Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1984»--Id 1878772181.

Così più di due [...] Laurence Sterne anticipava Joyce, Proust e fondava [...] moderna Nostro padre [...] ottuso [...] disse nel febbraio del [...] restituendo il dattiloscritto della [...] "Recherche" di Proust. [...] evidentemente, dimenticava che un [...] prima, uno dei maggiori scrittori [...] Laurence Sterne, aveva impiegato [...] mezzo per raccontare com'era nato il suo [...]. Il fatto è che come Proust mise alla prova la teoria [...] (come il filosofo [...] definita in [...] et [...] così Sterne si prese il [...] di verificare il celebre trattato di Locke sui processi [...] mente umana e sulle associazioni di idee in particolare: [...] nacque un capota voro straordinario, eccentrico e quasi senza [...] vita e le opinioni di [...] che oggi la Garzanti ripropone [...] nuova ed [...] collana dei «Libri della Spiga» [...] 34. Un romanzo quasi senza precedenti, [...] detto; e se si fa eccezione per Rabelais, [...] od Erasmo [...] che non furono dei romanzieri; [...] se ancora si prescinde [...] Cervantes, ebbene: si può tranquillamente [...] che il [...] è tutto proiettato verso [...]. Esso anticipa in certo [...] prende questa dichiarazione con qualche prudenza, la [...] di Joyce, [...] la quale, come tutti [...] ha pure una trama, che è questa: [...] compie un atto osceno in Phoenix Park, [...] Dublino; [...] viene veduto da alcuni soldati, [...] se ne vergogna molto. Ma cosa vuol dire [...] Generalmente si pensa: [...] del romanzo ottocentesco; il [...] si affida a una storia, con caratteri [...] rilevati, con intreccio di situazioni ed eventi, [...] e risolutrice. Quello moderno, invece: uno [...] dove campeggia [...] un romanzo fortemente sperimentale [...] piani temporali, e non senza, neppure, tutta [...] artifici grafici. A ragione Carlo Levi ebbe [...] definire una volta il [...] un [...] nato, per incanto di orologi, [...] Settecento. A [...] vero lo scrittore inglese, ironicamente [...] dopo una quarantina di pagine del suo procedere per [...] e il [...] come è noto, è la [...] e il trionfo della Digressione [...] definì il suo lavoro, [...] come il moto della Terra [...] suo [...] verso il Sole, che procede [...] movimento di rotazione su se stessa (la digressione) e [...] rivoluzione attorno alla stella [...] trama). Una definizione [...] certamente migliore dì quelle [...] oggi, del tipo »opera aperta» od «opera [...]. Con [...] sorriso, vi brillano la [...] naturalezza. Perché questo va pur [...] come tratto caratteristico dello stile di Sterne: [...] e, nonostante [...] arzigogolare o [...] eccentricità, il tranquillo [...] ordinato narrare. Ossia: se sai cosa dire, [...] ti preoccupare delle parole e Sterne, che sapeva cosa [...] ha sempre trovato le parole, le situazioni, e [...] le stranezze più adeguate a [...] movimento incessante che è [...] in movimento, quasi una spirale [...] e [...] all' infinito. Perchè c'è uno sperimentalismo naturale, [...] confà a [...] e a un proposito lungamente [...] e convinto, a una tendenza che, di solito, è [...] capace di Piera Degli Esposti lascia Bene e Adelchi MILANO [...] Salta clamorosamente [...] di Carmelo Bene c [...] Degli Esposti, previsto alla Scala. [...] una lettera firmata da tutti [...] due. Piera Degli Esposti ha verificato [...] il tempo per prendere confidenza [...] le [...] elettroniche dello [...]. [...] comunque la [...] reciproca». Omaggio di Roma a Debussy ROMA [...] Concerti, opere e mostre. Così Roma celebra [...] il centenario dell' assegnazione del [...] de Rome-a Claude Debussy. Il programma è stato [...] corso di una conferenza stampa in Campidoglio. Il centro delle manifestazioni sarà [...] da una mostra che si inaugurerà il 7 aprile [...] di Francia sul tema «Debussy e il simbolismo». Ci saranno poi [...] et [...] concerti e conferenze con i [...] studiosi del musicista. Molti degli [...] attuali, che in un [...] si rifanno alla bizzarria ingegnosa [...] son più da questa [...] quella. Alla peripezia degli eventi, [...] Sterne [...] sostituito quella [...] della mente, Il labirinto [...] gioco apparentemente capriccioso [...] che avanza e retrocede, [...] riflette, che si guarda e si pensa, [...] si premia, si punisce e si giustifica. E ognuno dei tre [...] di tutto il libro compie questo processo [...] con le sue convinzioni o le sue [...] la filosofia naturale di Walter [...] o lo studio [...] militare dello zio Tobia. In ogni caso essi [...] viaggio terreno nella curiosità e nel discorrere; [...] e in tutta modestia, il -centro del [...]