Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1992»--Id 1889142689.

SABATO 8 AGOSTO [...] 15 [...] Le città [...] fianco e in basso due [...] di Milano. A destra Giampiero Corrioni« Stando [...] può annusare [...] aspro della nostra epoca [...] fatto di rabbia e motori a scoppio, [...] depressione e polvere grigiastra» [...] delle metropoli raccontata dai [...] Milano in un interno GIAMPIERO [...] Milano, dal latino [...] a [...] volta dal [...] cioè «paese di mezzo», [...] ne sta nel centro. Ecco, se qualcuno mi chiedesse [...] significa in una parola vivere a Milano, gli risponderei: [...] si ha [...] di [...] finiti nel mezzo della storia, [...] siamo «al centro», in uno di quei pochi centri [...] il mondo, qua e là sfilacciato, addensa le sue [...] i suoi progetti e le sue brutture. I problemi in cui [...] Milano non hanno mai [...] di questioni locali: sembrano [...] coi grandi drammi del nostro tempo. Ne consegue che, vìvendo [...] si può annusare [...] aspro della nostra epoca: [...] fatto di rabbia e motori a scoppio, [...] e polvere grigiastra. La [...] impressione che star [...] a Milano sia come [...] nel bel mezzo dei guai [...] questo fine secolo, mi capita di [...] soprattutto guardando le notizie [...] telegiornale. Non è la stessa [...] telegiornale a Roma, in una cittadina di [...] da noialtri. In qualsiasi altra parte [...] che la notizia estera se ne viene [...] lontano: riesce ad adagiarsi nel televisore come [...] sommato un po' appannata, smussata dalla dolcezza [...] garrire delle rondini, da una certa italica [...]. Ma a Milano è [...] A guardare le immagini delle guerre in Bosnia [...] Moldavia, si ha [...] che il fronte sia [...] passi: ogni volta 6 un trauma, è [...] fosse un canale diretto e privilegiato, un [...] calamita milanese, per cui [...] rovinoso, piomba [...] di schianto, con tutta [...] ancora intatta. Ricordo che nei giorni [...] alcuni amici che si [...] città e sentivano la pioggia radioattiva che [...] una cosa che si poteva avvertire solo [...] si era attivato [...] filo diretto [...] Connessioni rapide, ripetute e [...] contraltare della cosiddetta Milano [...]. ///
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Milano come città a [...] subito capta le ultime tendenze del nostro [...] dove rimbombano, più forte [...] altra parte d'Italia, i disastri della modernità. In ogni caso [...] si possono ritrovare tutti [...] contemporaneità, [...] si danno convegno le [...] o cattive che siano, di cui ò [...] è -mi dice un [...] Milano riesce a ospitare ogni tendenza della [...] del mondo, è perchè questa città non [...]. Ma come, non ha [...] Milano? «No, non ce [...] più» mi risponde il [...] ai tempi di Carlo Porta [...] Delio Tessa, ai tempi dei navigli e delle [...] pergolato, una vivace anima brusca e terricola [...] si è fatta [...] vuota: [...] ma che proprio per [...] grado di accogliere, come se fosse un [...] le anime del mondo». Cosa intende dire questo [...] «Hai presente i marocchini, i filippini i pachistani? Hai [...] la comunità brasiliana, cinese, tedesca, armena: tutta [...] è venuta a stabilirsi dalle nostre parti? Ebbene, [...] Milano, puoi imbatterti in pezzi [...] o di America Latina, [...] più ti piace, in un sentore [...] o [...] -ma non riuscirai più [...] sapore di Milano. A meno che il [...] Milano non sia costituito oggi dal fatto che [...] tutti i sapori di tutto il mondo». Il mio amico ha anche [...] le sue ragioni. Conosco gente che, esasperata [...] dallo squallore di Milano, si è ritagliata [...] Milano [...] paesaggio alternativo, ha ricreato una seconda terra [...] riesce quindi a vivere [...]. Entri [...] di un [...] ed è tutto un [...] di sandalo e uno sfrigolio [...] spezie sui fornelli, mentre divinità indù occhieggiano dai mobili [...] il proprietario pratica lo yoga sul tappeto. [...] qualche caseggiato più in [...] del Giappone» mangiano coi bastoncini, compongono ikebana, [...] di buddismo zen. Invivibile e discreta, insopportabile [...] Milano lascia lare e si ritira sullo sfondo: [...] malandato, si trasforma semplicemente in cornice laida [...] retro di puzza e ingorghi dove urlano [...] che subito fa [...] voglia di richiudere la [...] a contemplare le stampe e le stoffe [...]