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PAGINA II [...] 5 APRILE [...] TRE DOMANDE [...] domande ad Aldo Busi da Montichiari, scrittore italiano vivente tra i più tradotti [...] traduttore lui medesimo, intrattenitore a Babele, autore di Vendita Culline [...] suo ro manzo appena uscito [...] Mondadori, polemico come sempre. Che con» ha letto [...] le è piaciuto molto? Quali libri usciti [...] Invece manderebbe volentieri al [...]. Invece, che cosa non [...] quello che esce oggi? Prima di tutto [...] pagamento, di quegli autori che si fanno [...] a proprie spese. Faccio una proposta: i [...] sulle bancarelle, anzi venduti dai marocchini, al [...] agli angoli delle strade dai polacchi che [...] sfiniscono lavandoti dieci volle in mezz'ora il [...]. Almeno venderebbero qualcosa che ha [...] parvenza di utilità. Ma lei mi chiedeva [...] veri, che non mi piacciono: tanti, troppi. Pennac ad esempio mi [...] si atteggia a materiale vivo. F, non lo dico [...] lui, anche rispetto a me che già [...] tantissimo. [...] stesso Tabucchi non mi va. Mi sembrano tutti affetti [...] di purezza e uno sbrodolamento di buoni [...] di Iato [...]. Lei ha tradotto per [...] ancora, mi risulta, lo fa. Recentemente ha preso posizione [...] classici: che testo consiglierebbe a un editore? Prima [...] una precisazione: tradurre è una fatica immensa [...] voglio fare più. Mi ci sono letteralmente [...]. Ho appena finito di [...] II Cortegìano di Baldassare Castiglione. Ma credo che sarà il [...] ultimo lavoro. A proposito dei classici. Classico per me è [...] del tempo. E questi autori andrebbero [...]. Ma a un editore [...] consiglio: ritradurre tutto [...] vent'anni. La lingua degli anni [...] nulla a che fare con la lingua [...]. Il problema è che [...] e chi non sa tradurre riproduce una [...] c'è. Pascoli diceva che una lingua [...] dà vita al pensiero, [...] non sia vero. Li letteratura non è mai [...]. La grande letteratura è [...] si esprime nella lingua dei Flaiano, Bianciardi, Mastronardi, Brancati. Aldo Busi [...] a Babele, difensore di Babele (In [...] Interventi pubblici). Niente da dire [...] Italiana e sulla [...] televisiva? [...] italiana. La verità è che [...] autori. Stampano copie col contagocce. Cito solo due casi [...] vicino. Con «La bruttina stagionata» Carmen [...] ha perso almeno 20. Andato esaurito, la Bompiani [...] ristampato immediatamente. Risultato, chi ci va [...] chi ha scritto il libro (anche per [...] inteso). Lo stesso è accaduto [...] «Manuale del perfetto gentiluomo» [...] malissimo [...]. Venendo a Babele, prima [...] la difendo poi cosi tanto. [...] il meglio del niente, [...] è la trasmissione della Casella, mi sembra [...] sia uguale alla seguente. Almeno a Babele ogni [...] io. COLT MOVIE: ANDREOTTI Aldo [...] (Epoca, [...] «Devo dire che, nella [...] non ci fu alcuna riunione. [...] per quello che mi [...] furono riunioni» (dal processo di Catanzaro sulla [...] Milano del 12-12-69 visto su «Blob» del 30-3-93). /// [...] /// Cosi [...] per compiere altre buone azioni [...] riparare ai miei [...] 28-3-93). Mio malgrado» (Europeo, 20-3-93). CI Fitti [...] Vespa Luciano [...] intellettuale di estrema modernità, [...] militante, attivamente legato al dibattito attorno al Gruppo [...] la lentezza e la responsabilità. Lo abbiamo intervistato. Lento e moderno In [...] Luciano [...] ha incarnato nel corso [...]. [...] ha orientato la [...] ricerca [...] definire un metodo [...] indagine dei prodotti letterari, fondato [...] rifiuto di ogni assunto aprioristico e di ogni ambizione [...] un approccio fenomenologico alla letteratura, [...] in risalto la varietà delle [...] con cui [...] si è determinata nella storia. Questa impostazione appare già [...] studio [...]