accade. Ma non va sempre [...]. A volte il destinatario, [...] libri costano cari o perché si ridesta [...] dire al regime di massa, [...] di massa e allo [...] che la [...] complicità se la gioca [...] come gli pare. Magari sui tempi lunghi. O quando scopre le [...] ironia dì Elias [...] che raggiunto in ritardo [...] Nobel [...] massimo dell' universo della comunicazione) ha fatto [...] di casa, secondo fonti attendibili, un biglietto [...] «Il dottor Canetti è assente». Ottavio Cecchi Un appello [...] Venezia: «Salviamo il testo» Tre giornate di studio. Un accumulo di materiale [...] stimoli e di generose [...] te affermare che I [...] «Testo e prodotto: il percorso del letterario [...] a Venezia [...] Gramsci dal [...] 13 marzo, avranno una [...]. Ogni singola relazione, ogni [...] con maggiore o minore Incisività, un disagio, [...]. Di fronte a questa [...] rimosso sconcerto è apparsa significativa [...] formulata da Asor Rosa [...] finale secondo la quale saremmo non più [...] un ciclo storico (quello compreso fra [...] degli anni Sessanta e [...] Ottanta, che ha segnato [...] e il degrado di [...] riformismo avanzato dove [...] e società hanno camminato [...] ideologiche comuni) ma già in un nuovo [...] una nuova situazione di conflitto con [...] occorre fare I conti. Ma procediamo con ordine [...] ricognizione. Il testo ovvero il [...] Prima ancora di rispondere [...] tìtolo del convegno mi pare che la [...] fra I relatori sia stata quella dì [...] di guardare al testo letterario come al [...] di ogni Altura proposizione di critica o [...] testo deve fungere da [...] di [...] ha detto Mario Lavagetto [...] e articolate esposizione e ha messo in [...] di [...] e di [...] contro quegli [...] e [...] effetto [...] che fa dei personaggi [...] dei «vicini di casa» e della letterarietà [...] rassicurante. Lavagetto riconferma, in ultima [...] dell' approccio critico di tipo psicoanalitico ma [...] l'opera non si trasformi in sintomo. Quanto va oltre II testo [...] lo modifica (clamorosi gli esempi citati di [...] e De Benedetti), lungi [...] rimosso deve entrare anch'esso a [...] parte [...] del critico, oggetto di una [...] di autoanalisi pronta a cogliere, alla luce del testo, [...] seduzioni del [...] di [...] e la dinamica che li [...]. Anche laddove si è [...] letteraria nelle scuole, come nella relazione di Tullio De Mauro e di Remo [...] ni, si è rivendicato [...] detto De Mauro [...] contro il [...] e [...] la centralità del rapporto [...]. Fondamentale in questo senso la [...] di Franco Brioschi che, complice Io stesso [...] sui propri mezzi della critica [...] ha Indicato In una forma di [...] pratica», non formalizzata, binata [...] una concreta possibilità di [...] e valutazione» che va oltre [...] rigidità con cui la semiologia ha Interpretato [...] di una escursione critica del [...]. Sulla scorta del pensiero di [...] Brioschi ha dato forma a [...] ipotesi di sapere razionale circa la letteratura fondato [...] «uso di sé», delle »facoltà [...] sentire e [...] una conoscenza insomma compresa In [...] ordine di sapere morale, tanto distante da quella [...] emotiva, irriflessa, mistica» quanto da [...] formalizzata, teorica; e, ancora, una conoscenza che antepone al [...] regola-tivo [...] inclusivo di una [...] di testi altrimenti inafferrabili. Sulla presa di distanza dalla [...] della critica strutturale da una [...] e dalla [...] ontologico [...] si è pronunciato anche Romano Luperini ponendo [...] della rifondazione di una teoria [...] capace di sviluppare una nuova nozione di storicità e [...] proporre [...] nel campo delle metodologie critiche [...] una propria sintesi fra il momento [...] (teso a ricostruire la datità [...] testo) e il momento [...] da parte della critica, un [...] sul proprio punto di vista ovvero una sorta di [...] sociale, elusa dalle attuali tendenze metodologiche). Questa presenza modifica profondamente [...]. La conseguenza pratica è [...] che non è più [...] testo e che un [...] prodotto. Ci troviamo dì fronte a [...] come [...] che riassume in sé l'incontro [...] la complessità del testo e la [...] del prodotto. Con tono più apocalittico, [...] convegno, si è pronunciato Franco Fortini sulla [...]. [...] ha dato luogo a una [...] di enciclopedismo di massa di cui In primo luogo [...] sofferto [...] del lettore, del lettore «come [...] il lettore [...] e [...] di una ideale società liberale. [...] culturale non lascia spazio [...] di distinguere e dunque di capire e [...]. La questione, ha detto Fortini, [...] una volta [...] è necessario prendere le [...] in cui [...] e mutamenti concreti sono [...]. In tal senso [...] ad esempio, può diventare [...] cui il riequilibrio dei rapporti fra società [...] eventualità auspicabile e realizzabile. Alcune domande [...] Sono rimasti, oltre le [...] del convegno, molti interrogativi. Se ne è reso [...] Giovanni Raboni. [...] nostri: non deve forse la [...] porsi dei limiti, essere per [...] critica dell' editoria e non [...] critica letteraria? E. ///
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[...] nostri: non deve forse la [...] porsi dei limiti, essere per [...] critica dell' editoria e non [...] critica letteraria? E.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .