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La bel-lezza è [...] emotivo che lo scoprire [...] suscitare dentro di noi [. Quindi studiare il collezio-nista [...] Bello [...] un modo per ca-pire come la psiche [...] fondamentali [...] un modo di rapportarsi [...] governare le esperienze do-lorose della vita. Una metamor-fosi, dunque, come [...]. Gli oggetti da collezionare [...] di si-gnificato [...] interme-diari tra il sacro [...] og-getti animati dalle interpretazio-ni e dalle proiezioni [...] «divini» che soddi-sfano il bisogno di trascendenza. Ma che [...] a livello più pro-fondo, [...] da collezionare? Freud parla di pulsioni di [...] e di dominio. Ma è possibile mettere [...] categoria del «feticcio»? Complesso il concetto di [...] passato dalla religio-ne (le reliquie) [...] e alla psicoanalisi e [...] rap-porto che [...] può avere con gli [...]. Di fat-to il feticismo [...] della scissione, idealizzazio-ne e costruzione di una [...] permettono la forma-zione di un «oggetto del [...]. Che [...] questo oggetto del desiderio? In [...] primitive si osservano dei fenomeni feticistici che [...] alcuni og-getti valori magici e divini. La psicoanalisi freudiana collega [...] feticcio [...] di castrazione che il [...] scopre la diversi-tà dei sessi. Spesso diventa fetic-cio un [...] la vi-sta traumatizzante delle nudità femminili. Su questa base, il feti-cista [...] eccitato [...] fetic-cio che gli permette di [...] una [...] religione privata ricca di liturgie [...] di rituali. Il feticismo [...] di collezionare è legato [...] gli oggetti [...] pro-curano piacere (del possesso [...] che ne conse-gue), danno prestigio, conferma-no uno [...] il godimento della bellezza, conferiscono al collezionista [...] non è garantita dal suo passato. Collezionare può essere una [...] conforto rispetto ad un lutto difficile da [...] caducità quale caratteristica del passare del tempo. Ne è un esempio [...] Freud che ha iniziato a collezionare antichità [...] subito dopo la morte [...]. Ma collezionare può esprimere [...] di sedurre: ogni collezionista -di-ceva Freud -è [...] Don Giovanni. La psicoanalisi ci insegna [...] an-che un modo per conquistare il proprio [...] le proprie emozioni, dominare la propria vita [...] processo -iniziato [...] -di idealizzare degli oggetti [...] così significati simbolici profondi. E il significa-to è [...] un quadro appartenu-to ad [...] va-le molto di più di un quadro [...] una storia diver-sa. In questa misura, «colleziona-re [...] Molfino -può essere altrettanto importante quanto sognare, e [...] stessi meccanismi onirici, dai desideri mascherati (infantili) [...] spostamento di significati, alla condensazione». Raccogliere opere [...] dun-que, è determinato da motivazio-ni [...] che sono fondate [...] della eccezionalità, unicità, autenticità e [...] stessa. Il mercato che su [...] struttura non è che [...] pubblico di questa religione [...] la [...] spinta irrazionale, crea consenso [...] mercato. La collezione diventa, per [...] specie di tea-tro privato, un teatro del [...] modello su cui si pla-smano emozioni, ansie [...] è casuale che nel Sei-cento collezionare era [...] contro la malinco-nia! Una pratica che si [...] estetico da cui si sviluppa la passione [...]. Un analista inglese, Donald [...] sostiene che [...] estetica inizi con la [...] sguardo estatico del neo-nato davanti alla enigmatica [...] da cui dipende per il nutrimento e [...]. E prima di [...] Ador-no considerava la «pelle [...] come [...] della prima immagine estetica, [...] per-turbante (e commovente) [...] con la bellezza. Infatti, è noto che [...] Bellezza [...] è solo una esperienza consolatoria e vi-vificante, [...] e capace di sollevare potenti sen-timenti negativi [...] angoscia, senti-menti questi meglio descritti dal-la psicoanalista Graziella Maghe-rini [...] «sindrome di Sten-dhal». Perché allora non pensare [...] come ad una difesa rispetto alla bellezza [...] Forse proprio perché -precisa la Molfi-no -«la [...] pri-mo terrificante e meraviglioso incontro con la [...] ini-zio [...] e al conoscere». E come si modificheranno oggi [...] modalità più profonde con la massificazione [...] e la [...] facile riproducibilità? Oggi molti artisti [...] arte togliendo [...] dalle sue funzioni co-muni per [...]