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PER DIRITTO DI NASCITA Quando [...] cominciò la lotta Non avevo mai chiesto [...] uomo; Non mi avevano mai chiesto se [...] Ma mi gridarono «Vieni fuori! Quello abbassò le orecchie [...] E dissi [...] significa morire» Dissero «Naturalmente»; [...] un nitrito Ed io mi sentii stupido [...] paura. Il sole si levò, [...] restavano inchiodati I minuti, le ore, gli [...] passato Più occasioni perdute di quante ne [...] I mozzi di stalla gridarono «Ora di montare! LOUIS [...] (da Poesie, Mondadori, [...]. Leopardi, dal profondo del-la [...] un pensiero conflittuale rispetto [...] che aveva alle spalle, [...] alla filosofia allo-ra vincente, pensiero che è [...] più profonde ragioni che il Romanticismo aveva [...] in [...] compiuta-mente moderno, come aveva capi-to Nietzsche. Ma sono ancora pochi, [...] si sono confrontati a fondo con il [...] Leopardi dal punto di vista della filosofia che [...] Cesare Galimberti, Antonio Prete, Antonio Negri, Ser-gio Givone [...] Alberto [...] che ci propone un [...] ricerca (Pensare per affetti. Leopardi, la natura, [...] Marsilio, Venezia 1996). Il nodo della riflessione [...] sta, mi pare, nel [...] leopardiana e nel suo legame con la [...]. La ra-gione analizza, distrugge, [...]. Ma «se vuole essere [...] cioè tendente alla verità, deve ricorrere a [...] distrugge: a quelle illusioni, per eccellenza non [...] della manipolazione della na-tura, che, nella [...] sono parte inscindibile del [...]. Infatti procedere allo «svelamento» [...] di es-senziale alle cose e connaturato con [...]. [...] che annien-ta [...] «la rende infecon-da», o, detto [...] la svuota della [...] verità, lasciandoci di fronte [...] vero», che diventa esso stesso [...] velo di un nulla [...] e inesorabile. [...] in gioco, in queste afferma-zioni [...] Leopardi, che [...] ana-lizza con acuta partecipazione, [...] di [...] ragione: un [...] un pensare altri-menti [...] chiamato Musil, che ci mette [...] fronte a una verità complessa, plurale, paradossale, irriducibile alla [...] datità. Dob-biamo arrivare a Benjamin [...] sulle Affinità elettive di Goethe e nella Premessa [...] Dram-ma barocco tedesco, parla di este-tismo e barbarie [...] ferma davanti al velo della verità, o [...] per giungere al suo contenuto, perché la [...] dice Benjamin, soltanto nel suo involucro. [...] coglie [...] portata di questa posizione leopardiana, [...] se non ne sottolinea i rap-porti con il pensiero [...] nostra modernità. La verità che è [...] suo velo, è una verità fragile. Quando Rilke afferma che [...] «salvatore» perché la più fragile e la [...] le cose fragili e caduche, quando Simone [...] afferma che la fragi-lità [...] stesso [...] della «creatura», essi portano [...] pensiero che si è affacciato nel romanticismo, [...] Leopardi [...] sviluppato e ha reso disponibile alla nostra [...]. La verità, infatti, intesa [...] ciò che non muta, può apparire sol-tanto [...] mondo: nel-la caducità, nella varietà e nella [...]. La fragi-lità della Ginestra leopardiana [...] così [...] arma che ab-biamo di fronte [...] un pensiero, come quello hegeliano (ai tempi di Leopardi) [...] quello [...] (oggi) che si muove come [...] macchina da guerra, sacrifi-cando [...] o al movimento del-lo spirito [...] o al plumbeo dettato [...]