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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1895672453.

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È come in un [...] Charles Dickens. [...] di capanne di mattoni si [...] lungo un rigagnolo maleodorante, dove [...] se [...] è stata soppiantata da carte [...] rifiuti che coprono anche gli argini. Il luogo è un insieme [...] enormi piazzali dove si alzano mon-tagne di spazzatura, ben [...] per prodotti, [...] le bottiglie di birra, più [...] libri [...] rifiuti misti, verdure imputridite, strisce [...] stoffa, scatolette sventrate, nere poltiglie. Ogni tanto da qual-che [...] viene fatta bruciare e si al-za un [...] aggrava il [...]. Deposito di [...] villag-gio è anche luogo [...] venti-mila persone, tutte arrivate dalla provincia dello [...]. Accanto alle montagne di rifiuti [...] sono le [...] in mattoni o in cartone, [...] che si rincorrono lungo i sentieri polverosi, [...] tavolo [...] rivendite di cibo cotto. La miseria, lo sporco, [...] in-credibili. Una corte dei miracoli [...] sopravvivenza grazie a un mestiere inventato, forse [...] ma in ogni caso tolle-rato, quello [...] rifiuti «in proprio». La divisione dei com-piti [...]. [...] chi raccoglie solo cartoni, [...] chi solo le bottiglie di plastica della [...]. Tutto viene portato sulla [...]. Visto che, dentro, anche [...] specializzate, ci de-ve essere una mente organizzativa [...] per la so-pravvivenza. I rifiuti vengono cata-logati [...] ai centri di rici-claggio. Qualcuno ci guadagnerà e [...]. Ma non sa-ranno la [...] vecchio che, si-mili a dei mendicanti, arrivano [...]. Pechino produce ogni giorno [...] tonnellate di spazzatura. Gran parte viene raccolta [...]. Ma ne resta [...] per alimentare questa [...]. Il [...] della città, a meno di [...] in espansione per cinesi espatriati [...] per non cinesi, dove un appartamento di nemmeno 30 [...] quadri costa in affitto mille [...]. Appena ad un chilometro [...] i più ricchi di Pechino dove sorgono [...] costosi, e i night club più alla [...] più esclusivi e dove impazza il [...] Plaza, preferito dai cinesi [...] possono andare a dilapi-dare [...] lire solo per una [...]. Banale contrasto tra miseria [...] di qual-siasi [...]. Eppure Pechino più che [...] di sviluppo destinata a riempire di meraviglia [...] i connotati, qualche volta avvilenti, di una [...] Ter-zo [...] allo splen-dore del centro [...] i luo-ghi di raccolta dei dannati, forse [...] se riusciranno ad entrare nel girone del [...]. La città ha trovato [...]. Piatta e orizzontale come [...] fa pensavano fosse la Ter-ra, [...] vio-lento che [...] schiacciata ai lati e [...]. Alla dimensione orizzontale la [...] speculazione immobiliare di questi ultimi anni ha [...] verticale: palazzi imponenti, costruzione di trenta piani, [...] sopraelevate, hanno radicalmente modificato il profilo di [...] volta era il [...]. Forse in nessuna città [...] mai successo che dal violento muta-mento urbanistico [...] altrettanto violento mutamento so-ciale. La città piatta era [...]. La città verticale è [...] disuguaglianza. ///
[...] ///
Al [...] del China [...] nei ristoranti dove servono [...] i filetti di car-ne australiana, i manager [...] con i loro par-tner stranieri. Non rischiano niente in [...] quasi totali-tà dei casi sono rappresentanti di [...] che hanno nelle mani [...] po-tere economico. Ai piani inferiori, i [...] nelle [...] si congratulano con loro [...] fortuna di un la-voro che garantisce un [...] superiore al salario medio pechinese. Al piano terra e [...] del centro, la folla dei tassisti, dei [...] e giornali, dei mendicanti, delle ban-carelle volanti [...] cotto. E [...] lato del viale, appena [...] dei palazzi, la lunga sfilza delle bettole, [...] affollate. In nessun altro po-sto [...] mangia sempre e tanto come a Pechino. È una ven-detta nei confronti [...] tempi della [...] bettola è anche il modo [...] sempli-ce per darsi agli affari, fare soldi in [...]