Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Rinascita-mensile ('44/'62)-ed. unica - numero di periodico»--Id 1879945367.

Io vorrei distinguere [...] in generale quando una [...] ad un suo punto di saturazione Parte [...] una rappresentativa di quella [...] società, ne assorbe i [...] illustra è ne esalta i caratteri più [...] che a-vverte le prime deficienze, la prossima [...] il terreno ai [...] svolgimenti ed ai [...]. Se nel Rinascimento troviamo da [...] parte Raffaello, esponente massimo di quella società, di cui [...] tutto lo splendore, sereno, apollineo, umanistico, [...] troviamo Michelangelo, precocemente romantico, [...] agita i corpi e annunzia [...] nuovo dramma che sarà poi la Controriforma, inizia un [...] movimento che diverrà il Barocco. Così Tiziano [...] ed epicureo, Tintoretto allucinato e [...]. In Francia [...] é [...] raffinati e decadenti, legati [...] del [...] secolo, Chardin invece semplice [...]. Anche in [...] crisi della società troviamo [...] Matisse, [...] in Francia, De Pisis, Paulucci [...] in Italia. Essi rappresentano veramente tutta [...] d'oro della borghesia, felicità epidermica, volubile, basata [...] materiale e privo di spiritualità; c'è quasi [...] di questo benessere nella pittura di questi [...] pennellate Sono fremiti, sensazioni (De Pisis), oppure [...] o lusso di raffinata [...] (Matisse), [...] compiacenza (Paulucci). [...] parte vediamo Picasso, [...] in Francia; Morandi, Carrà, Scipione [...] Italia. Questi in qualche modo [...] la evitano, le girano intorno magari, si [...] nella letteratura ed in ultimo in sè [...] era [...] nobile del mondo, [...] tipico di [...] come un Sisto V, [...] Eleonora [...] Este e giù fino ad Emilio Zola, [...]. [...] rifiuta di [...] o lo deforma e lo [...] fino ad [...] lo disprezza fino alla ripugnanza [...]. In Italia forse c'è una [...] particolare, [...] una melanconia tetra. Mentre [...] veniva aggredita e conquistato [...] gentiluomini gerarchi, [...] e profumati celebravano le [...] Roma con volto sorridente, in divise nere impeccabili, [...] se ne stavano isolati e corrucciati; non [...] e quei tipi degni di essere rappresentati. Questo, secondo me, può essere [...] denuncia di quel periodo e domani sarà quello che [...]. Mi ricordo, infatti, di [...] so se di Ojetti o di Farinacci, [...] un quadro che rappresentava due giovinetti e [...] certo successo, dove si lamentava la tristezza [...] dei corpi e la preoccupazione che un [...] nostri posteri « potessero giudicare di noi [...] quelle opere. Bisogna perciò riconoscere che [...] ha avuto la [...] funzione, ha creato questo [...] con, la società e questo se in [...] . Può darsi che [...] abbia esaurito le sue [...] si può dimenticare il [...] dato questi artisti; le loro esperienze, le [...] state assimilate più o meno da tutti [...] oggi. ///
[...] ///
La vita [...] ci prende; è cosa viva. Dare una nuova fisionomia [...] e alla società diventa condizione essenziale per [...] sbarazzarsi di quelle vischiosità che ci tenevano [...] dei passi e questi passi saranno cosa [...]. Anche un solo passo oggi [...] una scoperta. Negli ambienti più sensibili [...] combatte contro una cultura idealistica, che è [...] dato origine, e quasi esclusivamente ha permeato [...]. Rimane però il costume [...] radici salde e profonde. I difetti sono molti; il [...] il ragionamento su concetti [...] e su apriorismi [...] e [...] parte [...] di comunicativa con la realtà [...] porta alla mancanza di spirito obiettivo responsabile di tanti [...]. Noi vediamo individui mettersi [...] piedi per sembrare più alti, più importanti [...] »; ascoltano e ripetono le loro parole [...] grammofono, trascurando completamente le opinioni degli altri, [...] prendono mai coscienza dei fatti ma si [...] vedere il mondò dal loro arbitrario punto [...] tanti altri difetti che non finirebbero più: [...] idealistica o ancora meglio degenerazioni di quelle [...] un primo momento contenevano anche nobili intenzioni. Kon basta cambiare qualche [...] stesso modo di parlare, di ragionare, di [...] deve divenire un altro, il gusto e [...] spettacolo come una delle [...] specifiche di una società [...] nuovo indirizzo. [...] deve porsi su un [...] ambizioso più umano; sentirsi solidale con gli [...] di collaborazione e non di sopraffazione o [...]. Una più accurata coscienza [...] delle proprie responsabilità, soprattutto dei propri limiti. Un nuovo sangue dovrèbbe [...] di cordialità veramente democratico. Allora si potrà parlare [...] un nuovo stile e anche di una [...]. Come sarà, quale [...] di [domàni? Vorrei lasciare [...] le etichette che si stanno applicando in [...] popolare, decadente, centrista, internazionale, sociale, e tentare [...] quelle idee costruttive che circolano negli ambienti [...] quelle che mi suggerisce il mio lavoro [...]. Vedere quali sono le [...] nuova e progressiva. ///
[...] ///
Vedere quali sono le [...] nuova e progressiva.