. Ne è un esempio [...] Marcel [...] e il design industriale [...] a questa tendenza attivando un processo di [...] che si trasferisce a chi le possiede. Aveva forse ragione Andy [...] questa ten-denza e nel distruggere [...] la ri-produzione ossessiva delle opere [...]. Il collezionismo ha una [...] motivazioni molto pro-fonde che si collegano, oltre [...] e sociali, al po-tere, al prestigio, ad [...] alla nostra realtà psi-chica. Da questo punto di [...] poste due sorelle, studiose di psicoanalisi [...] (Francesca Molfino), di storia [...] (Alessandra Mottola Molfino) con un prezioso lavoro da [...] («Il possesso della bellezza. Dialogo sui colle-zionisti [...] Umberto Alle-mandi 1997, [...]. Se con [...] il collezionare era un modo [...] intellettuale e il fondamento stesso [...] culturale, è nel Settecento che [...] collezionismo [...] diventa lo «status [...] del potere, del censo e [...] no-biltà. Basti ricordare Hume per [...] collezionare opere «belle» non era soltanto un [...] individuale, ma anche un esercizio di responsabilità [...]. Numerosi sono i [...] in questo secolo: Sir Peter [...] Horace Walpole, consigliere del re Carlo I, George [...]. Ma il primo vero [...] moderno del termine, oltre che esperto [...] è il Cardinale Albani, [...] Clemente XI, che si è impegnato per [...] a conservare, valorizzare, restaurare, catalogare, classificare le [...] collezione col-locata nella [...] sulla via Salaria. [...] de Quin-cy è un altro [...] del [...] settecentesco, grande esperto dei marmi [...] portati a Londra. Paradossalmen-te [...] non amava i colle-zionisti [...] musei poiché -secondo lui -questi ultimi sot-traggono [...] vita sociale e le collezioni private privano [...] valore morale. [...] il collezionista diventa il [...] collettiva e il collezionare un modo di [...]. Alexandre du [...] acquista la dimo-ra degli [...] per allesti-re la [...] collezione fatta di arazzi, [...] og-getti [...] di epoca medioevale e [...] un ritorno al passato. Ben diverso è il collezionismo [...] di Napoleone III. Esso diventa pratica economi-ca, [...] proprio commercio [...]. Nascono le aste, famose [...] e i gran-di conoscitori [...] Paul [...] e Georges Pe-tit. In Italia il collezionismo [...] con i nomi di Giovanni Morelli e Gian Giacomo [...] Pezzoli, si intrec-cia con [...] e assume caratteristiche pa-triottiche. Morelli è stato uno [...] mai esi-stiti, consigliere di [...] Pezzoli, tutore del nostro [...] del Regno e fonda-tore della consapevolezza civile. Peccato non avere oggi [...] Mo-relli! A spingere al collezioni-smo [...] di prestigio, di nobilitare certi interessi culturali, [...] alla [...] degli affari e del [...]. Tra Parigi e New York, [...] Londra e Boston, così come tra Firenze e [...] un fiorente giro di ope-re [...]. Bernard Berenson e Jo-seph [...] sono stati per molto [...] primi anni del no-stro secolo, figure mitiche, [...] tesori [...] italiani, specie rinascimenta-li. Sempre in America, fiorirono presto [...] eccentrici: Charles [...] era così maniaco delle sue [...] che era solito [...] vedere una per volta e, [...] erano più di duemila, la visita al-la [...] poteva protrar-si per vari giorni. Un collezioni-smo eccentrico e [...] quello di Peggy [...] che ha creato a Venezia [...] conosciuta in tutto il mondo. Sulla scia di questi colle-zionisti, [...] la [...] raccolta Paul [...]. Egli motiva la necessità di [...] opere [...] con il desiderio di [...] dalla disper-sione. Ma la Mottola Molfino [...] che il possesso e la salvaguardia della [...] proprio la motivazione più forte del collezionismo [...]. Egli era un grande [...] buona dose di cinismo, mol-to diverso da [...] americano: Mitchell [...]