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I tedeschi tornano a parlare [...] nazismo [...] 3. In tailleur e occhiali [...] è sembrata molto contenta [...] quale riparleremo quando uscirà in Italia) e [...] «charme» [...] domanda che riguardava Mastroianni. Su Marcello, [...] ha invece detto: «Abbiamo [...] cose fondamentali: la pigrizia, e [...] incapacità di [...]. Non riusciamo a star [...]. Come vedete parlo di [...] e vedo che lo [...]. [...] modo per [...]. Comincia un nuovo processo [...] Stasi. Per il giornale radio [...] la prima notizia. Alle 8 è di-ventata [...]. Alle 10 la radio [...] già più. La Germania ha i [...] gestire il passato: quello più lontano, quello [...]. Non è certo una novità. E però, mentre la radio [...] la Stasi e la Repubblica democratica, una sala [...] der [...] è presa [...] da centinaia di spettatori che [...] pazientemente fatto la fila per vedere Da [...] von [...] («Ecco la mia vita, [...] bambina di [...] più di due ore e [...] minuti di seguito per [...] di [...] di Barbara e Winfried [...] un film senza fine che [...] «a puntate», dal lo-ro primo giorno di scuola [...] della co-struzione del Muro nel [...] la vita di un gruppo di tedeschi della Germania [...] non [...] più. [...] è un film difficile: [...] momenti di straordinaria levità, di accattivante e [...] in generale invita a riflessioni non proprio [...] di una generazione di «altri» tedeschi che [...] come buttati in questa nuova Germania che [...] mangiando. Eppure i berlinesi -chissà [...] qua», chissà quanti «di là»: im-possibile giudicare [...] grande sala strapiena -cor-rono a [...]. È come se quello [...] sentire alla radio, quello cui sfuggono nelle [...] che non vo-gliono leggere sui giornali, quello [...] a scri-vere nei libri, i tede-schi volessero [...]. Strano, no? Un [...] è sempre stato così. Il cinema tedesco, storica-mente, [...] attento e più sensi-bile al passato di [...] sta-te altre forme di comunicazione e di [...]. Una controprova viene proprio [...]. Dei film di autori [...] varie sezioni, una buona parte hanno almeno [...] non come contenuto esplicito, in-tenzionale, proprio [...] «diversità» del-la storia tedesca: [...] un movimento in controtendenza rispetto a un [...] tende, [...] in poi, in modo [...] anche arrogante, a recuperare, invece, tutti gli [...] del rapporto della Ger-mania con il proprio [...]. Oltre a [...] circolano per la [...] altri tre film che [...] vite e destini di comunità della ex [...] è la cronaca, lungo [...] quotidianità di tre donne in una cittadina [...] Brandeburgo; [...] in [...] è il ritratto di [...] Side Story è un [...] socialista. Cinque film, invece, affrontano [...] nazismo e della guerra. Il più interessante, [...] the [...] di e con Armin [...] (il bravo attore è [...] il ruolo del padre in [...] si arrovella, in modo [...] tutto riuscito ma con qualche momento di [...] a quel problema di interpre-tazione del rapporto [...] Germania [...] la pro-pria storia che in italiano è [...] molto fe-lice, del «passato [...]. Il passato che non [...] è passato, è in questo film Adolf Hitler [...]. Il quale non è [...] macerie della Cancelleria, ha 103 anni, vive [...] Berlino e si lascia intervistare da uno [...]. Hitler, in realtà, potrebbe [...] Hitler, ma uno dei suoi sei sosia, [...]. Che sia [...] cosa o [...] comunque non cambia nulla, [...] Male si nutre di se stesso, è tale [...] patetiche di un vecchio bizzoso che si [...] il suo piccolo rogo dei libri e [...] Alleati tirando con la fionda fagioli sulla testa [...]. Il quale, nel finale [...] si rivela un ebreo e uccide il [...] Hitler [...] con [...] della vendetta [...] (il [...] del Mostro nazista generato, [...] Brecht, da un «ventre ancor fecondo». In questa «Conversazione con [...] meta-fora è trasparente. Il rapporto tra il Bene [...] Male, che è anche il rapporto tra [...] la «di-versità» della storia tedesca, è reso [...] carattere ambiguo e irresolubile. E [...] è anche il se-gno di [...]