. Autonomìa ed eteronomia cicli [...] pubblicato per la prima volta [...] (nel pieno [...] crociana) e ristampato oggi da Garzanti. In esso e nei [...] seguiti, [...] verifica [...] del metodo fenomenologico su [...] prova distinti e complementari, quello della riflessione [...] analitica. Da una parte, insomma [...] di chiarire le strutture [...] della poesia; [...] si è sottoposto a [...] revisione della tradizione letteraria italiana ed europea, [...] GIUSEPPE GAL LOuna straordinaria vastità di interessi: dai lirici [...] romantici inglesi a Leopardi, da Baudelaire e Rimbaud [...] agli innovatori della lirica [...] C Ungaretti, Montale. /// [...] /// Una particolare attenzione [...] dei fenomeni letterari [...] ha riservato, inoltre, alla [...] su se stessi e sulla poesia in [...] indirizzo di studi, si inserisce, fra [...] la [...] ultima opera, Un laboratorio [...] poesia, edito da Pratiche e dedicato alle [...] dello Zibaldone leopardiano). Nella [...] prospettiva critica, in effetti, [...] primo piano ha il concetto di poetica [...] quale egli definisce il frutto dei tentativi [...] fanno per chiarire a se stessi il [...] operato. A venire messa in [...] presunzione di assolutezza [...] a ogni poetica. In quanto programma di [...] implica infatti un campo [...] di scelte, compiute dai [...] universali, riguardanti [...] letteratura. Compito del critico è [...] il valore operativo di queste scelte riconoscendo [...] assolutezza si traduce poi [...] in una relatività reale, [...] delle poetiche affermate nella storia e di [...] uno stesso periodo. Come intellettuale militante, [...] anto, [...] si è impegnato nel tentativo [...] dare [...] a una letteratura che tragga [...] della vita reale degli uomini [...] quelle scelte e quelle poetiche viventi che più di [...] gli sono sembrate consonanti con il suo modo di [...]. Significativa in tal senso [...] una linea lombarda (a cui [...] intitolata una Quei versi che ci salvano Professor [...] il suo primo libro, «Autonomia [...] eteronomia [...] ha riscosso un [...] consenso da parte del critici [...] del poeti. Ma che cosa ha [...] Il libro è nato innanzitutto dal bisogno [...] strumenti adatti per capire la poesia contemporanea, [...] idealistica del tempo rifiutava. E nello stesso tempo [...] trovare un metodo che consenta di comprendere [...] poetiche nella loro necessità di rispondere alle [...] poeti avvertono quando si mettono a fare. Al centro vi è. Parlerebbe di «autonomia» e [...] di categorie che hanno una validità costante [...] Più che di categorie parlerei di metodo, cioè [...] verso le cose. Quello che prima di [...] preme è capire, rispettando la ricchezza e [...] significato dei fenomeni [...]. Quale importanza ha avuto Antonio Banfi [...] quale lei è stato discepolo e assistente) [...] questo [...] giunsi [...] io ero un giovane [...] educato in modo rigido nella sicurezza [...] idealistica. Ma mi trovavo in una [...] contraddittoria. Da un lato, ero [...] fino al sacrificio; [...] ammiravo Ungaretti. Montale e i poeti [...] Croce rion mi aiutava a capire. [...] di [...] aiutò a uscire da [...] la possibilità di passare da una visione [...] una visione speculativa aperta che mi ha [...] la ricchezza della poesia contemporanea. Arriviamo dunque a una questione [...] la compresenza di plani distinti di discorso, lo ritengo [...] si debba distinguere tra una riflessione speculativa e una [...] pragmatica. [...] pri-ma nasce dalla necessità [...] fenomeni nella loro generalità, rendendosi conto della [...] che [...] ha dato alle domande [...] e la vita [...]. La seconda nasce, invece, [...] stabilire quali sono i principi che di [...] i singoli poeti hanno seguito nel loro [...]. Già leopardi dimostra di avere [...] di questa complessità, quando per esempio in una nota [...] Zibaldone afferma che non c'è un solo sistema ma [...] molteplicità di sistemi della poesia. Insieme a questi motivi, la [...] ricerca è sempre stata percorsa da una sostanziale lotta [...] dogmatismo. [...] è certamente uno degli [...] discorso. La situazione in cui [...] è un po' diversa (buona parte di [...] dando i suoi frutti). Ma [...] per me, ha anche lina [...] di aiuto per noi che vogliamo capire: è un [...] a ricavare il senso delle cose dalle cose stesse, [...] imporre un preordinato criterio che [...] ciò che va [...] male. La battaglia contro [...] al salda con [...] di quello che lei [...] disilluso». Cosa Intende con questa [...] vissuto esperienze varie, ho vissuto anche [...] di un idealismo che [...] trionfante. Secondo questo modo di [...] al centro [...] e tutto vive perché [...] forza trionfante di [...] vivere. Ecco, io un atteggiamento [...] non lo accetto: vorrei togliere a questa [...] altra mitologia antropocentrica la speranza [...] vittorioso. Dobbiamo renderci conto che [...] che qualche cosa riguardo [...]