. Pechino è la città [...] del reddito è prodotto dal settore terzia-rio. Sono an-che i negozi di [...] più diversi che aprono e chiudono nel giro di [...] per donna. [...] nel terziario mi-nuto della città [...] mobilità enor-me, con ascese e cadute che alimen-tano [...] di facili guadagni e fanno [...] invece gli usurai [...]. Ai pechinesi questa loro [...] piace molto. La vedono fi-nalmente [...] che tutti hanno di fare [...] speri-mentano una sorta di democrazia delle opportunità di cui [...] godo-no in nessun altro campo della vita sociale. Stanno certamente meglio, [...]. In questi ultimi 2-3 [...] medi mensili si sono triplicati, toc-cando i [...] Yuan, [...] più di 100 dollari americani. Come usare que-sti soldi? Le [...] piccolissime e non [...] spazio per i mobili. [...] è ancora un sogno lontano [...] se delle [...] lo scorso an-no, la metà [...] di privati). Dopo la televisione e [...] i vestiti anche se gli accosta-menti dei [...] molto azzardati (i bottoni e sciarpa verde, [...] un giaccone rosso) e [...]. ///
[...] ///
[...] e il sangue ha [...] immobiliare del 1993-1994, quando i profitti hanno [...]. [...] metri quadrati [...] ma appena il [...]. [...] ai centri commerciali, ai [...] le [...] alle ca-se e alle [...] per stranieri, al rifacimento di tutto il [...]. La corruzione ha toccato [...]. [...] del [...] accusato di [...] ricevuto [...] fantasmi di una metropoli tra [...] e grattacieli NEGLI ANNI 50 [...] parola [...] scandita nel finale del famoso [...] di Ho-ward Hawks La cosa da un al-tro mondo, [...] stata: «Scruta-te il cielo! Alla fine dei 60 [...] stato ancora scrutato, ma con ben altro [...] serie di Star [...] ne aveva fatto [...] riserva di curiosità e [...] che [...] astronave di nome [...] si era messa a [...] missione scientifi-ca quinquennale. Che cosa era successo? Non [...] segre-to: dai tempi della guerra fredda, dal [...] del maccartismo, dai tempi in cui persino [...] madre, un figlio potevano es-sere [...] nemico della patria (come [...] di Leo Mac Carey [...] rinuncia) molta acqua era [...] ponti. La nuo-va frontiera [...] e il periodo di [...] avevano permesso lo sviluppo di una diversa [...] una diversa impo-stazione della ricerca scientifi-ca: la [...] di essere finalizzata alla distruzione, essa -pur [...] competitivo -era di-venuta un valore in sé. La serie di [...] alla quale sembrano essersi [...] di San Diego, nacque da questo conte-sto. Dopo una terza guerra [...] atomico, vi si diceva, [...] era dive-nuta più saggia [...] ave-va compreso la bontà del princi-pio di [...] storica di singole città (la famosa Prima Direttiva, [...] spesso violata nei vari episodi). In realtà lo show [...] modello western della colonizzazione, tempe-rato dalla tolleranza, [...] razionali-smo coltivati negli anni 60. Poco conciliante verso i [...] ambizioni del movimen-to femminista che proprio in [...] stava istituzio-nalizzando e attendo a sug-gerire una [...] rigorosa pedagogia della [...] Star [...] non dimostrò particolare simpatia [...] fe-nomeno [...] di quel decennio. In un episodio intitolato «Viaggio [...] Eden» un gruppo di [...] dello spazio (che si [...] suonare un pessimo rock galattico), capeggiati da [...] si im-padronisce [...] per fare rotta verso [...] loro sogni, un paradiso che evidentemente coincide [...] della contro-cultura sessantottesca, forte-mente [...] e [...]