. Ci sono state delle [...] si poteva raccontare una vita umana facendo [...] avvenimento storico. Il romanzo seguiva lentamente [...] proprio corso, senza che vi si facesse [...] a una rivoluzione, a una guerra, o [...] un cambiamento di regno. Ecco: il [...] è uno dei questi; [...] è tutto rivolto al quotidiano, a ciò [...] carattere di un uomo studiato [...] veduto dal di dentro; [...] suoi pensieri, Il loro smarrirsi, il loro [...] fissarsi su particolari convinzioni, su determinati centri [...] I [...] nel complesso gioco delle loro interrelazioni, formano [...]. Con le sue manie: per [...] quella che ogni nome di battesimo abbia un particolare [...] e una particolare influenza sul destino della persona che Io porta; ma anche con quelle sue persuasioni che, quando [...] in un comportamento specifico, rivelano una compiuta concezione del [...]. In questo senso è [...] zio Tobia che, disturbato da una mosca [...] poltrona, [...] delicatamente tra le dita, [...] dalla finestra esclamando: [...] che il mondo è [...] posto per tutti e due». La verità è che [...] originalità di Sterne continua ad agire, nelle [...] grande lezione di [...] di tolleranza, di [...] critico, [...] e di lotta per [...] fu tipica [...] e del rinascimento europeo, [...] a Cervantes; e che [...] la [...] stessa eccentricità, non sono [...] colorito artistico mediante il quale il pensiero, [...] si è trasformato in immagine e in [...]. Con buona pace di Hume, [...] diceva prima divertito ma poi annoiato da [...] battute e di aneddoti, di trovate e [...] come i grandi romanzi [...] Prévost [...] di Diderot, rimane [...] una delle più alte [...] che la borghesia, nel secolo X VIII, [...] di tutta la società per [...] e [...] spontanea dei sentimenti umani: [...]. Editori Riuniti, 1983), un [...] ogni antologia, può essere guardato da più [...] da più lati, come un prisma. Io cercherò di [...] da qualcuno di questi [...] però che non è facile. Infatti, ogni antologia è [...] dunque ci dice quello che possono [...] i pezzi che i [...] hanno introdotti. Ma gli altri? I [...] In che misura il campione rispetta le proposizioni [...] Per fortuna, [...] è preceduta da [...] introduzione di Ferretti: non [...] informatissime, semplici, chiare; pagine che vanno lette, [...] a capire il libro, integrando i passi [...] del giornale e dando dunque delle chiavi [...]. Una prima faccia di [...] quella che direi [...] -e-donistica», come meglio piace: [...] avendo il libro se lo vuole leggere [...] problemi. Da questo punto di [...] belle pagine (racconti per Io più. Quasi tutti i nomi [...] ci sono: da Cassola a Jovine. Ranuccio Bianchi Bandinelli. Ma così siamo rimasti [...] il libro invece desta anche altre curiosità, [...] detto in altro modo, può essere anche [...] rispondere a domande che tante volte, in [...] siamo posti, come cittadini e come uomini [...]. [...] già osservato [...] attesta la collaborazione [...] di tutti ma di moltissimi [...] italiani. Niente di strano, perché [...] secolo circa. Io scrivere per i [...]. ///
[...] ///
Ranuccio Bianchi Bandinelli. Carlo Cassola e Vasco Pratolini [...] raccolto in un volume molti dei racconti [...] a oggi. Da Calvino alla Ginzburg [...] le firme più importanti della nostra letteratura. Giuseppe Petronio coglie [...] per dare un suo giudizio [...] rapporti fra politica e cultura Intellettuali e PCI una [...] di un partito, del Partito Comunista Italiano, cioè di un partito che per anni è [...] posto [...] scomunicato, ghettizzato. Che cosa ci dice [...] così ricca di letterati intorno al giornale? Che [...] dice, intendo, del rapporto tra Partito e [...] della guerra a [...] alcuni decenni [...] soprattutto per influenze francesi [...] nei nostri studi [...] di letteratura, di storia, [...] scienze [...] il tema del rapporto [...] «potere»: un tema di cui sarebbe sciocco, [...] disconoscere [...]