. [...] cosa sicura che possiamo [...] conosce quello che fa [...] vedere le leggi del mondo attraverso quello [...]. /// [...] /// La teoria della letteratura [...] la velocità della macchina è proprio dei [...] molto datata. Non manca nel Novecento [...] richiama ai motivi di riflessione, Comunque, la [...] riguarda me e il mio lavoro. Che cosa vuol dire [...] vuol dire coltivare una letteratura estremamente responsabile, [...] stessa e sorretta da una salda coscienza; [...] che ha resistenza e calore [...]. Interessato a ciò che [...] lei, tuttavia, è sempre stato molto attento [...]. Da che cosa discende [...] per il nuovo mi [...] con la vita stessa della letteratura. Leopardi dice che non [...] poesia senza un certo nuovo. E una necessità: al [...] di essere immobile; cerca sempre qualche cosa [...] le permetta di andare [...]. C'è un piano di [...] che noi non possiamo ignorare. Quando riflettono sul loro [...] ragionano in termini di verità: ciascuno ha [...]. Sono verità parziali, che [...] particolare di quel poeta, ma sono verità. Il nostro problema è [...] verità che si riferiscono al tentativo di [...]. Fra i movimenti di [...] ha seguito e in grande parte ispi-rato, [...] degli anni Sessanta. Lei però ha un concetto [...] di [...] guardia. Credo, infatti, che [...] re questa nozione di debba [...] prudenti. Tratta dal linguaggio militare [...] essere applicata con qualche precisione lessicale al [...]. Questo movimento [...] stato veramente una specie di [...] animato da uno sforzo di rovesciamento radicale. Ma sono stato sempre piuttosto [...] di fronte [...] di città in bocca al [...] sue antologie più [...] volta più a indicare una [...] ideale che non a delimitare i confini di una [...] connotata in senso rigidamente geografico. In questa ottica egli [...] anni Cinquanta e Sessanta, [...] realizzarsi una sorta di rinnovata poetica degli [...]. Proprio grazie a tale [...] pagine dei periodici di cultura [...] su -Il Verri», da [...] ). [...] si è [...] uno dei principali protagonisti del [...] letterario dando prova di una indubbia capacità carismatica. Del resto, a sorreggere [...] attività, [...] o [...] è la convinzione che la [...] sui fatti [...] possa rivelarsi fertile solo se [...] dal dialogo e dal confronto, tra idee e interpretazioni [...] e fra passato e presente. Luciano [...] della nozione di avanguardia [...] poeti che erano giovani nel [...]. Se vogliamo considerare la [...] cosa di vitale, dobbiamo riconoscere che un [...] c'è sempre, un minimo di avanguardia è [...] ricerche. Ma questa è una [...] parlare di avanguardia come categoria. Usato in modo generico, [...] solo a creare ghetti e a rendere [...]. Questi poeti che [...] riunii! È certo, perù, che [...] cosiddetta neoavanguardia furono anni fertili per la [...] della cultura. Da intellettuale militante, come [...] di salute [...] dibattito letterario in Italia? [...]. Nella mia lunga vita [...] tempi che. Può darsi che il [...] da una visione [...] ma mi pare che [...] interpretare la situazione presente come uno di [...] riflessione e di riposo (non [...] nella [...]. In ogni caso, lei [...] fiducia nelle lettere e soprattutto nella poesia. Più volte ha parlato [...] come forma di salvezza. In che se il [...] La [...] ha una forza di testimonianza da un [...] liberazione [...]. Molte volte la poesia [...] senso delle cose prima che le cose [...]. Quasi si è rivelata [...]