. [...] è dedito a collezio-nare oggetti [...] veicolano un si-gnificato. Egli si presenta come [...] che ammette di imparare at-traverso il collezionare, [...] invulnerabile quando acquista opere ed è comunque [...] di vincere la lotta con-tro il Tempo [...] Morte. Purtroppo questo secolo che [...] stato funestato da guerre e invasioni. Il collezioni-smo è diventato [...] di bottini di guerra sulla scia di [...] un secolo pri-ma Napoleone. Non solo, ma il [...] ricatto sono diventati i metodi privilegiati per [...] che si desiderano. Un collezionismo di rapina. Ne sono esempi le [...] Hitler e di [...] che nascono dalla spo-liazione [...] e della Polonia. Barbarie e volgarità distruggono [...] di un tempo e questa distruzione va [...] con lo sterminio degli ebrei. Nel dopoguerra e fino [...] si assiste a una profonda trasformazione. Il collezionismo di massa, [...] ri-producibilità delle opere [...] uccide il vero collezionismo [...] in un siste-ma di [...] dimensione effimera del consumismo e del riciclo. Si inse-risce in questa [...] Andy [...]. Il suo col-lezionismo era [...] un filo logico nel raccogliere di tutto [...] seggiole, anelli, scatole di [...] preservativi, ceramiche, mo-bili, sacchi pieni di oggetti [...] maniera disordi-nata le stanze della [...] grande ca-sa sulla 66 [...]. Ma forse era il [...] essere artista, di fare attenzione agli oggetti, [...] loro uso per imporre loro uno statuto [...]. Andy [...] usciva ogni giorno dalla [...] dedicava due o tre ore a comprare [...] pul-ci di Manhattan, ma avendo be-ne in [...] era sempre più importante [...]. Peraltro la [...] forza [...] gli permetteva di trasformare anche [...] spazzatura in oggetti da collezione. Un colle-zionista di accumulo [...] la fine del colle-zionismo della bellezza, cioè [...] e definitivo -co-me dice [...]. /// [...] /// Ma forse anche un modo [...] di difendersi dalla massi-ficazione [...] e dalla [...] faci-le riproducibilità attraverso una operazione [...] appunto sulla riproduzione esasperata di opere e sulla loro [...]. Sem-bra abbia voluto scongiurare il [...] -riconosciuto da Walter Benjamin -che nella riproduzio-ne manca [...] et [...] la [...] esistenza unica e irripetibile. Ma -si domanda Alessandra Mottola Molfino [...] ancora i collezionisti del Bello? Quei collezionisti [...] feticcio, ma che attraverso il pos-sesso di [...] alla [...] vita culturale? Pur-troppo, sembra [...] col-lezionismo di oggi si orienti sem-pre di [...] provenienza storica, cioè interessano di più oggetti [...] famosi. [...] diventa sempre più un oggetto [...]. Ne consegue che «un oggetto [...] e che anche una squadra [...] calcio può conferire il prestigio di immagine che una [...] deri-vava solo dal possesso delle gran-di opere [...]. Di fatto, oggi, [...] a collezionare si è [...] frammentata anche se ancora qualche appas-sionato [...] che colleziona spinto dalla [...]. Ma le prospettive future [...] Mottola Molfino -non sono ro-see. Ella si domanda se [...] «impossibile a un numero sempre maggiore di [...] opere origina-li e la loro qualità artistica». Cer-to, la grande trasformazione [...] incontro [...] contempo-ranea, [...] del Brutto nel firmamento [...] la rap-presentazione più esibita ora ri-spetto al [...] del sadismo e della distruttività ci costringono [...] con un occhio ben diverso da quello [...]. E con la consapevolezza [...] tende a metterci in crisi e a [...] mondo interno e ci costringe continuamente ad [...] ad un restauro dei no-stri oggetti interni [...]. Mauro Mancia Un particolare [...] di Antonio Canova «Le tre Grazie» esposte [...] Galleria Nazionale di Edimburgo Schiavi del Bello Dai collezionisti [...] cultori del feticcio Pulsioni di dominio e [...] Così lavora la psiche Raccogliamo con la [...] francobolli, quadri. Solo per essere un [...] Noi, indaffarati salvatori di frammenti della storia FULVIO ABBATE Beato il collezionista che, ange-lo immobile, se ne [...] nel cielo liberato dalle pene. Ol-tre Dio, la Patria, [...] Famiglia. Ol-tre il nazismo, il [...] oltre la socialdemo-crazia, il liberismo, il qualunqui-smo. La Terra e il Cielo [...]. O tutto questo insieme. Beato me, insomma, che [...] lontano, mentre aspettavo un amico farabutto, di [...] ritardo, decisi di ab-bandonarmi nuovamente alla gioia [...] luci san-no donare [...] vivente. Mi spiego meglio: il collezionista, [...] stesso in cui sceglie la [...] strada, diviene per incanto una [...] emotivamente, [...] autosufficiente: sa cosa vuole e, [...] dove raccogliere, raccattare tutto ciò che gli occorre per [...] un mausoleo, un fortino, una pago-da inviolabili e poi [...] via. O comunque imparerà assai [...]