. Ma è tema difficile, [...] con mani delicate oltre che esperte, e [...] in mani rozze, ha dato e dà [...] brutta retorica [...] dove il «potere» (qualsiasi [...] sempre) [...] il tiranno, Mangiafuoco il [...] è sempre la vittima, [...] sacrificale. Nella realtà, ogni rapporto [...] tra due termini, e va considerato da [...] i punti di vista, [...] e [...] termine. E perciò, se c'è [...] politica) del «potere» nei riguardi degli intellettuali, [...] uno degli intellettuali nei riguardi del «potere», [...] del Partito. Comincerò da uno dei [...] modo di porsi del Partito, e quindi [...] di -fronte ai letterati e alla letteratura, [...] si può ricavare da [...]. E dirò che essa [...] in alcune [...] convinzioni, che [...] lo so bene [...] non sono condivise da [...] compagni o [...] ma della cui erroneità [...] non sono bastate a persuadermi. ///
[...] ///
Nei dieci o quindici [...] la fine della guerra vi fu, mi [...] oggettiva, di fatto, di cui va tenuto [...]. La fine del fascismo. E intanto [...] il Partito: un partito [...] il quale per [...] natura (cioè per i [...] impliciti propri di quel marxismo a cui [...] poneva non solo con un suo progetto [...] e sociale ma con un suo progetto [...] rinnovamento [...] di rivoluzione nel modo [...] cultura e [...] di superamento delle separazioni [...] e no. Erano affetti e idee [...] il supporto culturale necessario, spesso velleitarie, in [...] quanto si era pensato fino allora; ma [...] in cui. Ed esso svolse una [...] non è stata mai analizzata e raccontata [...] errori, squilibrata ora in un senso ora [...] ma la sola che, oggettivamente, si poteva [...]. Mitizzò la Resistenza, ma [...] quegli anni, non se la mitizzava? Incoraggiò [...] fu detto «neorealismo», ma che cosa [...] di nuovo nella letteratura [...] nostri scrittori producevano, che non tendesse a [...] Favorì una linea [...] che celebrava Verga, De Sanctis, Gramsci; [...] che cosa altro [...] allora nella nostra cultura? E [...] ambiguo, ma che cosa [...] allora che non fosse [...] ricerca di sé, tranne una volontà generica [...] Scomunicò Vittorini, ma non era Vittorini che, oggettivamente, [...] la cultura alla politica, si presentava come [...] intellettuali che, disse Togliatti, [...] aderiscono al partito, pensano [...] per natura i [...] il rapporto si può [...] termine? Come si sono comportati. Croce citava spesso i [...] poeta francese, che diceva ai amici fuggiti [...] al primo soffio di ven-to. La porta del PCI [...] questi decenni venticelli primaverili che apportavano amici, [...] burrasca che se li risucchiavano altrove. Guardata da questo punto [...] (con le sue presenze temporanee, e poi [...] invece, certe altre presenze costanti, al di [...] dissenso) dà [...] di una [...] dei letterati» dai nervi [...] un comportamento umorale più che razionale, dai [...] emotivi. Una classe dei dotti, [...] con la quale colloquiare è diffìcile, perché [...] ancora, tutte le sue tare millenarie: il [...] il bisogno del protagonismo; [...] immaginazione che si accende [...] si spegne; [...] della disciplina: non solo [...] ma di quella che ogni partecipazione a [...] dello sforzo, diffìcile certo [...] comporre in una sintesi organica la propria [...] politica e sociale con quella [...] e della cultura; la [...] le novità, specialmente se esotiche. Ma [...] si [...] impressione, più confortante questa. Ed è la forma [...] il Partito ha esercitata e continua a [...]. Io mi sono ordinato [...] ordine di date (un consiglio ai compilatori: [...] mettano un indice cronologico: aiuta a capire! Se [...] fosse e-stesa (ma ci [...] volumi) a tutte le discipline intellettuali (artistiche, [...] questa presenza costante e questa forza viva [...] penso, assai più evidenti, e sfaterebbero tante [...] a un quadro più sfumato della cultura [...] tormentati quaranta anni. Giuseppe Petronio David [...] controllo sociale della tecnologia Lire [...]. Una volta avviate, mettono in [...] tutta una [...] potenti difese per assicurare la [...] sopravvivenza. Lo studioso inglese affronta [...] più assillanti del nostro tempo con [...] seria e approfondita, basata [...] dati di fatto". Giuliano [...] di Francia Corriere della Sera. ///
[...] ///
Giuliano [...] di Francia Corriere della Sera.