. In ogni modo, mi [...] poesia aiuti a conoscere e permettendo di [...] vivere: è un modo di partecipazione attiva [...] caos della realtà quotidiana. La poesia salva perchè è [...] forma di [...] che dà alle cose un [...] che altrimenti rischierebbe di andare disperso. Dico: «Leggi [...] romanzo di Roberto Pazzi. Si intitola Le città [...]. A me è piaciuto [...]. Mi risponde: «SI, ma intanto [...] il riassunto, [...] la trama». Eli è a questo [...] più elementare e semplice, che le cose [...] e io entro in crisi, come si [...] sento impacciato perchè la storia, la trama, [...] mano, non si lascia imbrigliare per sequenze [...] nonostante le apparenze di normalità strutturale. E ciò dalla prima battuta, [...] mi manda già subito fuori pista, mi costringe a [...] posizione ambigua, a [...] esercizio [...] «Sono morto da più di [...] ma ancora non so staccarmi dalla città». Due informazioni, dunque, dalle [...] indotto a credere che si tratti di [...] prima persona (in cui la persona, però, [...] localizzato in una città che assume una [...] il protagonista. /// [...] /// Che si può leggere, allora, [...] che hanno per testimone il [...] narratore, testimone inattivo. Di cose ne accadono, [...] trapassato dottor Malaguti in titolo, una volta [...] faina e ora ospite nel cimitero della Certosa. Vede soprattutto un complicato [...] coinvolge suo genero, il noto magistrato Toni Piancastelli. Non sarà difficile, per [...] il senso fino alla [...] implicita e fatale, per [...] il conflitto [...] attorno a un amore [...] conflitto «naturale», di umana condizione più che [...]. Quelli posti in tavola [...] da farsi con la natura, con [...] gli anni, i ruoli [...] predisposti crudelmente, al di fuori comunque dalle [...]. Un bel tema, insomma, [...] bruciano, molto più reale e autentico FOLCO [...] drammatico, da [...] matti, se il suo [...] tutto nella vana illusione di opporsi alla [...] e necessaria, [...] demente di potenza. Un tema di tragicamente [...] punto cruciale, di non ritorno, [...] umana. E ancora un Edipo [...] Pazzi lo elabora con mano sensibile e con [...] senza scombinare le carte più di tanto, [...] natura, alla fine, è ufficialmente vincente, [...] ha un figlio da Fabio), [...] di un soprasenso [...] tale, nel trasferimento della [...] a campagna. Ma è questo il [...] sicuri? Perchè a scompigliare ulteriormente le carte, [...] cosi regolarmente a posto, intervengono personaggi e [...] che ne intorbidano la chiara normalità, con [...] soprannaturalità (cioè assimilata in una struttura realistica). /// [...] /// Intanto quel morto che [...] i [...] e le fila della [...] Malaguti, coadiuvato se del caso dagli altri [...] Certosa. Ma in specie due [...] occupano proprio la parte centrale del libro, [...] «romanzesco»: la visita del Papa alla città, [...] nel convento delle Clarisse, la [...] sostituzione nelle cerimonie con [...] di galline, fuggite da un allevamento nella [...] della Certosa, determinando una svolta [...] un manoscritto esoterico che [...] profezia. Una complicazione? Senza dubbio. Ma meno straordinaria di [...] se noi leggiamo il romanzo da un [...] vista, della città come vera protagonista, persino [...] emblema, La [...] Correva [...] 1578 e il Tasso [...] costrizione manicomiale, verso Torino, da Ferrara; correva [...] De Chirico e [...] la pittura metafisica in [...] credo che sarebbe un antefatto opportuno. C'è infatti come un [...] dilaga per la città, che diventa [...] personificato della storia, che [...] di [...] venata di rancore, un [...]. /// [...] /// Quelle parole che [...]. Quel senso di morte [...] città morta, come il dottor [...] in uno scambio di [...] di quiete anticipato dalla vecchiaia, dopo la [...] Toni. Ma allora è Ferrara [...] giunti si può ricominciare [...] segmenti a incastro, al simulacro del [...] Malaguti, da Fabio Inaura Toni, [...] Papa, dalle galline, nelle allucinazioni ferraresi. Roberto [...] città del dottor Malaguti», Garzanti, [...]