. [...] ci ha mostrato cosa sia [...] cosa una volta che essa sia stata denudata, una [...] che, co-me dice [...] ne sia stato tolto [...] il Grande vetro ci mostra [...] cose senza ombra, una terra denudata (la [...] mise à [...] infeconda, perché «celibi» e infecondi [...] quelli che la corteggiano. Di contro, nella pro-spettiva [...] di una ragione che rivela le cose [...] che si muove contro [...] fino al punto in [...] si può procedere oltre, [...] detto Rilke, «una striscia di terra feconda». O come dice [...] «una limpida luce diurna [...] direzione di un asso-luto impensato». Accenna soltan-to, perché la [...] in-travvediamo nella luce pagina leopardiana, è terra [...]. Un impensato che è [...] a pensare. Eliot per le rime GIOVANNI GIUDICI Costa poco la poesia! Og-gi si trova tutto [...] stracciati: il successo commerciale dei «I Miti» Mondadori [...] e an-che coloro che [...] con nostalgia al vecchio mo-dello dei quadernetti [...] non dovranno forse ridi-mensionare una certa diffidenza. Inoltre questa stagione di [...] libri di versi registra anche pubblicazioni di [...] esempio, negli «economici» Ne-wton, e con testo [...] personale di Lawren-ce Ferlinghetti [...] fra gli americani della «beat [...] e le «Poesie 1905/1920» [...]. Eliot, entrambe a cura [...] Massimo Bacigalupo. Traduttrice di Ferlinghetti è Lucia [...] che ripaga (mi sem-bra) [...] San Francisco di an-tichi maltrattamenti subìti nella [...]. Le traduzioni di Eliot [...] Bacigalupo che, ai già [...] versi di [...] e dei [...] del 1920 aggiunge una [...] «Poesie giovanili e di-sperse». Ma un particolare impre-ziosisce [...] lavoro; ed è il modo in cui [...] in ita-liano quel celeberrimo distico del «Canto [...]. Alfred [...] dove «Nella stanza le don-ne [...] e vengono / parlando di Michelangelo» e che in [...] suona «In the [...] the [...] come and go / [...] Miche-langelo». La nuova traduzione («Le [...] vengono nei salotti / parlando di Michelange-lo Buonarroti») [...] stupito e forse mosso al cachinno un [...] che a suo tempo si era cimentato [...] testo. Ma a ben riflettere [...] errore nella tra-duzione di Bacigalupo, una volta [...] valore di non-sense della rima su cui [...] distico. Eliot aveva avuto bisogno [...] di una parola che rimasse con «go». E perciò, è da [...] in ballo un «Michelangelo» che in un [...] appunto [...]. Semmai si potrebbe suggerire in [...] eventuale ristampa di far ri-mare «salotti» con [...]. /// [...] /// Grazie al «terzo» mediatore Poesia [...] versi nascosti dalla prosa STEFANO VE LOTTI Sempre [...] in Italia e al-trove, accade che conflitti [...] sfocino in «risoluzioni» [...] dai pestaggi a scuola [...] famiglia, dal colpo di pistola spensierato [...] di bambini da parte [...]. Quando si verifica uno [...] pubblica si allarma, e [...] in pasto ritualmente le autorità dello Stato [...] del settore. Di fronte a dei [...] compiono futilmente un gravissimo delitto, [...] detta le reazioni più [...] grida vendetta, e chi si accontenta della [...] se uno com-pie un crimine vuol dire [...] criminale (e quindi va eliminato); chi invoca [...] cer-te aree o la costituzione di milizie [...] lamenta la mancanza di educazione scolastica. Ma poi si scopre che [...] in questione è [...] e che quei ragazzi a [...] ci sono andati. Stefano Ca-stelli, psicologo [...] di Mi-lano, non è [...] a essere convinto che effetti [...] si [...] «dif-fondendo capillarmente nel territo-rio. Detta così, sembra la scoperta [...] cal-da. Ma basta leggere il [...] La [...]. Teoria e tecniche (Cortina, [...]