. Dietro questi innocui bozzetti [...] incombe in realtà -almeno a mio parere [...] più gravi che affliggono Milano. Fattasi di anno in anno [...] informe c degradata, con le sue strade sconce percorse [...] una folla [...] -Milano non riesce più a [...] goduta come luogo pubblico, non vi si può più [...] come in una polis [...]. Irritati e spaventati da [...] di giorno appare brutale e di notte [...] cui loro stessi fanno parte), i cittadini [...] loro appartamenti, si dedicano ad abbellire e [...] uno spazio privato, che finisce per sopperire [...] vie e di piazze dove non si [...] passeggiare con piacere, e che non possono [...] come proprie. Cosi facendo tuttavia contribuiscono [...] queste stesse vie e piazze in squinternati [...] di nessuno, dove chiunque può transitare lasciando [...] scorie del suo passaggio incattivito. Cosi, le lattine di [...] di sangue, gli escrementi [...] fra le erbe dei rari parchi quasi [...] genia di una nuova vegetazione metropolitana, fanno [...] alla cura affettuosa delle case, al calore [...] dove finalmente si può ritrovare il piacere [...] da abitare. Mi diceva un amico [...] Milano significava per lui pensare innanzitutto alle case [...] se la grade-volezza di una città tanto [...] soltanto o soprattutto in questi interni tutti [...] tutti un po' magici e amorosi: [...] di simili [...] abitativi, a cui di [...] affranti, dopo [...] transitati con occhio insofferente [...] che si fa fatica ad apprezzare, anche [...] si trasferiscono e non riescono a [...]. C'è una storia, accaduta in [...] giorni, che illustra bene [...] di Milano: una storia terribile, [...] milanese, tremenda com'è tremenda la Milano d'oggi. In pieno centro, [...] giardino zoologico -liberato dagli [...] giudicato troppo angusto per loro -sono andati [...] senza tetto. I giornali pubblicano le [...] fuggiaschi della vita, che adesso dormono accuc-ciati [...] le sbarre, Nelle gabbie dove da piccolo [...] sbadigliare [...] e [...] bruno, si agitano ora [...] marocchini. Commentando questa vicenda talmente [...] qualcosa della fiaba, un tale mi suggerisce [...] cinico e di-sincantato molto diffuso dalle nostre [...] posto del giardino zoologico si potrebbe impiantare [...] «Museo [...] con gli extracomunitari dentro le gabbie e [...] che recita «Homo [...] «Homo [...]. Nel giro di pochi [...] per questo scandalo surreale [...] i vigili, gli psicologi, i pompieri per [...] e trasferire nei centri di [...] questo misero brandello di [...]. Ma loro no, non [...] preferiscono restare nelle gabbie, e devono essere [...] per poi venire [...] a forza. Mi sono dilungato su [...] tetra e patetica, che pare uscita da [...] di fine millennio, perché nel suo eccentrico [...] rappresentare bene in quale razza di «duro [...] trasformata Milano, b appunto oggi Milano un [...] pauroso, «albergo di fine millennio», dove si [...] giochi e gli «ospiti», convenuti da ogni [...] vincono o perdono il loro destino stesso. [...] da noi c'è poco [...] Siamo [...] il sesso lo chiamiamo bimbo» La curiosa [...] italiana che nei paesi anglofoni ha mutato [...] diversi [...] del termine fino ad [...] Quando Chandler [...] nei suoi gialli ALFIO BERNABÒ MI «Bimbo», «Bimbo». Si sente dappertutto, si [...]. E diventata [...] parola straniera di moda [...] lingua inglese. Ma cosa significa «bimbo» [...] moderno? A chi si riferisce? Certamente non ad un [...] termine italiano. [...] di dire che sempre più [...] questa parola viene usata per denotare il contrario. Si possono fare alcuni esempi [...] significati del suo moderno impiego. Non molto tempo fa [...] titolato un articolo in questo modo: [...] 105. Una traduzione comprensibile potrebbe [...] riceve 105. Bisogna sapere che [...] è una robusta donna [...] finita al centro di uno scandalo che [...] la carriera di un ministro col quale [...] relazione amorosa. Adirata dal (atto che [...] 