. Innumerevoli, nella stona della poesia [...] nelle allegorie [...] conoscenza, lo variazioni sulla fonte, [...] (li quanto scorre e passa. /// [...] /// Ma non ancora [...] assoluto: la stia acqua [...] rinvia a [...] anteriore, nascosta, nera clic [...] terra. I ra: se l'acqua [...] vita nel suo aspetto accessibile, quella nera, [...] totale e ignoto. Cosi la fonte è il [...] da uno stato [...] alla chiarezza: . Ma -ripetiamo -le variazioni [...]. Poesia della fonte e [...] adeguassimo agli ultimi versi di Maurizio Cucchi [...] esibisci. Ritrovamento che già altre [...] unico fine, ossessione du perseguire. Tuttavia, i quei momenti [...] si interrompeva a volte sul filo estremo [...] era la disperata e [...] impotenza. Con Poesìa [...] fante, invece, si chiude felicemente [...] una felicità labile, istantanea: poetica) [...] con II disperso nel 1970. Domina, come allora, [...]. Eppure le presenze, gli [...] vengono adesso alla luce in una chiarezza [...] consolatoria: il libro è appagante, sereno, e [...] pereti: [...] scritto. Per tornare alla metafora [...] parie dell'acqua scura, sotterranea è [...] attraverso la fonte e si è fatta chiara, quasi [...]. Allora -ci si può chiedere [...] la fonte è metafora [...] poesia che consente il passaggio [...] alla luce?. In ogni caso: svanite. Meglio: presenze che solo una [...] poetica [...] tesa ha sempre cercato di [...]. Segnatamente, Poesia [...] futile ritrova il padre: [...] già intuito, sfiorato. /// [...] /// Presenza e traccia totale, [...] tutto rinvia e [...] per la prima volta [...] nome e nel cognome («tra le pozzanghere. E attraverso il padre [...] Milano nei suoi svaniti [...] anni 40. Luogo in fondo ambiguo, [...] a chi spetta lo [...] periferia della [...] che osserva «un avvenire [...] Al padre, al figlio, a lutti e due? Al [...] Milano è per Cucchi [...] luoghi dai nomi dimenticati contengono dettagli i [...] realismo stilistico mai tradito) che rinviano ad [...]. Si avverte come nelle [...] una pluralità di sguardi: ogni punto ò [...]. La città, i dintorni [...] verticalizzano (come già accadeva a Vittorio Sereni). Poesia della fonte parte [...] Milano assoluta in cui [...] spazi e [...] tempi si raccolgono, convergono: [...] io lirico che viaggia [...] lascia delle cose si riduce a spazio [...] fuori dal tempo: minimale «cornice» investita unicamente [...]. E a dove si arriva, [...] volta avviato il processo di riduzione [...] O, più sotto, a una [...] di pulsioni anonime ma decodificabili, [...] Dunque, dietro [...] sta una riserva linguistica sempre [...] È questa -a ben vedere -la posizione [...] poeta come Zanzotto (e [...] interminabile serie di opzioni culturali): [...] è linguaggio, la mia ultima parola udibile. Cucchi (già [...] non crede [...] come deposito linguistico, estremo [...]. La riduzione [...] termina dove [...] non è più. Prima della vita non [...] nulla: cruda apologia della finitezza. Torniamo cosi (una seconda volta) [...] metafora [...] possiamo retrocederò fino alla (onte, [...] passare oltre. Perchè oltre noti siamo [...] altra acqua, altra vita. Allora, se [...] intende i frammenti [...] voce proveniente [...] lontano (o dal "profondo»: il [...] della discesa alle Madri) questo significa [...] la voce altrui. Ecco, [...] di [...] è sempre verbale e [...] chi deve la voce che [...] conformista (ancora: novecentista) si [...] propria, esclusivamente. La voce sola non [...] abiti, luoghi, orizzonti. Agisce in Cucchi la lucida [...] di raggiungere le [...] della commedia. Cosi molle voci parlano [...] arrivano alla presenza che reclamano: conferma di [...] contro ogni possibile manierismo, ragione profonda [...] asciutto, a volte sorprendentemente [...] insieme. Perché non tutto [...] nasce in un me [...] unico e chiuso che, per tarsi ascoltare, [...] alzare il tono, imparare i meccanismi [...] del retore: urlare. La parola più autentica, [...] in colloqui reali. [...] mistero, nè cifrario. Né aita né «bassa»: [...] . Maurizio Cucchi« Poesia della [...]. /// [...] /// Maurizio Cucchi« Poesia della [...]. (0)
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