. Il libro è organizzato [...] da riflessioni e acquisizioni di livello molto [...] conflitti e la loro funzione nei sistemi [...] distin-gue la mediazione da processi so-lo apparentemente [...] negoziati, ar-bitrati, consulenze tecniche di ca-rattere legale, [...] per articolare una definizione generale della media-zione, [...] attraver-so il quale due o più si [...] un terzo neutrale, il mediatore, per ridurre [...] di un grave conflitto»; scende [...] di casi concreti (una [...] in una comunità di Long [...] approdata a una me-diazione [...] mediazio-ne fallita, quella tentata in Congo dalle Nazioni Unite [...] 1960). Via via si profila [...] un media-tore ideale, per il quale, in [...] già dei progetti di codice deontologico (come [...] nel li-bro, del [...] de la [...] di Parigi). Dalla teoria alle modalità [...] nella scuola, nei quartieri e nelle comunità, [...] e [...] del territo-rio, e infine [...]. Nonostante i conflitti facciano [...] sistema biologico e sociale, ciò non significa [...] sia qualcosa di «natu-rale», che esista da [...]. In una società tradizionale, [...] regolata, tendente alla [...] di ogni muta-mento, la [...] germogliare: se la posizione della donna, per [...] de-finita come inferiore a quella [...] è difficile pensare a [...] un terzo che ristabilisca una comunicazione «sana» [...] divorzio liberamente ac-cettato da entrambi i coniugi. Mu-tamento e spazio per [...] siano molte le pagine de-dicate alla fisionomia [...] piace riportare una defini-zione informale: «chi si [...] è (o dovrebbe esse-re) in realtà un [...] del mutamento»; e per quanto riguarda lo [...] «terzo», Castelli sembra suggerire [...] della logica biva-lente, [...] la più comune del [...] ragionare e di agi-re, ma che in [...] rivelarsi un pericoloso pregiudi-zio, una gabbia mentale [...] a caso, la figura di un «terzo [...] quel-la del mediatore, non ci è familia-re [...] meno ortodossa di quelle del «terzo escluso» [...] incomodo». Castelli arriva ad auspicare, [...] della formazione di «mediatori professionisti», la proliferazione [...] della mediazione», che potrebbe incarnarsi in volon-tari [...] conflitti di quartiere (tra le diverse etnie, [...] la microcriminalità (quella che più minaccia di [...] conflitti di po-co conto). Non si tratta solo di [...] come dice cautamente [...] è lui stesso a citare [...] concrete che hanno dato ri-sultati positivi, dai [...] di San Francisco alle [...] du [...] di Lione. Gli slogan correnti della [...] «rivitalizzazione della socie-tà civile» troverebbero un modo [...]. È significativo, a fa [...] questo libro appaia il nome di Capitini, [...] non-violenza; ma è bene sottolineare che non [...] che tutti i conflitti siano suscettibili di [...]. Se vuole essere uno [...] mediazione non deve confondersi con i buoni [...] le arie di pa-nacea. ALFONSO BERARDINELLI [...] punto è la poesia? Se [...] qualcuno che voglia [...] qualcosa, non mi pare che [...] trovare in circolazione niente di paragonabile [...] diretto da Giorgio Manacorda e [...] da Castelvecchi. Le idee di Ma-nacorda saranno [...] sono) discuti-bili (già, ma perché qualcuno, se non è [...] non prova a [...]. Però non ce ne [...] negli ultimi anni hanno tentato come lui [...] nien-te per scontato e di riaprire su [...] dalla filosofia del poetare alla valutazione ravvicinata, [...] molti libri pubblicati. /// [...] /// Una tale quantità di [...] provocazioni e testi che per farne un [...] mesi di lettura non sono neppure troppi. Leggendo soprattutto i saggi [...] volumetto mi sono chiesto se per caso [...] poesia, data a lungo per agoniz-zante, non [...] una disperata energia. Il segnale è semplice [...] efficacia. Potrebbe essere formulato così: [...] veramente qual-cosa e proviamo a dire la [...]