0 trovata incinta il ministro adultero le [...] porta in faccia, la [...] lo ha smascherato come [...]. In più ha anche [...] sulla vicenda. Quando un settimanale ha attaccato [...] una [...] and teli bimbo» (bimbo che [...] lei ha immediatamente sporto denuncia [...]. Il suo avvocato ha [...] la serietà di carattere della signora [...] e dunque anche [...] che la parola «bimbo» [...] confronti costituiva espressione calunniosa, lesiva della [...] reputazio-ne. Un altro esempio, un altro [...] «Bimbo anger [...] tv» (La rabbia dei bimbi [...] la tv). In questo caso, ancora [...] il testo, gli occhi cadono sulle due [...] non mostrano dei bambini, [...] presentatrici televisive, faccia a faccia, la rabbia [...] nascosta dietro glaciali sorrisi. Un terzo esempio è [...] a capo di un articolo sulle trascorse [...] Bill Clinton, candidato democratico americano alle prossime [...]. Il titolo è per [...] e recita: «E pluribus bimbo». Ormai dunque almeno una cosa [...] chiara: in inglese la parola «bimbo» [...] al maschile, si riferisce solo [...] genere femminile. In secondo luogo allude [...] donne [...] ed infine c'è la [...] casi tale leggerezza si riferisce ad immaturità [...] diventa sinonimo di prostituzione, A questo punto [...] del «bimbo» italiano non c'è rimasto nulla. Puttana, bambola, lolita, [...] ecc. Trattandosi di un fenomeno di [...] di significato ci siamo rivolti [...] Service, il centro Incaricato di [...] ed esaminare le parole che appaiono [...] per chiedere delucidazioni. Il dottor David B, Shirt [...] che in Inghilterra la genesi della parola [...] nel supplemento [...] dove è apparsa nel [...] essere definitivamente incorporata nel testo del dizionario [...]. Shirt dichiara che, pur [...] bambino», specie in Inghilterra la parola «bimbo» [...] parte di un gergo dispregiativo. Il [...] precisa Shirt, oggi le dà [...] significato in due sensi: a) persona: b) una donna, [...] una giovane con la testa vuota. Si ferma 11-. Ma poi emerge che. Contrariamente a quanto si [...] parola «bimbo» è stata importata in Inghilterra [...] Stati Uniti dove venne probabilmente introdotta dagli immigrati italiani. [...] re-gistra la [...] prima apparizione come parola slang [...] America nel 1919, contenuta in una frase pubblicata dall [...] Magazine: [...] the [...] will [...] the pool bimbo» («solamente i [...] più eroici possono salvare il povero bimbo»), Nel 1936 [...] usata dallo scrittore Raymond Chandler in Killer in the [...] nella pioggia) [...] scrisse: [...] is a [...] on [...] bimbo. A [...] stick up, [...] («C'è un bel malloppo di [...] su quel bimbo. Un rapinatore di banche, [...]. Nel 1947 fu lo scrittore [...] Wodehouse a scrivere di «Bimbo [...] the place [...] innocent [...] («Bimbi che bazzicavano da queste [...] facendo proposte a ragazze innocenti»), Quanto al significato «bimbo [...] donna, puttana» [...] spiega che il primo uso [...] questo senso risale al 1929 in America. Nel 1937 «bimbo» assunse [...] espliciti nel Detective Fiction [...]. Ha [...] quattro volumi tutti pubblicati per [...] tipi di Theoria: Le sette [...] doppie, Alle porte de! I suoi libri si [...] un viaggio narrativo dentro e fuori i [...] occidentale. Per raccontare la [...] Milano (che vive un [...] facile e non «abituale» per quella che [...] chiamava la capitale morale d'Italia) alla strada [...] racconto, ha preferito la via di una [...] su da una forte vena letteraria. Altrimenti? Altrimenti finisci anche [...] dello zoo: altrimenti Milano ti abbandona sul [...] in un mini-appartamento di periferia. [...] da noi è pieno [...] «non è riuscita» e langue in un [...] (gli «sconvolti») si trascinano sui marciapiedi, schivati [...] quelli che trottano e pedalano: quelli che, [...] o [...] «ce [...] fatta». Sarebbe come dire che [...] d'Italia ci si può beare a «fare [...] se fai il morto, [...] fondo e affoghi davvero; [...] per stare a galla [...] giorno e notte, lo sguardo puntato verso [...] gomito, zampa contro zampa, come una masnada [...] guada un fiume. Il fatto è che [...] nerboruto marciare delle folle milanesi, si