. È la storia della [...] Else [...] e del suo rapporto [...] ma giocato sul filo di una continua [...] lettera-ria, con il medico e poeta espressionista Gottfried Benn. La vicenda si svol-ge [...] avanguardie artisti-che nel Reich gu-glielmino e poi [...] Repubblica [...] Wei-mar, e si ferma, ma non finisce, [...] adesio-ne di Benn al nazi-smo. Mentre le poesie [...] e «artista degene-rata» Else [...] rogo dei libri, comprese quelle, bellissime, dedicate [...] nome nibelungico di [...] Benn chia-ma gli intellettuali [...] nuovo padrone. Perché? È uno dei [...] storia della cultura tedesca. [...] con la [...] propensione per i temi del [...] della vita, le sue «oscurità» [...] le sue tendenze omosessuali e [...] suo rapporto con Else [...] non piaceva affatto ai nazisti, [...] cercaro-no anche di provare le sue (inesistenti) ascen-denze ebraiche. La [...] conversione deve essere apparsa [...] Else, [...] ne ebbe notizia nel doloroso esilio di Zurigo, [...] testimonianza di quel mutamento [...] tedesca che anche a [...] fine del secolo, appare ancora incom-prensibile e [...] un poeta offri-re la propria intelligenza e [...] prepa-rava le atrocità di Auschwitz? Come poté [...] nazione colta e civile [...] affa-scinata, alla barbarie? È [...] che sta in fondo al problema del [...] passa». Potrebbe succedere ancora? Magari [...] del mondo? È la domanda che la Germania [...] poco e malvolentieri. Che lo faccia al [...] qualcosa. /// [...] /// Superbo omaggio a Ferrara [...] Boulez «live», una magia Intesa [...] dalla pubblicità in tv [...] per cinema e fiction [...]. In una breve tournée [...] Londra a Lisbona (in Italia a Ferrara, Roma [...] Messina) Pierre Boulez con il coro e [...] della [...] di Londra, rende omaggio [...] interpretan-do Le Rossignol (1908/13) [...] concerto, Le Roi des [...] (1911) e il Sacre [...] (1910-13). [...] accostamento propone un meraviglioso [...] negli anni decisivi dei [...] della rapida conquista della ma-turità, muovendo dalla [...] cui egli prose-gue la tradizione fiabesca [...] russa per approdare alla [...] suo capolavoro più famoso. Il primo atto del Rossignol, [...] il 1908 e il 1909, si può [...] ricollega-re alla lezione di [...] Debussy e Musorgskij, ri-pensata [...] il secondo e terzo atto furono scritti [...] la rivelazio-ne del Sacre e presentano un [...] tagliente e prosciugato. Il divario stilistico appare [...] della ricchezza del Rossi-gnol, della straordinaria varietà, [...] e della fiabesca leggerezza con cui [...] passa dal controllato liri-smo, [...] ai mutevo-li colori della fantasmagoria eso-tica. Boulez, che qualche setti-mana [...] Le Rossi-gnol nelle [...] pari-gine al [...] du [...] po-ne in luce nella [...] elementi di continuità, e ne esal-ta tutti [...] ecceziona-le nitidezza ed essenzialità, con luminosa e [...] magistrale flessibilità, con incredibile freschezza di colori. Nel concerto di Ferrara Musica, [...] i [...] complessi della [...] la [...] interpretazione è parsa ancora una [...] esempla-re. Nella ardua parte della [...] con di-gnità la polacca [...] per il resto, la [...] era la stessa, [...] di Parigi. Nel concerto di Boulez, [...] rara e preziosa era quella di un [...] coro maschile e or-chestra su versi di Konstantin [...] noto con il titolo [...] Le Roi des [...] (il titolo originale russo, [...] si dovrebbe tradurre «colui [...] volto le stelle»). Il carattere oscuro, visionario [...] poesia ispira a [...] una pagina unica, che [...] assolutamente a sé fra i suoi lavori [...] al 1911, un pezzo [...] da ese-guire soprattutto per [...]. Il tono profetico e [...] si lega a una musica aliena da [...] severa, ascetica concentrazio-ne: il coro declama il [...] andamento ieratico, a bloc-chi, con note per [...] da quelle [...] e caratterizzate da un [...]. Eccellente il coro del-la [...]. E degna di collaborare con Boulez [...] nel Sacre du [...]. Le interpretazioni di Boulez [...] appartengo-no già alla storia; ma è sempre [...] dal vivo, ed è emozio-nante anche solo [...] essenziale, di scarna e nitida so-brietà con [...] Boulez [...] sonorità di sconvolgente violen-za, esaltando con incandescente [...] chiarez-za, [...] ritmica [...]. Uno splendido ritratto del [...] negli anni de-cisivi dei [...] il superbo omaggio offerto da Pierre Boulez [...] tournée europea da Londra a Li-sbona (in Italia [...] Ferrara, Roma e Messina) con il coro e [...] di Londra. Le Rossignol in forma di [...] Le Roi des [...] e il Sacre du [...] sono [...] dal grande direttore [...] con magi-strale essenzialità e incredibile [...] di colori. PAOLO [...] e [...] produttori televisivi [...] hanno stretto un accordo triennale [...] stabilisce una quota fissa di investimento in produzioni italiane [...] europee. In base a questo [...] degli introiti pubblicitari netti delle reti televisive [...] verrà investito nella produzione, [...] di opere audiovisive nazionali ed europee, realizzate [...]. Per il primo anno [...] in 240-250 miliardi di lire. Di questi [...] circa è riservato alla [...] film per il cinema; il restante ai [...]. In sostanza dei 190 [...] e film circa 140 saranno destinati alla [...] e 50-60 al cinema. Il vicepremier Walter Veltroni, [...] indirizzata al presidente [...] Fedele [...] si è complimentato per [...] in linea con [...]