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Di Berlusconi Stizza in Forza Italia: «Ha gettato la maschera» Fini annuncia: An al [...] con gli altri partiti di centrodestra. Prepara così, con [...] fatta alla fine di [...] settembre politico. E subito gli ri-sponde Pilo, [...] «Ha gettato la maschera». Ha sempre avuto la [...] Berlusconi. Altri alleati ritengono che [...] Fini sia un espediente per non essere [...] strategia di centro. [...] va bene, ma ora confrontiamoci [...] politica. Urbani: «Ha ragione». /// [...] /// Per esempio dobbiamo prepararci [...] amministrative del 97, che saranno un banco [...]. Si voterà a Milano, Torino, Venezia, Roma, Napoli: non vinceremo in tutte le città, [...] di perdere ovunque». Anche queste cose ha [...] Gianfranco Fini al mensile [...] anticipato da Il Corriere [...]. Oltre [...] rivendicato le mani libere [...] An [...] in competizione con Forza Italia, [...] e [...] vuole puntare a conquistare [...]. In-somma anche Fini si [...] e lo fa un [...] come un elefante nel [...] sbatacchiando di qua e di là la [...]. Per esempio dei tanti [...] Polo svoltisi a casa Ber-lusconi, tra un piatto [...] sugo e di polpette, dice che «troppo [...] è stata quella di riunirsi solo per [...] del giorno. Così finiamo in un [...]. E di Forza Italia [...] può diventare un partito li-berale di massa. Quella di Berlu-sconi è [...] la realtà è diversa». E conclude: «Non [...] una forza politica che possa [...] dei voti mo-derati. E con gli altri [...] An non ha paura di un rapporto [...]. [...] in poi ci sarà libera [...]. Neanche con i suoi [...] giorni travagliati, rimbeccandosi a vicenda -è tan-to [...]. Infatti trova il suo [...] debole. E i capigruppo li [...] «Si limitano a trasferire in parlamento le decisioni [...] in via della Scrofa». Salvo correggersi: «O almeno [...] collegiali de-gli organi dirigenti». Con queste premesse, dunque, Gianfranco Fini [...] il suo rientro politi-co. Questa intervista [...] affidata al mensile prima [...] cioè a fine luglio. Una co-succia pensata e [...] una chiacchierata rilasciata da un cellulare acceso, [...] solleone di Anzio. Così a Vittorio Feltri, [...] di Panorama si chiedeva con causticità al [...] «Gian-franco [...] c. Resto in fiduciosa attesa [...] cenno [...] la rispo-sta è arrivata [...]. E non è cosa [...] se [...] stampa di An si [...] i toni ribadendo che tra [...] e An i rapporti [...] sempre: «Di reciproca, fedele alleanza». [...] per la veri-tà un [...] -e non è la prima volta che [...] -si ricorda al «fusto bolognese» (co-me lo [...] Feltri), [...] «pri-ma ha costretto il Polo a un [...] per-dere le elezioni (gli ricorda Bep-pe [...] presidente dei deputa-ti forzisti), [...] e chie-de che «si cominci a fare [...]. La verità -dicono gli [...] Fini -è che questo ribadire la vo-glia di [...] dal ti-more di essere tagliato fuori. In-somma sfidando gli altri [...] vuole in qualche modo riprendersi la palla. Ma, av-verte [...] che tutto sommato considera [...] del leader di An, bisogna però avviare [...] sulla politica, sulle cose da fare: «sulla [...] sociale, sul ritiro della mano pubblica [...] e sulla riforma del-lo [...] federalista» e sul-le privatizzazioni. Giuliano Urba-ni, preoccupato -come [...] Polo -dello stato quasi comatoso [...] si spinge sino ad [...] Fini ha praticamente ragione su tutto. Ma questo, avverte [...] di Forza Italia, non [...] via libera al partito unico. Insomma concor-renza sì, per [...] con Antonio Martino, [...] ministro di [...] pur-chè non si danneggi [...] su un comune programma [...]. Tra sorrisi e approvazioni [...] da Rocco Butti-glione, segretario del [...] -non mancano le preoccupazioni [...] estemporanee. Infatti Urbani insiste sulla [...] maggiore coordinamento tra le varie forze della [...] stesse commissioni parlamentari. Per finire a Gianni Pilo [...] peli sulla lingua, afferma: «Con la [...] intervista Fi-ni ha gettato [...]