. Chissà che effet-to può [...] sicuro è che una serie di persone [...] importanti trincee edi-toriali non perdonano Manacorda, non [...] gliela faranno pagare, finché possono). Non potendo parlare di [...] splendido saggio di Wal-ter Siti «Dopo il [...]. Negli anni Sessanta e Settanta, [...] Siti, «ci sono state tre esperienze radicali che [...] specie di tentato suicidio della poesia in [...]. [...] di Zanzotto, voglio dire, di Montale e di Pasolini. Attraverso di loro è ap-parsa [...] del [...] (p. Ma da al-lora che [...] In sintesi la risposta è che un [...] è diventato maniera. Me-scolando una «base ermetica» con [...] surrealismo an-nacquato» e un [...] di «espressioni-smo macchinoso» è venuto [...] un gergo abbastanza comodo, che sembra dolcemente permissivo e [...] è dolcemente repressivo. Se lo si usa [...] pru-dente candore, si finisce per non dire [...] capire neppu-re se si voleva dire qualcosa. Con questo si crede [...] dentro le grandi dimore della mo-dernità, e [...] finiti nelle sue eterne sale [...]. [...] si può fare finta [...] niente avvie-ne più davvero. Tutto sembra vero, finché [...] come se fosse vero. Ma [...] in giro un legge-ro, persistente [...] di falso. La cosa sta in piedi [...] cresce su se stessa: nessuno infatti potrà mai dimostrare [...] che una poesia è falsa. Il solo mo-do è [...]. O scappare altrove. Siti non urla, ma un [...] è scap-pato altrove. Lo conoscevamo co-me studioso [...] in-telligenza. Aveva scritto poesie di [...] e violenza da risul-tare quasi incomprensibili. Ma poi quasi due [...] pubblicato da Einaudi un romanzo, Scuola di [...] almeno dovuto [...] riconoscere dai trentenni che [...] come un fratello maggiore e un maestro. Non so perché questo [...]. Forse perché Siti è [...] non gioca. Mette in gioco se stesso, [...] con la [...] infernale intelligenza, la [...] implacabile cultura accademica e [...] di [...] che bucherebbe una lastra [...] o una parete di pietra. Scuola di nu-do non [...] né edifi-cante. Non è un libro [...] com-merciabile. È una vera summa di [...]. Potrà essere giudicato difet-toso, [...] per-ché) si pensa continuamente a Corporale e [...] Petrolio. Fornisco queste brevi notizie per [...] critico che può avere un [...] autore se si mette a parlare di poesia oggi. Per capire i problemi [...] poetico non potrebbe es-serci punto di vista [...] straniato, più coinvolto e me-no indulgente. Collocato fra [...] editoriale di Manacorda e [...] Massimo Onofri su I criti-ci e la [...] di Siti aiu-ta a [...] meglio: chiarisce la sto-ria [...] personaggi par-ticolare che è «il poeta italiano [...] i trenta e i [...]. Cito solo alcune frasi: «Le [...] accostate così, come fredde pia-stre metalliche, non hanno voglia [...] stare insieme: bisogna [...] entro quelli che in ortopedia [...] chiamano [...] -metrica [...] allora, o gio-chi enigmistici ancora [...] compli-cati« (si parla di [...]. Più [...] «Si crede [...] si crede nella macrobiotica e nello shiatsu». E poi: «Bisogna vedere se [...] di lingue speciali legate [...] ha ancora il diritto sociale [...] esistere. Se la [...] non è stata occupata da [...] forme espressive. Dalla prosa in tutti [...]. Perché «la prosa si [...] poesia». Cosa che in [...] secolo è avvenuta con Sotto [...] di [...] e il furo-re di Faulkner, La [...] è altrove di Kundera. Volendo discutere, [...] materia. /// [...] /// Volendo discutere, [...] materia. (0)
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