. Nella luce radente domeni-cale [...] non soltanto lì. È un [...] come il topo querci-no, [...] durante le belle stagioni si mette in [...] per [...] e dopo averle trovate [...] un albero inattaccabi-le dal gelo: il suo [...] bunker solitario. Spiegare in breve [...] una col-lezione non è cosa [...] ma ci proviamo ugualmente. Avete presenti gli insiemi, [...] si studiano in algebra? Ora ipo-tizziamo per [...] che ci interessa custodisca tutte le «X» [...] for-mulate [...] del mondo. A questo punto il [...] ogni mezzo, cercherà di [...] in possesso. Ho parlato di collezionista [...] ritiene che ogni collezione per [...] veramente tale, cioè unica, [...] nella classe dei numeri finiti. Con que-sto non voglio [...] possano [...] di infinite, an-zi, le [...] si-curamente le più avvincenti, danno [...] tuttavia colui che intraprende [...] sappia di dover ri-nunciare alla borsa, al [...] pieno valore di scam-bio dei suoi beni. Faccio un esempio: una [...] raccolta di cimeli militari sugge-riva al neofita [...] di-stintivi metallici da copricapo delle organizzazioni giovanili [...] Partito [...] fascista, con questa motivazione: «Si tratta di [...] di pezzi (6-7), reperibili facilmente con una [...] decine di migliaia di lire dando grande [...] completata la rac-colta». /// [...] /// In cuor suo, se [...] diretta-mente dal museo degli [...] di Parigi le uniformi [...] avendo ancora i complici, è costretto a [...]. /// [...] /// Sia chiaro però che [...] fatica a immaginare un altro genere di [...] autografi. E [...] penso a un amico, [...] Aldo Mondino, che pian piano ha rac-colto molti [...] gran-di personalità: da Edgar Allan Poe a Mark Twain, [...] Céline a Pi-randello a Debussy a una [...] Picasso assieme a Maurice [...] il pittore [...] dedicata e donata a [...] della [...] parigi-na, ma quelli, infami, [...] tempo a [...]. Confesso che [...] potendo, mi caccerei nella collezione [...] autografi. New York, in questo [...] autentico paradiso: a Madison [...] ho scorto in vendita [...] di [...] roba da archivio di [...] di im-pronte digitali; ma anche lettere su [...] John F. Ken-nedy, contratti pieni di [...] Marilyn Monroe e altre carte meravigliose. Ho cercato fin [...] sia pure goffamente, di dare [...] tono di-dattico o [...] alla trattazione [...]. /// [...] /// Il vero collezionista è [...] parli soltanto di sé, senza ritegno. Della [...] felicità soltanto. Si sappia allora che, [...] Walter Benjamin, so-vente si deve proprio ai collezio-nisti [...] una memoria che altrimenti finirebbe nella pattumiera [...]. Lui, quando diceva queste [...] un signore che aveva pas-sato la vita [...] erotiche giapponesi. E io? Più modestamente, [...]. Di francobolli, per comin-ciare. Custodisco tutti i valori [...] repubblicana, «Gron-chi rosa» compreso. [...] sapevo riconoscere la filigrana «ruota [...] da quella «stella». Con questi occhi ho [...] estetico delle nostre af-francature (coincide con [...] di un valore dedicato [...] Monte Bianco, 1966); sempre con lo stesso [...] adulto, ho deciso di dedi-carmi parallelamente alla [...] da occhiello (ul-timo acquisto fatto, quello del Partito [...] già un esemplare di Giustizia e Libertà) [...] tematica e [...] galassia delle possibili-tà. Non contento, successiva-mente, mi [...] i co-pricapo militari acquistando sia un képi [...] tempo di Pearl [...] sia una bustina appartenuta [...] fascista italiano combat-tente in Spagna nel [...]. Nel frat-tempo, agogno di [...] an-che una appartenuta a un [...] della Colonna [...]. Ce la farò? Chi [...]. È certo co-munque che [...] un ro-manzo. Avrà come protagonisti proprio [...] niente puri. Ritengo di [...] abba-stanza, li ho visti spasimare [...] a un disegno di [...] a un elmetto tedesco, a [...] scheda telefonica. Erano tutte creature indaffarate, [...] lettori di bollettini. Quel roman-zo lo dedicherò [...] Francesco Sicuro, collezionista e comandante di marina [...] che mi ha insegnato a non rompere [...] francobolli della più bella se-rie che i [...] paese abbiano mai visto su una busta, [...] al lavoro». A Franco, che mi [...] metodo per essere un [...] più felice sulla Ter-ra. /// [...] /// A Franco, che mi [...] metodo per essere un [...] più felice sulla Ter-ra. (0)
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