. Ma il pianeta si [...] luogo mor-tale per tutti loro. La forte va-lenza simbolica [...] chiarissima, ma il suo messaggio conservatore non [...] e stolidità: co-me spesso si legge in Star [...] (e se è per [...] un poeta della grandezza di Wallace Stevens), [...] identifica nella staticità e [...] di evoluzione, di storia. Il glorioso storicismo di Star [...] totalmente, asso-lutamente laico, rigetta [...] vantaggio di [...] della condizione umana in [...] continua scalata verso una conoscenza (di se [...] che [...] poten-zialmente infinita. A [...] in persona si deve [...] un episodio in due parti, [...] che è per molti [...] non solo della prima serie, ma di [...] quel che dove-va avvenire nelle serie se-guenti, [...] in generale e tut-to sommato persino nella [...] decennio dopo. Tralascio un riassunto e vengo [...] al punto: i due protagonisti -un capitano e una [...] dello spazio -gravemente menomati nel fi-sico, finiscono per vivere [...] un pianeta off [...] una realtà che è pura [...] (oggi si direbbe: una realtà virtuale), ma che consente [...] disgrazia-ti di superare le loro limitazio-ni e condurre mentalmente [...] vita [...] e di bellez-za. Al di là [...] che in America si [...] ad ac-cordare ai [...] agli han-dicappati, [...] è un pri-mo sintomo [...] di un medium operante su [...] scala come la tv, [...] letteraria da tempo si era occupata del [...] di primissi-mo piano come Philip [...]. Dick -della crisi del [...] che sarebbe esploso con [...] voga [...] e che sareb-be stato [...] seconda se-rie Star [...] La Nuova Generazio-ne. Anche la nuo-va serie [...] la prima ad operare su due versanti, [...] non si trattava di predi-care dei valori [...] la bon-tà a causa della propria radicata [...] volta le certezze di tale impostazione sono [...] que-sta volta ogni personaggio scruta dentro se [...] abissi di insicurezza, di nevrosi, di paura. FORSE PER questo com-pare [...] La Nuova Gene-razione la straordinaria invenzione del [...] il ponte ologrammi nel [...] è possibile, il luogo in cui simulare [...] pure per poco tempo, qualunque cosa noi [...]. La Nuova Generazione è [...] il prodotto di [...] computerizzata che si è [...] i sospetti e i timori che il [...]. Kirk ave-va nella prima [...] confronti delle tecnologie sofisticate, salvo poi avere [...] di Picard le sue gatte da pelare [...] ponte ologrammi prenderà corpo nientemeno che [...] di Sherlock Holmes, il [...]. ///
[...] ///
La Nuova Generazione, in-somma, [...] i con-ti con la New Age allo [...] cui la prima serie di Star [...] si è trovata tra [...] della contro-cultura anni 60: ricercando nella realtà [...] la loro storia perso-nale e il mondo [...] non hanno loro concesso, i protagonisti di La Nuova Ge-nerazione, feriti da un passato familiare doloroso e [...] si trascinano dietro per tutta la vita, [...] questo punto di vista, agli adepti di [...] Virtuale soltanto per-ché vige fra loro il [...] disciplina militare, un senso del dovere che [...] davanti a qua-lunque emergenza, tecnica o morale [...] se que-sto proprio non basta loro a [...]. ///
[...] ///
La Nuova Generazione, in-somma, [...] i con-ti con la New Age allo [...] cui la prima serie di Star [...] si è trovata tra [...] della contro-cultura anni 60: ricercando nella realtà [...] la loro storia perso-nale e il mondo [...] non hanno loro concesso, i protagonisti di La Nuova Ge-nerazione, feriti da un passato familiare doloroso e [...] si trascinano dietro per tutta la vita, [...] questo punto di vista, agli adepti di [...] Virtuale soltanto per-ché vige fra loro il [...] disciplina militare, un senso del dovere che [...] davanti a qua-lunque emergenza, tecnica o morale [...] se que-sto proprio non basta loro a [...].

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Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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