. La [...] voglia matta di sostituire Berlu-sconi [...] del centro era apparsa chiara fin dalla [...]. È grazie soprat-tutto a [...] il Polo è stato [...] elettorale sì, ma perdente. Il Polo deve ora [...] a partire dai contenuti [...]. Ah, già, e poi [...]. Mentre Prodi lucida gli [...] i suoi cento gior-ni, quelli del Polo [...] dicono male del governo, [...] scongiuri e lazzi come tanti [...] ma poche chiacchiere: nel [...] come se la cavano? A [...] di come il Professore fa il suo. Se Alfredo Biondi preferisce [...] e tira fuori Tacito per pa-ragonare i [...] che combattevano «senza odio e senza amore», Teodoro Buontempo, [...] restare alla metafora militare, ne tro-va una [...] «La maggioranza è [...] Brancaleone, [...] è un esercito allo [...] che fa finta di combattere ma che [...] essere con-quistato dai nemici». E per non la-sciare [...] Pecora spiega: «Questa è [...] si è divisa tra chi sta al [...] sta [...]. So-spira, carico di rimpianti, Clemen-te Mastella: «Eravamo [...] più preparata a governare [...] opposizione. Si macerano: «trop-po molli? [...] si fanno quotidianamente prendere a ceffo-ni, a [...] Vittorio Feltri e Giulia-no Ferrara, ormai con la [...] forza di ricordare loro [...] di quella vecchia carogna [...] Bismarck: [...] o Bicamerale, la politica [...] con sangue e ferro». Niente: rin-tronati dal sole delle Bahamas, delle Hawaii e di Ceppaloni, i big [...] ascoltano con occhio langui-do e [...] disattente. E [...] più promettono: adesso, in autunno, [...] facciamo vedere noi. E chi ci crede? Confida Tiziana Parenti: «Un cambiamento? Ma no. Se lo vedo, è [...] non in meglio, per-chè la situazione non [...]. Ci stiamo impantanando in una [...]. E lei, che fa? [...] pre-sidente [...] scoppia in una risata: «E [...] debbo fare? Ogni tanto mi faccio [...] di otti-mismo, una flebo chilometrica. E che dice, la gente? «Dice che non ha visto [...] si lamenta mol-tissimo, vuole [...] in piaz-za. /// [...] /// E lei è [...] onorevole? «Certo. Si è fatta poca [...] finta strategia». Come in un coro [...] è gene-rale e si alza verso il [...]. Hanno da ridire i [...] da ri-dire anche i [...]. Ridacchia Biondi: «Ha presente quando [...] che era solo [...] geografica?». E allora? «Ecco, anche [...] è solo [...] parlamentare. E ag-giunge: «È giusto [...] è uscito battuto si interroghi, ma [...] la fase dello spogliatoio [...] della partita vista in campo. Poi, con to-no moscio: «Abbiamo [...] in-sieme, [...] inciucio sui falchi, che hanno [...] le ali, e la delu-sione delle colombe. Insomma, un mortorio, la [...]. Certo, il suc-cessore di Biondi [...] spriz-za saette nei confronti [...] Violante, [...] della Patria», e di Di Pietro, «giurista [...] ma quando infila nel [...] del centrodestra, non si salvano nemmeno loro. Poi schiaffeg-gia: «Circola, sul [...] stato di soddisfazione solo per il fatto [...] eletti. Con questo, [...] ad attenuare già lo slan-cio, [...] per [...] politi-ca, una coerenza di tono. Si con-sola: «Se la [...] de-ludente, non per questo il governo se [...]. Ma, soprattutto, non provate [...] con Mancuso, voci di [...] che invece man-dano in [...] diccì spar-pagliati dalle sue parti. E infatti, eccovi un Sanza [...] mi-naccioso): «Noi ci siamo, via via, venuti [...] posizio-ne di cerniera al centro, conside-rando una [...] dialogo con la parte centrale del Polo. [...] caro Sanza, chi vuol sparare [...] chi vuol dialogare. [...] stoppa: «Se dialogo ha da [...] noi non siamo di-sponibili a [...] fare a chi ha me-no [...] di noi. /// [...] /// E allora, Ec-cellenza Mancuso? «Qualcosa [...] tentare, alcuni di que-sti trasformisti. O è la speranza [...] piccoli leader o [...] per pochezza, di essere [...] idee. Scalcia e accusa, per [...] un ex diccì come Publio Fiori, che [...] stato maggiore di Fini. Dice a brutto mu-so: «Una [...] Polo non vuole fare [...]