. [...] è in assoluto il primo [...] questo genere in Italia. E a questo potrebbe presto [...] uno anche con la Rai. /// [...] /// Giovanna [...] del Pds si tratta [...] passo per il rilancio della produzione nazionale». /// [...] /// La commedia sul trasformismo [...] Che brigante questo Stalin TEATRO. /// [...] /// E non è un [...] nuove: anche [...] delle vecchie è completamente [...]. Sarà per questo che [...] ha costruito Briganti come una com-media sul [...] un gruppo di interpreti il compi-to di [...] epoche. Un gioco tra il [...] satiri-co che il regista di [...] una volta un merlo [...] la consueta vena di comicità lunare nel [...] lo spettatore e magari di rendere più [...] in giro [...]. Così [...] pa-rentesi comunista non avrebbe [...] «perfezionare» alcune doti trasformistiche tipiche di un [...] renitente al-la sovietizzazione: sicché certi trat-ti distintivi [...] secoli, con gli aggiustamenti [...] prodotti dal variare dei [...]. Ecco allora il ritornante [...] Vano (lo interpre-ta il simpatico [...] colto in tre epoche [...] volta perde un [...] del pro-prio potere a [...] che lo spalleggiano. Nel Me-dioevo è un [...] guerra alle prese con una moglie annoia-ta [...] il modo di dupli-care le chiavi della [...] esponendosi così ai rischi del patibolo. Nel Novecento è un [...] finisce arruolato nel Partito comunista giusto in [...] la scalata al potere e trasformarsi in [...] Stalin. Nel 1996 è un [...] cerca di barcamenarsi tra i colpi dei [...] la [...] città in un crescendo [...]. Ma in quel casino [...] bere un bic-chiere con gli amici, per [...] Va-no non resta che emigrare in Fran-cia dove [...] essere più piacevole. Trapunto di [...] feroce, in-tonata alla crudeltà [...] Briganti mette forse trop-pa carne al fuoco, [...] di moltiplicare (senza [...] tut-ti) i bersagli. Così [...] me-dievale, a tratti spiritosamente [...] goliardico; men-tre la parentesi contemporanea, con quei [...] volo co-me fossero tram e i cecchini [...] al tiro al bersaglio, in-troduce un elemento [...] ben temperato. Meglio il capitolo stalinista, [...] a un passo dal grand [...] con quei bambini introdotti [...] delazione familiare e quei burocrati della «purghe» [...] gli strumenti della tortura. Non si può dire [...] ci vada leggero, ma [...] più turpi sfuggono a una rappre-sentazione naturalistica, [...] commedia sui binari di [...] «nera» che fa riflettere, [...] del so-cialismo reale. /// [...] /// Transitorietà [...] come una crepa sinistra nel [...] che vibra e si allarga. Come lo sta-to di [...] e Cirillo, la strana [...] Uscita [...] di Man-lio [...] che aprì le porte [...] flusso creativo della nuova drammaturgia napoleta-na -vincendo [...] premio Idi. Con la storia dei [...] dalla necessità a vivere in un abitacolo [...] alle sollecitazioni pe-ricolose del bradisismo, [...] toccava un argomento partico-larmente [...] an-ni, scossi dal terremoto che col-pì la Campania. La ripresa che, invece, [...] di Do-menico Maria Corrado al teatro La Comunità [...] Roma, riporta in evidenza tutte le pieghe sotterra-nee [...] sanguigno, ironicamente grottesco, con sfu-mature noir. Il faccia a faccia [...] (Massimo Andrei), ex sacrestano [...] di colpa e nevrosi, e Cirillo (Giancarlo Sorrentino), [...] a teatro, diventa così un continuo [...] out, uno spal-marsi [...] paranoie e at-tacchi [...] rimosso, com-pensando quel che [...] vissuto. Una convivenza, la loro, [...] esterna che nel tempo si è trasformata [...] nessuno dei due riesce a tornare nel [...] a confrontarsi con le «spoglie» di vita [...]. Meglio aggrapparsi alle dinamiche [...] di coppia che affrontare il proprio passato, [...] di continuo per evitare di tornare con [...] proprie colpe, reali o presunte. Eppure in questo scavo [...] Cirillo [...] ritro-vano un calore sottotraccia, [...] affetto con cui riscaldarsi nella siberia della [...]. Co-me se la crudeltà [...] reciproche debolez-ze denunciasse la loro affinità di [...] feri-te di una vita passata [...]. Facendo nascere nella palu-de [...] loto di un riscatto possibile, quel punto [...] affiora nel momento più profondo della notte. Cosentino e Andrei -oggi [...] che furono di Bru-no Cirino e Nello Mascia [...] in modo serra-to: febbricitante e trepido il [...] di Andrei, [...] paterno il Cirillo di Co-sentino. E sullo sfondo marce-scente della [...] (scene di Francesco Ghisu), sotto [...] del disastro, [...] della disperazione e le macerie [...] qualche battuta ironica, i due [...] per un istante, [...]. ROSSELLA BATTISTI [...] Briganti [...]. /// [...] /// [...] Cola . Niko [...] Lia . /// [...] /// Niko [...] Lia . (0)
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