sprigiona [...] una forza enorme, [...] spropositata. Un po' per istinto [...] un bisogno profondo di [...] alla fine con dignità, [...] entusiasmo che deriva dalla [...] sempre al centro, sempre nel cuore di [...] e di tutte le speranze -Milano non [...] che si lascia sprofondare dentro al proprio [...] lotta incessantemente per [...] dal suo stesso orrore. Ecco, tipicamente milanese è [...] la vita consista in un tirare [...] spingere e pestare, finché dal guaio in [...] è [...] fuori alla fine il [...] la soluzione. Cosi, se dovessi immaginare [...] un amuleto per Milano, da affiancare al [...] biscione col bambino nelle fauci (figura già [...] piuttosto aspra, vitale e forte), sceglierei da [...] pietra focaia: dei bei sassacci duri duri, [...] e pesta, finché dal buio opprimente della [...] scintilla e tutto si rinnova. È il possesso di una [...] pietra focaia ad [...] reso possibile la lotta contro [...] tangenti. Quei [...] Di Pietro» i milanesi lo [...] sui muri, grattando e scalpellando soddisfatti con la loro [...] focaia. In effetti, ciò che [...] Milano è proprio la presenza di questa [...] tensione che attraversa la città, la tira, [...] comprime e la fa stare sempre in [...] mai snervata e afflosciata. A Milano, si dice, [...] niente fiumi o boschi, niente monti o [...] vicinanze. Ma la natura a Milano [...] appunto sotto la forma di tale energia [...] possente e rude, connaturata con la città, [...] direbbe emergere direttamente dalla preistoria. [...] sembra di respirare la [...] forzuta e fosca, tuttavia carica di tensioni [...] il cambiamento, che ci doveva essere sulla [...] dei dinosauri e del carbonifero. E anche il clima [...] Milano, con le sue cappe afose interrotte da [...] ghiaccia fatta di pioggia [...] ricorda i tempi in cui [...] del pianeta era tutta [...] dalle [...] troppi vulcani ancora attivi. Cosi, da questo punto [...] vero centro di Milano, [...] di questa già [...] città, più che il Duomo [...] Galleria, risulta essere il Musco di Scienze Naturali, [...] campeggiano le sagome colossali del triceratopo e [...] dove il giaguaro zannuto e il formichiere [...] la Irò lotta senza fine e, cosi [...] inesausta e primigenia, che è la forza [...] Milano. Questa stessa tempra e [...] pure, anzi è attiva soprattutto nel dialetto [...] e nordica, prima ancora che latina. Favella adatta ai drammi, [...] alle grandi decisioni, oltre che sbrigativa, gioviale [...]. Lingua avventurosa e vitale, in [...] modo più simile [...] che non [...] sosteneva un mio amico poeta, [...] quale [...] voluto trasporre in dialetto milanese [...] tragedia di Shakespeare: «Come si fa a tradurre [...] or noi [...]. Mu in milanese no, perché [...] daremmo: [...] nò? ///
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E questo è [...]. Ma il milanese ormai [...] è diventato il segreto di Milano, il [...] si è disciolto [...] come un gas vitale, [...] e quasi interamente evaporato. Eppure il milanese è [...] grimaldello: scardina la crosta coriacea e ottusa [...] entrare a diretto contatto con il brulichio [...] fa toccare il fermento della realtà, ti [...] ronzio del mondo, [...] è [...] di questo grimaldello [...] può rendere davvero felice [...] a Milano. Nel 1952 lo scrittore S. [...] scrisse in The [...]. Un po' alla volta [...] cosi [...] significato di leggerezza sessuale, [...] alle connotazioni ritenute talmente lesive da far [...] in tribunale alla signora [...]. [...] esempio dell'uso di «bimbo» [...] risale solamente a poche settimane fa, curiosamente [...] un altro scandalo concernente la vita sessuale [...] politico. Ancora una relazione adulterina, questa [...] fra il ministro delle Arti e dello Spettacolo David [...] e una attrice. [...] al fatto che sarebbe [...] spifferare tutto o per soldi o per [...] giornali [...] definita «smoking bimbo» (un [...]. Ovvero donna leggera, ma anche [...] come una pistola. Per ora [...] non ha sporto alcuna [...]. Forse aspetta solamente che [...]. ///
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Forse aspetta solamente che [...].