. [...] la tentazio-ne, più o meno [...] di sostituir-si a una parte della maggioranza». I nomi, per favore. Fiori non si fa [...] «Casini, Buttiglione, ma anche il Cavaliere. Però dovranno decidersi a [...] feroce, a meno che. A meno che? [...] ministro va giù come [...] «A meno che i prezzi offerti da [...] siano talmente conve-nienti da [...] attuali alleati a perdere la faccia davanti [...]. Comunque, la trattativa è [...]. Nella mag-gioranza [...] chi vorrebbe stare [...] e [...] chi vorrebbe entrare in mag-gioranza. Questioni che Cle-mente Mastella cerca [...] sfumare così: «Ci sono anche modi diversi [...] ci sono delle differenze. Ma il problema è [...] si fini-sce col non [...]. Mo-do soft, da [...] in fio-re, per dire quello [...] per esem-pio, la Parenti racconta senza tanti giri di [...] grande disaffe-zione [...] verso [...] grande sospetto [...] verso [...]. In An, poi, noto una [...] involuzio-ne, un arroccamento. Vede, per stare insieme [...] riconoscersi in un proget-to. Condizione che, fa capire [...] Titti [...] Rossa, proprio non si vede in giro. Lei allarga le braccia: «Ci [...] un [...] di creatività, un [...] di fantasia ed anche un [...] di razionalità. /// [...] /// E così, ognuno ha [...] da svelare sui suoi «alleati per forza». Riecco Sanza: «A condizio-nare [...] Polo è il grande disorientamento di Forza Italia, [...] quello di An, specialmente alla Camera dove [...] di [...] per problemi nel par-tito. È poi, finchè non [...] decreto [...] è stata condizionata dalle [...]. Una fisarmonica: un affondo e [...] un affondo e una ritirata. Confessa Alessandro [...] senatore del Cavaliere: «In [...] un fatto fon-damentale: quello di essere solo [...]. Sono molto scettico, e [...]. E per rendere ancora [...] situazione del centrode-stra, il [...] tira fuori Bertrand Russell: «Scarsa [...] impegno, scarsa chiarezza di idee». E a pro-posito di [...]. [...] blocca: «Alt, [...] è Berlusconi. Fini non è certo [...] tra la gente, Buttiglione è un [...] filosofo, Casini e Mastella [...] sono in grado. [...] , ne è sicuro? Quasi [...] brac-cio destro di Fini: «Bisogna miglio-rare la [...] che deve essere più efficiente. Fosse solo questo. [...] scatta: «Ma chi è [...] flagellando? Alcuni fru-strati, che volevano fare i [...] costretti a fare i deputati [...] e qualche altro iscritto [...]. Ma è una realtà che, [...] si vuol sentire parlare male del Polo, basta chie-dere [...] quelli del Polo. [...] Buon-tempo, per dire, che [...] molto, ma molto davvero. I nostri leader soffrono [...] da momenti di esaltazione a mo-menti di [...] cambiano opinione ogni ora; i parlamentari sono [...] politici, in ostaggio dei ca-pricci dei vertici. Io ormai mi ver-gogno [...] faccio parte [...]. E se Fiori è [...] che, dopo [...] virtuale», il partito di Fini [...] in grado di passare [...] vera», [...] Pecora sbuffa: «Macchè, An [...] degli altri, perchè lei ha almeno un [...] dietro le spalle. Ma ormai si è [...] le-gare mani e piedi da un gruppo [...] il partito come soldati di ventura. E allora quasi quasi [...] che si perde nello spazio, [...] speranzosa annotazione di Mastella: «Siamo [...] ro-daggio, le occasioni di opposizio-ne sono tante. Ma per il mo-mento, [...] Polo [...] solo [...] sberleffo dalle colonne del Giornale. Ieri Vittorio Feltri, per [...] ha rubato il titolo a questo pezzo: «Opposizione [...]. /// [...] /// Ieri Vittorio Feltri, per [...] ha rubato il titolo a questo pezzo: «Opposizione [...]. (0)
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